attenti ai cacciatori!

in una uscita con amici, incontrando su una strada un cacciatore in battuta di caccia al cervo, ci siamo sentiti dire "di fare attenzione perchè stavano cacciando".
come se il fucile l'avessi avuto in mano io......
 
Visto che siamo a ragionare di cinghiali...
Delle mie parti li foraggiano, con sacchi e sacchi di mais, e i cinghiali si moltiplicano, poi danneggiano recinzioni o anche lo stesso ambiente naturale, in dei posti non cresce più un filo d'erba da quanto viene "arato".
Poi saltano fuori le squadre di cacciatori, che oltre a non segnalare il perimetro delle battute, ma nemmeno sui sentieri o le strade, accampano la scusa che senza di loro ci sarebbero troppi animali "nocivi" e aumenterebbero i danni all'ambiente...
...ora ... mi pare un po' ipocrita per non dire in malafede un discorso del genere... non sei te che li foraggi??? mah...
Praticamente è una vera caccia industriale, un'industria produttrice di carne di cinghiale allo stato brado... su suolo pubblico.
Olasvadas è una pratica diffusa anche dalle tue parti???
 
Visto che siamo a ragionare di cinghiali...
Delle mie parti li foraggiano, con sacchi e sacchi di mais, e i cinghiali si moltiplicano, poi danneggiano recinzioni o anche lo stesso ambiente naturale, in dei posti non cresce più un filo d'erba da quanto viene "arato".
Poi saltano fuori le squadre di cacciatori, che oltre a non segnalare il perimetro delle battute, ma nemmeno sui sentieri o le strade, accampano la scusa che senza di loro ci sarebbero troppi animali "nocivi" e aumenterebbero i danni all'ambiente...
...ora ... mi pare un po' ipocrita per non dire in malafede un discorso del genere... non sei te che li foraggi??? mah...
Praticamente è una vera caccia industriale, un'industria produttrice di carne di cinghiale allo stato brado... su suolo pubblico.
Olasvadas è una pratica diffusa anche dalle tue parti???

Sarò un po' evangelico, In verità, in verità vi dico chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra. Senza nessun peccato, un'anima linda, candida, candeggiata addirittura.

Nessuno? Ok, nemmeno io. Ma se qualcuno mi tira anche solo un carato di pietra, ed è molto poco lo fucilo.

Dunqueono quasi tre anni che non foraggiamo più in riserva,e quando lo si faceva venivano buttati al massimo un paio di quintali, da gennaio in poi a caccia chiusa, mica una mucchia, ma delle distribuzioni a favore di femmine e piccoli.

Ma non vuole dire molto, quest'anno dovremmo riprendere con il set aside ossia la coltivazione a perdere, il decano della squadra ci ha offerto il terreno.

Lo scorso autunno alla prima piogga che ha ammorbidito il terreno, i prati della riserva sono stati sconvolti dai cinghiali che poi sono "spariti".

C'è chi pensa ala caccia e alle emozioni che questa dà, alla squadra ed ai rapporti umani che offre, altri pensano all borsa di carne e dove possibile ad averla più grossa degli altri.
 
Ok, in questo senso sì ci sta.

Qualche cosa si vende anche noi, ma principalmente all'interno della squadra o al ristorante dove andiamo sempre, ma in generale se arriviamo a 4 o 5 bestie è già tanto.

Fresco? dubito a meno che non comperino da allevamenti o all'estero.

C'è un florido quanto legale e lecito commercio di selvaggina in Europa.
 
Delinquenti, bracconieri, anche se hanno la licenza.:-x
Ammetto a stento la fucilata alla volpe nel pollaio....anche io lo faccio per vedere lepri e daini e caprioli vicino alla strada, ma sempre sena armi.
 
Caro Olasvadas, purtroppo devo ammettere che "ragiono un po' per categorie" quando si parla di cacciatori.
E i motivi ci sono. Fermo restando che ogni persona è un universo a parte, senza fare di tutta un'erba un fascio.
Te pensa che qua foraggiano sopra casa mia, e non è riserva, che ci sono cignalai con 30 o 40 cani, che ci sono anche guardie nelle squadre, che fino a qualche anno fa si sentivano spesso fucilate la notte, ecc
Il dio denaro conta eccome, non per tutti, ma se una gurdia o un caposquadra ha 30 cani, li campa solo se i boschi producono parecchia carne di cinghiale, che poi viene quasi tutta rivenduta (e se non ricordo male non è proprio legalissimo :) )
Ci sono ristoranti che ci campano con la carne dei cacciatori :)
Ma è sempre stato fatto così, tutti si conoscono, dal bracconiere al carabiniere, e via!!!
Ed è fuori luogo il discorso dello scagliare la pietra, siamo a parlare di rapporti con la caccia e di questo parliamo. Un comportamento scorretto o prepotente va condannato. La persona si perdona, il comportamento no, è!

Ps. In effetti è una realtà diversa dalla tua, e sono contento per te, ti puoi ancora divertire col tuo hobby senza pesare massivamente sull'ambiente :)
 
Mah, a parte che se mi chiamate Stefano come scritto nella mia firma non mi offendo.

Detto questo, mi sembra di essere il medico ad un party o un avvocato.
C'è sempre qualcuno che si fà sotto con un malanno nel primo caso o con un contenzioso nel secondo.

Cercherò di inserire nuove info nel thread che ho aperto di convivenza tra cacciatori ed escursionsti. ho solo cominciato e sto da subito lottando per stare IT, in topic.

Sono perfettamente a conoscenza di quanto accade in giro per l'Italia. Cosa vuoi che ti dica? Per quanto mi riguarda ti posso dire che è un fattore "storico" cioè affonda le radici nella storia nel passato.

Ossia la maggior parte di chi va a caccia di cinghiali era gente che andava a lepri, fagiani e piccola selvaggina.

Ma quella era caccia di quantità.

Quella al cinghiale all'estero è già caccia di QUALITA'. Ossia conta di più ciò che prendi, non quanti
Da noi è di nuovo caccia di quantità, praticata in squadre secondo la tradizione toscana della caccerella.

E quando spesso si prende tanto, e talvolta TANTO!!!, ma TANTO TANTO!!, come al solito succede che l'occasione fà l'uomo ladro.
 
Ahahahah
Stefano mi spiace ma un po' ti tocca, è un argomento che si presta
abbastanza ad una bella discussione accesa, sempre in amicizia.
Aneddoti te ne potrei raccontare a decine purtroppo.
L'importante, per entrambe le categorie, è restare nella legalità e ancora di più nel buonsenso, senza partito preso.
Ciao!

;)
 
Premetto complimentandomi con Olasvadas, cacciatore appassionatissimo (e dunque potenziale bersaglio dei molti "forumisti" chi non sono pro caccia) in grado di esprimere con pacatezza, lucidità e non comune senso di civiltà le proprie ragioni.
Ora passo a dire la mia.
La caccia con l'uso di armi da fuoco é un'attività intrinsecamente pericolosa, a prescindere dalla testa di chi imbraccia una doppietta. Siccome é più naturale bighellonare per boschi senza finalità che percorrerli con un fucile carico tra le mani la legittima aspettativa di chi fa uso di questi ultimi dovrebbe cedere il passo al diritto della maggioranza (agricoltori, escursionisti, fungaioli, legnaioli etc...) di stare all'aperto senza la potenziale minaccia dell'impallinamento.
E questo a prescindere dall'idea che uno ha della caccia ma per il solo rispetto del sacrosanto principio di precauzione.
Un'idea potrebbe essere quella di consentire la caccia in aree aperte soltanto con armi bianche.
Capisco che questa caccia primitiva presenta qualche rischio per la propria incolumità ma mi sembra più giusto trasferire su chi vuole andare a caccia rischi che l'uso delle armi da fuoco - in virtù della loro capacità di offesa senza il pericoloso contatto con la preda - scarica sulla generalità dei consociati.
Mi rendo pure conto che con gli uccelli sarebbe dura (ma tanto sovente si usano altri sistemi, anche vietati).
Peraltro l'uso delle armi bianche é più cruento ma coglierebbe meglio l'essenza primigenia della pratica venatoria e garantirebbe una lotta meno impari tra predatore e preda con maggiore soddisfazione nella conquista della preda.
Questo in un paese piccolo e sovraffollato come l'Italia.
Diverso sarebbe il discorso se ci fosse molto più spazio per tutti perché in quel caso si potrebbe pensare a "riserve" (parlo di migliaia di ettari non delle ridicole superfici delle aziende venatorie) entro cui "confinare" i cacciatori ma dedicate esclusivamente a loro.

P.S. in realtà le cose stanno diversamente: più volte mi sono imbattuto in cacciatori felicemente a spasso con fucili e mute nelle zone di maggior tutela di certi parchi nazionali ed é chiaro che prima di redarguirli ci devi pensare a lungo senza contare che in qualche caso potrebbe esserci l'inerzia quando non addirittura la connivenza dei controllori.
 
Ultima modifica:
Deneb71, ma davvero? Sapete una cosa? Comincio a pensare che la sfiga sia con voi.

Io ho incontri con escursionisti tre/4 volte la stagione di caccia. E nel termine escursionisti ci metto tutti i non cacciatori. E vado in una zona con tanti sentieri de lCai

Leggendo un po' di riviste e di storie di battute riportate di incontri con escursionisti non si parla mai. Ergo alla dei conti, penso che

A) il probema sia ingigantito. Più immaginato che reale. Come ho già scritto è quasi solo in Italia che c'è il problema.
Spesso vissuto dai cittadini nella logica deldopo una settimana lavorativa, se vado a fare una escursione, gita, picnic deve essere TUTTO come dico io (egoismo) quindi se i cacciatori mi disturbano, via i cacciatori.

B) Paese piccolo e sovraffollato?

Dove è comodo! dove andiamo veramente noi oramai non c'è più anima viva tranne che in piena estate,turismo di rtiorno. altrimenti in inverno certi posti non sono coperti da nessun servizio, e quando, nevica se ci sei andato per imprudenza, spera di riuscire a contattare qualcuno, e chepossano venire a cercarti con l'elicottero, altrimenti se va bene ti ritrovano a primavera come è successo.

C) riserve Ci sono già, ma dato che ogni tanto sono splendide tutti ci vogliono entrare.

A proposito del P.S.: avendone oggi pieni i cabbasisi, detto alla Camilleri,mi complimento con te per il tuo senso civico nonché connivenza con i bracconieri.

Perchè, se davvero sei convinto di quello che hai scritto, di dove erano e del fatto che erano in zona proibita sono deinquenti e tu li hai colti sul fatto. E allora chiami i Carabinieri o la Forestale o la Polizia Provinciale e denunci il fatto mettendoci la faccia.
Altro che avete il diritto o non ce l'avete.
Ce l'abbiamo, se qualcuno ne abusa lo si denuncia.

Perchè questo è dovere di tutti.

Stop
 
Siccome é più naturale bighellonare per boschi senza finalità che percorrerli con un fucile carico tra le mani il "diritto" di chi fa uso di questi ultimi dovrebbe cedere il passo al diritto della maggioranza (agricoltori, escursionisti, fungaioli, legnaioli etc...) di stare all'aperto senza la potenziale minaccia dell'impallinamento. E questo a prescindere dall'idea che un oha della caccia ma per il solo rispetto del sacrosanto principio di precauzione.

Come detto gia' mille volte, statisticamente, e' rarissimo che un escursionista, o fungarolo o altro venga coinvolto in un incidente di caccia.
Statisticamente e' molto piu' facile restare sotto una valanga oppure cadere in un dirupo.
Questo si sa perfettamente, ma se lo ammettessimo sarebbe finita la discussione.
 
E a proposito del p.s. bello anche diffamare o peggio calunniare la gente parlando di inerzia o connivenze scrivendo sdegnati e anonmi dalla tastiera del PC.

Mettiamoci la faccia e denunciamo i fatti.

Paura di farlo magari per le possibili ritorsioni? perchè se è così significa che denunciare è ancora più importante.
 
Deneb71, ma davvero? Sapete una cosa? Comincio a pensare che la sfiga sia con voi....
Ho la vaga sensazione che tu mi stia dando del visionario o - peggio - del bugiardo. In ogni caso ti sbagli

A) il probema sia ingigantito. Più immaginato che reale. Come ho già scritto è quasi solo in Italia che c'è il problema.
Bravo, é un problema principalmente italiano per il semplice fatto che la caccia illegale con ogni probabilità é pratica più diffusa qui che negli altri paesi avanzati. Tra le popolazioni avanzate noi siamo primi per disinvoltura nel violare le leggi e per percezione dell'impunità; credo che la categoria dei cacciatori non sfugga a questa triste regola.
Hai idea di quanti illeciti venatori finiscono sui tavoli delle procure e quanto siano una sparuta minoranza rispetto a quelli commessi senza contare che i procedimenti sfociano in sanzioni ridicole.
In altre parole sono convinto che la propensione all'illecito sia più diffusa tra i cacciatori nostrani che - ad esempio - tra quelli svedesi. Questo spiegherebbe la maggiore percezione del problema.

Spesso vissuto dai cittadini nella logica deldopo una settimana lavorativa, se vado a fare una escursione, gita, picnic deve essere TUTTO come dico io (egoismo) quindi se i cacciatori mi disturbano, via i cacciatori.
devo ammettere che é un'interpretazione niente affatto astrusa, anzi.
Ma converrai con me che se devo accogliere cacciatori nel mio terreno standomene alla larga (dal terreno) soprattutto la sera e la mattina presto (mi spiace per quelli che abitano a poche decine di metri) e poi la domenica le doppiette appaiono persino nel cuore vergine di un Parco Nazionale avrò tutto il diritto di dire: "diavolo pure qui!". L'egosimo centra poco.


A proposito del P.S.: avendone oggi pieni i cabbasisi, detto alla Camilleri,mi complimento con te per il tuo senso civico nonché connivenza con i bracconieri.
Perchè, se davvero sei convinto di quello che hai scritto, di dove erano e del fatto che erano in zona proibita sono delinquenti e tu li hai colti sul fatto. E allora chiami i Carabinieri o la Forestale o la Polizia Provinciale e denunci il fatto mettendoci la faccia...
Beh caro Alasvadas credo che a te sia capitato più di me di imbatterti in bracconieri (ci possiamo discutere all'infinito - ma é risaputo che in Italia di cacciatori che violano le leggi non ce ne sono pochi).
Io chiedo a te: ne hai mai denunciato qualcuno?
Dopotutto dovreste essere i più interessati a fare pulizia, l'opera di quella gente agevola la criminalizzazione dell'intera categoria.
Quanto a me di segnalazioni al 1515 nei tanti anni da che vado in giro ne ho fatte a iosa anche se - per il mio scarso senso civico - non tutte le volte che avrei dovuto.
 
E a proposito del p.s. bello anche diffamare o peggio calunniare la gente parlando di inerzia o connivenze scrivendo sdegnati e anonmi dalla tastiera del PC.

Mettiamoci la faccia e denunciamo i fatti.

Paura di farlo magari per le possibili ritorsioni? perchè se è così significa che denunciare è ancora più importante.
Perdonami ma hai detto una castroneria.
In primis esageri a parlare di diffamazione e calunnia perché sono reati e la mia fedina penale é ancora candida come la neve.
Poi ho già detto che di segnalazioni ne ho fatte al 1515 e anche ai carabinieri del mio paese.Se mai ne hai fatta una sai bene che la prima cosa che fanno é chiederti chi sei, altro che "anonimi".
Ho più volte litigato con cacciatori che sciamavano sulle mie terre (ho dovuto togliermi la cattiva abitudine di lasciare le stoppie). Tuttora ho il mio da fare con qualche capoccione che mi spara sulla testa quando é praticamente buio pesto e di bossoli ne trovo ancora a sacchetti (del resto ne ho trovati persino a quasi 2.000 metri di quota nel Parco Regionale del Matese così come in altre aree infestate da cartelli di divieto di caccia).
Anni fa pescai un gruppo di allegroni che doppiette alla mano insieme ai loro cani si aggiravano in alta Valle Pagana (Parco d'Abruzzo); prima scesero dalle nuvole dicendo che non sapevano di avere invaso una zona interdetta poi cambiarono musica e mi dissero bellamente di farmi gli affari miei.
Non dimenticherò mai quanto mi accadde nel 2007 quando i "custodi" dell'ex Daunia Risi (Parco Nazionale del Gargano) al tramonto mi vennero a cercare e mi condussero fuori senza tanti complimenti ché di lì a poco sarebbero cominciate le "danze"... (questa cosa disgraziatamente non ebbi le palle di denunciarla).

P.S.: constato che ci si é concentrati molto sul mio precedente post scriptum trascurando invece lo scriptum, soprattutto sull'idea di imporre l'uso di armi bianche in luogo delle più comode per chi le usa (ma più rischiose per chi fa altro) armi da fuoco. Ci sarebbero anche ragioni storiche e di equità nello scontro a giustificarne la preferenza ma qui nessuno ha speso una parola.
 
Come detto gia' mille volte, statisticamente, e' rarissimo che un escursionista, o fungarolo o altro venga coinvolto in un incidente di caccia.
Statisticamente e' molto piu' facile restare sotto una valanga oppure cadere in un dirupo.
Questo si sa perfettamente, ma se lo ammettessimo sarebbe finita la discussione.

Rarissimo non direi ma certamente é più difficile finire impallinati che sotto una valanga o in un dirupo. Però la valanga e il dirupo sono fattori di rischio naturali ed esistono da sempre, uno il relativo rischio lo mette in conto...
Invece il rischio - per quanto remoto - di incappare in una pioggerella di pallini é un pochetto più difficile da accettare.
 
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