Aumento delle temperature

ho sentito dire che se piantassimo 1000 miliardi di alberi si ritornerebbe all'era preindustriale, lo spazio dovrebbe esserci :)
non è una soluzione a lungo termine: il 99% del carbonio "intrappolato nelle piante" torna in circolo come anidride dopo pochi decenni... insomma è una bufala, perchè funghi e batteri demoliscono gli alberi morti :)

la separazione dell'anidride carbonica dall'atmosfera a lungo termine lo si fa solo nella roccia o nel terreno ghiacciato e nel ghiaccio (permafrost che si sta sciogliendo adesso, tra l'altro), che io sappia
 
è vero... La CO2 è sempre quella, non l'abbiamo mica importata.
Alla fine si ritorna sempre alla solita terapia : ridurre l'uso dei combustibili fossili, gli sprechi ecc...
 
ho sentito dire che se piantassimo 1000 miliardi di alberi si ritornerebbe all'era preindustriale, lo spazio dovrebbe esserci :)

ni. il mondo adesso e' piu' verde di 20 anni fa, perche' cina e india stanno piantando alberi ovunque e cercando di riforestare aree semidesertiche. idem i paesi arabi e israele.

le temperature varieranno sempre, questo e' naturale. il problema e' che stanno aumentando in modo piu' rapido del naturale, anche perche' il sole sta andando verso una fase di minima e quindi dovrebbero scendere e non salire.

piantare alberi potrebbe aiutare se gli fosse permesso di essere piantati in zone soggette a trasgressione marina, causando condizioni simil carbonifero :p speriamo che tra 350 milioni di anni non ci sia un altro trump :D
 
ni. il mondo adesso e' piu' verde di 20 anni fa, perche' cina e india stanno piantando alberi ovunque e cercando di riforestare aree semidesertiche. idem i paesi arabi e israele.

Anche l'Europa è più verde di un tempo:


In Europa le foreste continuano a guadagnare terreno
Jacopo Ottaviani, giornalista

23 dicembre 2015

Continua l’avanzata dei boschi e delle foreste europee. Secondo l’ultimo rapporto sullo stato delle foreste in Europa (State of Europe’s Forests 2015) dal 1990 al 2015 la superficie di boschi è aumentata di 17,5 milioni di ettari, per una crescita media di 700mila ettari all’anno: dai 197,5 milioni di venticinque anni fa oggi si è arrivati a 215 milioni di ettari, pari a un terzo del territorio europeo.
 

Sinceramente mi fido un po' di più dello scienziato della NASA che di tale Juanne Pili autrice di questo articolo.
Che poi in realtà non dice che non è vero: anzi, citando proprio lo studio, dice: «non esiste una connessione identificata tra il verificarsi di questi modelli unici e i cambiamenti climatici». Vero, ma esiste una connessione ben conosciuto tra la formazione dell'ozono e la temperatura, quindi...
 
Sinceramente mi fido un po' di più dello scienziato della NASA che di tale Juanne Pili autrice di questo articolo.
Che poi in realtà non dice che non è vero: anzi, citando proprio lo studio, dice: «non esiste una connessione identificata tra il verificarsi di questi modelli unici e i cambiamenti climatici». Vero, ma esiste una connessione ben conosciuto tra la formazione dell'ozono e la temperatura, quindi...

Vedo che tale autrice si occupa di fact-checking sugli argomenti più disparati, quindi si tratta di tutto tranne che di una esperta climatologa....
 
che casino.... si sommano finta conoscenza approfondita a vera carenza di dati a volontà di favorire una o l'altra corrente...oltre al non conoscere davvero tutte le variabili che influenzano un sistema così complesso. ...

mi sembra l'ennesima puntata di " indagini in alta quota " : gli esperti partono sempre dal descrivere la perfezione tecnica dei velivoli, però poi ci si trova regolarmente a cercare tra le macerie i motivi del crash che era impossibile si verificasse

Tra l'altro... ne saltan fuori davvero di tutti i colori...

non ne usciamo più...
 
A me la situazione pare semplice: siamo su una nave che sta affondando, ma qualcuno continua a strappare lamiere dallo scafo per costruirsi la propria scialuppa di salvataggio. Queste persone sono il famoso 1 percento, che cercano di accumulare sempre più soldi e potere in vista dei problemi futuri, problemi che il loro comportamento peggiora. E per continuare a farlo indisturbati finanziano negazionisti, complottisti e sovranisti vari per abbindolare la gente che si crede taaaaanto più furba, e dargli il tempo di completare le loro manovre.
 
A me la situazione pare semplice: siamo su una nave che sta affondando, ma qualcuno continua a strappare lamiere dallo scafo per costruirsi la propria scialuppa di salvataggio. Queste persone sono il famoso 1 percento, che cercano di accumulare sempre più soldi e potere in vista dei problemi futuri, problemi che il loro comportamento peggiora. E per continuare a farlo indisturbati finanziano negazionisti, complottisti e sovranisti vari per abbindolare la gente che si crede taaaaanto più furba, e dargli il tempo di completare le loro manovre.

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direi che non ci sia altro da aggiungere. veramente. a parte che, complice la stupidita' e l'ignoranza crassa della gente comune, le cose si mettono malissimo.
 
È stato misurato l’attimo esatto in cui scompare il permafrost in una grotta delle Alpi Giulie. Il risultato, pubblicato dall’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) e dall’Università dell’Insubria sulla rivista Progress in Physical Geography: Earth and Environment, ci dice che la temperatura della roccia sotterranea nelle montagne sta cambiando molto rapidamente

https://www.lescienze.it/news/2019/...ucia_roccia_piu_calda_e_meno_stabile-4604243/
 
GLI SCIENZIATI hanno un obbligo morale nei confronti dell'umanità, ed è loro dovere avvertirci se una minaccia incombe sul Pianeta. Per questo, "sulla base di alcuni indici inequivocabili", oltre 11000 scienziati da tutto il mondo si sono uniti e dichiarano "chiaramente e inequivocabilmente che la Terra è di fronte a una emergenza climatica". L'allerta è comunicata senza mezzi termini da William Ripple della Università dell'Oregon, Thomas Newsome della Università di Sydney, e William Moomaw della Università di Tufts, sul rapporto "Avvertimento degli scienziati riguardo alla emergenza climatica", pubblicato sulla rivista Bioscience. Il monito è stato sottoscritto da ben 11258 scienziati e scienziate di 153 nazioni, provenienti da ogni continente. Tra questi più di 250 lavorano in enti di ricerca e accademie italiane.

https://www.repubblica.it/ambiente/...e_dubbio_e_un_emergenza_climatica_-240303228/
 
È stato misurato l’attimo esatto in cui scompare il permafrost in una grotta delle Alpi Giulie. Il risultato, pubblicato dall’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) e dall’Università dell’Insubria sulla rivista Progress in Physical Geography: Earth and Environment, ci dice che la temperatura della roccia sotterranea nelle montagne sta cambiando molto rapidamente

https://www.lescienze.it/news/2019/...ucia_roccia_piu_calda_e_meno_stabile-4604243/

Conosco l'autore ed è un tipo molto in gamba.
 
Ieri ha nevicato sull'Appennino Tosco-Romagnolo

falco.jpg
 
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