Biscia d'acqua vs. rospo

Ieri durante un'escursione ci siamo imbattuti in una biscia d'acqua che aveva preso un rospo per una zampa. Dopo 1 ora di lotta ancora non c'era un vincitore e ce ne siamo andati prima di sapere come è finita.

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Probabilmente la biscia ha sorpreso il rospo da dietro e lo ha afferrato per una zampa posteriore. Sicuramente non è da lì che sarebbe riuscita a ingoiarlo, una volta morto avrebbe dovuto iniziare dalla testa. Sul terreno la biscia sembrava un po' più forte, tirava il rospo indietro mentre questo cercava di fuggire in avanti. Forse il rospo avrebbe dovuto puntare all'acqua? La biscia aveva il capo girato verso un lato (per affondare i denti nella zampa) e se il rospo fosse riuscito a portarla in acqua col naso sotto forse la biscia, per respirare, avrebbe dovuto mollare la presa.
Comunque secondo noi quella biscia ha puntato a una preda troppo grossa che non sarebbe riuscita a mangiare, considerando anche che il rospo si era gonfiato.
 
Per quanto ne so io invece hai fatto bene a non intervenire, oltre che per il fatto che in Natura vale la regola "mors tua vita mea" (e che quindi salvare il rospo significa o condannare la biscia o condannare un altro rospo :)), anche perché, se non sbaglio, il destino del rospo era comunque segnato in quanto le bisce hanno un veleno che è innocuo per l'uomo ma non per altri animali quali pesci e rospi..

In realtà io sapevo che il veleno doveva essere un paralizzante e quindi il rospo avrebbe dovuto essere non molto "combattivo" quindi o le mie fonti (voci di paese) sono campate in aria o io non ci ho capito un ca..o :D
 
@semimonade: il fatto è che erano già intervenuti con la loro presenza, magari il rospo vedendo delle persone era inibito dal combattere, oppure la biscia, chi lo sa? Io li avrei separati e me ne sarei andato...
 
no, non si interviene, sarebbe "contronatura", magari il rospo era vecchio o male in arnese e il suo "sacrificio" ha salvato un altro animale con un'aspettativa di vita superiore.
 
@ faggio : in effetti l'avevo precisato che le mie fonti erano le "attendibilissime" voci di paese :).

Comunque ho fatto anch'io una piccola ricerca su wikipedia e questo è ciò che ho ricavato ... non so se c'entri qualcosa con il tuo caso ma comunque un "fondo di verità"
sulla mia teoria pare che ci sia:

Natrix (Linnaeus, 1758 ) è un genere di ofidi della famiglia Colubridae diffuso in Eurasia. Gli esemplari del genere sono comunemente noti come bisce o serpi. Il genere comprende tre specie certe (N. natrix, N. tessellata, N. maura); una quarta specie, N. megalocephala, endemica del Caucaso e classificata vulnerabile dallo IUCN, è considerata dubbia da alcuni autori (Böhme 1999).[1]

Indice [nascondi]
1 Biologia
2 Specie e sottospecie
3 Note
4 Altri progetti
Biologia[modifica | modifica sorgente]
Le Natrix sono serpenti prevalentemente acquatici e si possono rinvenire vicino a raccolte d'acqua dolce di ogni tipo. È possibile comunque trovarli anche a grande distanza dall'acqua. Le N. tessellata, a volte, si avventurano anche in acqua salata.

Si nutrono generalmente di anfibi come il rospo comune e le rane, che ingeriscono vivi senza ucciderli dopo averli immobilizzati, ma anche di pesci e piccoli mammiferi.

Quando si sentono in pericolo, simulano la morte come difesa (tanatosi): si immobilizzano ed espongono il ventre al predatore; contemporaneamente aprono la bocca ed espellono dalla cloaca un fluido nero e maleodorante che imita il fetore di un cadavere.

Le Natrix non sono velenose, ma come molti altri colubri possiedono delle ghiandole particolari (ghiandole di Duvernoy) in grado di secernere delle sostanze che sembrano facilitare la digestione e dotate in alcuni casi, proprio come nelle Natrix, di proprietà tossiche in grado di paralizzare o uccidere la preda. Ad ogni modo sull'uomo queste sostanze, che non sono assolutamente definibili veleni (le ghiandole di Duvernoy sono diverse dalle ghiandole velenifere), non hanno alcun effetto, ma agiscono solo sui piccoli animali di cui questi serpenti si nutrono. [2]


@ madmax : non voglio entrare nel merito di cosa sia giusto o sbagliato fare in casi come questo. Io non sarei intervenuto ma, per simpatia, avrei tifato per il rospo :)
 
no, non si interviene, sarebbe "contronatura", magari il rospo era vecchio o male in arnese e il suo "sacrificio" ha salvato un altro animale con un'aspettativa di vita superiore.

Beh ma allora qui non si finisce più, allora devo pensare che la biscia siccome non è stata in grado di scegliere la preda adatta, si è fatta beccare da un uomo che è stato a guardarla un'ora mentre non riusciva a mangiarsi il rospo nè ad ucciderlo, doveva essere a sua volta eliminata dall'umano in quanto non adatta alla sua stessa sopravvivenza e un pericolo per i rospi che avrebbe ferito senza riuscire a sfamarsi :)
 
@semimonade: il fatto è che erano già intervenuti con la loro presenza, magari il rospo vedendo delle persone era inibito dal combattere, oppure la biscia, chi lo sa? Io li avrei separati e me ne sarei andato...
Non credo ci saresti riuscito. A me anni fa è capitato di vedere una biscia che aveva afferrato un topo grigio dalle zampe posteriori, e il poveretto gridava e cercava di divincolarsi. Anch'io ho pensato di dargli una mano disturbando la biscia con un bastoncino perché lo mollasse. Risultato: quella in un guizzo ha mollato la presa per rizzarsi e soffiarmi, e contemporaneamente gli si è attorcigliata addosso e lo ha stritolato. Il topo ha strabuzzato gli occhi e in pochi secondi era morto. Visto coi miei occhi: non era un pitone, era un verdone in un uliveto ligure.
 
Beh ma allora qui non si finisce più, allora devo pensare che la biscia siccome non è stata in grado di scegliere la preda adatta, si è fatta beccare da un uomo che è stato a guardarla un'ora mentre non riusciva a mangiarsi il rospo nè ad ucciderlo, doveva essere a sua volta eliminata dall'umano in quanto non adatta alla sua stessa sopravvivenza e un pericolo per i rospi che avrebbe ferito senza riuscire a sfamarsi
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Quando si e' in dubbio, bisogna rifarsi alla scienza, Qui' la storia e' molto semplice:

Echidna ha riconosciuto il principe ranocchio e gli ha dato un bacetto. Se interveniamo rischiamo di rovinare la mitologia greca e le fiabe dei Grimm in un solo colpo.
 
Scusate se sono forse troppo esplicito: non la buttiamo sempre su "cosa sarebbe etico e giusto fare se..". Personalmente la penso come semimonade, ma anche madmax non sbaglia: è il suo modo di porsi verso la cosa e sarebbe stata la giornata fortunata di quel rospo. :)

Pace!
 
Ahah, se si parla di cosa sia naturale fare, allora qualsiasi cosa si scelga è sempre quella giusta perchè pure noi facciamo parte della Natura, quindi la nostra azione, nel bene e nel male, avrebbe influenzato l'evoluzione.
 
mi spiace ma con la biscia che soffia il mio istinto passa direttamente alla legittima difesa--
Beh, perché, è ovvio che se le rompi le scatole risponde, che soffi mi sembra il minimo... la legittima difesa se mai può scattare se morde, ma non credo che avresti tentato di dividerli con le mani...
 
Beh ma allora qui non si finisce più, allora devo pensare che la biscia siccome non è stata in grado di scegliere la preda adatta, si è fatta beccare da un uomo che è stato a guardarla un'ora mentre non riusciva a mangiarsi il rospo nè ad ucciderlo, doveva essere a sua volta eliminata dall'umano in quanto non adatta alla sua stessa sopravvivenza e un pericolo per i rospi che avrebbe ferito senza riuscire a sfamarsi :)

Accetto la tua risposta a livello di battuta, ma resto della mia idea: l'uomo non deve permettersi di interferire in quello che è il grande gioco della Natura, ogni volta che l'ha fatto è stato un disastro.:lol:
 
Questo dilemma tra intervenire e restare a guardare mi porta a qualche riflessione.

Ciò che ci spingerebbe ad intervenire è forse una sorta di empatia verso l'animale più sofferente e in pericolo di vita, quindi un elemento prettamente emotivo e istintivo, a cui bisogna pur riconoscere un qualche valore.

Sicuramente si tratta di un punto di vista che nulla ha a che vedere con la naturale dinamica tra le specie, alla quale tra l'altro ci siamo sostanzialmente sottratti.

Tuttavia trovo che l'intervento di 'salvataggio' sarebbe umanamente comprensibile e, per essere del tutto occasionale, non porterebbe alla compromissione di un ecosistema.
Anche perché in natura esiste anche una banalità della morte, oltre che una necessità.
 
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