Dall'inizio mi sono affidato a Mora ed Opinel...
No problem...![]()
E infatti è roba buona e affidabile!

Dall'inizio mi sono affidato a Mora ed Opinel...
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si concordo con le tue considerazioni , stavo riprendendo un vecchio progetto di un coltello che vorrei riforgiarmi ,progetto tenuto nel cassetto da un po ma rispolverandolo ,e sentendo parlare di questo nuovo acciaio , mi è schizzato l'emboloo o la molla creativa! ahhaha ma forse è più l'embolo , il mio progetto era quello di usare un acciaio S7 invece , che secondo alcuni data sheet ha molta resilienza devo valutare sulla reperibilità però
ahhhh interessante l'A8 ! purtroppo non conosco l'abero genealogico di tutte le discendenze degli acciaiSe cerchi tutta questa resilienza è perchè stai progettando un coltello grande per usi pesanti, altrimenti non ne hai bisogno. Se parti da qualcosa di già lavorato e devi asportare l'S7 è una ottima scelta, costa poco e rende tantissimo come resilienza. L'A8 mod deriva dall'S7 ed è stato sviluppato per massimizzarne le caratteristiche.
Ottimo come sempre.Non tutti gli acciai sono forgiabili, la maggior parte (soprattutto gli inox) non lo sono. Se devi forgiare un coltello a mano prendi una cosa molto semplice da lavorare, lascia perdere gli inox.
Se cerchi tutta questa resilienza è perchè stai progettando un coltello grande per usi pesanti, altrimenti non ne hai bisogno. Se parti da qualcosa di già lavorato e devi asportare l'S7 è una ottima scelta, costa poco e rende tantissimo come resilienza. L'A8 mod deriva dall'S7 ed è stato sviluppato per massimizzarne le caratteristiche. L'infi della Busse è un A8 mod rivisitato. Ci sono anche acciai di nicchia molto resilienti, come l'unimax. Il cpm3v a 58 hrc ha una resilienza altissima e forse una combinazione di caratteristiche davvero ottimali per un coltello da campo. Per me è uno dei riferimenti con cui confrontarsi.
Scrivo anche qualche risposta sparsa agli altri sopra... Quando dicono il 1095 va benissimo per tutto quello che devi fare, è vero; però il cpm3v fa ogni singola cosa 3 volte meglio del 1095. Se poi per voi non importa, va bene, vuol dire che non vi serve il cpm3v, vi basta molto di meno. Se vi chiedete perchè spendere migliaia di euro per un Rolex o un Omega, quando tengono il tempo come orologi più semplici come Swatch e Casio, vi siete già risposti da soli. Non vi serve il Rolex. Ma se qualcosa è stata progettata e realizzata vuol dire che a qualcuno è servita e a qualcun altro poi è piaciuta ecc. ecc. Poi certamente entrano in scena dinamiche che sfuggono alla fredda logica, come la moda, la passione, il collezionismo ecc.
Tornando agli acciai la vera pecca del cpm3v, da un punto di vista teorico, è che non è inox, e qui entra il magnacut e tutta la serie di acciai che ne deriveranno, con l'obiettivo di prendere tutti i pregi dei migliori carboniosi, essendo però inox. Il futuro promette risvolti interessanti per gli appassionati. Il che non vuol dire denigrare un coltello in selce, che storicamente parlando vale oro, è una pietra miliare della storia umana e dello sviluppo dell'intelligenza umana, molto di più di quanto crediate. Ma la ricerca ci ha portato avanti come materiali e strumenti già da millenni. Quindi è un paragone che non si regge in piedi.
Millenni fa facevano tutto con un coltello in selce, allora si potrebbe tranquillamente fare lo stesso anche oggi è una fallacia. Un deduzione logica che sembra apparentemente corretta, ma che in realtà è fallace e superficiale. Inanzitutto perchè nella preistoria il "tutto" che facevano era relativo allo stile di vita dell'epoca all'ambiente e alle loro necessità. E anche loro avevano decine di strumenti diversi, dalle frecce, arco, ascia, kit fuoco, medicine naturali ecc. ecc basta vedere il corredo di Otzi a Bolzano per farsi una idea precisa. E' chiaro che lo stile di vita, le necessità, le abitudini ecc. di oggi, non possono essere quelle della preistoria, ma davvero dobbiamo fare discorsi del genere?? Serve anche discuterne?
Vi chiederei per un secondo di uscire dalla visione delle cose standard degli anni in cui ci troviamo, e guardare le cose da un punto di vista completamente imparziale: al netto del progresso tecnologico, della moda, del desiderio senza necessità, del collezionismo eccecc. Riduciamo il ragionamento ai minimi termini, guardando l' oggetto per quel che in realtà è, e per la sua reale utilità:Millenni fa facevano tutto con un coltello in selce, allora si potrebbe tranquillamente fare lo stesso anche oggi è una fallacia. Un deduzione logica che sembra apparentemente corretta, ma che in realtà è fallace e superficiale. Inanzitutto perchè nella preistoria il "tutto" che facevano era relativo allo stile di vita dell'epoca all'ambiente e alle loro necessità. E anche loro avevano decine di strumenti diversi, dalle frecce, arco, ascia, kit fuoco, medicine naturali ecc. ecc basta vedere il corredo di Otzi a Bolzano per farsi una idea precisa. E' chiaro che lo stile di vita, le necessità, le abitudini ecc. di oggi, non possono essere quelle della preistoria, ma davvero dobbiamo fare discorsi del genere?? Serve anche discuterne?
Sono d'accordo, ma questo lo inserirei nel tema "di necessità, virtù".Vi chiederei per un secondo di uscire dalla visione delle cose standard degli anni in cui ci troviamo, e guardare le cose da un punto di vista completamente imparziale: al netto del progresso tecnologico, della moda, del desiderio senza necessità, del collezionismo eccecc. Riduciamo il ragionamento ai minimi termini, guardando l' oggetto per quel che in realtà è, e per la sua reale utilità:
Detto ciò torno a ribadire che ll "tutto" che intendevo è il tutto che in quegli anni doveva fare un coltello per poter sopravvivere, ovvero procurarsi e lavorare il cibo e tagliare varie. Anche perché nell' antichità non avevano ne barre di ferrocerio da accendere col dorso della lama, ne codoli da 6 mm per spaccare legna al posto dell' accetta, tanto per dirne un paio.
Certo, gli acciai a nostra disposizione oggi sono certamente superiori per performance rispetto alle nostre (sicuramente le mie) necessità.Quel che volevo dire io è che: se gli uomini preistorici sono sopravvissuti per millenni con una pietra scheggiata legata con fili di cuoio su un bastone di legno, ovviamente non come strumento unico per fare qualsiasi lavoro da campo come in questi anni (alla faccia poi che i coltelli da campo non sono multitool, ma questo è un altro discorso), a livello puramente pratico non trovo il senso dell' avere acciai iperperformanti,
tranne che per il desiderio personale, la passione e le tasche dei costruttori.
Poi ovvio che non giro con il coltello di selce a bosco, ho avuto parecchi coltello ed adesso ho un garberg ed un B41, il cui acciaio di entrambi ha prestazioni molto superiori rispetto alle mie necessità quindi.
Mi dispiace solo per le solite battutine di scherno perché qualcuno la pensa in modo diverso dalla maggioranza.
Vi chiederei per un secondo di uscire dalla visione delle cose standard degli anni in cui ci troviamo, e guardare le cose da un punto di vista completamente imparziale: al netto del progresso tecnologico, della moda, del desiderio senza necessità, del collezionismo eccecc. Riduciamo il ragionamento ai minimi termini, guardando l' oggetto per quel che in realtà è, e per la sua reale utilità:
Detto ciò torno a ribadire che ll "tutto" che intendevo è il tutto che in quegli anni doveva fare un coltello per poter sopravvivere, ovvero procurarsi e lavorare il cibo e tagliare varie. Anche perché nell' antichità non avevano ne barre di ferrocerio da accendere col dorso della lama, ne codoli da 6 mm per spaccare legna al posto dell' accetta, tanto per dirne un paio.
Quel che volevo dire io è che: se gli uomini preistorici sono sopravvissuti per millenni con una pietra scheggiata legata con fili di cuoio su un bastone di legno, ovviamente non come strumento unico per fare qualsiasi lavoro da campo come in questi anni (alla faccia poi che i coltelli da campo non sono multitool, ma questo è un altro discorso), a livello puramente pratico non trovo il senso dell' avere acciai iperperformanti, tranne che per il desiderio personale, la passione e le tasche dei costruttori.
Poi ovvio che non giro con il coltello di selce a bosco, ho avuto parecchi coltello ed adesso ho un garberg ed un B41, il cui acciaio di entrambi ha prestazioni molto superiori rispetto alle mie necessità quindi.
Mi dispiace solo per le solite battutine di scherno perché qualcuno la pensa in modo diverso dalla maggioranza.
Guarda, mi è bastato leggere queste poche righe per farmi passare la voglia di leggere il resto. Cose con cui non voglio aver a che fare sono arroganza e supponenza.Ma che vuol dire tutto quello che serve per sopravvivere sì può fare con un coltello in selce.... Ma quali battutine, fai un discorso senza nessun senso logico, senza il minimo buon senso, parti da premesse sbagliate e trai conclusioni illogiche.
Guarda, mi è bastato leggere queste poche righe per farmi passare la voglia di leggere il resto. Cose con cui non voglio aver a che fare sono arroganza e supponenza.
Il discorso delle battutine non è rivolto a te, è in senso generale, dato che mi sono arrivate da più utenti.
Detto questo vi saluto ed auguro buona giornata a tutti![]()
I forum sono un ottimo strumento di confronto.
Purtroppo la distanza e l'impossibilità ad intuire il tono con cui vengono esposte le posizioni sono elementi che invitano a passare alla polemica molto facilmente.
Comunque non è semplice dare l'impronta ad un tono attraverso le parole.Esatto, noi non parliamo solo con le parole ma anche con il tono della voce, l'espressione degli occhi, la gestualità di mani e corpo ecc.
Una stessa parola può assumere innumerevoli aspetti rispetto ai vari contesti espressivi di cui sopra che, ovviamente, scrivendo con una tastiera non si riesce a trasmettere.
Per quello sono stati inventati, credo, gli emoticons: per cercare di arricchire e far intuire agli altri il tono della conversazione![]()
Comunque non è semplice dare l'impronta ad un tono attraverso le parole.
Credo che l'unico modo sia quello di mettersi in una disponibilità d'animo con cui attribuire al locutore un gradiente di verità superiore al proprio; e l'altro, di rimando, deve fare altrettanto.
Solo allora le discussioni creano veramente argomenti interessanti e pregni di significato, al posto di una prevaricazione dialettica e di una polemica sterile.
C'è anche u altro aspetto: conosco persone che hanno una dialettica fantastica ma scrivono di un male che non ci si crede.
Altri invece che scrivono in maniera sublime ma a parlare non si capisce nulla...
Qui sul forum si può scrivere solo. Se si fa parte del primo gruppo, è un casino![]()
Conosco uno dei contendenti e, a voce, è di una piacevolezza incredibile. Gentile ed educatissimo, con le sue convinzioni certo ma sempre cortese.quanto è vero!!!