Escursione Bivacco Margherita Bedin (Pale di San Lucano)

Breve resoconto della recente escursione appena conclusa al Bivacco Bedin, a detta di molti, il più bel bivacco delle Dolomiti.
Eretto nel 1977 dal gruppo alpinistico vicentino, in memoria di Margherita Bedin, deceduta sul Gran Sasso d’Italia, il bivacco Bedin si trova a 2210 mt su un ampio prato della prima pala di San Lucano. La visuale, non serve dirlo, è incredibile. Si possono infatti scorgere alcune delle cime Dolomitiche di cui tutti abbiamo sicuramente sentito parlare e mi riferisco al Civetta, l’Agner, le Tofane, il Cristallo......
Erano tre anni che volevo salire e ricordo bene che ogni resoconto di cui leggevo riportava chiaramente la fatica necessaria per arrivarci. Bene: posso tranquillamente dire che questa è stata l'escursione più stancante che io ricordi!
Stiamo parlando di 6 km di sentiero per un totale di oltre 1400 metri di dislivello, distribuiti tra passaggi nei boschi con terreno fangoso, brevi pezzi di sentiero attrezzato su roccia scivolosa e sfiancanti rampe con terreno roccioso a gradini. Di per se la distanza e il dislivello non sarebbero nemmeno disumani ma il solito zaino da quasi 20 kg ha fatto la sua parte e ha reso una uscita obiettivamente impegnativa in una continua sfida con lo spirito di volontà ;)
Siamo ( i soliti 4 fotografi + un quinto che non fa parte del gruppo) ovviamente attrezzati per pernotto in tenda più lauta cena post sessione fotografica quindi ognuno si carica in schiena minimo 15 kg di roba.....
Alle 12:30 siamo a Pradimezzo, minuscola frazione del comune di cencenighe e poco prima delle tredici si parte
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Si entra subito nel bosco e il sentiero fa già capire che non ci sarà tanta tregua.....
La traccia è ben segnata ed è impossibile sbagliare
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Qualcuno chiede quanto segna il cardiofrequenzimetro. Io rispondo che l'ho staccato perché sono già fuori soglia massima da 20 minuti :rofl:
Si prosegue con ripida salita nel bosco fino a raggiungere un cambio di pendenza che ci porta a perdere 40 metri per arrivare al passaggio di una piccola Valle. MOlto probabilmente si tratta di un nuovo setniero tracciato dopo la tempesta Vaia in quanto il cordino metallico è nuovissimo. Il passaggio non è per nulla facile in quanto scendiamo su sasso vivo e scivoloso e ci tocca lavorare soltanto di braccia.
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Si riprende a salire senza tregua nel bosco e qui c'è un tasso di umidità altissimo. Io sono già lavato di sudore.
Ad un certo punto si sbuca fuori dal bosco e si intravvede Casera Torcolo a 1380 metri s.l.m.
Abbiam fatto 500 metri di dislivello, ne mancano altri 900.....
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Altri 400 metri di dislivello e arriviamo a Malga Ambrosogn a 1700 metri s.l.m. Ci fermiamo perché cominciamo ad essere veramente stanchi e necessitiamo di una piccola pausa. Facciamo rifornimento di acqua e ripartiamo per quelli che sarà il tratto più duro che porta alla forcella. Ho imbarcato altri 2 litri d'acqua alla fontana della malga ed ora lo zaino sfiora i 20 kg....
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(la salita verso la forcella)
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Qui devo veramente spremere le ultime gocce di energia a disposizione. Il sentiero è pieno di gradoni faticosi e si scivola sul ghiaino che è un piacere...Sono sbilanciato all'indietro da un carico non comune ed ogni passo è pesantissimo. Dalla traccia gps risulta che gli ultimi 1000 metri hanno un dislivello positivo di 350 metri per farvi capire la pendenza del terreno.....
Non so come ma in qualche modo arrivo finalment alla forcella :) Posso morire in pace ora :rofl:
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Ora per fortuna il terrerno si fa più dolce e mancano circa 700 metri alla meta finale.
Gli scorci offrono visuali mozzafiato!
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ultimo strappo ed eccolo apparire:
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Siamo saliti in poco più di 5 ore pause incluse. Nemmeno male visto che da fondo Valle indicano 4 ore ma non certo con zaini caricati cosi!
Tiriamo il fiato e montiamo subito le tende. Il tramonto è bellissimo e c'è un mare di nuvole che crea paesaggi incredibili.
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Cala il buio ed arriva il momento di rifocillarci. 1 kg di cappelletti, salsicce e polenta, vino rosso (rigorosamente in bottiglia di vetro!), dolce, caffé e grappe in abbondanza :) Andiamo avanti fino a mezzanotte tanto che ad un certo punto qualcuno da una tenda ci chiede di abbassare la voce... ;)
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La temperatura è molto gradevole e non c'è vento. Non fatichiamo a prendere sonno. Alle 5:50 sveglia, altro caffettino con brioche e sessione fotografica. Poi con calma smontiamo tutto e alle 9 siamo già di ritorno. Foto di gruppo finale obbligatoria :)
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In conclusione: vale sicuramente la pena di vederlo per i panorami mozzafiato a 360° che vengono offerti.
Se volete dormire su sappiate che dormire in bivacco è proibito anche se tre persone che ci dormivano dentro c'erano.
Se andate su con le tende mettete in conto di sfaticare come muli. Non è affatto un sentiero agevole e non molla mai. Potreste anche pensare di farlo in giornata se siete sufficientemente allenati e allora con uno zainetto da 15 20 litri la musica cambia.... In totale parliamo di 14 km totali e 1400 metri di dislivello.
Grazie per la lettura e grazie all'amico Walter che mi ha gentilmente concesso alcune delle sue foto.
 
Bel resoconto-bellissime foto.
1400 mt di dislivello non sono uno scherzo, e poi bisogna vedere come sono i tratti di maggior pendenza (quelli che hai descritto e mostrati nelle foto sono molto faticosi).
Si, sono d'accordo con te, per fare meno fatica bisogna andare su con zaino più leggero.
Grazie per aver condiviso.
 
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