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Gli anelli sono uno spettacolo! Riguardo alla ceramica io mi ero appassionato alla cottura con metodo primitivo, quindi nella pira o in buca, avevo osservato e mi ero fatto spiegare le tecniche da un maestro ceramista specializzato in questo tipo di ceramica, la mia ex invece era la modellatrice. Poi ho lasciato perdere ma da un po accarezzo l'idea di provare a fare qualcosa e cuocerlo a fuoco. Ora sono un po impegnato, ma appena son più libero l'idea c'è, mi hanno anche indirizzato verso un posto dove potrei trovare l'argilla nei pressi di un fiume...chissà, vedremo, intanto complimenti. Sono contento che il topic prenda vita!
Anche io faccio un po di verdure nell'orto, anzi a dire il vero soprattutto mia madre, che lei ha il pollice verde io faccio i lavori pesanti , molto bella l'idea del dado vegetale.
Per il discorso ceramica, hai ragione anche io vorrei provare a cucinare qualcosa in buca con paglia, segatura alghe ecc , quello pensavo di farlo in una specie di buca , oppure con un dakota pit fire, ma non so se li va bene. Al limite dentro un recipiente di metallo tipo quello dei carburanti.
In India per esempio i poveri so che cucinano stoviglie quasi usa e getta cotte su un fuoco di legna, durano quello che durano e poi c'è proprio chi raccoglie i cocci per fare altre cose. In un ottica di sopravvivenza il fatto che non sia super resistente agli urti passa decisamente in secondo piano rispetto alla necessità di avere un recipiente per i liquidi o per il cibo
Il bidone coibentato può essere utilizzato per la cottura del raku, poiché arriva a discrete temperature.
La cottura in buca è più complicata rispetto a quella fuori buca. La cosa fondamentale in entrambe è che i pezzi siano ben pre riscaldati, anche nel forno di casa, preparato un fuoco a tepee -nel caso di cottura in superficie- porta in temperatura, una volta crollato si sitemano i pezzi attorno e si avvicinano lentamente, esponendo tutti i lati al fuoco. Quando il pezzo, toccandolo con il dito bagnato di saliva sfrigola, è pronto per essere cotto, si comincia a sistemare la legna attorno e si avvicina il fuoco. Il giorno dopo si torna poi a vedere il risultato, nel caso invece si volesse fare la riduzione in acqua a termine cottura si prende il pezzo incandescente e via nel secchio dell'acqua, se non scoppia il risultato è molto bello, altrimenti si va di bucchero soffocando il pezzo sempre incandescente soto la segatura. Sembra semplice, ma preparare il fuoco giusto non è affatto facile. Questo è quel che per sommi capi ricordo...Visto che ci sono posto un link di Giovanni: http://www.giovannimaffucci.it/
Aspirina naturale, l'abbiamo chiamata "aspirea" perché per prepararla, l'anno passato, abbiamo utilizzato la Spirea, detta anche regina dei prati, ovviamente raccolta nei boschi qui intorno. Funziona bene.
eccomi qui con i risultati delle mie prove di fermentazione corredate di piccolo pdf che ho trovato on line (che riguarda un corso tenuto dalla tizia di cui ho il libro e da cui ho preso ispirazione e ricette) e delle foto dei risultati delle mie sperimentazioni.
Per prima cosa devo ammettere che sono BUONISSIME!! O.O non me lo aspettavo, le immaginavo più acide, invece sono fresche, croccanti, appena un po' come dire... è come se fossero un po' addizionate con anidride carbonica XD come certe acque ma in maniera lievissima, o almeno a me è questo l'effetto di gusto che danno
Secondo me sono perfette come contorno ma soprattutto, come dicono aggiunte ad insalate miste di qualunque genere ma particolarmente per insalate di riso; devo provare a farci anche l'insalata russa, perchè secondo me verrà una bomba!
Le ho fatte assaggiare ad altre persone e sono entusiate e mi hanno chiesto le indicazioni per farle a loro volta. Veramente un grossissimo riscontro di gradimento!
Nelle fotografie vedrete tre vasi: il primo a sinistra contiene solo zucchine, quello centrale una giardiniera, quello a destra dei limoni sotto sale e succo di limone (questi ultimi non sono ancora utilizzabili si deve aspettare la metà di agosto ), davanti ai vasi ci sono coppettine con un assaggio del prodotto del rispettivo vaso
Mi stavo dimenticando di un'altra cosa che potrei inserire... le mie fionde
In verità è una cosa che ho fatto poche volte ma mi è piaciuto e penso che potrei farne anche altre
Entrambe sono fatte in multistrato di betulla (molto resistente tra i multistrati , la scelta di usare multistrato comunque non è a caso, ci sono ragioni di sicurezza)
La seconda è ispirata al design di un grandissimo costruttore di fionde americano e tiratore impressionante (un mostro, fa paura)
La prima è pirografata e trattata con olio di lino cotto
@Daedin : Che spettacolo, e che buone!! Mi sa che ti emuleremo!!
@Agos80 : Belle fionde, mi piacciono, ogni tanto mi diverto a fare tiro a segno con le pigne, quando sono nel bosco, quando ne cade qualcuna ho anche il premio
Hahahaha anche io, qualche volta faccio il tiro a segno anche con le pantegane grosse come il mio avambraccio che a volte girano dai pollai dei vicini.
Comunque mi consolo che non sono l'unico che tira fuori i pinoli dalle pigne quando non ha niente da fare e passeggia in bosco.
In effetti non lo ho mai visto menzionare da nessun esperto di sopravvivenza ma i pinoli sono una fonte di cibo molto facile da reperire in montagna in determinati periodi e sono buoni, super nutrienti e ipercalorici oltre che ricchi di grassi credo .
Si lipidi a gogò. Forse non è un alimento molto citato perché considerato "scontato", però è una delle cose che si trova più agilmente e che non si può sbagliare con null'altro. POi nel pesto stanno da dio...viva i pinoli.
Secondo me sbagliano a non citarlo ,scommetto che c'è gente come bear grill che è così furbo da mangiare insetti e funghi velenosi "dimenticandosi" i cari buoni vecchi pinoli, presenti a tonnellate nei nostri boschi