beh il primo giorno siamo partiti alle 13 dal lago e alle 16:15 siamo arrivati a malga Alvis, là non ce la ha preferito fermarsi così abbiamo dormito là, abbiamo visto un camoscio nel prato là presente e purtroppo essendosi dimenticato la stagnola per le patate anziché sul camino abbiamo dovuto cucinarle al fornellino, ci hanno consumato un sacco di gas che è finito la mattina dopo e che avremmo dovuto usare per cucinare il risotto la sera dopo... e così la mattina seguente siamo stati obbligati a scendere fino al Boz (mentre dalla forcella pensavo avremmo potuto andare direttamente a pass de Mura senza perdere il dislivello) per mangiare e quindi conservare il pranzo al sacco che abbiamo consumato la sera al posto dei risotti CALDI
Insomma arrivati al Boz a mezzogiorno del giorno dopo gli ho detto o continuiamo per il giro previsto o si scende per il passo di Finestra e poi sentiero 805... ma si sentiva in forze e abbiamo optato per continuare. Il sentiero 801 non ha dato problemi fino alla salita per il colle dei Bechi dove il mio amico è arrivato spompo, da là la discesa durante cui abbiamo visto le sagome di altri camosci (nebbia ovunque eravamo in mezzo a una nuvola), inutile dire com'è rimasto costernato da certi tratti in cui uno procede appigliandosi con le mani
Insomma verso la fine ho dovuto andare avanti per lasciare giù il mio zaino e tornare indietro a caricarmi del suo per agevolarlo, ma siamo arrivati al bivacco alle 19 sani e salvi. Tenuto molto bene direi, speravo in un cielo terso così da vedere le stellate che si possono vedere a quelle quote ma nulla... Il giorno dopo la discesa per arrivare alle 14 alla macchina con tanto di rapido bagno in una delle pozze a temperatura tendente allo zero che si trovano scendendo.
Come ho detto è rimasto colpito dai paesaggi e dal silenzio assoluto che c'è durante la notte e insomma tutte quelle cose che ti mancano vivendo in città