Guardando il video che segue, riguardo una vecchia versione del leatherneck sf, con disegno della lama a pieno profilo piano, mi chiedo:

-Il batoning è un uso appropriato o un uso d'emergenza (e quindi se praticato normalmente, abuso del coltello)?
-I coltelli bushcraft devono essere in grado di sostenere batoning come pratica regolare?
- come sostiene il tipo del video, i coltelli che possono tollerare una simile pratica, devono avere il profilo della lama solo parzialmente flat, in modo che il
cuneo dove si trova il filo della lama abbia modo di scaricare la pressione del legno sulla parte superiore della lama stessa?
 
ciao syrio ti dico la mia....

x mè il coltello bushcraft nn deve fare il batoning per quello cè l accetta, una volta splittato il pezzo, entra in campo il coltello che va a produrre i riccioli per una piu facile accensione del fuocherello.
il punto e che portarsi dietro un accetta pesa e questo non piace a nessuno ( tranne mè ) quindi, il coltello a cominciato a sostituire o meglio sopportare un lavoro non suo. cosi ha preso piede l idea che il coltello debba esser in grado di fare questo....e quello....ed è ovvio che facendo il batoning il coltello venga stressato a volte tu nemmeno te ne accorgi dello stress subito dalla stessa lama mentre splitta, altre volte invece te ne accorgi perche devi battere e ribattere piu volte anche con vigore la lama stessa perchè vedi che....non apre....fino a che poi un giorno succede ciò che si vede nel video, la lama per qualche motivo ( in questo caso un nodo ) si stressa al punto di rompersi. io nelle mie uscite porto sempre con me l accettina usarla mi piace le faccio fare il lavoro SPORCO e poi, per il lavoro di fino, tiro fuori la lama e rifinisco. facendo ciò ho il coltello che da nuovo deve ancora esser affilato in pratica in 4 anni se nn piu che lo sto usando, il mio coltello nn ha mai visto ne conosciuto alcuna pietra per affilatura e ti assicuro, che taglia come fosse nuovo.
 
ciao syrio ti dico la mia....

x mè il coltello bushcraft nn deve fare il batoning per quello cè l accetta, una volta splittato il pezzo, entra in campo il coltello che va a produrre i riccioli per una piu facile accensione del fuocherello.
il punto e che portarsi dietro un accetta pesa e questo non piace a nessuno ( tranne mè ) quindi, il coltello a cominciato a sostituire o meglio sopportare un lavoro non suo. cosi ha preso piede l idea che il coltello debba esser in grado di fare questo....e quello....ed è ovvio che facendo il batoning il coltello venga stressato a volte tu nemmeno te ne accorgi dello stress subito dalla stessa lama mentre splitta, altre volte invece te ne accorgi perche devi battere e ribattere piu volte anche con vigore la lama stessa perchè vedi che....non apre....fino a che poi un giorno succede ciò che si vede nel video, la lama per qualche motivo ( in questo caso un nodo ) si stressa al punto di rompersi. io nelle mie uscite porto sempre con me l accettina usarla mi piace le faccio fare il lavoro SPORCO e poi, per il lavoro di fino, tiro fuori la lama e rifinisco. facendo ciò ho il coltello che da nuovo deve ancora esser affilato in pratica in 4 anni se nn piu che lo sto usando, il mio coltello nn ha mai visto ne conosciuto alcuna pietra per affilatura e ti assicuro, che taglia come fosse nuovo.
Quindi accetta e festa finita...
Comunque credo che cercare di dividere a metà un ceppo di 10 e passa cm di diametro sia un conto, processarlo con un coltello pezzettino x pezzettino a listarelle con uno o al massimo 2 cm di lama che lavora sul legno, sia molto meno stressante per la lama stessa, pur utilizzando sempre un legno per batterla giù..
 
vedi nn si tratta solo di....centimetri...certo come dici te uno oppure due centimetri di spessore da splittare nn sono molti, ma sono ben TRE le cose da tenere a mente prima di voler splittare un tocco di legno con il nostro amato coltello. LA PRIMA, come dici te potrebbe essere il decidere lo spessore da splittare, LA SECONDA, e nn per questo MENO importante eee...che tipo di legno voglio splittare ?? mi spiego meglio, e un legno del tipo tenero quale pioppo / tiglio, oppure è un legno del tipo duro come faggio / o carpino che tutti noi sappiamo rendere meglio nel nostro amato fuocherello? come vedi qui le cose si complicano ulteriormente per la nostra lama, appunto perchè, oltre allo stress dello splittamento di per se, la lama si trova magari a dover fronteggiare anche un essenza di legno ( duro ) e magari ANCHE , con una venatura al suo interno cosi detta ( nervosa cosa poi difficile ma non impossibile da riconoscere ) LA TERZA e ultima ( credo ) eee la tipologia di lama che abbiamo scelto nel nostro amato coltello. nella maggioranza dei coltelli bushcraft e del tipo SCANDI questo significa avere un affilatura a zero e quindi delicata, e di conseguenza mooolto facile da CIPPARE ( vero e che ci sono vari acciai su cui sciegliere ) ma anche splittando un semplice legno di abete, ATTENZIONE, quest ultimo poi ( classificato come legno tenero ) risulta ugualmente essere facile da cippare, in quanto basta incontrare al suo interno un NODO bello tosto e il gioco e fatto, con la conseguenza poi di dover riaffilare la lama cosa quest ultima nn facile da fare, in quanto nn è raro il caso in cui ci si affidi a qualche coltellinaio di fiducia che poi...ci rovina la lama.

quindi ( raccontandoti sempre la mia ) non splitto nemmeno i due centimetri di spessore.

ciao rapid
 
vedi nn si tratta solo di....centimetri...certo come dici te uno oppure due centimetri di spessore da splittare nn sono molti, ma sono ben TRE le cose da tenere a mente prima di voler splittare un tocco di legno con il nostro amato coltello. LA PRIMA, come dici te potrebbe essere il decidere lo spessore da splittare, LA SECONDA, e nn per questo MENO importante eee...che tipo di legno voglio splittare ?? mi spiego meglio, e un legno del tipo tenero quale pioppo / tiglio, oppure è un legno del tipo duro come faggio / o carpino che tutti noi sappiamo rendere meglio nel nostro amato fuocherello? come vedi qui le cose si complicano ulteriormente per la nostra lama, appunto perchè, oltre allo stress dello splittamento di per se, la lama si trova magari a dover fronteggiare anche un essenza di legno ( duro ) e magari ANCHE , con una venatura al suo interno cosi detta ( nervosa cosa poi difficile ma non impossibile da riconoscere ) LA TERZA e ultima ( credo ) eee la tipologia di lama che abbiamo scelto nel nostro amato coltello. nella maggioranza dei coltelli bushcraft e del tipo SCANDI questo significa avere un affilatura a zero e quindi delicata, e di conseguenza mooolto facile da CIPPARE ( vero e che ci sono vari acciai su cui sciegliere ) ma anche splittando un semplice legno di abete, ATTENZIONE, quest ultimo poi ( classificato come legno tenero ) risulta ugualmente essere facile da cippare, in quanto basta incontrare al suo interno un NODO bello tosto e il gioco e fatto, con la conseguenza poi di dover riaffilare la lama cosa quest ultima nn facile da fare, in quanto nn è raro il caso in cui ci si affidi a qualche coltellinaio di fiducia che poi...ci rovina la lama.

quindi ( raccontandoti sempre la mia ) non splitto nemmeno i due centimetri di spessore.

ciao rapid

Questo video traduce alla perfezione quello che intendevo, il ceppo viene ridotto in quartini e poi processato dal coltello. Oppure se non hai l'accetta processi il tronchetto pezzetto per pezzetto, non potendo partire già dai quartini.


MA seguendo con interesse le tue credo valide argomentazioni, in pratica ne deriva che anche un uso siffatto è un abuso e il rischio di CIPPARE è dietro l'angolo.
Poi chiaro che un bestione largo 6mm, solo parzialmente a profilo flat grind, trovandosi la stessa rogna, subirà uno stress inferiore a un folder (visto su internet prova batoning con un folder come il tenacious
..:eek:).

La diretta conseguenza quindi è che:

A) hai un accetta con cui processi la legna tagliata (con seghetto o accetta) fino a ricavare bastoncini minimali, e poi col coltello fai i riccioli e basta

B) non hai l'accetta, abbatti
con seghetto o abbattimento a impatto con coltello, chopping...

- E qua sorge spontanea la domanda di quale sia il confine tra uso e abuso del coltello nella pratica del chopping,
contando anche che il coltello per imprimere la giusta forza deve avere dimensioni imoortanti, direi minimo 25 cm complessivi.... -

solo arbusti fini o rami fini e/o se riesci ti procuri gli stecchi direttamente tramite ricerca e raccolta,
e col coltello fai i riccioli,

Salvo casi veramente eccezionali.
(Legna umida, mancanza di rami fini da abbattere, nessuna esca adeguata tipo in bio olio, devi per forza aprire qualche tronchetto).
Cercherai di processarlo per stecchetti, a pezzettini. Quando trovi la parte interna asciutta fai i riccioli.
A rischio comunque di trovare un NODO di merda anche scegliendo un legno tenero...
 
Ultima modifica:
Come ha giustamente osservato Rapid l'accetta e la soluzione migliore, anche secondo me il coltello bushcraft va usato per ottenere federstik oltretutto le conifere sono legni teneri e vanno a intaccare meno il filo ma quando si utilizzano altri tipi di legno (faggio carpino quercia frassino )e logicamente si utilizzano secchi il discorso cambia completamente e l'efficacia del taglio può essere compromessa già dopo alcuni secondi e cercare il più possibile evitare i nodi, ed è sempre bene portarsi dietro un affilatore.
 
U

Utente 24852

Guest
Che domandone, ahah

Personalmente, che sia per emergenza oppure no... il "batoning" lo apprezzo perché mi diverte farlo.
Come mi diverte usarlo per creare "cose" sicuramente non indispensabili... compreso il far legna "carina" da impilare, ahahah

In nessun caso lo reputo indispensabile per poter raggiungere degli obiettivi utili a trascorrere del tempo, anche parecchio tempo, in natura, in relativa sicurezza.
Premessa: questo per quanto riguarda le mie esperienze e gli ambienti che ho frequentato.

Ne consegue che la mia opinione é che un coltello adatto a praticare determinate attività, non deve per forza di cose sostenere determinati "stress", se non per "preferenze/scelte" personali. Non deve avere assolutamente delle geometrie specifiche, dimensioni, ecc....

Tralasciando le motivazioni pratiche, sul campo, per cui la ragiono così ;)
 
Come ha giustamente osservato Rapid l'accetta e la soluzione migliore, anche secondo me il coltello bushcraft va usato per ottenere federstik oltretutto le conifere sono legni teneri e vanno a intaccare meno il filo ma quando si utilizzano altri tipi di legno (faggio carpino quercia frassino )e logicamente si utilizzano secchi il discorso cambia completamente e l'efficacia del taglio può essere compromessa già dopo alcuni secondi e cercare il più possibile evitare i nodi, ed è sempre bene portarsi dietro un affilatore.
Senza un'accetta dietro mi sembra di capire che l'unica soluzione per procurarsi legna adatta a iniziare un bel fuoco sia raccolta a mano o abbattimento per impatto di rami o arbusti sottili, con coltello di dimensioni medio grandi, se no andare di seghetto a mano.
A questo punto procedere a ricavare i riccioli con coltello (o federstick che mi sembra di capire essere la stessa cosa). I riccioli in pratica sono l'esca che in ambiente secco legna non umida ecc bastano per accendere.
Se poi uno vuole processare legna per batoning, è una sua scelta e non esistono geometrie o dimensioni di coltello preferenziali, come suggerisce @WildLife
 
Senza un'accetta dietro mi sembra di capire che l'unica soluzione per procurarsi legna adatta a iniziare un bel fuoco sia raccolta a mano o abbattimento per impatto di rami o arbusti sottili, con coltello di dimensioni medio grandi, se no andare di seghetto a mano.
A questo punto procedere a ricavare i riccioli con coltello (o federstick che mi sembra di capire essere la stessa cosa). I riccioli in pratica sono l'esca che in ambiente secco legna non umida ecc bastano per accendere.
Se poi uno vuole processare legna per batoning, è una sua scelta e non esistono geometrie o dimensioni di coltello preferenziali, come suggerisce @WildLife
Io il seghetto a serramanico di medie dimensioni c'è lo sempre con me peri tronchi di 10-15 cm e l'ideale poi con l'accetta si procede a fare il resto.
P.S.
L' accetta della estwing acquistata poco tempo fa da molti del gruppo e perfetta
 
U

Utente 24852

Guest
In natura mi sono comunque sempre ritrovato in situazioni, inverse... nel senso che l'esca e la legna minuta fossero quelle più utili per accendere un fuoco... personalmente trovo sia la parte fondamentale ed eventualmente la più difficile pr avere un fuoco.
Quindi preferisco avere un coltellino e creare quel genere di legna... che il resto.
Insomma... partendo dalle basi ;)

Quando un fuoco é ben avviato... ci si può mettere sopra legna piccola, media, grande, umida, bagnata, bella, brutta, intera, a pezzi, ecc... che poco cambia. Di conseguenza per fare esche, arrivare al cuore più o meno asciutto di un legno (sempre per dove vivo io, in cui se ci sono alberi, ci sono rami e compagnia... e non solo mega tronchi)... non mi é mai servito il "tipico" "stereotipato" coltellone... ma una semplice lama ;)
Anch'essa non poi così indispensabile. Questo di fatto... nelle mie esperienze.

Per piacere, divertimento, ecc... coltellone, ascia, segacchi & Co. li porto spesso pure io ;)
 
Per un discorso fuoco, secondo me, il batoning è facilmente evitabile o, comunque, lo si può limitare molto. Parli di bushcraft e quindi ti inserisco nel contesto del bosco: qui trovi legna di tutte le pezzature e di diverse essenze, rami e rametti secchi ancora attaccati alle piante si staccano con le mani o con il segaccio e, generalmente, ne trovi sempre di abbastanza asciutti per avviare un fuoco.
Se trovi erba o foglie secche, corteccia di betulla o altre asciutte oppure altro materiale "fibroso" ti puoi risparmiare anche i feather-sticks, accendi direttamente l'esca e via (a te poi la scelta dell'accenditore).
Se proprio non dovessi trovare un'esca asciutta o legna di piccola pezzatura secca allora devi creartela, ma non serve spaccare un ceppo di 15-20 cm di diametro per trovare qualcosa di asciutto, basta cercare qualcosa di riparato, sollevato da terra o, di nuovo, secco ma ancora attaccato alla pianta. Spesso basta uno spezzone di ramo lungo una spanna e spesso un paio di dita (non parlo volutamente "in centimetri" perché nel bosco è bene sapersi regolare in altro modo), lo dividi battendo sul coltello con il palmo della mano e poi lo processi per creare l'esca, riccioli, feather sticks, segatura o listarelle sono a tua discrezione.

Secondo me, più che la forza bruta, a volte è meglio curare i particolari come trovare un appoggio asciutto e comodo per lavorare al meglio, preparare bene gli stadi "intermedi" del fuoco senza avere fretta. Poi scritto sembra una procedura chirurgica mentre nella pratica sono cose semplici e, a volte, automatiche.
Poi potremmo allargare il discorso alla pezzatura, allo spacco e tutto il resto ma, comunque, l'avvio del fuoco è sempre lo stesso.

Discorso a parte, sempre parlando di bushcraft, è riferito alla realizzazione di oggetti e strutture: in questi casi il batoning, o lo spacco in genere, prendono un significato diverso perché spesso servono delle superfici piane o è necessario sbozzare i ciocchi, eccetera. Qualcosa si riesce a fare con il coltello, ma è più sensato operare con un'accetta e, a volte, con dei cunei.

Per quanto riguarda, infine, il profilo dei biselli vale il solito discorso che lama sottili e bisellate piane sono votate al taglio, mentre si incastrano e soffrono nel batoning, mentre lame spesse, con profili sabre o convex con i biselli bassi spaccano meglio ma soffrono il taglio. Tralasciando gli estremi, un buon compromesso sono i biselli sabre alti, su lame che lo permettono, con microbiselli non eccessivamente ottusi. Il miglior esempio che posso fare, fra le lame che possiedo, è il Lionsteel M7 dove, secondo me, hanno trovato il giusto punto di equilibrio fra taglio e spacco pesanti, senza sacrificare la precisione.
 
Per quanto riguarda, infine, il profilo dei biselli vale il solito discorso che lama sottili e bisellate piane sono votate al taglio, mentre si incastrano e soffrono nel batoning, mentre lame spesse, con profili sabre o convex con i biselli bassi spaccano meglio ma soffrono il taglio. Tralasciando gli estremi, un buon compromesso sono i biselli sabre alti, su lame che lo permettono, con microbiselli non eccessivamente ottusi. Il miglior esempio che posso fare, fra le lame che possiedo, è il Lionsteel M7 dove, secondo me, hanno trovato il giusto punto di equilibrio fra taglio e spacco pesanti, senza sacrificare la precisione.
Insomma, sostieni che la geometria del coltello in effetti.. Conta
 
IMG_20190331_131847.jpg

:biggrin:
Abbattimento a impatto di un arbusto come questo(6cm) con coltello grande: uso o abuso? :no:
 
Beh sì, forme e geometrie determinano in grossa parte le prestazioni di un coltello, o di uno strumento in genere.

Quell'alberello con un coltello da campo lo butti giù con quattro colpi, niente di preoccupante.
Ok!
Facciamo una comparativa batoning chopping?
stesso coltello, stesso pianta.
A parte il fatto che hai meno probabilità di beccare un nodo con tagli trasversali a impatto, rispetto a taglio longitudinale del batoning (dopo aver abbattuto l arbusto).
In ogni caso le pressioni sulla lama sono diverse nelle due pratiche, cioè non "intrappolando" la lama nel fusto, come nel batoning, nell'abbattimento a impatto le forze hanno modo di "scaricarsi"..
 
In mancanza di un'accetta, con un paio di cunei di legno spesso riesci velocemente a dividere legna di dimensione che stresserebbe troppo la lama (> 6 - 8 cm)
Ehh immagino.. Da quel poco che capisco ci sono geometrie materiali e spessori (alti) che tollerano più il batoning di altri, ma è sempre una pratica stressalama di fortuna, quindi potendo (e avendo la necessità di farlo.. Dove sta scritto che devi aprire ceppi x alimentare un fuoco? Basta processare legna più piccola con un seghetto/abbatimento) è
meglio andare di cunei.
Però affiancare un esperto sarebbe abbastanza indispensabile all inizio.. Se no da solo fai quello che puoi d istinto.
 
Guardando il video che segue, riguardo una vecchia versione del leatherneck sf, con disegno della lama a pieno profilo piano, mi chiedo:

-Il batoning è un uso appropriato o un uso d'emergenza?

Il batonig, per un coltello, è un uso di emergenza e per questo motivo devi avere un coltello appropriato che sia in grado di poterlo fare :biggrin:
 
Il batonig, per un coltello, è un uso di emergenza e per questo motivo devi avere un coltello appropriato che sia in grado di poterlo fare :biggrin:
Tipo questi:biggrin:
fallkniven-a1-pro-survival-knife-review-28.jpg
large_189_Cold-Steel-Recon-Scout-39LRST-11.jpg

Comunque io vedo video e leggo di continuo di gente che apre tronchi anche con folder da 50 euro... Diciamo he se hai culo vai avanti per anni se sfigato becchi un grosso nodo, lama forgiata male, cricchi dopo una settimana..
 
Alto Basso