Dati
Data: ottobre 2017
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: bivacco Vigna (passo della Lausa)
Località di arrivo: Prati del Vallone (Pontebernardo)
Tempo di percorrenza: 7 ore compreso soste
Chilometri: 12
Grado di difficoltà: F
Descrizione delle difficoltà: pietraie
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: bolli rossi
Dislivello in salita: 750
Dislivello in discesa: 1950
Quota massima: 2912
Accesso stradale: risalire la valle Stura sulla statale del Col della Maddalena, a Pontebernardo deviazione verso Prati del Vallone
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Ci si sveglia a notte fonda per non perdere lo spettacolo gratuito del sorgere del sole che si preannuncia meraviglioso.
Dopo un'abbondante colazione a base di tè e biscotti, ci si dirige con la frontale sulla vicina vetta della Lausa Piccola: da qui si vede veramente tutto: dal Monviso al Monte Rosa, il gruppo innevato delle Barre des Ecrins, le Marittime italiane e francesi, le Alpi Liguri.
Tante foto, riordino del bivacco e si parte circa le 8. abbiamo tempo e la gita è relativamente corta.
Si scende molto più leggeri sulla via di salita il fastidioso ripido canale della Lausa, poi in piano nella morena fino alla Croce Giusti, Poi con ripidi tornanti fino al Rifugio della Lausa ed oltre ad incrociare il bivio per il Piz, svoltando questa volta a destra ad attraversare l'ampio vallone ed infine si comincia a risalire sulla destra orografica l'ampio colatoio del vallone del Vallonasso dapprima su pietre ed erba sui resti del sentiero militare (traccia sempre ben segnalata) e man mano che si sale la marcia diviene via via più faticosa sulle estese pietraie della parte alta. Dal basso non si vede il passo del Vallonasso ma il fronte della morena che si raggiunge e destreggiandosi alla meglio tra grandi rocce rotte, sempre seguendo i bolli rossi, si traguarda il ripido canale di sinistra (EE) e si arriva così al passo del Vallonasso.
Si risale la ripida pietraia sulla sinistra e si arriva alle rocce sommitali da scalare (F) e con andamento a zig-zag, sfruttando numerose cengette arriviamo in vetta.
Di qui si gode una vista da urlo sulle Marittime e Liguri a sud, sui vicini Rocca Rossa, Corborant, Becco Alto di Ischiator e Tenibres. A Nord Testa dell'Ubac, Lausa, Borgonio, Vens, Vallonetto, Rocca las Blancias fino al Monviso e Monte Rosa.
La giornata dal meteo veramente ottimo, rende lo spettacolo sublime.
addio, Bivacco!!
Sempre pietre! Dopo aver ridisceso lo scomodo canalone della Lausa, si risale l'altrettanto scomodo canale del Vallonasso
fino alla morena che si vede in alto
ed infine, dopo aver attraversato tutta la morena, il canale che porta al passo del Vallonasso
cima del Vallonasso e Ubac
Prima pietraia e poi le ultime roccette per la vetta
Fantastici panorami
La cresta percorsa
Monviso
Becco Alto di Ischiator, Corborant e Tenibres
Alpi Cozie meridionali
Atri alpinisti ci raggiungono. Scopriremo che sono liguri Ingauni con trascorsi della loro vita nella nostra valle..... Come è piccolo il mondo!
Aguille e Brec de Chambeyron e Oronaye
dulcis in fundo non poteva mancare il rigeneramento
Prosit!!
Data: ottobre 2017
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: bivacco Vigna (passo della Lausa)
Località di arrivo: Prati del Vallone (Pontebernardo)
Tempo di percorrenza: 7 ore compreso soste
Chilometri: 12
Grado di difficoltà: F
Descrizione delle difficoltà: pietraie
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: bolli rossi
Dislivello in salita: 750
Dislivello in discesa: 1950
Quota massima: 2912
Accesso stradale: risalire la valle Stura sulla statale del Col della Maddalena, a Pontebernardo deviazione verso Prati del Vallone
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Ci si sveglia a notte fonda per non perdere lo spettacolo gratuito del sorgere del sole che si preannuncia meraviglioso.
Dopo un'abbondante colazione a base di tè e biscotti, ci si dirige con la frontale sulla vicina vetta della Lausa Piccola: da qui si vede veramente tutto: dal Monviso al Monte Rosa, il gruppo innevato delle Barre des Ecrins, le Marittime italiane e francesi, le Alpi Liguri.
Tante foto, riordino del bivacco e si parte circa le 8. abbiamo tempo e la gita è relativamente corta.
Si scende molto più leggeri sulla via di salita il fastidioso ripido canale della Lausa, poi in piano nella morena fino alla Croce Giusti, Poi con ripidi tornanti fino al Rifugio della Lausa ed oltre ad incrociare il bivio per il Piz, svoltando questa volta a destra ad attraversare l'ampio vallone ed infine si comincia a risalire sulla destra orografica l'ampio colatoio del vallone del Vallonasso dapprima su pietre ed erba sui resti del sentiero militare (traccia sempre ben segnalata) e man mano che si sale la marcia diviene via via più faticosa sulle estese pietraie della parte alta. Dal basso non si vede il passo del Vallonasso ma il fronte della morena che si raggiunge e destreggiandosi alla meglio tra grandi rocce rotte, sempre seguendo i bolli rossi, si traguarda il ripido canale di sinistra (EE) e si arriva così al passo del Vallonasso.
Si risale la ripida pietraia sulla sinistra e si arriva alle rocce sommitali da scalare (F) e con andamento a zig-zag, sfruttando numerose cengette arriviamo in vetta.
Di qui si gode una vista da urlo sulle Marittime e Liguri a sud, sui vicini Rocca Rossa, Corborant, Becco Alto di Ischiator e Tenibres. A Nord Testa dell'Ubac, Lausa, Borgonio, Vens, Vallonetto, Rocca las Blancias fino al Monviso e Monte Rosa.
La giornata dal meteo veramente ottimo, rende lo spettacolo sublime.
addio, Bivacco!!
Sempre pietre! Dopo aver ridisceso lo scomodo canalone della Lausa, si risale l'altrettanto scomodo canale del Vallonasso
fino alla morena che si vede in alto
ed infine, dopo aver attraversato tutta la morena, il canale che porta al passo del Vallonasso
cima del Vallonasso e Ubac
Prima pietraia e poi le ultime roccette per la vetta
Fantastici panorami
La cresta percorsa
Monviso
Becco Alto di Ischiator, Corborant e Tenibres
Alpi Cozie meridionali
Atri alpinisti ci raggiungono. Scopriremo che sono liguri Ingauni con trascorsi della loro vita nella nostra valle..... Come è piccolo il mondo!
Aguille e Brec de Chambeyron e Oronaye
dulcis in fundo non poteva mancare il rigeneramento
Prosit!!