Attrezzatura da ferrata e da arrampicata

Speleo io una delle cose che amo dell'andar per monti è proprio che ognuno la vede a modo suo, la vive a modo suo, chi ci corre senza guardare, chi cammina passo passo respiro per respiro, chi nel silenzio ama stare chi con le cuffie e la musica a palla, va sempre ttuto bene :)
Ma c'è un ma, la liberta mia e di chiunque altro ritengo finisca dove inizia quella altrui, stesso discorso per la sicurezza, se io ho fretta posso sorpassare tutti rampicando malamente fuori via? bene ma nel momento in cui faccio cadere una pietra su quelli di sotto perchè vado sullo sporco cammino e smaneggio di fretta senza far troppa attenzione?
Ma metti anche che non cada nulla, ma che io per andare fuori via cada in un canalone e tocchi a qualche socorritore il venire a riprendermi a rischio della sua? Dove finisci quindi la mia liberta e dove inizia quella altrui? :)
 
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Speleoalp

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...premetto che sono un'amante dell'abbigliamento corto. Mi ci trovo bene, sono uno che soffre troppo il caldo e comunque non lo ritengo un fattore di "pericolo aumentato in maniera esagerata", rispetto a dei pantaloni in tessuto (fossero i gambali da hockey ok, ahah).

Ma del resto... non capita tutti i giorni di avere questo "fattore motivazionale" che ti prevede, ahahah

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S

Speleoalp

Guest
Speleo io una delle cose che amo dell'andar per monti è proprio che ognuno la vede a modo suo, la vive a modo suo, chi ci corre senza guardare, chi cammina passo passo respiro per respiro, chi nel silenzio ama stare chi con le cuffie e la musica a palla, va sempre ttuto bene :)
Ma c'è un ma, la liberta mia e di chiunque altro ritengo finisca dove inizia quella altrui, stesso discorso per la sicurezza, se io ho fretta posso sorpassare tutti rampicando malamente fuori via? bene ma nel momento in cui faccio cadere una pietra su quelli di sotto perchè vado sullo sporco cammino e smaneggio di fretta senza far troppa attenzione?
Ma metti anche che non cada nulla, ma che io per andare fuori via cada in un canalone e tocchi a qualche socorritore il venire a riprendermi a rischio della sua? Dove finisci quindi la mia liberta e dove inizia quella altrui? :)

Certo, tutto è soggettivo.
Per esempio un soccorritore più avere un'opinione su chi và a soccorrere, ma allo stesso tempo è una sua scelta e lo fà, dovrebbe fare, con passione e altruismo. In nessun caso si fa sentire in colpa qualcuno,...

Per il resto, in ogni caso bisogna tener presente che l'ambiente è quello naturale e che le attività blasonate non sono le uniche "leggi" e "realtà" e che quindi hanno lo stesso valore di tutti gli altri approcci.
Di conseguenza ritengo che i rischi dovrebbero venir accettati, in ogni caso e non in base a come uno si pone... che sia fuori o dentro le piste,.... si và in "natura" è quello che può capitare è...

Come un sasso smosso da uno Stambecco... anche l'essere umano, con certi approcci potrebbe decidere di andar per natura come un'animale.... con gli stessi diritti di chi lo fa con attività blasonate....

Opinione mia,
 
Cioè tu vai in ferrata senza casco e senza dissipatore? E non ti leghi in progressione?
quando ho iniziato il dissipatore non era diffuso.
per quanto riguarda proteggersi, son sempre stato più veloce e sicuro senza, non è molto diverso che arrampicare sul secondo grado e trovo molto più pericoloso stare mezzo in bilico a staccare e riattaccare i moschettoni, preferisco muovermi velocemente.
il casco bisognerebbe metterlo ma a me da fastidio...ma tu lo porti sui sentieri? la verità è che in montagna quando passi sotto una parete anche piccola dovresti averlo.
prima o poi riuscirò a portarlo :D
 
Ultima modifica:
uno dei motivi per cui non mi piacciono le ferrate è proprio avere tanta gente sopra la testa, la maggior parte delle quali non sa muoversi e butta giù di tutto.
un casco ti salva da un sassolino, se cade una pietra da trenta metri ti sfonda il cranio.
seconda coperta di Linus.
 
Speleo io una delle cose che amo dell'andar per monti è proprio che ognuno la vede a modo suo, la vive a modo suo, chi ci corre senza guardare, chi cammina passo passo respiro per respiro, chi nel silenzio ama stare chi con le cuffie e la musica a palla, va sempre ttuto bene :)
Ma c'è un ma, la liberta mia e di chiunque altro ritengo finisca dove inizia quella altrui, stesso discorso per la sicurezza, se io ho fretta posso sorpassare tutti rampicando malamente fuori via? bene ma nel momento in cui faccio cadere una pietra su quelli di sotto perchè vado sullo sporco cammino e smaneggio di fretta senza far troppa attenzione?
Ma metti anche che non cada nulla, ma che io per andare fuori via cada in un canalone e tocchi a qualche socorritore il venire a riprendermi a rischio della sua? Dove finisci quindi la mia liberta e dove inizia quella altrui? :)
la tua libertà finisce dove vuoi tu, altrimenti stai a casa così non ti fai male neanche in ferrata... credi forse che se ti succede qualcosa e sei super attrezzato, il soccorritore rischia di meno?
in montagna ci si va con la testa, il resto è una scelta personale.
è inutile riempirsi di orpelli e pensare di non rischiare, quello è il primo modo di farsi male: la montagna è pericolosa, in qualunque situazione, finchè non si capisce questa realtà qualsiasi modo di agire è da sprovveduti.
 
S

Speleoalp

Guest
...in realtà sono tutte "coperte di Linus", il ritenersi esperti, competenti, sicuri, ben attrezzati e via dicendo... in quanto "se deve succedere, non c'è nulla che tenga".
Secondo me la consapevolezza primaria è quella di sapere che il nostro non è l'unico approccio esistente e vista tale cosa, nessuno dovrebbe venir giudicato, criticato o accusato... ma semplicemente accettare che ognuno viva "la natura" come meglio crede, tutti i rischi e i pericoli ne fanno parte e dovrebbero venir accettati.

Se poi tra milioni di metri quadrati di natura, ci si ritrova tutti negli stessi luoghi... trovo "assurdo" reclamare perché X persona non fa come tutti gli altri o come dicono i manuali, ma ha una progressione tutta sua e qualcosa arriva anche a me. Fà parte dell'andare in certi ambienti....

Poi supporto in ogni caso il discorso di "ripararsi, assicurarsi", dove e come è possibile.
Ci sono infinite cose che non possono essere assicurate, protette o fermate.... per cui ci si farebbe male e basta. Ma moltissime altre, più piccole... possono essere "limitate o bloccate" con semplici accorgimenti... piccole cose che però potrebbero fare gravi danni...per il semplice fatto di non aver avuto una cosina sulla persona, ... trovo inutile non farlo, snobbare alcune cose, solo perché ci sono cose superiori da cui non si viene protetti...

Se vado contro ad un muro a 220 km/h, quasi certamente muoio.
Ma probabilmente morire anche solo a 60km/h se non avessi la cintura, quindi meglio metterla... anche se protegge solo fino ad un certo punto. Più o meno la vedo con lo stesso concetto.
La ruota di scorta non è detto che serva, ma sempre meglio occupare un piccolo spazio nel bagagliaio... che non farlo perché é sicuro di doverla utilizzare.

Molto, ma molto spesso le persone nei guai.... si sono create il problema stessa con dei loro comportamenti e molto raramente sono questioni "imprevedibili" realmente.
(Anche se poi il problema non sarebbero quei comportamenti, ma altri atteggiamenti e modi di proporsi dopo questi fatti)

BOM; ORA LASCIO A VOI; SCAPPO; AHAH ALTRIMENTI DI AFFEZIONO :woot::lol:
 
Ultima modifica di un moderatore:
Il bozzo sul mio casco mi dice che se non lo avessi avuto avrei sperimentato il brivido di un volo in elicottero, ammesso fossi rimasto vivo :)
bozzo causato da un gruppo di ragazzini che sulle Sagnette non aveva voglia di fare la coda dietro a un gruppo stile pensionati CAI.
cmq come dicevo il bello dell'andar per monti è che ognuno ha le sue idee...in questo io mi tengo le mie :).
 
pensare che sei a rischio è il primo modo di eliminare le coperte di Linus.
una volta capirò quello, ti resta solo da decidere che livello di rischio vuoi affrontare.
come dice speleo quel sasso poteva cascare per conto suo... come dico io poteva cascare sul sentiero dove non porti il casco 'tanto è facile'.
se vai in un posto frequentato da altra gente devi mettere in conto che qualcuno possa muovere un sasso, che sia andato fuori sentiero o che ci stia dentro, che sia esperto o meno...cambia la probabilità ma non sarà mai zero.
 
Io mi sento di dire una cosa però...col kit che va tanto di moda ora cosidetto a strappo tessile va tenuto conto che col tempo il filo delle false cuciture tende a indebolirsi, l''umidita poi peggiora la situazione, inoltre se siete in ferrate impegnative, lunghe difficili e fate una caduta, avete finito di poter usare il kit....magari non vi fate nulla perchè ammortizzate in parete coi piedi ma vi trovate senza dissipatore e in teoria si dovrebbe fermarsi li ....
Se capita una caduta con un "vecchio" dissipatore per attrito senza fare voli di mt si può ancora riutilizzare la corda se l'anima non è bruciata e proseguire in relativa sicurezza fine alla fine....
Poi personalmente trovo che sia un po questione di moda...con un 8 ci sono stati figuri che han scalato mezzo monto verticale, ora se non hai l'ultima "roba" uscita non vai manco a fare un monotiro in falesia...

Come idea personale poi si deve vedere anche l'ergonomia, i terminali a Y oggi modaioli con l'elastico sono comodi a volte per i tratti verticali perchè te li trovi in mano, ma tendono a pinzarsi spesso sotto la pancia delle asole del cavo e danno una brutta sensazione quando ti ci devi lasciar sostenere col tutto il peso, invece faccio molta attenzione al meccanismo di apertura del moschettone, non lacierei mai i miei Kong con la doppia leva per l'apertura in favore di altri sistemi a moschettone classico, sulla VF dell'Emilius un amico che era avant a noi se trovato con la mano tanto fredda che non riusciva piu ad aprire il sistema tipo K block a doppio movimento, noi coi nostri 0 problemi a mani ghiacciati o anche coi mezz guanti.

Pensi che il tuo sia piu sicuro , ma tra le cose che hai citato , restare appesi senza sbattere in ferrata è pressoche impossibile , e se , ripeto SE dovesse succedere , appeso sei e appeso resti visto che con 50 cm di lounge neanche dondolandoti raggiungeresti la parete . Secondo l'umidita , con quello a scorrimento la corda umida si gonfia , se cadi non scorre o non scorre come dovrebbe ... terzo hai citato la bolta che eravate da come lo hai spiegato , sottozero ... non fa in tempo a ghiacciare la corda come la fettuccia , ma la corda si irrigidisce e non scorre come dovrebbe ... la cucitura si strappa .... e cmq , restare appesi senza sbattere con 50 cm di lounge è impossibile ;)
 
S

Speleoalp

Guest
Mi fà troppo piacere "chiacchierare di queste cose", ahah rimangio le mie parole :woot::rofl:

In ogni caso, tutto può succedere e a chiunque.... io rispetto i ragionamenti e le convinzioni di chiunque. Mi limito, più o meno, a consigliare in base a quel modo di vedere.

Tu ritieni (non sei l'unico, ah) che sia possibile cadere, scivolare in ferrata (strappando o meno il set).
Quindi il mio consiglio, non basato su cosa penso io ma su quello che proponevi tu è... se la vedi così e in quella situazione pensi che continueresti....béh, portati un secondo KIT, che non vuol dire essere più sicuri, più protetti o roba simile o ragionare male.... semplicemente hai un "cambio". Ma poi però dovresti procedere con estrema cautela, in quanto un kit di riserva ci stà... ma se scivoli nuovamente... non è che puoi avere 5/10 kit di riserva. Certo puoi proseguire con altre sicure improvvisate.... ma come tali il tipo di arresto sarebbe differente.

Ma prima di tutto ciò, seguendo il discorso di rimanere "appesi", ma sani e con la volontà di proseguire.... ti consiglio di apprendere e allenare l'autosoccorso. Perché se non riesci a tornare su, i giochi son chiudi in partenza, :biggrin:

Per tutto il resto... come in tutto, sarebbe il caso di andar per gradi. Ci sono vie ferrate molto impegnative e difficili.... non sono tutte uguali. Stessa come nelle altre attività (arrampicata, alpinismo, ecc)... non c'è solo quella semplice e facile.... quindi, senza seguire la tendenza di voler fare subito cose "famose e blasonate", è meglio partire dalle cose alla nostra portata e salire di difficoltà. Facendo così, si è anche più sicuri,... su ciò che possiamo controllare.

Tutto il resto è "destino" - "casualità" - "culo", .....
 
Se resti appeso a sbalzo , o hai la corda o resti li appeso come un salame :) autosoccorso o meno ... poi in ferrata non è come scalare !!! In ferrata NON si cade ... per assurdo potresti andar su senza set , è piu psicologico .... se cadi e strappi il set o scorre nella piastrina , non c'è storia , non sei in grado di proseguire ...
 
S

Speleoalp

Guest
Non è una cosa assoluta, anche strappandolo... per fortuna non tutte le persone sono uguali, ci sono persone che subiscono danni gravi con forze minori e chì ha la fortuna di sopportarne di più.
Ci sono anche quelli che dopo una scivolata, senza che succede nulla di che, psicologicamente vanno in palla. È tutto un' insieme di questione e tranne ovvie situazioni, nulla di assolutistico.

Ma in ogni caso è proprio quello che intendevo, inutile fare discorsi sulla possibilità di continuare dopo una caduta (indifferentemente dal luogo, attività), se poi non si è in grado di approntare ciò che serve per tornare "operativi". Questo comporta avere sia delle competenze teoriche/pratiche, che del materiale aggiuntivo per far fronte ad eventuali situazioni.

Ognuno la pensa come vuole, io sono altruista e non mi preoccupo solo di me, quindi sono consapevole che frequentando certi luoghi... non sono l'unico a cui potrebbe servire un aiuto e di conseguenza non mi organizzo solo per me. Un oggetto, competenza, capacità che può venirmi utile a me, può anche essere d'aiuto ad altri.... quindi per quanto mi riguarda son tutte cose che stanno alla base delle attività che si intraprendono. Poi ovviamente, con tutti i diritti del caso, mica tutti devono avere ragionamenti altruistici a priori....

Poi ognuno ovviamente si approccia come meglio crede, ma in un'ottica della "prudenza", "prevenzione", "buonsenso" non si possono scartare le potenziali "problematiche" e quindi non portare X e X perché "tanto"...
Se uno invece ragiona "sono esperto", "voglio andare solo con X", "a me e secondo me X non serve e mi arrangio".... và bene uguale.

Ma sicuramente non posso "arrampicare in solo" e definirmi prudente, buonsenso, ecc posso solo dire "questo è quello che fà per me, tutto il resto è altro", stesso discorso nelle ferrate... Per quanto mi riguarda....

Ovviamente non stò dicendo di andare in ferrata con la testa tra le nuvole perché tanto.....
Come si dice sempre, "in ferrata non bisogna cadere"....
Ma personalmente, in base alle mie esperienze, non mi piace nemmeno dire "... se cadi in ferrata, si strappa il dissipatore = lesioni gravi e compagnia bella". Ma ovviamente "PRUDENZA E TESTA".
 
Ultima modifica di un moderatore:
si speleo, ma la probabilità di non farsi male dopo che il kit si è strappato è talmente bassa che l'idea di proseguire come nulla fosse è nella maggior parte dei casi peregrina, non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico.
poi certo che può capitare, ma secondo me la maggior parte delle persone non si rende conto che la cosa è molto difficile... il solito discorso, incapacità di valutare i rischi reali.
 
se il kit da ferrata si strappa escono un paio di metri di roba,a meno che stiate facendo una ferrata a zig zag la vedo dura ripartire,soprattutto sulle ferrata in strapiombo su pareti quasi lisce o marce dove anche Ondra faticherebbe a scalare(e ne ho visti di questi ambienti).
L'unico modo di ripartire è ascendere le corde del kit e ci vuole forza(tanta) e conoscenza di quel che si fa.
 
io ho capito la pericolosità delle ferrate quando ho iniziato ad arrampicare... allora ti cominci a rendere conto di certi pericoli.
Questo è un punto che ho già sentito. E mi incuriosisce.
Come mai consideri le ferrate più pericolose dell'arrampicata?

PS: sono completamente inesperto di entrambe le attività, ma mi incuriosiscono le ferrate.
 
perché normalmente le percorre chi è senza esperienza.
perché poi chi le fa delega la propria sicurezza alla ferrata stessa.
perché se cadi spesso cadi sui ferri stessi.
perché se cadi su un tratto verticale i due moschettoni vanno a lavorare in una delle peggiori posizioni possibili.
perché se cadi in un tratto non verticale spesso cadi su una cengia.
perché spesso hai gente sopra e sotto di te, gente che va più veloce o gente che va più piano.
perché sei costretto su una via che devi seguire fino al termine.
perché su quella via hai gente che fa il tuo percorso in senso contrario.
perché in generale i fattori di caduta sono alti.
perché tornando al primo punto il 99% delle persone non sa cosa sta facendo, si attacca ad un cavo e si sente sicura, fuori da quel cavo gli tremano le gambe ossia non sono in grado di essere autonomi... se succede qualcosa un po' fuori dall'ordinario sono nei guai.
 
Anche io ho notato questa cosa.Quando arrampico mi sento piu sicuro che facendo una ferrata.Appunto perchè gli attrezzi lavorano un po alla bene e meglio,un po perchè in genere quando si fa una ferrata non si sa esattamente a che livelli di difficoltà si sta andando incontro.
Fortunatamente le poche ferrate che ho fatto erano deserte o quasi,l'unica volta che ho beccato gente che non facesse parte del mio gruppetto erano in 2 ed entrambi abbastanza capaci.Sarà che faccio solo ferrate brutte,non lo so :D
 
Questo è un punto che ho già sentito. E mi incuriosisce.
Come mai consideri le ferrate più pericolose dell'arrampicata?

PS: sono completamente inesperto di entrambe le attività, ma mi incuriosiscono le ferrate.
Uno dei "pericoli" è legato al fatto che, mentre chi fa arrampicata necessariamente prima si dà una preparazione tecnica, teorica e soprattutto esperienza che lo rende consapevole delle difficoltà e dei propri limiti, succede invece che sulle ferrate si "buttano" anche escursionisti senza alcuna preparazione e consapevolezza.

E qui mi autodenuncio. Leggendo questa discussione, mi sono tornati in mente i giri sul Brenta con i miei genitori da bambino e i sentieri attrezzati e le "ferratine" affrontate con un cordino legato in vita e il moschettone sul cavo...
Totale inconsapevolezza...
:)
 
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ma pure io l'ho fatto... è che le persone pensano di superare il problema comprando attrezzatura, ossia sostituendo il tua cavo in vita con un kit a strappo.
poi chiaramente vanno a pontificare sui forum, nei rifugi o con gli amici, indicando quelli che vanno con le scarpette, senza casco, senza imbrago...si sentono esperti e in grado di giudicare gli altri perché hanno comprato un kit, perché ripetono a memoria quattro "regolette" che hanno sentito in giro e su cui basano il loro andare in montagna, incapaci di andare oltre, di vedere a 360 gradi, chiusi nel loro mondo.
io lo ripeto, la montagna è rischio, in tutte le sue parti, compresa la passeggiata al rifugio, non solo in ferrata o arrampicata...bisogna prenderne atto e valutare per se stessi quali e quanti rischi vogliamo prenderci e smetterla di pensare che noi siamo al sicuro e gli altri che agiscono diversamente siano degli scellerati.
 
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