Quando ero piccolo a differenza dei miei coetanei che vivevano in città,noialtri andavamo in giro per il paese liberi Le città nel quale i bimbi stanno rinchiusi in casa erano solo nei racconti di chi veniva su per le ferie. Erano poche le automobili e noi vagavamo liberi per il paese,sapevamo che alla tal ora dovevamo essere a casa ed eravamo puntuali….sempre. Come vagavano liberi i cani,non si aveva notizia di branchi killer e se qualcuno di questi era un po’ invadente,era il solito meticcio piccolo dal morso facile,che però non era affatto pericoloso. Anche se qualcuno di noi a volte correva… Normalmente i cani,anche quelli da pastore che sono grossi,se li lasci in pace e sai leggere quello che ti dicono,loro ti lasciano in pace.
Una delle tante presenze che mi ricordo era appunto il “nonno” un grosso e vecchio cane che ci veniva ad aspettare all’uscita dalle elementari.
Probabilmente un incrocio tra un pastore tedesco ed un collie.
Molti di noi alle elementari ci andavamo a piedi,non c’era l’inutile obbligo di avere i genitori che ci venissero a prendere o ti portassero con la macchina. Inoltre appunto perché campagnoli eravamo ben più cicciotti e massicci di quelli di città.
E quando tornavamo a casa lui veniva con noi e poi si allontanava.
Quando andavamo in giro al pomeriggio il nonno veniva con noi. Nessuno è mai riuscito a capire di chi fosse,o dove abitasse. Lo ricompensavamo chi con un grissino,chi con un pezzo del panino che portavamo dietro come merenda,mangiava anche la frutta!
Era un cane pacifico che ci ha accompagnato per tutte le elementari. E una volta ci ha salvato da una vipera,si è messo a correre intorno abbaiando come un dannato e noi abbiamo visto il serpente andare via.
Avevamo anche provato a seguirlo per vedere dove andava ma lui ci seminava sempre. E non correndo ma solo per astuzia. C’è chi dice che ogni tanto era al cimitero a vegliare una lapide,ma io qualche volta ero andato al cimitero e lui non c’era.
Il nonno è rimasto per molto con noi,ci ha accompagnato a casa tante volte. E non c’era sempre,ogni tanto si e ogni tanto no . Qualche volta tanto qualcuno lo invitava in casa,lui faceva le feste poi dopo un po’ voleva andare via e si sedeva vicino alla porta.
Era libero e incarnava in un peloso quadrupede l’essenza della libertà. In tv avevano lassie e noi avevamo il nonno,una cane campagnolo come noi.
Era una dolce presenza. Quando andavamo in giro per il paese lui veniva con noi. Un po’ come un vecchio nonno che porta a spasso i nipoti.
Nessuno sa che fine abbia fatto,quando siamo andati alle medie lui non c’era più.
Chi dice che sia morto perché era vecchio,chi dice che il suo padrone se lo sia ripreso.
Voglio pensare che il suo padrone se ci fosse stato sicuramente era anziano e colto. E che abitasse in qualche casa della zona. Magari ci vedeva andare in giro col suo cane e non diceva niente,o magari era dietro di noi o guardava dalla finestra.
Io voglio sperare che almeno lo spirito del “nonno” esista ancora ora che non ci saranno più manco le ossa.
Che magari andando in giro per la campagna ci si possa ancora sentire rincuorati dalla sua presenza.
Ho visto tempo fa in un bar un cammionaro con un cane uguale…uguale,mi guardava come se mi conoscesse...