Autonomia acqua

Salve a tutti.
Ieri sul sito della rivista Focus ho letto di una -citando il suddetto sito- "micro casa" in grado di fornire, tra le altre cose, acqua potabile raccogliendo e filtrando l'acqua piovana. Ecco, allora, la mia domanda: è possibile, quindi, purificare l'acqua piovana fino a renderla potabile e raggiungere così l'autonomia in termini di acqua?
Allego il link della "micro casa":
http://www.focus.it/tecnologia/inno...vivere-dappertutto?gimg=62001&gpath=#img62001
 
onestamente io non mi ci sono avventurato perchè ho buona acqua corrente da pozzo monitorato,però ho canalizzato l'acqua piovana dal tetto ai cassoni in plastica rinforzati e con quella ci innaffio l'orto specie in tempi di siccità!
 
bel problema

lo scienziato che sta studiando il pian cansiglio ha recentemente pubblicato dei dati secondo cui negli ultimi anni le prime gocce di acqua piovana hanno ph bassissimi, tra 2 e 3 (!!!), poi aumenta ma comunque abbiamo piogge abbastanza acide, almeno in veneto.
 
Infatti, mi pare che più che un problema (facilmente risolvibile) di potabilità dal punto di vista batteriologico, occorra prestare attenzione alla composizione chimica complessiva in termini di sali minerali, ph, ecc. per capire se quell'acqua possa essere utile o dannosa per le funzioni dell'organismo.
 
Di sicuro in futuro, ma neanche tanto futuro, dovremo porre più attenzione alla risorsa "acqua piovana" visto le crisi idriche di questi ultimi anni.

Il pH dell'acqua non è un problema, se è troppo basso basta un po' di bicarbonato per riportarlo a valori accettabili, altri inquinanti invece potrebbe essere più difficile rimuoverli...
 
quelli ne vengono giu' a palate. una cosa che ho notato stando a padova: i primi 5 min di pioggia tirano giu' tanto di quello sporco che spesso l'acqua lascia una scia nera di schifezze varie
 
Gli antichi romani (che non avevano lo smog dei giorni nostri) raccoglievano l'acqua in grandi cisterne in muratura, quindi il pulviscolo aveva modo di decantare.
La prima cosa da fare è eliminare le macroimpurità con filtri/decantazione poi si passa a eliminare i batteri in qualche modo
 
sull'argomento un amico mi aveva prestato questo libro che avevo trovato interessante... e che magari prima o poi acquisterò finanze permettendo, non che costi molto ma 10 euro qui e 10 lì è un dramnma... lo segnalo anche a chi potesse essere interessato

https://www.amazon.it/Recuperare-lacqua-piovana-giardino-casa/dp/8866810010


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Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

Potabilizzare è abbastanza facile ma, come quando raccogliamo la neve per bere, occorre aggiungere sali minerali altrimenti non disseta, ma è facile anche questa cosa.
In casi di estremo bisogno basta anche il sale da cucina.
 
In zone rurali del Salento la raccolta dell'acqua in cisterne sotterranee è ancora molto in uso, anticamente erano solo buchi nella roccia oggi, per lo più, sono state intonacate a cemento per evitare perdite e infiltrazioni indesiderate, l'acqua che si raccoglie è usata anche per usi alimentari, all'interno della cisterna vengono messe alcune pietre calcaree in pietra leccese (liccisu) sono le stesse pietre che vengono largamente usate nella costruzione di case, non viene fatto alcun intervento di potabilizzazione ma l'acqua che ne risulta è molto gradevole e leggera, con questo tipo di acqua basta 1/4 del detersivo usato normalmente per avere un bucato perfetto e risulta inutile anche l'uso di ammorbidenti, quando si è staccati dalle reti idriche e fognarie, il problema, piu che della raccolta è quello dello smaltimento, occorrerebbe, per stare in regola, un pozzo nero stagno, in realtà la risolvono in altro modo, fanno una fossa biologica, sempre con le stesse pietre, che, sia pur lentamente, cede l'acqua al terreno circostante, per la frazione organica sucuramente non c'è problema ma ho dei dubbi che la parte di detersivi, sia pur minima, possa essere biodegradata completamente
 
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