Biblioteca della Montagna, in edicola da non perdere!!!

Confido in quelli che magari li hanno già letti per sapere se valga la pena prenderne qualcun altro, a parte quelli che già mi avete segnalato. I prezzi sono convenienti direi.........
 
Ho finito in questi giorni "Aria sottile" e "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer e mi sto cimentando nella lettura di "Parete Ovest" di Messner. Ho letto appena una cinquantina di pagine ma devo dire che il suo modo di scrivere non mi entusiasma più di tanto. Capitoli troppo filosofici per i miei gusti.
Krakauer mi aveva abituato male con le pagine che scorrevano senza intoppi. Non amo molto gli scrittori che usano paroloni e vogliono infilarci la filosofia ovunque. Prediligo un linguaggio diretto, schietto, senza fronzoli.......
Voi cosa ne pensate?
 
Personalmente ho scelto di vivere al massimo il mio rapporto con la natura, senza compromessi, e quando si fanno scelte del genere (per quanto non sia così difficile come si può pensare) si è portati a riflettere molto su ciò che si è e quello che si cerca(lasciare un lavoro sicuro per vivere il più possibile a contatto con boschi e montagna, "arrangiandosi" e rinunciando a tante cose "indispensabili" ai più), quindi dovendo scrivere può capitare di sconfinare nei filosofeggiamenti. A maggior ragione, credo, mettendo a repentaglio la propria esistenza su pareti estreme. Non ho ancora letto il libro di Messner, lo farò appena finito Turgenev (che non c'entra con l'alpinismo), quindi non posso dare un giudizio, ma credo che un certo tipo di riflessioni possano essere date dall'esperienza che si va a vivere in concorso, ovviamente, con il carattere di chi racconta
 
Personalmente ho scelto di vivere al massimo il mio rapporto con la natura, senza compromessi, e quando si fanno scelte del genere (per quanto non sia così difficile come si può pensare) si è portati a riflettere molto su ciò che si è e quello che si cerca(lasciare un lavoro sicuro per vivere il più possibile a contatto con boschi e montagna, "arrangiandosi" e rinunciando a tante cose "indispensabili" ai più), quindi dovendo scrivere può capitare di sconfinare nei filosofeggiamenti. A maggior ragione, credo, mettendo a repentaglio la propria esistenza su pareti estreme. Non ho ancora letto il libro di Messner, lo farò appena finito Turgenev (che non c'entra con l'alpinismo), quindi non posso dare un giudizio, ma credo che un certo tipo di riflessioni possano essere date dall'esperienza che si va a vivere in concorso, ovviamente, con il carattere di chi racconta

Grazie del tuo pensiero ;)
 
Alcuni di questi li ho recensiti sul mio blog. Da non perdere assolutamente è La morte sospesa, un libro eccezionale, bello e triste quello du Silke Unterkircher, leggibile la voce del ghiaccio.
Uno che non conosco ma che voglio assolutamente leggere è E' buio sul ghiacciaio di Buhl, un eroe dell'alpinismo (conquistatore in solitaria del Nanga Parbat nel 1953!)
 
Uno che non conosco ma che voglio assolutamente leggere è E' buio sul ghiacciaio di Buhl, un eroe dell'alpinismo (conquistatore in solitaria del Nanga Parbat nel 1953!)

..nonche' uno dei pochi che fecero la Parete Nord dell'Eiger in quegli anni. Se non erro non e' mai stato rinvenuto il suo corpo quando peri' piu' tardi
 
E se avete un edicolante di fiducia, si possono sempre ordinare le copie arretrate già uscite, entro qualche settimana vengono consegnate alla vostra edicola senza sovraprezzo .
 
preso il terzo numero... ho letto quello di Messner ma è stato abbastanza deludente...tutto fumo e niente arrosto!!!:D

È la stessa impressione che sta dando a me. L'ho scritto su un post qualche giorno fa...
È la prima volta che leggo un libro di Messner e per ora credo che non ne prenderò altri suoi... Poi con quello che costano nelle librerie..
 
Sinceramente penso proprio di prenderli tutti... sempre se l'edicolante si ricorda di tenermeli da parte... anche se per qualche numero non vale proprio la pena.. ma tanto si spendono i soldi x niente .. per questo vada :D
 
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