Bambini disabili ed emarginazione

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ciclotore2

Guest
penso che il problema siano le famiglie perché non insegnano più l'educazione a stare con un bambino diverso. E la cosa inquietante per me é che il diverso fa sempre più figo.. Sei vegano ti ci fanno i ristoranti.. Sei omosessuale ti puoi sposare etc etc... Ma se hai un bambino diverso in classe che ha il diritto ad essere integrato nel mondo nella scuola e nella società ci si pone il problema di non farlo andare in gita o fare educazione fisica. Personalmente obbligherei le famiglie che hanno avuto il coraggio di protestare a tenere un ragazzo con problematiche in casa per un mese. Il problema é che i veri cerebrolesi sono questi tipi di genitori. Sia alle elementari che al liceo ho avuto compagni in classe con problemi simili e ringrazio dio di avermici fatto stare. Per fare il genitore oggi darei prima la patente per farlo... Tutti vogliono dei piccoli mostri perfetti che ai quali non venga disturbata la quiete mentale se di mente possiamo parlare mentre non si da la vera educazione al prossimo...
Io direi che ci va una preparazione a monte, che debba coinvolgere genitori, insegnant, psichiatri e bambini. Se nessuno aiuta queste persone a superare la paura del diverso non si risolvera' molto. Dipende sia dalla preparazione di tutti che dalla compliance del bambino disabile stessa...
 
non parlavo di integrazione ma di conoscenza.
avere in classe un disabile è diverso che trovarlo per i dieci minuti di ricreazione...quando ce l'hai in classe ogni giorno, inizi a capirlo, sai chi è, cosa fa, ti rapporti in qualche maniera con lui.
classi separate è come dire 'lasciateli stare, loro sono diversi' e si traduce in separazione.
 
C

ciclotore2

Guest
non parlavo di integrazione ma di conoscenza.
avere in classe un disabile è diverso che trovarlo per i dieci minuti di ricreazione...quando ce l'hai in classe ogni giorno, inizi a capirlo, sai chi è, cosa fa, ti rapporti in qualche maniera con lui.
classi separate è come dire 'lasciateli stare, loro sono diversi' e si traduce in separazione.
Dipende sempre dalla gravità psichiatrica del bambino interessato. Non ha senso non far lezione se questa persona disturba continuamente come se non ci fosse un domani. Se e' tranquilla va bene, ma se e' poco gestibile ci va un percorso personalizzato e spesso neanche quello serve. L'approccio col disabile psichico deve essere graduale e mediato da personale esperto.
 
appunto, è una questione di supporto, solo che mancano fondi e quelli che ci sono spesso sono gestiti male.
però permettimi una osservazione.
il problema di disturbare la lezione è che gli altri non imparano.
eppure nella mia esperienza penso che il primo fattore che influenza l'insegnamento è l'insegnante stesso.
ci sono persone dotate per insegnare, altre meno...alla fine sono gli insegnanti che fanno l'alunno.
e allora è proprio così fondamentale un disabile che disturba nel complesso dell'insegnamento? o forse è anche il capro espiatorio più semplice e immediato rispetto a mettere in discussione il corpo insegnante?
lo dico da ex alunno, senza voler far polemica... perché nel mio percorso scolastico sono sempre stati gli insegnanti a fare la differenza.
 
appunto, è una questione di supporto, solo che mancano fondi e quelli che ci sono spesso sono gestiti male.
però permettimi una osservazione.
il problema di disturbare la lezione è che gli altri non imparano.
eppure nella mia esperienza penso che il primo fattore che influenza l'insegnamento è l'insegnante stesso.
ci sono persone dotate per insegnare, altre meno...alla fine sono gli insegnanti che fanno l'alunno.
e allora è proprio così fondamentale un disabile che disturba nel complesso dell'insegnamento? o forse è anche il capro espiatorio più semplice e immediato rispetto a mettere in discussione il corpo insegnante?
lo dico da ex alunno, senza voler far polemica... perché nel mio percorso scolastico sono sempre stati gli insegnanti a fare la differenza.

buono spunto, ma penso che non sia tutta colpa dell'insegnante.

il problema di disturbare la lezione e' che 1)dipende dal modo in cui disturba, puo' essere pericoloso per se stesse e gli altri o molto sgradevole 2)la classe, se e' fatta di str**zi, puo' scatenare il disabile in modo che lui parta a far casino per farne a sua volta.

una mia ex e' insegnante, e ti assicuro che insegna bene. e la differenza tra classi diverse si vedeva eccome.
 
un altro mezzo OT ma comunque utile.

Per anni,almeno 40 si è assistito al complicarsi dei libri di testo e al proliferare delle materie. Alcuni testi poi sembrava che cercassero da un edizione all'altra il modo più complicato ed astruso di spiegare le cose.
giri di parole che puzzavano da " studio legale " su libri destinati alle medie,libri per le superiori che si dimostravano mortalmente complicati ,uno fra tutti "storia della letteratura italiana di salinari e ricci" . Gli stessi concetti ripresi senza paroloni stupidi li imparavo dai libri che usava mia madre all'università....30 anni prima...meglio e con metà fatica perchè erano pensati per istruire bene e rapidamente gente che usciva da una guerra mondiale e non per stupire con paroloni inutili.

Per quanto riguarda la scuola,tutta la scuola ci sono differenze abissali spesso tra una sezione e l'altra. Ci sono signori professori che fanno AMARE la materia anche se più spesso si assiste a personaggi che tediano il prossimo con discorsi da overdose e modi di spiegare orridi.

Per quanto riguarda i casinisti ....ce ne sono in tutte le classi,sempre in gita si mettono in fondo al pulmann e quando sono in classe fanno del disturbo la loro arte quotidiana. Spesso per ostacolare l'apprendimento degli altri. Perchè restino ignoranti e stupidi come loro. Poi quando magari la gita si fa a prato nevoso invece di godersi la neve buttano la giornata nel deor del bar a fumare e ingozzarsi di schifezze. o come va di moda adesso a mandare messaggi audio con il telefonino...sicuramente più intelligente di loro.

Con loro pensare di mettere una persona con qualche deficit in una classe dove ne sono presenti troppi è utopia. Perchè anche se non lo sanno...alcuni disabili hanno più capacità di loro.
 
Ultima modifica:
Nella mentalità comune il "disabile" viene visto come il "poverino" a prescindere, ed indubbiamente fortunato non è, come indubbiamente non è disabile per sua scelta, per cui è sicuramente un soggetto da tutelare e gestire con molto riguardo. Il problema è che un diversamente abile ha la sua personalità come qualsiasi normo dotato e, come tale, può essere la persona più socievole di questo mondo o quella meno socievole ma, se presenti, con l'aggravante di tratti psicotici i quali, spesso, non sono nè facili da gestire nè facilmente prevedibili e spesso sfociano in violenza, verso lo stesso diversamente abile o chi si ritrova nelle sue vicinanze senza nessun riguardo per chi sono.

Purtroppo il termine "diversamente abile" si riferisce ad un mondo molto variegato ed è un termine fin troppo generico.

L'integrazione è una bellissima cosa ma bisogna analizzare caso per caso poiché il punto focale di ogni intervento dev'essere il bene, e le esigenze, del diversamente abile mentre capita, a volte, che questo venga messo in secondo piano privilegiando magari l'esigenza, in buona fede, dei famigliari che intravedono nell'opportunità dell'integrazione come una pseudo cura della disabilità del proprio figlio/a. Sono a conoscenza di realtà di diversamente abili che sono diplomati ma che non hanno neanche una preparazione intellettiva sufficiente per un diploma delle elementari ne un grado di autonomia tale da poter lavorare neanche in contesti protetti e che questo diploma non ha rappresentato nulla, come conosco persone con la trisomia 21, la sindrome di Dawn, che hanno un innesto lavorativo e una vita sociale tutto sommato discreta con una buona autonomia.

Il bene di un diversamente abile si può raggiungere in molti modi, nel periodo scolastico, uno può essere l'inserimento nella scuola pubblica, con l'ausilio di una maestra di sostegno, ma ci sono anche realtà in cui è più proficuo utilizzare strutture appositamente create dove c'è una maggior attenzione al raggiungimento, o al mantenimento, di autonomie più che al livello scolastico; non sono assolutamente "ghetti", anzi, sono strutture che forniscono opportunità e attenzioni che una scuola pubblica non è semplicemente in grado di fornire, il problema è che hanno un costo per la collettività elevato (la struttura che conosco, i giovani utenti, sono tutti a carico della regione, provincia ect) per cui possono fornire supporto ad un numero nettamente inferiore alle reali esigenze.

Ciao :si:, Gianluca
 
un altro mezzo OT ma comunque utile.

Per anni,almeno 40 si è assistito al complicarsi dei libri di testo e al proliferare delle materie. Alcuni testi poi sembrava che cercassero da un edizione all'altra il modo più complicato ed astruso di spiegare le cose.
giri di parole che puzzavano da " studio legale " su libri destinati alle medie,libri per le superiori che si dimostravano mortalmente complicati ,uno fra tutti "storia della letteratura italiana di salinari e ricci" . Gli stessi concetti ripresi senza paroloni stupidi li imparavo dai libri che usava mia madre all'università....30 anni prima...meglio e con metà fatica perchè erano pensati per istruire bene e rapidamente gente che usciva da una guerra mondiale e non per stupire con paroloni inutili.

Per quanto riguarda la scuola,tutta la scuola ci sono differenze abissali spesso tra una sezione e l'altra. Ci sono signori professori che fanno AMARE la materia anche se più spesso si assiste a personaggi che tediano il prossimo con discorsi da overdose e modi di spiegare orridi.

Per quanto riguarda i casinisti ....ce ne sono in tutte le classi,sempre in gita si mettono in fondo al pulmann e quando sono in classe fanno del disturbo la loro arte quotidiana. Spesso per ostacolare l'apprendimento degli altri. Perchè restino ignoranti e stupidi come loro. Poi quando magari la gita si fa a prato nevoso invece di godersi la neve buttano la giornata nel deor del bar a fumare e ingozzarsi di schifezze. o come va di moda adesso a mandare messaggi audio con il telefonino...sicuramente più intelligente di loro.

Con loro pensare di mettere una persona con qualche deficit in una classe dove ne sono presenti troppi è utopia. Perchè anche se non lo sanno...alcuni disabili hanno più capacità di loro.
il mondo è bello perché è vario.
io ho frequentato un istituto tecnico ma quando a casa svolgevo compiti e ricerche andavo sempre a prendere il libro di testo dei miei fratelli che frequentavano il liceo scientifico e che trovavo molto più approfondito del mio.
il libro era appunto quello da te citato :D
 
personalmente ho odiato allo spasmo alcune cose (es dante) proprio per il modo pedante e stupido in cui venivano spiegate. fino a che non ho trovato gente che, in un attimo, me li ha "semplificati" e "umanizzati" rendendoli comprensibili.

molti libri di testo italiani sono fatti veramente da schifo e non servono allo studente, ma all'autore per farsi vedere.
 
l'unico dante buono è quello in confezione da un litro con scritto anche "terre antiche". Mi ricordo sempre il mistero che aleggia dietro alle bottiglie,,stesso vetro per dante e bertolli. Quelle del dante robuste,quelle del bertolli tendenti a fare PAF glo glo glo a volte anche nel carrello del supermercato..
Scusate l'Ot torno in tema.

Quando si ha a che fare con diversamente abili ci sono tre grosse categorie,quelli che affrontano le differenze con rabbia e impeto impegnandosi,quelli che non riescono purtroppo a capire,e purtroppo una piccola categoria di quelli che la sfruttano come una bandiera. Potrei citare tantissimi casi di primi secondi e purtroppo anche terzi .

La scuola è un italia in piccolo come lo è la fabbrica o come lo è il condominio. Possono cambiare le proporzioni ma se c'è qualcosa che non va salterà subito al pettine.

Posso attaccare un altra storia di discriminazione? vera come il mondo...
http://www.moto.it/forum/default.aspx?g=posts&t=13917
 
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