Per un discorso fuoco, secondo me, il batoning è facilmente evitabile o, comunque, lo si può limitare molto. Parli di bushcraft e quindi ti inserisco nel contesto del bosco: qui trovi legna di tutte le pezzature e di diverse essenze, rami e rametti secchi ancora attaccati alle piante si staccano con le mani o con il segaccio e, generalmente, ne trovi sempre di abbastanza asciutti per avviare un fuoco.
Se trovi erba o foglie secche, corteccia di betulla o altre asciutte oppure altro materiale "fibroso" ti puoi risparmiare anche i feather-sticks, accendi direttamente l'esca e via (a te poi la scelta dell'accenditore).
Se proprio non dovessi trovare un'esca asciutta o legna di piccola pezzatura secca allora devi creartela, ma non serve spaccare un ceppo di 15-20 cm di diametro per trovare qualcosa di asciutto, basta cercare qualcosa di riparato, sollevato da terra o, di nuovo, secco ma ancora attaccato alla pianta. Spesso basta uno spezzone di ramo lungo una spanna e spesso un paio di dita (non parlo volutamente "in centimetri" perché nel bosco è bene sapersi regolare in altro modo), lo dividi battendo sul coltello con il palmo della mano e poi lo processi per creare l'esca, riccioli, feather sticks, segatura o listarelle sono a tua discrezione.
Secondo me, più che la forza bruta, a volte è meglio curare i particolari come trovare un appoggio asciutto e comodo per lavorare al meglio, preparare bene gli stadi "intermedi" del fuoco senza avere fretta. Poi scritto sembra una procedura chirurgica mentre nella pratica sono cose semplici e, a volte, automatiche.
Poi potremmo allargare il discorso alla pezzatura, allo spacco e tutto il resto ma, comunque, l'avvio del fuoco è sempre lo stesso.
Discorso a parte, sempre parlando di bushcraft, è riferito alla realizzazione di oggetti e strutture: in questi casi il batoning, o lo spacco in genere, prendono un significato diverso perché spesso servono delle superfici piane o è necessario sbozzare i ciocchi, eccetera. Qualcosa si riesce a fare con il coltello, ma è più sensato operare con un'accetta e, a volte, con dei cunei.
Per quanto riguarda, infine, il profilo dei biselli vale il solito discorso che lama sottili e bisellate piane sono votate al taglio, mentre si incastrano e soffrono nel batoning, mentre lame spesse, con profili sabre o convex con i biselli bassi spaccano meglio ma soffrono il taglio. Tralasciando gli estremi, un buon compromesso sono i biselli sabre alti, su lame che lo permettono, con microbiselli non eccessivamente ottusi. Il miglior esempio che posso fare, fra le lame che possiedo, è il Lionsteel M7 dove, secondo me, hanno trovato il giusto punto di equilibrio fra taglio e spacco pesanti, senza sacrificare la precisione.