Aumento delle temperature

Più che altro risulta una rete tentacolare fatta di associati, consociati, partners ecc... in qualche modo tutti legati tra loro.
Il cittadino comune è abituato a percepire un'azienda facente capo ad un singolo proprietario ed ecco che scatta quella voglia da giustiziere di puntare il dito.
Purtroppo questo singolo non esiste più.

Prendendo ad esempio l'articolo sopra postato, si scopre che il quotidiano TheGuardian è di proprietà Apex Partners un colosso che ha le mani in pasta ovunque, banche, energia, borsa ecc... e per cui girano cifre mastodontiche.
Se uno ha voglia e si mette a perder giorni a seguire (è sufficiente wikipedia) i vari collegamenti si può scoprire ad esempio che una stessa società fa sia investimenti nel settore delle pellicce sia nel settore vegano! :)
Da dove provengono gli introiti sono questioni per il popolino, lassù in alto se ne fregano.

Il giornalista e il ricercatore indipendente esistono solo nei film, nella realtà al massimo scrivono nei blog e/o fanno ricerche con macchinari low-budget e di poco conto.
Semmai riescono a recuperare donazioni per far qualcosa di concreto vengono demonizzati, radiati e perseguitati.

La cosa migliore che possiamo fare è ascoltare tutte le campane, affinare il buon senso e imparare a ragionare per processi esponenziali.

Mah, a me come ricercatore mi paga lo Stato, che non è certo una multinazionale brutteccattiva. Se questo basta a definirmi come "indipendente" non lo so, certo è che non ho mai visto né i soldi dei petrolieri, né quelli di Greta.
 
@Spinoza e no mi spiace non ci rientri in quanto già lo Stato non è un ente indipendente! :D

Battute a parte, diciamo che difficilmente un ente divulga una ricerca per cui i dati raccolti possano lederlo.
Devo andare sul fantasioso dato che toccare argomenti specifici, anche per via della natura del forum, è fuori luogo.
Se sono proprietario di uno stabilimento balneare e commissiono una ricerca sulla qualità dell'acqua circostante, se i risultati sono incoraggianti la pubblico a iosa, in caso contrario o non la pubblico o la tarocco con astuzia.
Il ricercatore, essendo in questo caso un fornitore, una volta percepito il pattuito è apposto, per via delle varie clausole la divulgazione non rientra nelle sue competenze.

Quando invece è il ricercatore stesso a dare il via alla ricerca, quindi il processo inverso, allora possiamo parlare di indipendente.
 
Ultima modifica:
@Quindici se incominci con queste considerazioni si entra nel "grande" mondo del complottismo dove, in sintesi, si presuppone tutto e l'opposto di tutto e a quel punto nulla ha più un senso poichè salvo verificare brevi mani qualsiasi informazione, qualsiasi azione (incluso perchè no questo forum, io, te , chiunque) può essere quello che si vuole ;)

Ciao :si:, Gianluca
 
@Spinoza e no mi spiace non ci rientri in quanto già lo Stato non è un ente indipendente! :D

Battute a parte, diciamo che difficilmente un ente divulga una ricerca per cui i dati raccolti possano lederlo.
Devo andare sul fantasioso dato che toccare argomenti specifici, anche per via della natura del forum, è fuori luogo.
Se sono proprietario di uno stabilimento balneare e commissiono una ricerca sulla qualità dell'acqua circostante, se i risultati sono incoraggianti la pubblico a iosa, in caso contrario o non la pubblico o la tarocco con astuzia.
Il ricercatore, essendo in questo caso un fornitore, una volta percepito il pattuito è apposto, per via delle varie clausole la divulgazione non rientra nelle sue competenze.

Quando invece è il ricercatore stesso a dare il via alla ricerca, quindi il processo inverso, allora possiamo parlare di indipendente.

In Italia, così come in Europa, vige il principio - ratificato da documenti ufficiali - della "libertà della ricerca". Negli enti pubblici è SEMPRE il ricercatore che dà il via alla ricerca. Certo, deve essere all'interno dei temi dell'Ente: non posso iniziare una ricerca sulla biologia delle trote se lavoro in un Osservatorio Astronomico.
Noi non facciamo ricerche commissionate da enti esterni. Alcuni enti ci propongono delle ricerche e delle caratterizzazioni di strumenti, ma io non ho mai detto quello che faceva piacere a loro.
Anni fa caratterizzammo dei sensori per conto di Arpa VdA e gli dicemmo chiaro e tondo che erano spazzatura. Non ci hanno più contattati, pazienza.
 
Siamo spacciati?

Lo avrà pensato anche parte dell'umanità che ha vissuto la PEG (Piccola Era Glaciale)...

Da Wikipedia (il grassettato è mio):

"Gli inverni più rigidi ebbero effetti sulla vita umana in larga e piccola misura. Le carestie divennero più frequenti (quella del 1315 uccise 1,5 milioni di persone) e le morti per le malattie aumentarono. La piccola era glaciale è visibile nelle opere d'arte dell'epoca; la neve domina molti paesaggi del pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio, vissuto tra il 1525 e il 1569."
 
In the four years since New York first opened its investigation, the issue has become significantly more fraught. Scientists have since discovered that the Earth is warming faster than expected, replete with rising seas and unprecedented wildfires. The world’s oceans, which hold much of the carbon dioxide emitted by mankind, are not only warming—fueling floods and catastrophic storms—but also acidifying. Half of the planet’s coral reefs, the nurseries of sea life critical to the underwater food chain humans rely on, are now dead.

Estimates of the amount of money required to slow climate change—money that would fund a radical shift in how civilization functions—are in the tens of trillions of dollars. Additional expenditures required to acclimate society to the damage already done would total trillions of dollars more. Someone, either taxpayers or companies or both, will have to pay.

Enter the lawyers.

https://www.bloomberg.com/news/feat...trial-turns-on-whether-exxon-cooked-the-books

At the heart of the case is Exxon’s use of a so-called proxy cost for carbon in its annual calculations predicting global energy demand, as well as its use of a greenhouse gas (GHG) metric to account for expected climate taxes tied to specific projects. Such figures have become a common way for fossil fuel companies to show investors and regulators that they’re incorporating the additional costs faced by long-term projects, and the potential decrease in value of untapped reserves as alternative energy sources proliferate.
 
beh c'era la storia del buco nell'ozono causato dall'uso di cfc (ma non solo), poi banditi. Lo strato di ozono assorbe parte dell'energia del sole, in particolare alcune frequenze nocive.
Se usi una lampada uv-c per igienizzare gli ambienti produci un bel po' di ozono.
 
Ultima modifica:
salute , io so solo che che è il 23 ottobre e sono in pantaloncini fuori è 24° e la notte tengo la finestra aperta mica è normale!!! abito a 600mt di quota a meno di 30km dal confine con l'Emilia mica in Sicilia (magari)
 
che fortuna.. se si scioglie il polo nord le rotte navali sono più brevi , si passa dal polo invece che fare il giro;
non solo, aumentando il livello dell'acqua, molte zone dell'africa verranno finalmente sommerse e gli elefanti non muoiono più di sete.

e poi le risaie si allagano da sole senza dover manovrare le paratie dei canali
 
che fortuna.. se si scioglie il polo nord le rotte navali sono più brevi , si passa dal polo invece che fare il giro;
non solo, aumentando il livello dell'acqua, molte zone dell'africa verranno finalmente sommerse e gli elefanti non muoiono più di sete.

e poi le risaie si allagano da sole senza dover manovrare le paratie dei canali

Il problema non è tanto l'aumento delle temperature, quanto la variazione delle temperature.

Per non darci problemi, le temeprature non dovrebbero cambiare per niente ma qualunque mutamento porta a modifiche alle quali bisogna, volenti o nolenti, adattarsi...

Non pensiamo che un ipotetico "raffreddamento" globale non si porterebbe dietro problematiche leggere...
 
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