Bivacco di emergenza sopra la linea degli alberi

Porto sempre con me un poncho con degli anelli agli angoli e sono in grado di approntare un riparo in una zona boschiva, dove posso sfruttare alberi rami e radici per fissare le corde.
Molto spesso però mi trovo a camminare oltre la linea deli alberi, e quella è la zona dove, per la conformazione e il tipo di terreno, è più probabile correre il rischio di restare bolccati.
Come costruire un riparo sfruttando il pocho dunque? Ho pensato di utilizzare le racchette da trekking come sostegno, come visto in alcune illustrazioni, ma nutro diversi dubbi a riguardo.

1) Non sono certo di riuscire a piantare le racchette nel terreno in modo sufficientemente saldo da garantirne la stabilità. La solidità di un struttura siffatta non mi convice. Naturalmente potrebbero essere tirantate ma qui veniamo al punto due.

2) Non so dove fissare i tiranti. Preferirei non dovermi portare dietro sempre i picchetti, sarebbe scomodo. Potrei legare i cordini a delle pietre ma dubito che la soluzione sia efficace.

In definitiva cerco una soluzione di semplice realizzazione e stabile in presenza di vento, che in quota spira molto forte.

Suggerimenti?
 
Ho provato vari modi di fare un riparo con il telo o con un poncho serio (per divertimento, quasi mai mai per necessità). In effetti non sempre è facile come vedi nei video su internet. Comunque un bastoncino sarebbe utile, per tenere una parte sollevata dal terreno (due no, perchè fanno da tunnel per l'aria, meglio tenere solo un'apertura). Se sei in un terreno con terra e arbusti bene o male qualche picchetto per tenere il poncho a terra lo trovi, visto che basta appoggiare il poncho a terra e infilare il picchetto nel foro, senza tiranti. Non servono tronchi, anche legni di un cm di diametro tengono bene, li puoi ricavare da cespugli per esempio di ginepro, le sollecitazioni non sono molte, visto che la struttura è sempre molto bassa, quasi claustrofibica.

Se invece sei in un terreno dove assolutamente non c'è vegetazione e terra, ma solo roccia, è diverso. Qui non puoi piantare niente, anche perchè non troveresti legni per fare picchetti. Ma puoi (anzi devi) usare quello che ti offre la natura. In teoria ti serve solo un tirante, quello davanti, per tenere il bastoncino dritto. In pratica potresti fare anche senza quello, perchè comunque come sostegno per la parte aperta del poncho puoi benissimo usare lo zaino. Ti basta lasciare ai lati due fessure sufficienti a far aerare il riparo. Il resto del poncho lo puoi fermare a terra con pietre, in modo che non voli via.

Le pietre le puoi interrare una decina di centimetri e coprire di terra, dopo averci legato un cordino, se sei in zona non troppo rocciosa. Come si fa per mettere la tende sulla neve fonda, si chiama dead men. O puoi legare una pietra al cordino, tirarla e usare altre pietre per fissare la prima, facendo una specie di tumulo.

O meglio ancora, appoggi lo zaino a una grossa roccia che ti ripara dal vento, ti siedi, ti metti il poncho addosso e dormi seduto, per brevi periodi (appena rischi di cadere ti svegli da solo). Questo l'ho provato, non è il massimo, ma comunque è meglio di niente :p
 
Ottima idea quella di usare lo zaino come sostegno e di fissare i restanti lati del poncho con delle pietre. Mi ero fissato con il dovere per forza usare bastoni e cordini e avevo perso di vista la soluzione più semplice...
Grazie!

P. S. Quando vado da solo in escursione ho sempre il timore di infortunarmi dove il cellulare non prende e di non essere in grado di rientrare per diverse ore.
 
Perchè si pensa troppo alla teoria. In pratica le cose sono molto più semplici, basta guardarsi intorno, vedere cosa puoi usare, cosa ti da la natura, e usare l'intelligenza, l'unico strumento veramente importante che abbiamo, e un po' di manualità per trovare le soluzioni :p
 
Tra l'altro, pensandoci bene, passare una notte all'addiaccio senza alcuna vegetazione può succedere se c'è bel tempo e se piove. Se c'è bel tempo allora può forse servire. Ma se piove non serve a niente farsi un ricovero, perchè comunque l'acqua correrà sotto di me è mi inzupperò, ghiacciandomi. Meglio restare seduto su un sasso, con il poncho addosso. Dormirò poco e male, ma almeno non mi bagnerò, che è peggio che non dormire.

Idem se c'è tanto freddo, non credo che sia utile e neanche saggio: senza strumenti per affrontare la notte in modo sicuro (qualcosa per isolarsi dal suolo, per esempio), molto meglio restare svegli, seduti, ascoltandosi magari una bella compilation di Heavy Metal :p E comunque, checchè ne dica Bear Grylls, passare una notte al freddo non vuol dire necessariamente passare una notte di sonno. Il freddo ti tiene sveglio, altro che dormire :p E la paura fa il resto del lavoro, meglio di un litro di caffè sparato direttamente in vena :p Credo che neanche lui dorma, nei suoi video :p

Se invece ci sono degli arbusti tipo i mughi, che ci sono anche molto in alto, può servire buttare il poncho sull'arbusto e strisciarci sotto.

Non mi sono mai piaciuti i posti troppo scoperti, quelli da cui non è possibile raggiungere la vegetazione in meno di un'oretta. Nell'escursionismo i boschi non sono solo belli, ma anche utilissimi: offrono materiali, riparo, legna. E il bosco, l'avere attorno un ambiente falìmiliare, almeno a me da un senso di sicurezza e di tranquillità che nessuna zona brulla mi offre. Sono come i cinghiali, non come i caprioli :p
 
Presumendo che la domandia si estiva e quindi in assenza di neve.

Confermo l'idea dello stare accucciati sotto il poncho e seduti sullo zaino.
Se si riesce, non infilare la testa nel cappuccio ma tenerla sotto il telo, il buco per la testa libero permette una maggiore circolazione d'aria limitando la condensa.

Se non fa troppo freddo, si riesce anche a dormicchiare.

Ho provato a fare mente locale sui motivi per cui potrei essere bloccato sopra la linea degli alberi. Tutti i casi che mi son venuti in mente prevedevano una persona, stanca, spaventata e con una mobilità limitata. Difficile che uno in quelle condizioni si metta ad improvvisare tende, ancora più difficile che riesca a realizzarle in modo efficace.

saluti
 
minimalitá

Io, per varie ragioni piú o meno volute ho dormito diverse volte semplicemente avvolto in un poncho.
In estate ma anche in inverno e non é andata male! Sembra strano ma (forse essendo ben vestito sotto) non ho manco avuto problemi di condensa.
L'unico problema reale l'ho riscontrato nel fatto che vari animaletti mi hanno punto dandomi prurito per tutta la settimana a seguire.
In quelle mie "esperienze" non ha mai piovuto peró.
In caso di pioggia penso che sfrutterei i bastoncini da trekking con un "corpo morto" seppellito a fungere da picchetto. Eviterei quindi di fare la "caramella" nel poncho e penserei invece ad un tetto creando una "basha" e sfruttando il poncho come tarp (terreno obbligatorio in pendenza).
Comunque io tre chiodi da 10 cm me li porto sempre dietro perché fanno parte del mio "kit fuoco" e quindi almeno tre picchetti li ho sempre.
Lo zaino invece, penso che lo userei per appoggiarmici sopra (almeno la testa ed il busto).

Nota: post notte, controllatevi sempre se oltre a qualche animaletto piccolo una qualche zecca vi si é attaccata!
 
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