Aumento delle temperature

Ho avuto a che fare, a livello professionale, con i prodotti tricologici (shampi e tinte) e non sono molto d'accordo sul fatto che non ci possano essere shampi con formulazioni specifiche però rispetto le opinioni altrui e mi limito a quanto detto :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Ho avuto a che fare, a livello professionale, con i prodotti tricologici (shampi e tinte) e non sono molto d'accordo sul fatto che non ci possano essere shampi con formulazioni specifiche però rispetto le opinioni altrui e mi limito a quanto detto :)

Ciao :si:, Gianluca
si, si sicuramente ci sono prodotti specifici, me lo dice anche il barbiere il fatto è che mi sembra che questa "specificità " si stia approfondendo sempre più , sempre più, sempre più... creando spesso necessità " ad arte " per i consumatori che abboccano . E quando i prodotti sono specifici, costano di più .
 
Non so se è già stato trattato, ma un pacchetto di caffè in genere ne contiene 250 gr con cui si ottengono 30-35 tazzine.
Ora mettete a confronto la busta (il contenitore) e 30-35 cialde, quindi un "tubo" di plastica da un metro vs. un sacchettino: what else? ;)

Parentesi a parte, qui un interessante articolo in topic; leggete con attenzione e poi provate a calcolare* l'impatto della CO2 sul "fenomeno" del riscaldamento globale rispetto agli altri elementi poi ne parliamo.

*bisogna moltiplicare il potenziale di riscaldamento per la percentuale di emissione.

Faccio un esempio citando il testo

Biossido di carbonio o anidride carbonica (CO2) deriva da:
– Combustione di carburanti e combustibili fossili (petrolio, gas naturale, carbone), produzione di cemento
– Disboscamenti/dissodamenti mediante incendi ai tropici
Tempo di permanenza nell’atmosfera: da 100 a 150 anni
Potenziale di riscaldamento globale (GWP)*: 1
Percentuale rispetto ai gas serra emessi in Italia (dato 2016 ISPRA**): 81.9%

Esafluoruro di zolfo (SF6) – Gas serra sintetico
derivano da:
– Isolatori per linee elettriche ad alta tensione, pressofusi in alluminio e magnesio, fabbricazione di semiconduttori
Tempo di permanenza nell’atmosfera: 3.200 anni
Potenziale di riscaldamento globale (GWP)*: 22.800
Percentuale rispetto ai gas serra emessi in Italia (dato 2016 ISPRA**): 0,09%

Calcolando
CO2: 1x82= 82
Esafluoruro di zolfo: 22.800x0,09=2.052

Calcolate anche gli altri.

Cito di nuovo l'articolo: "Da un’analisi di sintesi della serie storica dei dati di emissione dal 1990 al 2016, si evidenzia che le emissioni nazionali totali dei sei gas serra, espresse in CO2 equivalente, sono diminuite del 17.5% nel 2016 rispetto al 1990. "
 
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Dall'articolo indicato da @Quindici si arriva al

National Inventory Report 2019 - Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2017. Nel documento si descrive la comunicazione annuale italiana dell’inventario delle emissioni dei gas serra in accordo a quanto previsto nell’ambito della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC), del protocollo di Kyoto e del Meccanismo di Monitoraggio dei Gas Serra dell’Unione Europea.
http://www.sinanet.isprambiente.it/...ni/national-inventory-report/at_download/file

A pagina 17, del documento di cui sopra, troviamo queste informazioni:
ES.2. Summary of national emission and removal related trends
Total greenhouse gas emissions, in CO2 equivalent, excluding emissions and removals from land use, land use change and forestry, decreased by 17.4% between 1990 and 2017 (from 518 to 428 millions of CO2 equivalent tons).
The most important greenhouse gas, CO2, which accounted for 81.6% of total emissions in CO2 equivalent in 2017, showed a decrease by 20.6% between 1990 and 2017. CH4 and N2O emissions were equal to 10.3% and 4.2%, respectively, of the total CO2 equivalent greenhouse gas emissions in 2017. Both gases showed a decrease from 1990 to 2017, equal to 9.1% and 31.8% for CH4 and N2O, respectively.
Other greenhouse gases, HFCs, PFCs, SF6 and NF3, ranged from 0.01% to 3.6% of total emissions.


.... che sostanzialmente dice ..... l'emissione di gas serra, in CO2 equivalente, è diminuito, nel 2017, del 17.4% rispetto al 1990 (da 518 a 428 milioni di tonnellate di CO2 equivalente).
..... la CO2 che comporta il 81.6% delle emissioni totali in CO2 equivalente nel 2017 ha subito un decremento del 20.6% rispetto al 1990.
..... altri gas serra ..... HFCs PFCs SF6 NF3 ..... hanno una incidenza fra il 0.01% e il 3.6% delle emissioni totali.

Il capitolo segue con la tabella riepilogativa che riporto in parte, prendo in considerazione il 2016 visto che ci si riferisce, nell'articolo di @Quindici , a quell'anno e da cui poi esegue la "moltiplicazione" che mi lascia perplesso. Escludo dalla tabella la distinzione LULUCF per comodità di esposizione (considero i "numeri" che la escludono).

Table ES.1. Total greenhouse gas emissions and removals in CO2 equivalent [Gg CO2 eq]
GHG emissions 2016
CO2 353,487
CH4 43,577
N2O 17,944
HFCs 15,045
PFCs 1,614
Unspecified mix of HFCs and PFCs NO,NA 19
SF6 399
NF3 NA,NO 34
Total 432,119

Se rapporto la voce CO2 al totale effettivamente ottengo che incide per il 81.8%, nel 2016, se faccio lo stesso per il SF6 ottengo che incide, invece, per il 0.09%

..... che sono in linea con i numeri riportati dall'articolo anche se alcune volte si parla del 2015 e alcune volte del 2016 ma, alla fine, parliamo di punti decimali di differenza.
Esafluoruro di zolfo (SF6) – Gas serra sintetico
.... omissis ....
Potenziale di riscaldamento globale (GWP)*: 22.800
Percentuale rispetto ai gas serra emessi in Italia (dato 2016 ISPRA**): 0,09%
In base ai numeri di cui sopra il SF6 non rappresenta il 0.09% dei gas serra (intesa come miscela di più gas) ma il 0.09% di CO2 equivalente dei gas serra, in altre parole, il SF6 rappresenta 399 milioni di tonnellate di CO2 equivalente su un totale di 432119 milioni di tonnellate di CO2 equivalente.

Il GWP (potenziale di riscaldamento globale) è la misura di quanto una molecola di un certo gas serra (biossido di carbonio, metano, protossido d’azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo) contribuisce all’effetto serra; l’indice si basa su una scala relativa che confronta ogni gas con il biossido di carbonio, il cui GWP ha per definizione il valore 1

Il GWP del SF6 è, a 100 anni, 22.800 che ovviamente da l'idea di quanto, in termini assoluti, possa incidere sull'effetto serra per cui una tonnellata di SF6 incide come 22800 tonnellate di CO2.

Ora, dopo tutto questo parlare, se io moltiplico, di una base 100 il SF6
Esafluoruro di zolfo: 22.800x0,09=2.052
parto dall'assunto che 0.09 sia di SF6, tonnellate, chili, bicchieri ..... l'unità di misura è indifferente ..... ma nella realtà 0.09 sono di CO2 equivalente convertiti dalla quantità di SF6, non sono più tonnellate, chili etc etc di SF6 per cui andrebbe moltiplicato per 1.

Diversamente non dovremmo preoccuparci della quantità di CO2 prodotta da, ad esempio, l'autotrazione ma basterebbe occuparci del SF6 visto che inciderebbe, sull'effetto serra, 25 volte di più di tutta la CO2 (non equivalente).

...... io la vedo così.

Ciao :si:, Gianluca
 
Diversamente non dovremmo preoccuparci della quantità di CO2 prodotta da, ad esempio, l'autotrazione ma basterebbe occuparci del SF6 visto che inciderebbe, sull'effetto serra, 25 volte di più di tutta la CO2 (non equivalente).

Sinceramente sono giunto a questa conclusione ma facendo altro mestiere magari ho interpretato male, direi di soffermarci un po' di più su questo concetto per capirlo meglio e magari attendere l'intervento di un forumista addetto ai lavori.

In fondo alla pagina che ho linkato c'è questa nota riferita al GWP:
"È la misura numerica dell’impatto relativo dei singoli gas serra rispetto al CO2. L’anidride carbonica è stata scelta dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) come gas di riferimento e il suo GWP è 1. Più alto è il valore di GWP, più quel gas particolare riscalda la Terra rispetto all’anidride carbonica. "

Sempre nell'articolo c'è questo grafico



Emissioni_Mondiali_2015.png


Per cui io ho percepito che quella percentuale sia riferita alle varie componenti responsabili dell'effetto serra.
Ribadendo che posso aver capito male, se non fosse, so che appare piuttosto folle se facciamo un discorso tra savi, ma mettendoci di mezzo il complesso economico odierno, ha un suo senso.

Aspettiamo sviluppi, per quel che posso mi informerò ulteriormente...

Teniamo anche presente che questi discorsi, seppur non lo sappiamo ancora con certezza, sottintendono l'origine umana del fenomeno.
 
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Per cui io ho percepito che quella percentuale sia riferita alle varie componenti responsabili dell'effetto serra.
Ribadendo che posso aver capito male, se non fosse, so che appare piuttosto folle se facciamo un discorso tra savi, ma mettendoci di mezzo il complesso economico odierno, ha un suo senso.
Le percentuali indicate sono riferite ai singoli componenti che intervengono nella formazione dell'effetto serra ma convertiti in un unica unità di misura che ne permette di fatto una comparazione ed una valutazione d'impatto.

Questa conversione avviene, appunto, attraverso un fattore che è il GWP.

Dal sito dell'Arpa Lombardia http://ita.arpalombardia.it/ita/cambiamenti_climatici/HTM/riscaldamento_globale.htm
Il GWP rappresenta quindi il rapporto fra il riscaldamento globale causato in un determinato periodo di tempo da una particolare sostanza e il riscaldamento provocato dalla stessa quantità di biossido di carbonio. Il protossido d’azoto, ad esempio, ha un GPW (100 anni) pari a 298: ciò significa che una tonnellata di protossido d’azoto emesso in atmosfera provoca un aumento dell’effetto serra pari a quello causato dall’emissione di 298 tonnellate di CO2. L’uso dei fattori di peso GWP consente sia di combinare le emissioni dei singoli gas serra e valutare il riscaldamento globale, sia di individuare i contributi delle singole sorgenti emissive alla formazione complessiva di gas serra.

La stessa tabella che è riportata sul "National Inventory Report 2019 - Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2017" a pagina 17 indica, come unità di misura, il Gg CO2 equivalente ovvero tutti i parametri presi in considerazione da quella tabella hanno tutti quell'unità di misura che, se espressi in forma percentuale, danno le percentuali (punti decimale più, punto decimale meno) riprese dal tuo articolo ma sempre con quella unità di misura.

Dal sito Eurostat https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Glossary:Carbon_dioxide_equivalent
A carbon dioxide equivalent or CO2 equivalent, abbreviated as CO2-eq is a metric measure used to compare the emissions from various greenhouse gases on the basis of their global-warming potential (GWP), by converting amounts of other gases to the equivalent amount of carbon dioxide with the same global warming potential.

Un equivalente di anidride carbonica o CO2 equivalente, abbreviato in CO2-eq è una misura metrica utilizzata per confrontare le emissioni di vari gas a effetto serra sulla base del loro potenziale di riscaldamento globale (GWP), convertendo quantità di altri gas nella quantità equivalente di anidride carbonica con lo stesso potenziale di riscaldamento globale.

Infine, a pagina 54 sempre del Report di cui sopra si legge:
Italy has set 1990 as the base year for emissions of fluorinated gases, HFCs, PFCs, SF6 and 1995 for NF3.
Taken altogether, the emissions of fluorinated gases represent 4.0% of total greenhouse gases in CO2
equivalent in 2017 and they show a significant increase between 1990 and 2017.

-ommissis- Emissions of SF6 are equal to 0.4 Mt in CO2 equivalent in 2017

..... i gas fluorurati rappresentano il 4% del totale dei gas ad effetto serra in CO2 equivalente nel 2017
..... l'emissione di SF6 è uguale a 0.4Mt in CO2 equivalente nel 2017
se guardo la tabella di pagina 17 dell'anno 2017 leggo, effettivamente 417 che, in buona approssimazione, posso considerare 0.4Mt (Mt-Mega tonnellate)

Per tanto gli SF6 incidano sì per lo 0.09% ma di CO2 equivalente e non di kg/ton/Mt di SF6, per cui, non trovo corretto "quella" moltiplicazione.
Calcolando
CO2: 1x82= 82
Esafluoruro di zolfo: 22.800x0,09=2.052

Ciao :si:, Gianluca
 
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@znnglc
Ok, quindi quella percentuale non si riferisce alla presenza ma al contributo apportato da quel gas all'effetto serra.
Errore mio, ho interpretato male la frase: "Percentuale rispetto ai gas serra emessi in Italia".
Spero che le spiegazioni siano servite anche ad altri ;)

Per ampliare il discorso sommandoci anche il vapore acqueo come sottolineato da @walterfishing ho trovato questo articolo.

Se c'è del vero, fermo restando che un comportamento responsabile deve comunque esserci, le cose cambiano radicalmente e tutte le menate sulla CO2 non hanno senso.
 
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@andreapaiola ho letto l'articolo e vorrei fare una piccola parentesi per illustrare il fenomeno anche da altre angolazioni.
Innanzitutto per evitare pregiudizi ti dico la mia posizione, non ho idea se il global warming abbia origine antropica, in ogni caso per quel che può un uomo occidentale ho sempre cercato di attenuare il mio personale impatto.
Detto questo mi auguro che l'origine non sia antropica perché se lo è siamo letteralmente spacciati, mi spiegherò più brevemente possibile:

1) non esistono tecnologie applicabili in breve tempo capaci di supportare questo stile di vita senza causare inquinamento e surriscaldamento
2) non esiste nessuna idea di destrutturazione da un modello sociale competitivo a un modello collaborativo
3) non esiste un piano economico per livellare le discrepanze (non si vorrà far credere che gli impossibilitati al "sogno americano", singoli o paesi interi, smettano di perseguirlo accettando di buon grado gli accumuli di chi invece ne ha avuto una possibilità precedente)

Visuale realista: tutti e 3 i fattori sopracitati, partendo da dato momento (non ancora pervenuto) e partendo tutti insieme, necessitano di decine e decine di anni (almeno 3 generazioni) per trovare un verso funzionante.
In pratica siamo la rana bollita di Chomsky.

Visuale speranzosa: ci stanno mentendo, la situazione non è grave, il panico simulato è necessario per far digerire alcune future leggi e/o vendere alcuni futuri macchinari.
Fatte le leggi e appioppati i nuovi prodotti si dirà che la minaccia, anche se non c'è mai stata, è stata sconfitta.

Visuale utopica: magicamente e d'un tratto acquisiremo globalmente un'etica mista tra un elfo e un albero e smetteremo di consumare godendo di vivere in stile pre-1600.

Tu che ne pensi?
 
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Io penso che siamo più o meno spacciati, cioè il dato scientifico è quello e lo do per scontato fin dal fallimento dei protocolli di Kyoto... Quindi ormai almeno una decina di anni fa :)

Cosa vuol dire "spacciati"?

Le previsioni sono costantemente aggiornate e rivedute dalla comunità scientifica, basta seguirle.

Gli aspetti positivi sono che la natalità decresce e che l'industria è economicamente spinta all'ottimizzazione dei processi... I tassi di decrescita della popolazione e di sviluppo della ricerca però non sono abbastanza alti per darmi grandi speranze.

Una guerra mondiale? Un'eruzione vulcanica? Un asteroide? Una mini-glaciazione? Un insieme di eventi improbabili e imprevedibili potrebbero verificarsi.
 
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La guerra spero di no! Un asteroide sarebbe figo... Mini glaciazione già ci siamo. Ci potrebbe aiutare un supervulcano a oscurare il sole per qualche decennio.
 
non so neanch'io se fa più danno la carenza di informazioni o il suo eccesso.... senza contare i dati contraffatti. ..

Vi ricordate negli anni...boh...'70 circa, quando gli scienziati dicevano che il petrolio stava per finire?
io, da rustico ed ignorante che sono, spero ancora in qualche variabile non considerata o non ancora emersa, che controbilanci la situazione per ora pronosticata
 
non so neanch'io se fa più danno la carenza di informazioni o il suo eccesso.... senza contare i dati contraffatti. ..

Più che altro risulta una rete tentacolare fatta di associati, consociati, partners ecc... in qualche modo tutti legati tra loro.
Il cittadino comune è abituato a percepire un'azienda facente capo ad un singolo proprietario ed ecco che scatta quella voglia da giustiziere di puntare il dito.
Purtroppo, escludendo piccole realtà, questo singolo non esiste più.

Prendendo ad esempio l'articolo sopra postato, si scopre che il quotidiano TheGuardian è di proprietà Apax Partners un colosso che ha le mani in pasta ovunque, banche, energia, borsa ecc... e per cui girano cifre mastodontiche.
Se uno ha voglia e si mette a perder giorni a seguire (è sufficiente wikipedia) i vari collegamenti si può scoprire ad esempio che una stessa società fa sia investimenti nel settore delle pellicce sia nel settore vegano! :)
Da dove provengono gli introiti sono questioni per il popolino, lassù in alto se ne fregano.

Il giornalista e il ricercatore indipendente esistono solo nei film, nella realtà al massimo scrivono nei blog e/o fanno ricerche con macchinari low-budget e di poco conto.
Semmai riescono a recuperare donazioni per far qualcosa di concreto vengono demonizzati, radiati e perseguitati.

La cosa migliore che possiamo fare è ascoltare tutte le campane, affinare il buon senso e imparare a ragionare per processi esponenziali.
 
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