Biocarburanti: bene o male?

Ciao a tutti, ero in cerca di informazioni sui biocarburanti e mi sono imbattuto in un articolo interessante su questo sito (che mi sembra abbastanza ben fatto). Un tempo si parlava molto di bioetanolo e biodiesel, sia per le auto che per il riscaldamento casalingo, ora mi sembra che l'entusiasmo sia proprio passato, almeno in Italia. C'è qualcuno che mi sa spiegare qualcosa di più sull'argomento? Mi professo ignorante :D grazie!
 
A parte i metodi casalinghi (dubito utili per chi consuma qualche migliaio di litri l'anno) ci sono impianti in scala industriale per la produzioone di biodiesel (la mia azienda ha finito un anno fa a costruirne 2, uno in olanda ed uno a singapore)
Adesso il mercato del biodiesel si è "raffreddato" parecchio per due motivi principali:
1. motivi economici: senza sovvenzioni/sgravi fiscali la produzione del biodiesel è ancora poco conveniente rispetto ai metodi tradizionali
2. motivi etici: la messa a coltura di aree per la realizzazione di materiale primario per la produzione di biocarburanti sottrae territorio alla coltivazione di vegetali destinati all'uomo (nei paesi del terzo mondo conviene produrre girasoli da vendere ad una multinazionale che grano da vendere nei mercati locali) e questo viene sempre più contestato
 
Guardando nel mio piccolo, l'uso di biodiesel miscelato al normale diesel crea più danni che la sola nafta "pura".. questo l'ho riscontrato nel mio ambito lavorativo..forse saranno solo coincidenze ma sono aumentati gli intasamenti ai filtri nafta e inceppamenti vari.. poi ci si è messo pure il FAP a complicare le cose agli automobilisti.
Buona lettura, ma ricorda,prima che te lo ricordi qualcun'altro, produrre il biodiesel e' illegale......
è illegale produrlo in casa o in generale? perchè ogni benzinaio è obbligato per leggere a immetterne una data percentuale nel carburante che vende..
GSE - Biocarburanti
 
Non ho riferimenti di legge perchè l'argomento non mi interessa molto (non ho una macchina diesel) ma dubito fortemente che produrre biodisel sia illegale se a fine di sperimentazione o di pura curiosità (non è che si stà sintetizzato una droga ;)), ovviamente se ne produco 10.000 litri non è di certo a fini sperimentali ma se produco (dico un numero) 10 litri per "provare" dubito che ci sia qualcuno pronto ad elevare una qualche contravvenzione, certo se produco 10 litri al giorno alla fine sono 3650 litri per cui non è più "sperimentazione" obbiettivamente parlando.

Il problema (fiscale) è il suo utilizzo come carburante per autotrazione che ovviamente può avvenire solo ed esclusivamente se conforme a certi parametri d'inquinamento oltre che il pagamento delle relative accise ed iva. Ovviamente questo problema vale sia per un litro che per, assurdo, mille litri per cui da quel momento in poi ognuno deve farsi le sue valutazioni in merito.

Per quanto concerne, invece, un discorso industriale mi associo a quanto indicato da BasilioII, da quello che mi risulta (ma ripeto non è un argomento di cui mi possa definire esperto) il suo utilizzo è compatibile con i motori diesel senza grossi problemi.

Ciao :), Gianluca

PS.: Se avessi una macchina diesel ci avrei già provato a fare qualche esperimento ...... qualcosa di molto contenuto per cui solo per curiosità ..... ma ci avrei provato.
 
Ciao gli estremi per l'evasione delle accise ci sono tutti anche solo per un litro,quindi occhio...
Sono d'accordo sulle questioni etiche della produzione...far fare la fame a popolazioni povere,che già non è che hanno tanto con cui riempirsi la pancia mi pare proprio una bastardata...
Mi pare che si stia lavorando già su impianti per il riciclo degli oli alimentari esausti,ho visto un servizio in tv...Geo&Geo credo...ma devono essere ancora in fase sperimentale e poi bisogna vedere se il gioco varrà la candela...
è vero che già oggi il bio diesel si trova alla pompa miscelato con il gasolio fossile in bassa percentuale(per legge)ma non tutti i motori sono adatti per bruciarlo...
Sul libretto di uso e manutenzione della mia macchina è scritto chiaramente che non ne è ammesso l'uso oltre una certa percentuale,ora non la ricordo,ma so che quando avevo controllato eravamo ancora in sicurezza.
Discorso diverso per la miscelazione del classico olio di semi al gasolio...se avete una macchina di ultima generazione con iniezione ad alta pressione lasciate perdere,farete più danni che altro.
Se invece avete qualche vecchio motore diesel a precamera ed iniezione meccanica allora va bene anche un 30%,il motore ringrazierà.
Si,perchè l'olio miscelato al gasolio lo renderà molto più simile al gasolio di 20 anni fa quando era molto più denso,come un olio appunto,non liquido come quello odierno adatto appunto ad essere vaporizzato dagli impianti d'iniezine ad alta pressione.
Attenzione infine che anche così evaderete le accise e con la puzza di friggitoria che vi accompagnerà sarà difficile fare finta di niente...ma no signor agente...ho appena finito il turno di lavoro...sà...al ristorante oggi continuavano ad ordinare patatine fritte...sono i vestiti che puzzano...
 
Beh, non serve il biodiesel per far muovere un'automobile, di per se basta anche l'olio vegetale che si trova al supermercato. Vi ricorderete tutti del boom dell'olio di colza scoppiato qualche anno fa, anche a seguito di un servizio del tg3. E nei mesi a seguire fu ampiamente ribadito con multe (e credo qualche sentenza)che tutto quello che finisce in un serbatoio di un veicolo a motore deve pagare l'accisa carburanti.
Detto questo, il risvolto positivo sull'ambiente dei biocarburanti per ora è insignificante, mentre l'impatto sui costi alimentari è stato considerevole, specie per le popolazioni del terzo mondo. A mio avviso non vale la pena affamare la gente per vantaggi ecologici minimi, specie se pensiamo che potremmo avere vantaggi molto superiori semplicemente con la tecnologia motoristica, o con scelte coraggiose, come quella di penalizzare chi sceglie auto con consumi ed emissioni maggiori.
 
Sì ma l'olio di colza ha un "costo" e se devo comprarlo decade tutto quello che riguarda l'economicità del prodotto e questo ovviamente sempre a prescindere dal discorso meramente fiscale delle accise e dell'iva. Ricordo che un pò di tempo fa guardando un pò in giro l'olio di colza l'ho visto a cifre variabili ma, bene o male, sull'ordine di un euro, un euro e venti, al litro che se paragonati al prezzo di uno e settanta uno e ottanta del diesel è già una notevole differenza. Se però vi aggiungo accise ed iva (al 21% e non al 4% come è applicata all'origine essendo un prodotto destinato all'alimentazione e non alla produzione industriale) mi rendo perfettamente conto che i costi sarebbero equivalenti.
Per cui l'olio di colza rappresenterebbe solo una soluzione dal punto di vista economico, in altre parole, voglio spendere di meno per fare il pieno alla macchina. Punto.

Il riciclo invece degli olii esausti provenienti dal settore alimentare mi permetterebbe di avere un prodotto ad un costo iniziale prossimo allo zero, che dovrà subire un trattamento sicuramente più pesante che l'olio di colza ma anche fiscalizzandolo, ovvero, non volendo evadere nè accise nè iva, immagino, potrebbe avere un costo finale inferiore all'attuale diesel. Per cui tolta la pura sperimentazione casalinga, che per me è già un qualcosa di interessante a prescindere dal reale risparmio, potrebbe (condizionale d'obbligo) risultare una fonte di produzione, alla luce del sole per cui con tutti i carichi fiscali del caso, interessante anche sotto il punto di vista economico ed ecologico visto che, almeno sulla carta, permette un riutilizzo di un prodotto che andrebbe smaltito in qualche modo.

Poi nulla da dire sulla modernizzazione dei motori o su scelte coraggiose ..... ma questo esula dal concetto della fonte di approvvigionamento.

AMMP

Ciao :), Gianluca
 
Sì ma l'olio di colza ha un "costo" e se devo comprarlo decade tutto quello che riguarda l'economicità del prodotto e questo ovviamente sempre a prescindere dal discorso meramente fiscale delle accise e dell'iva. Ricordo che un pò di tempo fa guardando un pò in giro l'olio di colza l'ho visto a cifre variabili ma, bene o male, sull'ordine di un euro, un euro e venti, al litro che se paragonati al prezzo di uno e settanta uno e ottanta del diesel è già una notevole differenza. Se però vi aggiungo accise ed iva (al 21% e non al 4% come è applicata all'origine essendo un prodotto destinato all'alimentazione e non alla produzione industriale) mi rendo perfettamente conto che i costi sarebbero equivalenti.
Per cui l'olio di colza rappresenterebbe solo una soluzione dal punto di vista economico, in altre parole, voglio spendere di meno per fare il pieno alla macchina. Punto.

Partendo da produzioni vergini non credo ci sia nulla di più economico del petrolio, almeno per ora. Comunque l'uso dell'olio di colza nei moderni diesel è deleterio, se fosse così semplice probabilmente il biodiesel non avrebbe ragione di esistere.

Il riciclo invece degli olii esausti provenienti dal settore alimentare mi permetterebbe di avere un prodotto ad un costo iniziale prossimo allo zero, che dovrà subire un trattamento sicuramente più pesante che l'olio di colza ma anche fiscalizzandolo, ovvero, non volendo evadere nè accise nè iva, immagino, potrebbe avere un costo finale inferiore all'attuale diesel.
Per cui tolta la pura sperimentazione casalinga, che per me è già un qualcosa di interessante a prescindere dal reale risparmio, potrebbe (condizionale d'obbligo) risultare una fonte di produzione, alla luce del sole per cui con tutti i carichi fiscali del caso, interessante anche sotto il punto di vista economico ed ecologico visto che, almeno sulla carta, permette un riutilizzo di un prodotto che andrebbe smaltito in qualche modo.

Ma guarda che attualmente, da quel che mi risulta, l'olio usato viene già ricilcato, chi ha olio e grassi alimentari come scarto di produzione è obbligato a conferirlo ai consorzi preposti. Il problema è che rispetto al fabbisogno è una goccia nell'oceano, non a caso già la maggior parte del biodiesel viene prodotto da materie prime vergini. I costi poi stando a quello che dicono i petrolieri sono pure più elevati, quindi dal punto di vista ecologico il consumatore non ne trae vantaggi. Ergo, se l'ambiente non ne trae vantaggio, il consumatore neanche, il petroliere si lamenta e la gente nel terzo mondo muore di fame, che lo produciamo a fare sto biodisel? A far contenti i Broker finanziari che operano nella borsa materie prime?
 
Forse mi sono espresso male, non stò dicendo che sia conveniente produrre biodiesel da culture ad hoc. Mi limitavo solo ad osservare che l'olio esausto poteva essere una fonte economica per produrre biodiesel in virtù del fatto che hai un prodotto (l'olio esausto) che comunque devi smaltire (per cui un costo) ed anche se è "una goccia in mezzo al mare" (com'è) è di fatto un riutilizzo di un prodotto povero per ottenere un prodotto pregiato/utile come il combustibile.
Poi lo sò che l'olio esausto viene già raccolto, e smaltito, ma mentre quello di origine industriale (olio da lubrificazione) mi risulta che abbia un discreto riutilizzo attraverso rigenerazione o trasformazione come bitume e gasolio mentre quello di origine alimentare non mi risulta (ma questo non vuol dire nulla ovviamente anzi se hai notizie diverse ben vengano) che abbia un fine analogo inteso come resa.

Ciao :), Gianluca
 
Non sono riuscito a comprendere il primo passaggio di Federico.

Insomma state dicendo che e' meglio usare il gasolio invece del biodiesel?
ma ci rendiamo conto che se si potesse usare il biodiesel al posto del gasolio ci sarebbero in giro molti meno malati di tumori... rimane sempre il benzene e le polveri....ok ma si ridurrebbe di molto l'inquinamento dell'aria.
Giusto pensare alle popolazioni private delle colture,ma secondo me, e' solo una trovata di qualcuno messa in rete per evitare che l'entusiasmo dilaghi.
Quando un prodotto conveniente,ad impatto ambientale zero inizia a minare gli interessi economici multimiliardari dei produttori di petrolio ci credo che si vadano a trovare tutti gli aspetti negativi del biodiesel.

L'olio vegetale,cosi' com'e' non puo' essere utilizzato come carburante perche' la glicerina ed i grassi contenuti in esso andrebbero ad intasare pompa, iniettori e quant'altro. Questo deve essere chiaro.

Ultima osservazione che mi consola: prima o poi il petrolio dovra' finire.. ed allora chissa' se saremo vivi ancora, ne sentiremo di cose interessanti su i guai che ha combinato e quelli che si sarebbero potuti evitare.
 
No non le conosco e non le voglio conoscere. Vorrei solo sottolineare e sostenere l'assoluta convenienza per la salute e per il portafoglio dell'uso del biodiesel, tutto il resto e' lontano da me, primavera araba compresa.
 
Il biodisel non è a impatto ambientale nullo, inquina anche lui, anche se meno.

Il punto però è un'altro: se la domanda di mais aumenta perchè oltre alle industrie alimentari lo vogliono anche i petrolieri, e l'offerta resta sempre quella, i prezzi si aumentano. Magari la cosa a te e a me non ci tange più di tanto, ma per buona parte della popolazione mondiale l'aumento dei generi alimentari significa dover patire la fame. Io non voglio respirare aria pulita contribuendo ad affamare qualcun'altro.

La primavera araba è scoppiata in Egitto proprio sulla scia degli aumenti dei generi alimentari, e la corsa ai biocarburanti ne è una delle cause principali.
 
Io penso che questo si verifichera' ugualmente e vedrai che non si faranno scrupoli, quando iniziera' a diminuire il petrolio a meno di trovare valide alternative.Mi viene in mente l'inizio di un libro di Corona: La fine del mondo strorto.
 
A parte i metodi casalinghi (dubito utili per chi consuma qualche migliaio di litri l'anno) ci sono impianti in scala industriale per la produzioone di biodiesel (la mia azienda ha finito un anno fa a costruirne 2, uno in olanda ed uno a singapore)
Adesso il mercato del biodiesel si è "raffreddato" parecchio per due motivi principali:
1. motivi economici: senza sovvenzioni/sgravi fiscali la produzione del biodiesel è ancora poco conveniente rispetto ai metodi tradizionali
2. motivi etici: la messa a coltura di aree per la realizzazione di materiale primario per la produzione di biocarburanti sottrae territorio alla coltivazione di vegetali destinati all'uomo (nei paesi del terzo mondo conviene produrre girasoli da vendere ad una multinazionale che grano da vendere nei mercati locali) e questo viene sempre più contestato

grazie, era proprio questo che mi interessava capire, come mai prima se ne parlasse tanto e ora molto meno. Mentre per la produzione a casa (don't try this at home!) grazie per le info ragazzi, ma non è roba per me (ed è pure illegale, come avete sottolineato) farei sicuramente la fine dello scienziato pazzo che esplode :p
 
No non le conosco e non le voglio conoscere. Vorrei solo sottolineare e sostenere l'assoluta convenienza per la salute e per il portafoglio dell'uso del biodiesel, tutto il resto e' lontano da me, primavera araba compresa.

A prescindere dalle motivazioni ECONOMICHE, il biodiesel non è conveniente sotto il profilo ENERGETICO, come alternativa al petrolio e lo dice la stragrande maggioranza dei peer review scientifici da 5 anni a questa parte.
peraltro sarebbe piuttosto OVVIO: il petrolio è "sole concentrato"...il biodiesel è "sole diluito" sai...le leggi della termodinamica...
scegliere di NON conoscere e di NON informarti equivale a fare affermazioni potenzialmente prive di senso.

tutto quanto sopra esposto, non sto' dicendo che il petrolio và bene e continuiamo pure a distruggere il pianeta, ma il biodiesel NON è la soluzione.

sempre parlando del consumo del suolo poi, un conto è un'agricoltura multifunzionale su piccola scala e altamente resiliente, un conto sono le monocolture per olio combustibile OGM, da una parte mantieni la fertilità per secoli, dall'altra la distruggi in meno di un decennio.

ma di cosa stiamo parlando?!?!?!!?

quel che manca di più in questa società tecnocratica, è la mancanza del metodo scientifico diffuso nella massa.
 
Volevo solo limitarmi a trattare l'aspetto puramente tecnico della questione cioe' come produrre il biodiesel in casa.Poi se sia conveniente,economico,ecologico,pericoloso ecc. sono aspetti marginali e se volete potete continuare a parlarne voi. Se non e' chiaro cio' che ho scritto vorei fare un esempio: se con un forno essiccatore produco del cibo essiccato, a me non interessa se quel cibo faccia male o bene, a me interessa solo sperimentarne la tecnica.
Saluti.
 
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