Avventurose solitarie

...Ecco, quella volta che ti sei pentito di non portare in cintura un grosso coltello, eh?...

Francamente no, non mi intendo molto di conflitti di strada, ma arrivo a capire che accettare la provocazione significa far scattare la solidarietà di branco e vedersela con tutti (anche con chi fino a quel momento se n'é stato in disparte), come pure che tirando fuori un coltello te ne puoi trovare di fronte tanti quanti sono gli avversari, e brandeggiati con una esperienza nella lotta di strada che tu non hai.

Sarebbe forse diverso con un bullo di quartiere (magari in quel caso sarebbe meglio prenderle che subire) ma nel contesto dato sarebbe stata una cosa molto stupida.

E' come affrontare un cane: finché abbaia non morde, se lo aggredisci solo perché ha abbaiato sicuramente lo farà.
 
Ho letto rapidamente i vari commenti e.... mi pare che nessuno abbia scritto l'unica cosa che io ho pensato appena letto le prime righe:
"Ma dove sono ,dove si trovano, le donne che da sole bivaccano nei boschi?
Esistono davvero? E magari hanno anche sembianze femminili? Cioè non sono degli scaricatrici di porto mancate?
Se esistono, sono etero e almeno un po' guardabili, perché non ne ho conosciuta 1 io????"

A dire proprio il vero, penso che in compagnìa di una del genere potrei sentirmi io il fighetto cacasotto della coppia.
Per esempio, guardate questo blog:
https://wildfrees.wordpress.com/
Guardate in particolare il viaggio in Ecuador!!! Questa è fuori di brutto!
Io confronto a lei sono un piscia_a_letto!

ps: Quelle cose non le ha fatte in solitaria, ma penso che la perdoneremo. Inoltre scommetto che le bivaccate solitarie nei boschi italiani lei le faccia anche ma le consideri robe….. non abbastanza rilevanti da essere citate nel blog….
 
Ultima modifica:
Stiamo andando verso la parità anche in questo.
Io non bivacco, faccio escursioni non complicate di livello intermedio, e vado spesso in solitaria (mi diverte di più).
Mettermi d'accordo con qualcuno sovente mi stressa, perchè raramente trovo qualcuno disposto a fare percorsi di livello intermedio che piacciono a me. O vogliono fare molto più del mio livello - cioè con più rischi di quelli che mi voglio prendere - oppure molto meno, cioè non vogliono faticare e sono "fermi".
Qualcuna che gira in solitaria nei boschi nei percorsi così c'è - qualche volta l'ho incrociata (per ora sempre nella direzione contraria a quella in cui vado io, anche l'orario conta).
 
Stiamo andando verso la parità anche in questo.
Io non bivacco,
[…]
Qualcuna che gira in solitaria nei boschi nei percorsi così c'è
[…]
sempre nella direzione contraria a quella in cui vado io, anche l'orario conta).
Ascolta………. prova a passare una notte DA SOLO sul cucuzzolo della montagna a 1 ora (è abbastanza anche meno) di sentiero dal primo segno di civiltà.
Io mi sono cacato sotto tutte le (poche, purtroppo) volte che l'ho fatto.
Io non ce la vedo una donna da sola in una situazione così. Non è per essere maschilista, ma proprio non ci vedo per niente una di quelle donne che ho sempre conosciuto io.

Ti assicuro che serve un fortissimo desiderio di avventura, soprattutto per rifarlo dopo la prima volta.
Figurati una che ha invece desiderio di shopping e aperitivi con le amiche per parlare di vestiti e smalti…!
Mia moglie ,che viene SEMPRE a fare escursioni in giornata e anche a dormire nei rifugi gestiti, è venuta con me 1 volta in un bivacco in muratura (eravamo solo noi 2, ) e alla fine del weekend mi ha detto "mai più; tu sei matto".

Io stesso non mi vergogno ad ammettere che ogni volta che parto per una di queste cose (di rado, sigh) ho sempre un po' di agitazione e quando inizio a camminare sul sentiero c'è sempre un attimo in cui dentro di me penso "ma non è che sto facendo una str0nzata?", "ma cosa sto facendo?"...

Forse perché lo faccio veramente molto di rado.
 
Immagino: uscire dalla civiltà completamente e starsene in mezzo alla natura per una notte intera è un bel trauma.
Sarò provocatorio: se non c'è un desiderio-passione-voglia incontenibile chi è che me lo fa fare:)?
Mi posso accontentare anche di meno. Alcune escursioni in solitario in orari e posti pochissimo frequentati sono per me ugualmente appaganti (quanto a "brivido avventuroso").
 
Credo proprio che, sopratutto ultimamente, le attività legate all 'ambito naturalistico riguardino un po tutti, magari fuori dal nostro paese ancora di più.
 
La fiducia nel genere umano non c'entra nulla con i pericoli REALI che si incontrano in natura, specie se si è SOLI (come da domanda), i quali comprendono: infortuni, attacchi di animali (randagi, vipere, morsi di animali infetti), ipotermia, colpi di calore, disidratazione, folgorazione, annegamento.
manca attentato terroristico e le abbiamo tutte :) , io in montagna vado al 90% da solo , anche uscite invernali su vie impegnative . capisco anche che per una ragazza uscire sola e' difficile , anche se una volta partita non penso che troverai balordi da citta' con lo spirito di montagna , cmq non e' facile
 
Sia per gli uomini che per le donne è più sicuro stare di notte nei boschi di un parco che non nelle strade di città. Star da soli è comunque sconsigliato (sia agli uomini che alla donne) perché in gruppo si gestiscono meglio le emergenze di qualsiasi genere.

Di donne sole in escursione mi è capitato di incontrarne, anche se raramente, vorrei aggiungere "su sentieri molto frequentati", ma la verità è che se il sentiero non è frequentato per lo più non incontri proprio nessuno né uomo né donna e come fai a dire che una donna non ci sia passata il giorno prima?
 
L'unico fatto violento (omicidio dopo lo stupro) di cui si abbia memoria occorse oltre dieci anni fa sul monte Morrone, ma occorsero diversi fatti concomitanti, tra cui la colpevole decisione del proprietario di un gregge di fornire una pistola al pastore mandato su per la montagna che poi si rese colpevole del fatto.
Accadde nel 1997, quando il pastore "macedone" (secondo amici greci un abitante di Skopje è slavo e la Macedonia sta solo in Grecia) Alyebi Hasani uccise due ragazze di Albignasego (PD), Diana Gobbo e Tamara Olivetti. Quella che si salvò finse di essere morta. Restano i fatti non spiegati della tragedia: sparizione della fotocamera di una ragazza, e altro testimone del delitto.


http://www.ilcentro.it/l-aquila/sulmona-vent-anni-fa-il-delitto-del-morrone-1.1686199
 
Nel caso andiate in escursione da soli ed incontriate una donna, accendere subito la microtelecamera spia che avrete precedentemente comprato. Casomai la "signora" voglia cuccarvi un po' di soldi inventandosi una tentata violenza sessuale (essendo tentata non servono le prove) e proponendo "en passant" un accordo stragiudiziale ossia un risarcimento per non andare a processo (estorsione legalizzata ovvero inculata per evitare di darsi la zappa sui piedi andando davanti al giudice)
 
Nel caso andiate in escursione da soli ed incontriate una donna, accendere subito la microtelecamera spia che avrete precedentemente comprato. Casomai la "signora" voglia cuccarvi un po' di soldi inventandosi una tentata violenza sessuale (essendo tentata non servono le prove) e proponendo "en passant" un accordo stragiudiziale ossia un risarcimento per non andare a processo (estorsione legalizzata ovvero inculata per evitare di darsi la zappa sui piedi andando davanti al giudice)
A bhe forse potrebbe osare anche di più
https://canestrinilex.com/risorse/t...sessuale-irrilevanti-intenzioni-cass-4045518/
Cmq tornando IT anche vincendo la paura innata di un bosco specie di notte e a parità di conoscenze per così dire survivaliste è indubbio che una donna "rischia di più" .
Oltre a poter contare su resistenza "forza" psicologica e soprattutto forza fisica ben inferiori a un uomo (parlo di individui nella media) è potenziale vittima di violenza sessuale comunque mi preoccuperei più del primo punto che del secondo ..
Obiettivamente rischia ben di più a girare da sola magari in gonna in una periferia qualunque alle 3 di notte.
Cmq a prescindere dal genere ad andare da soli i rischi aumentano se qualcosa va stort. Poco da fare
 
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