sto cercando di capire quali soluzioni tecniche siano disponibili per gestire un bivacco non programmato (sotto i 1500 mt, non in inverno, in Italia), quindi oggetti che sperabilmente non saranno mai usati. Ho visto che ci sono vari thread nel sito, ma spesso piuttosto datati. L'obiettivo è trovare un punto di inizio da cui fare esperienza delle diverse soluzioni, avendo comunque qualcosa di adeguato e possibilmente leggero senza spendere possibilmente i 100 €. Chiedo scusa fin da subito se la terminologia sarà vaga, io di aueste cose non so niente, ma navigando in rete e leggendo il forum mi è parso di capire che gli strumenti a disposizione possano essere scelti (non necessariamente in alternativa) travquesti.
1. coperta di emergenza in mylar (quella con due facce): leggerissima (pochi grammi) ed economicissima (3€), ma fragile, rumorosa e tendente alla condensa. Non ti salva da vento e pioggia, ma soprattutto non ti isola, ma mentiene solo parte del calore che emetti. È proprio il minimo.
2. bivvy sac (sbaglio o è una sorta di sacco a pelo in mylar?): leggera (160g) ed economica (30€), tiene meglio della 1 in quanto è chiusa ma ha di base gli stessi limiti. Forse fa anche più condensa?
3. bivvy tent (sembra una tenda fatta in mylar, alcune hanno le “porte” altre no): abbastanza leggera (350g) ed economica (40€), è un ulteriore variante della 1 e 2 ma sempre vicini a quei pro e contro.
4. bivvy shelter (una specie di tenda a sarcofago con una micro struttura per tenere alta la zona della testa): comincia a pesare (700g), a costare (70€), gestisce bene vento e pioggia. Più scomoda delle altre da montare.
5. tarp o poncho/tarp: pesi e costi simili a 4, ma è più un riparo dalla pioggia, dl vento (e dall’umidità verticale se usata come copertura), che un vero ricovero notturno. Più scomoda da montare.
6. tenda singola ultraleggera: tenda vera e propria pesante (1300 g), costa (140€), gestisce ottimamente vento e pioggia. Più scomoda da montare, ma soprattutto vuol dire prevenire una emergenza preparandosi come per una notte programmata.
Alcune domande.
a) le descrizioni tornano?
b) ci sono altre alterative?
c) quali opzioni appaiono più idonee allo scopo descritto ?
A me pare di capire che:
- la 1 si porta sempre perché impatta poco e può servire in climi miti, ma difficilmente da sola fornisce una risposta almproblema del bivacco.
- tutte le soluzioni 1/2/3, data la loro fragilità, comunque richiederebbero l'affiancamento ad altri (al tarp/poncho tarp?), per proteggere la struttura da pioggia o venti forti. Tra l'altro questa abbinata mi darebbe comunque un rifugio anche diurno in caso di piogge lunghe e violente.
- qualunque soluzione di quelle citate non dá di per sè calore sufficiente al confort: non mi è chiaro quindi quale sia la soluzione, senza ricorrere a tappetini e sacco a pelo (che dovrebbero non esserci visto che non era programmata). Abbigliamento (il pile anche d'estate?). Il fuoco (se il contesto lo consente: pioggia, vento, ...)? Altro?
- ho visto anche una roba, che non so come chiamare, una sorte di saccone (340g, 40€), nel quale ci si siede dentro chiusi, senza struttura, che si tiene su col proprio corpo e coi bastoncini...ma mi sembra che sia solo un ricovero diurno contro pioggia e vento, non potendocisi dormire dentro.
ogni contributo è assai gradito.
1. coperta di emergenza in mylar (quella con due facce): leggerissima (pochi grammi) ed economicissima (3€), ma fragile, rumorosa e tendente alla condensa. Non ti salva da vento e pioggia, ma soprattutto non ti isola, ma mentiene solo parte del calore che emetti. È proprio il minimo.
2. bivvy sac (sbaglio o è una sorta di sacco a pelo in mylar?): leggera (160g) ed economica (30€), tiene meglio della 1 in quanto è chiusa ma ha di base gli stessi limiti. Forse fa anche più condensa?
3. bivvy tent (sembra una tenda fatta in mylar, alcune hanno le “porte” altre no): abbastanza leggera (350g) ed economica (40€), è un ulteriore variante della 1 e 2 ma sempre vicini a quei pro e contro.
4. bivvy shelter (una specie di tenda a sarcofago con una micro struttura per tenere alta la zona della testa): comincia a pesare (700g), a costare (70€), gestisce bene vento e pioggia. Più scomoda delle altre da montare.
5. tarp o poncho/tarp: pesi e costi simili a 4, ma è più un riparo dalla pioggia, dl vento (e dall’umidità verticale se usata come copertura), che un vero ricovero notturno. Più scomoda da montare.
6. tenda singola ultraleggera: tenda vera e propria pesante (1300 g), costa (140€), gestisce ottimamente vento e pioggia. Più scomoda da montare, ma soprattutto vuol dire prevenire una emergenza preparandosi come per una notte programmata.
Alcune domande.
a) le descrizioni tornano?
b) ci sono altre alterative?
c) quali opzioni appaiono più idonee allo scopo descritto ?
A me pare di capire che:
- la 1 si porta sempre perché impatta poco e può servire in climi miti, ma difficilmente da sola fornisce una risposta almproblema del bivacco.
- tutte le soluzioni 1/2/3, data la loro fragilità, comunque richiederebbero l'affiancamento ad altri (al tarp/poncho tarp?), per proteggere la struttura da pioggia o venti forti. Tra l'altro questa abbinata mi darebbe comunque un rifugio anche diurno in caso di piogge lunghe e violente.
- qualunque soluzione di quelle citate non dá di per sè calore sufficiente al confort: non mi è chiaro quindi quale sia la soluzione, senza ricorrere a tappetini e sacco a pelo (che dovrebbero non esserci visto che non era programmata). Abbigliamento (il pile anche d'estate?). Il fuoco (se il contesto lo consente: pioggia, vento, ...)? Altro?
- ho visto anche una roba, che non so come chiamare, una sorte di saccone (340g, 40€), nel quale ci si siede dentro chiusi, senza struttura, che si tiene su col proprio corpo e coi bastoncini...ma mi sembra che sia solo un ricovero diurno contro pioggia e vento, non potendocisi dormire dentro.
ogni contributo è assai gradito.
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