Dati
Data: maggio 2017
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: Limonetto (Limone Piemonte)
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 5 ore
Chilometri: 9 Km
Grado di difficoltà: E - EE - F
Descrizione delle difficoltà: per la cresta E al Baral a tratti leggera esposizione
Periodo consigliato: primavera(dopo la neve) e autunno
Segnaletica: paline e abbondanti segni rossi per il Baral, Matlas: nulla
Dislivello in salita: 1000
Quota massima: 2148
Accesso stradale: da Borgo San Dalmazzo, risalire la Val Vermenagna, oltre Limone, a 2 Km dal Passo di Tenda, svoltare a dx per Limonetto
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Bellissima gita da tempo in calendario sulle prime vette delle Alpi Marittime, scelta in questo periodo perchè data la relativa poca quota e l'esposizione prevalente a sud, pensavo fosse priva di neve.
La gita complessiva è di per se corta ma molto ingaggiante sul piano tecnico e attraversa luoghi fantastici con panorami davvero unici sulle grandi delle Marittime ad ovest, e sulle Alpi Liguri ad est: Cima della Fascia e Marguareis in primis. Purtroppo io non ho avuto la possibilità di queste viste a causa del meteo incerto.
La passeggiata si divide in due parti: il Bec Baral trafficatissimo con sentieri molto marcati la cui salita si risolve tranquillamente in 2 ore e mezza e il vicino Matlas per pochi, senza traccia evidente che per affrontarlo occorre essere esperti.
Vorrei mettere in evidenza a chi si appresta a salire il Matlas che le relazioni presenti in rete, sopratutto Gulliver che considero la bibbia dell'alpinismo, la difficoltà data EE è palesemente sottovalutata; si tratta invece di F pieno dovendo per forza arrampicare il canalino che si trova tra la cima Centrale (est) e la cima ovest.
E' così che la mattina di giovedì parto di buon'ora per raggiungere Ventimiglia e poi inoltrarmi nella Val Roia sfidando gli autovelox piazzati dai francesi nei posti più impensati: Alice, semovente, spostata di continuo, ormai si sa dov'è perchè un gruppo facebook molto seguito da costantemente info sulla zona ed il limite presente ma in seguito ho saputo sempre dallo stesso gruppo, che v'è n'è un'altro su una ford bianca parcheggiata quel giorno in una zona 30 e mi sa che arriverà a casa una bellissima foto con allegato un versamento di 95 euro
Sono a Limonetto con scarponi ai piedi e zaino in spalla alle 7 e 15 e mi avvio sulla strada asfaltata all' inizio del parcheggio, strada che si inerpica ripida verso dx in direzione Tetti Matlas e successivamente Tetti Cortassa (tutto ampiamente segnalato) e giunto alle prime case di quest'ultima borgata, vicino al forno comune, breve scorciatoia a riprendere la trattorabile che con vari tornanti sale sul costone del vallone Matlas nel bella faggeta dove nei pressi dell'ennesimo tornante si stacca un sentiero che evita un lungo giro della sterrata e che ci porta nell'ampio pascolivo pianoro del gias Matas e di li a poco si ricongiunge con la strada.
A questo punto prestare attenzione alle indicazioni poste su una roccetta in mezzo all'erba dove sono indicate le due salite: Il vallone e la cresta.
a-Il vallone (difficoltà E) per chi non si fida dei passaggi leggermente esposti e di facile arrampicata della cresta.
b-la cresta est (difficoltà EE)
Entrambi i sentieri sono marcatissimi e ed è veramente difficile perdersi.
Poco dopo la confluenza tra il sentiero e la sterrata, svolto a dx, attraverso l'impluvio del vallone e in moderata pendenza il sentiero taglia tutto il versante nord della cresta del Baral fino al colletto della ex Croce di Baral dove si lascia il sentiero principale che si dirige verso il Bric Castea e Monte Vecchio e si svolta decisamente a sx (abbondanti segni) ed in cresta, con il sentiero che diviene via via più marcato ci si avvia verso le soprastanti divertenti roccette.
Alla fine le mani servono solo per tenere l'equilibrio fatto eccezione per un'unico punto dove ci si arrampica in assenza di esposizione per 6-7 mt su roccia molto ben appigliata. (I°-) Nei punti dove vi è una leggera esposizione si tratta per lo più di ripidi prati fatto salvo un passo di 2 -3 mt prima di un colletto che si raggiunge in discesa dove l'esposizione è leggermente più alta ma a dx ci si può tenere facilmente a rocce leggermente inclinate.
di qui alla cima si cammina si prati sempre seguendo il marcato sentiero fino alla vetta che ormai è proprio vicina.
Dopo 2 ore mi ritrovo sulla aerea vetta sotto la bella statua della madonna ad ammirare, nei giorni adatti, un fantastico panorama.
E' presto e quindi me ne sto per circa un'ora in completa solitudine fintantochè decido di raggiungere il passo di Baral e quindi cerco la traccia a sx della madonnina (difficoltà E) ed arrivo al sottostante
passo. Di qui, sempre evidente, il sentiero di rientro per chi non se la sente di scalare il Bec Matlas.
Di qui risalgo il crestone del Matlas in direzione sud-ovest fino alle rocce che sostengono la vetta nord-ovest, poi traverso a sx, senza traccia evidente verso il canalino che si trova a ridosso della cima nord-ovest che conduce all'evidente colletto superiore.
Qui il percorso diviene decisamente alpinistico (difficoltà F) su rocce insicure tra brecciolino ed erba ed in 10' raggiungo il colletto: quattro passi di arrmpicata verso dx si può salire sulla cima ovest mentre sulla sx la bastionata della centrale che penso si aggiri sul II-III°. Io decido di scendere (difficoltà EE) sul lato ovest nei pressi delle rocce su labile traccia su ripido pendio erboso in direzione del sottostante passo di Matlas fino ad incontrare il canale che sulla sinistra si incunea tra la vetta centrale e la spalla e tenendomi sulla dx, sfruttando un' evanescente traccia di passaggio raggiungo la vetta. (omino di pietre) La parte alta del canale è da percorrere con attenzione, sopratutto in discesa per la presenza del solito infido brecciolino.
Ritorno sui miei passi fino alla fine del canale, ed in cresta raggiungo il passo di Matlas.
La discesa dal passo lungo il vallone non è banale: è ripida, non esiste traccia, v'è la presenza di macchie di pini mughi e rododendri da evitare, erba alta su cui si scivola quindi tenendomi sulla sinistra del primo avallamento, raggiungo il marcato sentiero detto del "vallone del Baral" che attraversando in discesa il gias Matlas si raggiunge la strada del mattino ed in breve sono a Limonetto.
In realtà le mete sono sempre visibili fin dalla partenza.
Qui siamo vicino a Tatti Matlas. Il Baral è sulla dx
Tetti Matlas (Liset)
Tetti Cortassa
scorciatoia presso il pianoro del Gias Matlas, ora del Baral si vede solo la cresta est
ora nel pianoro del Gias con il sentiero che attraversa a dx
Bivio
Salendo verso la ex Croce di Baral, le due vette: Matlas e Baral
Dalla Croce di Baral: Bric Castea e Monte Vecchio a nord
Bec Baral
Bec Matlas
La cresta vista dall'alto
Segni rossi dappertutto .... a prova di besughi
Nelle due foto successive si vede l'unico posto dove si arrampica lievemente
altro pezzo di cresta
Questo è il passaggio con un poco di esposizione, in fondo il colletto prima dell' ultimo tratto di salita su prati ripidi
e finalmente si scorge la madonnina
Oriol e Bussaia nella nebbia
a sud ovest, in primo piano Bec Matlas, Giosolette leggermente a sx e cima di Ciotto Mieu e la cresta verso Rocca dell'Abisso e Frisson
a sud i miei monti
Passo di Tenda, Pertegà, Ciaudon, Bric Rouge
Nord: Val Vermenagna, pianura e Bric Costa Rossa
sud-est: Cima della Fascia con dietro il Marguareis
Salendo verso Bec Matlas
Canalino di salita
Bec Baral dal colletto tra le due vette del Matlas
Cima nord-ovest
Vista sud-ovest verso il passo di Matlas, Creusa, Giosolette e ciotto Mieu
Canale tra la cima Centrale e la spalla
filamente in vetta!!!!
Dalla vetta centrale, vetta nord-ovest e Bussaia sullo sfondo
... e il Bec Barale passo di Baral
fatta!
Piste da sci di Limone Piemonte e cima della Fascia, colle di Tenda in mezzo
Le grandi delle Marittime purtroppo tra le nuvole
Bec Matlas dal passo di Matlas
La bella cresta ovest del Bec Matlas, cima ovest, cima Centrale e spalla est
Scendendo verso l'evidente sentiero del vallone per il Baral, ultimo sguardo alla cresta est del Baral
La bella frazione di Limonetto.
Benvenuti al Gä, l'antica frazione lungo la strada romana del Colle di Tenda, accampamento dei Saraceni durante la loro occupazione. A memoria dei vecchi chiamavasi Gä verbalmente, e Guado dei Toselli nelle carte.
La piazza-parcheggio: il posto per l'auto non manca!!
... e reintegro di sali minerali con sullo sfondo un murales della Rocca dell'Abisso
e mentre sorseggio ultimo sguardo alle conquiste di oggi
La foto è scattata dalla cima del Bec Baral e la via di salita si svolge nel canalino vicino alla vetta ovest. Questo percorso è decisamente alpinistico (difficoltà F) su rocce insicure da saggiare prima della presa con fondo di brecciolino ed erba quindi da percorrere con estrema attenzione.
La foto è scattata dal passo Matlas (sud) ed è chiaro il colletto tra le due vette (a sinistra), quindi si scende su barlumi di traccia, dapprima ripidamente a contornare la massiccia parete della vetta centrale, poi si risale il canalino che si trova tra la centrale e la spalla tenendosi preferibilmente sulla destra.
Questo tratto si può classificare EE ma comunque bisogna porre molta attenzione (sopratutto in discesa) al solito brecciolino e alla forte pendenza dell'ultimo tratto.
Prosit!!
Data: maggio 2017
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: Limonetto (Limone Piemonte)
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 5 ore
Chilometri: 9 Km
Grado di difficoltà: E - EE - F
Descrizione delle difficoltà: per la cresta E al Baral a tratti leggera esposizione
Periodo consigliato: primavera(dopo la neve) e autunno
Segnaletica: paline e abbondanti segni rossi per il Baral, Matlas: nulla
Dislivello in salita: 1000
Quota massima: 2148
Accesso stradale: da Borgo San Dalmazzo, risalire la Val Vermenagna, oltre Limone, a 2 Km dal Passo di Tenda, svoltare a dx per Limonetto
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Bellissima gita da tempo in calendario sulle prime vette delle Alpi Marittime, scelta in questo periodo perchè data la relativa poca quota e l'esposizione prevalente a sud, pensavo fosse priva di neve.
La gita complessiva è di per se corta ma molto ingaggiante sul piano tecnico e attraversa luoghi fantastici con panorami davvero unici sulle grandi delle Marittime ad ovest, e sulle Alpi Liguri ad est: Cima della Fascia e Marguareis in primis. Purtroppo io non ho avuto la possibilità di queste viste a causa del meteo incerto.
La passeggiata si divide in due parti: il Bec Baral trafficatissimo con sentieri molto marcati la cui salita si risolve tranquillamente in 2 ore e mezza e il vicino Matlas per pochi, senza traccia evidente che per affrontarlo occorre essere esperti.
Vorrei mettere in evidenza a chi si appresta a salire il Matlas che le relazioni presenti in rete, sopratutto Gulliver che considero la bibbia dell'alpinismo, la difficoltà data EE è palesemente sottovalutata; si tratta invece di F pieno dovendo per forza arrampicare il canalino che si trova tra la cima Centrale (est) e la cima ovest.
E' così che la mattina di giovedì parto di buon'ora per raggiungere Ventimiglia e poi inoltrarmi nella Val Roia sfidando gli autovelox piazzati dai francesi nei posti più impensati: Alice, semovente, spostata di continuo, ormai si sa dov'è perchè un gruppo facebook molto seguito da costantemente info sulla zona ed il limite presente ma in seguito ho saputo sempre dallo stesso gruppo, che v'è n'è un'altro su una ford bianca parcheggiata quel giorno in una zona 30 e mi sa che arriverà a casa una bellissima foto con allegato un versamento di 95 euro
Sono a Limonetto con scarponi ai piedi e zaino in spalla alle 7 e 15 e mi avvio sulla strada asfaltata all' inizio del parcheggio, strada che si inerpica ripida verso dx in direzione Tetti Matlas e successivamente Tetti Cortassa (tutto ampiamente segnalato) e giunto alle prime case di quest'ultima borgata, vicino al forno comune, breve scorciatoia a riprendere la trattorabile che con vari tornanti sale sul costone del vallone Matlas nel bella faggeta dove nei pressi dell'ennesimo tornante si stacca un sentiero che evita un lungo giro della sterrata e che ci porta nell'ampio pascolivo pianoro del gias Matas e di li a poco si ricongiunge con la strada.
A questo punto prestare attenzione alle indicazioni poste su una roccetta in mezzo all'erba dove sono indicate le due salite: Il vallone e la cresta.
a-Il vallone (difficoltà E) per chi non si fida dei passaggi leggermente esposti e di facile arrampicata della cresta.
b-la cresta est (difficoltà EE)
Entrambi i sentieri sono marcatissimi e ed è veramente difficile perdersi.
Poco dopo la confluenza tra il sentiero e la sterrata, svolto a dx, attraverso l'impluvio del vallone e in moderata pendenza il sentiero taglia tutto il versante nord della cresta del Baral fino al colletto della ex Croce di Baral dove si lascia il sentiero principale che si dirige verso il Bric Castea e Monte Vecchio e si svolta decisamente a sx (abbondanti segni) ed in cresta, con il sentiero che diviene via via più marcato ci si avvia verso le soprastanti divertenti roccette.
Alla fine le mani servono solo per tenere l'equilibrio fatto eccezione per un'unico punto dove ci si arrampica in assenza di esposizione per 6-7 mt su roccia molto ben appigliata. (I°-) Nei punti dove vi è una leggera esposizione si tratta per lo più di ripidi prati fatto salvo un passo di 2 -3 mt prima di un colletto che si raggiunge in discesa dove l'esposizione è leggermente più alta ma a dx ci si può tenere facilmente a rocce leggermente inclinate.
di qui alla cima si cammina si prati sempre seguendo il marcato sentiero fino alla vetta che ormai è proprio vicina.
Dopo 2 ore mi ritrovo sulla aerea vetta sotto la bella statua della madonna ad ammirare, nei giorni adatti, un fantastico panorama.
E' presto e quindi me ne sto per circa un'ora in completa solitudine fintantochè decido di raggiungere il passo di Baral e quindi cerco la traccia a sx della madonnina (difficoltà E) ed arrivo al sottostante
passo. Di qui, sempre evidente, il sentiero di rientro per chi non se la sente di scalare il Bec Matlas.
Di qui risalgo il crestone del Matlas in direzione sud-ovest fino alle rocce che sostengono la vetta nord-ovest, poi traverso a sx, senza traccia evidente verso il canalino che si trova a ridosso della cima nord-ovest che conduce all'evidente colletto superiore.
Qui il percorso diviene decisamente alpinistico (difficoltà F) su rocce insicure tra brecciolino ed erba ed in 10' raggiungo il colletto: quattro passi di arrmpicata verso dx si può salire sulla cima ovest mentre sulla sx la bastionata della centrale che penso si aggiri sul II-III°. Io decido di scendere (difficoltà EE) sul lato ovest nei pressi delle rocce su labile traccia su ripido pendio erboso in direzione del sottostante passo di Matlas fino ad incontrare il canale che sulla sinistra si incunea tra la vetta centrale e la spalla e tenendomi sulla dx, sfruttando un' evanescente traccia di passaggio raggiungo la vetta. (omino di pietre) La parte alta del canale è da percorrere con attenzione, sopratutto in discesa per la presenza del solito infido brecciolino.
Ritorno sui miei passi fino alla fine del canale, ed in cresta raggiungo il passo di Matlas.
La discesa dal passo lungo il vallone non è banale: è ripida, non esiste traccia, v'è la presenza di macchie di pini mughi e rododendri da evitare, erba alta su cui si scivola quindi tenendomi sulla sinistra del primo avallamento, raggiungo il marcato sentiero detto del "vallone del Baral" che attraversando in discesa il gias Matlas si raggiunge la strada del mattino ed in breve sono a Limonetto.
In realtà le mete sono sempre visibili fin dalla partenza.
Qui siamo vicino a Tatti Matlas. Il Baral è sulla dx
Tetti Matlas (Liset)
Tetti Cortassa
scorciatoia presso il pianoro del Gias Matlas, ora del Baral si vede solo la cresta est
ora nel pianoro del Gias con il sentiero che attraversa a dx
Bivio
Salendo verso la ex Croce di Baral, le due vette: Matlas e Baral
Dalla Croce di Baral: Bric Castea e Monte Vecchio a nord
Bec Baral
Bec Matlas
La cresta vista dall'alto
Segni rossi dappertutto .... a prova di besughi
Nelle due foto successive si vede l'unico posto dove si arrampica lievemente
altro pezzo di cresta
Questo è il passaggio con un poco di esposizione, in fondo il colletto prima dell' ultimo tratto di salita su prati ripidi
e finalmente si scorge la madonnina
Oriol e Bussaia nella nebbia
a sud ovest, in primo piano Bec Matlas, Giosolette leggermente a sx e cima di Ciotto Mieu e la cresta verso Rocca dell'Abisso e Frisson
a sud i miei monti
Passo di Tenda, Pertegà, Ciaudon, Bric Rouge
Nord: Val Vermenagna, pianura e Bric Costa Rossa
sud-est: Cima della Fascia con dietro il Marguareis
Salendo verso Bec Matlas
Canalino di salita
Bec Baral dal colletto tra le due vette del Matlas
Cima nord-ovest
Vista sud-ovest verso il passo di Matlas, Creusa, Giosolette e ciotto Mieu
Canale tra la cima Centrale e la spalla
filamente in vetta!!!!
Dalla vetta centrale, vetta nord-ovest e Bussaia sullo sfondo
... e il Bec Barale passo di Baral
fatta!
Piste da sci di Limone Piemonte e cima della Fascia, colle di Tenda in mezzo
Le grandi delle Marittime purtroppo tra le nuvole
Bec Matlas dal passo di Matlas
La bella cresta ovest del Bec Matlas, cima ovest, cima Centrale e spalla est
Scendendo verso l'evidente sentiero del vallone per il Baral, ultimo sguardo alla cresta est del Baral
La bella frazione di Limonetto.
Benvenuti al Gä, l'antica frazione lungo la strada romana del Colle di Tenda, accampamento dei Saraceni durante la loro occupazione. A memoria dei vecchi chiamavasi Gä verbalmente, e Guado dei Toselli nelle carte.
La piazza-parcheggio: il posto per l'auto non manca!!
... e reintegro di sali minerali con sullo sfondo un murales della Rocca dell'Abisso
e mentre sorseggio ultimo sguardo alle conquiste di oggi
La foto è scattata dalla cima del Bec Baral e la via di salita si svolge nel canalino vicino alla vetta ovest. Questo percorso è decisamente alpinistico (difficoltà F) su rocce insicure da saggiare prima della presa con fondo di brecciolino ed erba quindi da percorrere con estrema attenzione.
La foto è scattata dal passo Matlas (sud) ed è chiaro il colletto tra le due vette (a sinistra), quindi si scende su barlumi di traccia, dapprima ripidamente a contornare la massiccia parete della vetta centrale, poi si risale il canalino che si trova tra la centrale e la spalla tenendosi preferibilmente sulla destra.
Questo tratto si può classificare EE ma comunque bisogna porre molta attenzione (sopratutto in discesa) al solito brecciolino e alla forte pendenza dell'ultimo tratto.
Prosit!!