AutoSTOP-Hitchhiking

Ho cercato nel forum e se non ho fatto male la ricerca ho visto che ancora non se ne è parlato. Non ho molta esperienza in materia quindi spero anche nel vostro contributo :D
Le motivazioni che ci spingono a tirare fuori il pollice direi che sono 2, la prima è che abbiamo perso un'autobus, treno, motorino-auto in panne e siamo abbastanza disperati. La seconda è che abbiamo intenzione di viaggiare in questo modo. Io mi riferisco più che altro alla seconda.
A me è stato di grande aiuto questo sito: Hitchwiki
Sintetizzo brevemente la mia piccola avventura per poterne prendere spunto:
Parto da Trento la mattina del 7/8 con una corriera che mi porta a Feltre, da lì inizio a fare autostop, raggiungo abbastanza agilmente Pordenone, Prendo un passaggio diretto in Austria (Villach) dove mi fermo per la notte, il giorno dopo entro in Slovenia arrivando con uno strappo fino a Radovljica. Prendo una corriera per Ljubjana e infine un passaggio che dalla capitale mi porta vicino al confine Italiano e di lì a piedi fino a Trieste dove esausto ho preso il treno per tornare a casuccia (8/8 ).
Senza dilungarmi troppo elenco una serie di accorgimenti-consigli-know how che ritengo mi abbiano aiutato o anche penalizzato. (si trovano anche nel link alcuni..)

-Avere una mèta, scontato? No, perchè avere una mèta non significa solo sapere l'obiettivo finale ma anche conoscere discretamente le tappe intermedie. Una buona pianificazione dunque.

-Non avere orari, tabelle di marcia. A me per esempio interessava solo muovermi senza fare pause visite etc.. Il che permette di essere rapidi negli spostamenti ma è assolutamente massacrante.

-Avere un idea abbastanza concreta di dove dormirete, importantissimo perchè a me ha creato una certa ansia. (Io non lo uso ma può essere una buona soluzione: https://www.couchsurfing.org/)

-Presentarsi bene, mi prendo ad esempio non per presunzione ma perchè me lo ha fatto notare un signore. Giovane, senza barba, "pulito".. Pantaloni corti, maglietta bianca. Questo estende il range delle persone che vi aiuteranno. Dovete ispirare fiducia, essere naturali, più innocenti che minacciosi ;)

-Il cartello, bisogna capire il tipo di traffico su una determinata strada. Da Feltre è stupido scrivere sul proprio cartello "Pordenone" perchè il traffico è diretto a Belluno, e le persone tenderanno a pensare "io vado solo fino a Belluno, posso aiutare ben poco". Può essere una buona soluzione scrivere 2 mète in modo da non precludersi eventuali passaggi sulla lunga distanza. Es: UDINE-->AUSTRIA. Investite del tempo per fare un bel cartello, contribuisce a dare una buona impressione (quello nella foto è il peggiore che ho fatto ahahah).

-Mezzi alternativi, se non avete un budget limitatissimo una corriera, un autobus non sono da schifare. Aspettare a lungo un passaggio, magari in un luogo di poco interesse può anche deprimere :(

-Da soli o in compagnia? In compagnia il morale sarà sicuramente più alto, scelte più ragionate, se avete paura vi sentirete più al sicuro.. (suppongo)
Ma si viaggia più lenti, e in ogni caso più di due diventa un impresa essere tirati su.

-Fermo o cammino? Un buon motivo per camminare è che il passaggio potrebbe non arrivare in tempi utili, e nel tempo che attendi forse raggiungeresti la tua metà o un luogo con migliori chance. Il fatto di essere in movimento è visto di buon occhio perchè vi identifica come persone determinate e non come dei fannulloni. Un buon motivo per stare fermi è che se scegliete un buon posto rischierete meno di essere investiti e le auto sapranno dove fermarsi.

-Se camminate voltatevi sempre a guardare le auto che passano, devono vedervi in faccia e potersi fare un idea di voi.

-La probabilità di trovare uno strappo cresce se siete di buon umore, le persone riconoscono subito se siete allegri oppure no. Allegro=buono=passaggio. Se vi demoralizzate troverete meno aiuto e così a ripetizione.

-Stereotipi (e falsi miti) Fare l'autostop vi dimostrerà quanto sono ridicoli. Esistono effettivamente certe categorie di persone che si fermano più di altre ma non è un buon motivo per non provare a chiedere un passaggio.
E' più difficile (non impossibile) essere aiutati da: donne sole, famiglie con bambini.
L'auto che guida una persona non la identifica. A meno che non sia un porsche cayenne eheheh
Westfalia e furgoni in generale dall'aria fricchettona non sono assolutamente l'arca di Noè degli autostoppisti, non contateci.
I camionisti credo che molto molto molto difficilmente vi daranno passaggi. Sopratutto se siete in movimento e in luoghi dove un camion non può arrestarsi agevolmente (forse c'è anche qualche discorso assicurativo o boh).
Non esiste età, puoi essere una persona aperta a 80anni come a 20, puoi avere paura a 20anni come a 80.
Non esiste nazionalità.

-Un buon passaggio è quello che ti porta in un altro punto strategico. Se percorre una lunga distanza ma magari vi porta su una strada poco trafficata o dove nessuno prende quella direzione può diventare una bella fregatura. Quindi attenzione a questo, parlate con il guidatore, spiegate il vostro piano di viaggio e chiedetegli/le consiglio!!

-La prima volta: mi sentivo stupidamente in imbarazzo, gente che ti fissa ovunque, qualcuno curioso, qualcuno sembra dire "guarda quel drogato".. Fregatevene, per me è stata dura ma dopo i primi due passaggi il braccio faceva già un bell'angolo a 90° con il petto. Ero fiero di me :woot: e mi godevo il momento alla grande!

-Lasciare detto a qualcuno il proprio progetto, si sarebbe il caso di farlo.

A livello pratico io ne ho ricavato questo! Poi ognuno vede e impara in modo diverso :rofl:
Al di là di questi aspetti è stata l'esperienza più bella della mia vita. Mi sono messo alla prova (sono molto timido), ho progettato e agito. Ho incontrato persone incredibili. Persone che ti aiutano senza nessun tornaconto, ti aiutano oltre ogni immaginazione. L'unico ostacolo è dato dal vincere la loro paura iniziale, poi una volta aperta la portiera instauri un rapporto, sei sincero, nulla ti costringe a creare un'immagine falsa di te. Stai solo viaggiando senza legami, non sei rappresentato dal tuo mezzo, dai tuoi possedimenti, dal tuo titolo di studio, dal tuo ruolo in azienda. Puoi manifestare la tua riconoscenza senza sentirti esposto, non hai paura a ringraziare. E per quanto breve possa essere lo strappo difficilmente lo dimenticherai. Abbiamo potenzialità infinite davvero! Siate ambiziosi e lancetevi! Trust me!

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:)
 

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Complimenti per l'avventura!
Sono sicuro che le tue considerazioni possano tornare utili a chiunque si ritrovi, volontariamente o meno, a chiedere un passaggio ;)
 
Se hai ottenuto quello che volevi come non si può non essere contenti per te ? .... non si può :D .... per cui ne sono felice per te.

Da parte mia posso solo dirti che mi è capitato una volta sola nella vita di averne bisogno, e neanche per me, ma per mia nonna (ci siamo allontanati troppi da casa, eravamo in montagna, e "ufficialmente" era perchè "io" ero stanco in realtà era lei che aveva la lingua fuori :D ..... ma aveva anche 60 anni in più ci stava tutto) e non è stata una esperienza che ricordo con piacere. Non c'è stato nessun problema, anzi, è "l'imbarazzo" di tirare fuori il pollice che mi aveva, allora, dato molto fastidio .... da allora ho imparato a caminare e cantando, anche mentalmente, o tirando "madonne" (qualche volta non mentalmente), ho sempre raggiunto le mie mete .... ma erano mete umanamente raggiungibili a piedi, in tempi ragionevolmente umani, e non centinaia di km in 24 ore :D

Comunque grazie per le "dritte" :D

Ciao :), Gianluca
ai suddetti accorgimenti aggiungerei anche: evitate di indossare impermeabili alla Rutger Hauer
.... e di tenere delle manette in mano (aperte o chiuse non importa) :biggrin:
 
forse è la paura di mostrarsi deboli, in cerca di aiuto.. forse la paura del rifiuto..
Nulla che non si possa combattere. Va assolutamente contro la nostra volontà ma quando ci riesci è una liberazione^^

Comunque se sei su una forestale è meglio mostrarsi disperati e impietosire piuttosto che apparire come allegri sfaticati!!! Anche se molto semplicemente basterebbe essere onesti..
 
Tutto vero per carità ma vedi, alla fine, il discorso è che tu volevi fare l'autostop non come necessità ma come principio ..... io, allora, ma sopratutto dopo allora, non volevo fare l'autostop per principio :biggrin: .... poi è ovvio che in caso di "necessità" si fà virtù ed allora .... ditino fuori ma, per me, è l'ultima carta (mai giocata fino ad ora, domani chi lo sà) e non è solo una questione di "orgoglio" ci sono anche molti altri fattori che, a me, hanno portato a fare queste considerazioni. Considerazioni che sono personali e come tali valgono per il singolo e non pretendo che, per esempio, vadano bene a te.

Ciao :), Gianluca
 
L'ho fatto solo due volte, per necessità:

1) in una stradina di basso traffico sulle colline marchigiane, perchè causa imprevisto non riuscivamo in tempo utile a chiudere un trekking ad anello. I locali ci hanno ignorato e lanciato occhiate, si è fermata una coppia di milanesi di mezza età che stavano "circumnavigando" i Sibillini.

2) in Trentino su strada di fondovalle ben frequentata, causa acquazzone improvviso che ci impediva di rientrare da una passeggiata per negozi. Le varie famigliole, coppiette, mammine, anziani imbellettati, ci hanno ignorato bellamente. Abbiamo attraversato la strada e abbiamo recuperato un passaggio nel pub di fronte, da un tizio del luogo dall'aspetto alla Renegade che si stava scolando una media pomeridiana al bancone, ci ha riportato a casa sul 4x4 scassato.

Come sapevo dentro di me, è sempre nei posti più rozzi che trovi la massima disponibilità.
 
S

Speleoalp

Guest
Complimenti per il coraggio di fare queste cose ;))

Io non farei mai e poi mai l'autostop....
Per molti motivi di principio... miei, ma anche per la grande diffidenza che nutro nei confronti degli altri. Indipendentemente dalla loro presenza.
Senza essere polemico o offensivo, non potrei nemmeno fare qualcosa che si basa sull'assecondare me stesso per presentarmi meglio agli altri o per farmi accettare.

Di principio poi sono uno che cerca di fare tutto ciò che voglio fare in maniera indipendente. Per esempio.... mi sento sempre in colpa se per ovvi motivi quando esco con la mia compagna a fare escursioni, spesa, ecc vado in auto con lei ;))

Ma come dicevo, complimenti ;))
 
io aggiungerei anche che l'età ha il suo peso; per un giovanissimo come te, nella mentalità corrente è quasi scontato che si faccia autostop, quando si è entrati nella categoria "vecchi babbioni" come me risulterebbe molto più difficile farlo in modo "professionale" come scrivi, perché si suscita più diffidenza in chi ti vede.

Per mia fortuna sono riuscito ad aver bisogno di "polliciare" solo una volta su una forestale di sera, quand'ero giovane ed avevo sbagliato in pieno tempi e tragitto di un itinerario, dando retta alle indicazioni (che ho poi presunto essere solo ricordi) di una vecchietta del luogo (da allora ho sempre preso con le pinze le informazioni dei locali, specie se anziani).

Ti auguro buon autostop per il futuro. :)

Roberto
 
...sull'assecondare me stesso per presentarmi meglio agli altri o per farmi accettare.
Io lo vedo come uno strumento utile per aprire un mondo. Se un rastaman mi chiedesse un consiglio per fare autostop gli direi chiaramente che con i dreads farà sicuro più fatica, per via degli stereotipi. Poi sta a lui decidere se può rinunciare alla sua "identità-immagine" per avere un esperienza più comoda, più ampia quello che è. Qualcuno magari penserà: se uno non mi tira su perchè ho la barba, i capelli lunghi etc. allora è meglio non conoscerlo. Beh io direi che in quei pochi secondi che ha a disposizione l'autista per farsi un idea di voi l'unica cosa che conta è la vostra immagine. Non me la sento proprio di additare qualcuno per una cosa del genere, credo che sia naturale. Non sono psicologo o altro ma secondo me l'istinto ci dice: "barba, copre il volto" "pantaloni lunghi : nascondono qualcosa??" "barba= età avanzata, uomo pericoloso" e intanto se ne va (che la barba magari ce l'ha anche lui). Io comunque ho viaggiato vestito come quando esco la sera, vado al parco a scuola etc. Neanche mi ero posto il problema. Magari se fossi stato più bello avrei preso più passaggi? :cool:
In ogni caso credo che se una persona si fa tanti problemi per cambiare di poco il suo aspetto vuol dire che dentro ha proprio poco e che si identifica solo nel suo aspetto.
Purtroppo non abbiamo un'aureola che ci identifica subito come brave persone. Ma è la regola della società, dei colloqui di lavoro, delle conquiste amorose...
La mia per esempio è stata una breve fuga dalla routine, dal mio cazzeggiare, non una fuga dalla società.
Per andare al di là della nostra esteriorità credo che l'unica sia la totale immersione nella natura, distacco da cose e persone. E temo in solitudine, perchè ritengo che in qualsiasi rapporto tra persone almeno in parte ci comportiamo/cammuffiamo in modo "innaturale". Meno con la donna/uomo della nostra vita, meno con lo sconosciuto che ci da un passaggio imho.


@rob62 Pur avendo io provato cosa voglia dire aspettare un passaggio che non arriva, credo che se vedessi sul ciglio un autostoppista "professionale" over 40 dovrebbe farmi veramente una bella bella impressione per farmi fermare, ma avrei ancora paura. E non parlo del vecchietto che va a funghi e poi non ce la fa a tornare^^ Quindi totalmente d'accordo sul fattore età. Che poi nella mentalità attuale sia quasi scontato che un giovane faccia autostop credo che ci sarebbe da ridire :p
Grazie per gli auguri, spero di avere anche solo metà della fortuna che ho avuto in quei giorni, spero di ritrovare il coraggio di quella mattina in cui sono partito!!

:)

PS: l'aureola sarebbe una f1gata.
 
C'è anche un discorso "culturale" diciamo così
In altri paesi è una cosa frequente e a cui la gente è abituata
Diciamo anche che c'è uno spirito diverso altrove
Aggiungiamo poi che da noi c'è moooolta diffidenza e il quadro è completo.
 
Che poi nella mentalità attuale sia quasi scontato che un giovane faccia autostop credo che ci sarebbe da ridire :p

In effetti avrei dovuto precisare che lo era "ai miei tempi" :biggrin:
Condivido in pieno l'analisi sul pre-giudizio (in senso tecnico, non morale), basato sul fatto puramente estetico quale elemento necessario per chi deve decidere in pochi secondi; l'aspetto curato trasmette a livello subliminale l'idea di una persona socialmente integrata e quindi non pericolosa (ed infatti ladri e truffatori che tentano di abbindolare specialmente le persone anziane si presentano in giacca e cravatta alla porta), mentre un'aspetto "scarruffato" tende a far percepire l'idea di persona socialmente ribelle/antagonista e quindi problematica, magari anche semplicemente a livello "olfattivo".
Evidentemente il fatto che si dica che l'abito non fa il monaco dimostra che questo pre-giudizio non è molto affidabile, però, specie in un contesto sociale come quello attuale in cui il senso di insicurezza è diffuso, è quanto mai comprensibile.
Ciao
Roberto
 
sono piu' frequenti le volte che ottieni un passaggio quando non lo chiedi

quando hai uno zaino pesante e sei stanco non ti da' un passaggio nessuno
quando esci apposta per fare una passeggiata e hai energia da vendere
stai sicuro che almeno ogni 50m qualcuno si ferma e ti chiede se hai bisogno di uno strappo.
 
Ho usato blablacar lo scorso weekend x andare da Trento a Ferrara.. (e ritorno)
Un valido sostituto al treno, o di sicuro un buon complemento..
Vai joker parti! Chettiferma??^^
 
I camionisti credo che molto molto molto difficilmente vi daranno passaggi. Soprattutto se siete in movimento e in luoghi dove un camion non può arrestarsi agevolmente (forse c'è anche qualche discorso assicurativo o boh).
:)
Ho parlato con un camionista e mi ha spiegato che x legge non possono trasportare nessuno, a parte i dipendenti della stessa azienda. Della serie che se accettano un autostoppista e vengono fermati li mandano in rovina.
Lo stesso camionista mi ha detto che nonostante sia comunque illegale, fuori dall'italia (non in svizzera) capita che ti prendano su.
 
C

ciclotore2

Guest
L'iltimo mio viaggio affrontato in autostop risale al dicembre 1998 poi ho smesso. Ci sono alcune regole come quelle illustrate ma sui lunghi viaggi e' tutto diverso. A me e' capitato di arrivare a Madrid in due giorni come di arrivare a Palermo in cinque giorni.
In Italia e Germania sempre in autostrada, in Francia e Svizzera piu' sulle statali. Bisogna essere attrezzati in quanto viaggiando in autostop non sei tu a dominare il tempo, ma la fortuna. Quindi una tendina minimale, il sacco a pelo ed un fornellino nello zaino sono d'obbligo, che capiti di dormire in un autogrill o in un campeggio. Poco denaro contante e carta di credito.
Sono eaperienze da fare quando si ha molto tempo a disposizione, io l'ho fatto da studente e fin quando non ho iniziato a lavorare stabilmente. Nin ho mai usato passaggi organizzati ed ho viaggiato molto coi camionisti, brava gente e per lo piu' padri di famiglia.
 
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