ma il problema è dove, io non conosco tanti posti e non saprei dove arrivare a laghetti o posti comunque nascosti
A me piace da matti andare a bivaccare in un posto che non conosco .... mi sa tanto di avventura sapendo che alla belle e meglio si trova sempre una piazzola di 3 mq per piazzare la tenda
Mi studio prima di tutto una cartina, guardo le strade carozzabili in modo da accamparmi sufficientemente distante, poi guardo i sentieri, quindi i km e il dislivello e quindi il tempo che occorre per raggiungere un determinato posto.
Continuo a studiare la cartina guardando le isoipse (quando son distanti, il terreno è piuttosto piano), i simboli grafici (dove sono prati ed eventualmente boschi) in modo da non finire in zone prettamente rocciose.
Quando ho fatto tutto questo cerco su internet se si parla di quel luogo o se in zona ci sono relazioni di escursioni con relative foto dove si capisce a volte dov'è il posto migliore.
Quando poi arrivo nel posto che per me è nuovo si trovano sempre sorprese, a volte belle a volte meno ma questo è il sale dell' avventura
. Di solito un'ora e mezza prima dell imbrunire comincio a guardarmi attorno per vedere se ci son posti per me particolari o riparati sopratutto dall'eventuale vento, poso lo zaino e mi metto a cercare il posto migliore, (mi si girano le balle quando al mattino, girando attorno alla tenda scopro un posto migliore) e dopo aver valutato tutto questo, vado a prendere lo zaino, comincio a prepararmi un sedile di pietre, mi studio il miglior posto per il focolare o fornello, cerco legna (se c'è possibilità di averla) ed attendo che sia quasi buio, quindi che tutti gli escursionisti siano a valle e a questo punto monto la tenda, preparo cena, mangio, la torcia l'accendo solo se c'è bisogno e sempre puntata in terra, mi guardo le stelle, origlio per vedere se arriva un lupo a trovarmi e poi a nanna