Escursione Bivacco sul Monte Sevice - 14-15/06/2025

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Regionale Sirente-Velino
IMG_20250614_075500.jpg
IMG_20250614_080732.jpg
IMG_20250614_092709.jpg
IMG_20250614_112021.jpg
IMG_20250614_122431.jpg
IMG_20250614_140328.jpg
IMG_20250614_145236.jpg
IMG_20250614_154715.jpg
IMG_20250614_164353.jpg
IMG_20250614_181717.jpg
IMG_20250614_184114.jpg
IMG_20250614_184452.jpg
IMG_20250614_191211.jpg
IMG_20250614_192716.jpg
IMG_20250614_192843.jpg
IMG_20250615_070725.jpg
IMG_20250615_071831.jpg
IMG_20250615_072814.jpg
IMG_20250615_073103.jpg
IMG_20250615_075359.jpg
IMG_20250615_083001.jpg
IMG_20250615_083756.jpg
IMG_20250615_083956.jpg
IMG_20250615_090425.jpg
IMG_20250615_095104.jpg
IMG_20250615_103051.jpg
IMG_20250615_103059.jpg
IMG_20250615_111041.jpg
IMG_20250615_112346.jpg
IMG_20250615_130611.jpg



Dati

Data: 14-15/06/2025
Regione e provincia: Abruzzo
Località di partenza: Cartore
Località di arrivo: Monte Velino
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Chilometri: 24,70
Grado di difficoltà: nessuna
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: primavera, estate, autunno
Segnaletica: saltuaria
Dislivello in salita: m. 1.741
Dislivello in discesa: m 1.741
Quota massima: m. 2.486
Accesso stradale: da Cartore
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]


Descrizione
Seconda esperienza di bivacco in quota, con partenza sempre da Cartore, e con obiettivo finale il Monte Velino. Parto con poca acqua (1 litro) per non appesantire lo zaino. Soffrirò la sete. Previsioni meteo buone per sabato (anche se con caldo assurdo, ma non si puù avere tutto), e possibili piogge per domenica dopo pranzo. Alle 8 di sabato sono in cammino, per intercettare il sentiero. Ci metto un'ora e mezza. Da li in poi inizia la salita in direzione Fonte di Sevice che raggiungo già stremato ed assetato. Sosta lunga, bevo e riempio tutte le bottiglie: +3.150 km. Lo zaino diventa un macigno. Mi trascino alla Capanna Sevice dove faccio altra sosta lunga, mangiando e bevendo. Riparto da li in direzione Velino ma raggiunta la quota 2.350 vedo un pò sotto di me un'area a verde e decido di montare li la tenda. Sono a quota 2.300, in posizione abbastanza riparata. Davanti a me il Monte Costognillo e dietro di lui il Monte Velino. Ci metto un po a decidere dove montare esattamente la tenda, facendo valutazioni errate. Alla fine monto la tenda non esattamente in piano e durante la notte tendo a scivolare contro il bordo della tenda. Non chiudo occhio. Un altro errore che contribuisce a non farmi dormire è 'allentamento di un tirante, causato probabilmente dal sasso che ho posizionato sul picchetto per non prenderlo a calci. un tirante completamente allentato, che produrrà un rumore infernale tutta la notte, anche con poco vento. Comunque, in qualche modo, supero la notte, mi alzo prestissimo, abolisco la colazione per non perdere tempo. Anche questa è una sconfitta. Ma penso al tempo che ci vuole a tirare fuori il kit, scaldare l' acqua ..,fare il te...e poi ci sta sempre questo discorso dell'acqua che è sempre poca e penso che sia meglio rinunciare al te caldo e tenersi l'acqua. Non mangio quindi neanche i tre pancake, che per mandarli giù ci vorrebbe mezzo litro di acqua, e risolvo la colazione con una banana. Alle 07:07 di domenica sono pronto.
Raggiungo in circa un'ora il Monte Velino e una volta in vetta mi prendo il tempo per decidere che giro fare per tornare a Cartore. Con me ho tre tracce diverse sul gps, ho la mappa del Velino Sirente ed ho una fotocopia A3 dell'area, con un percorso evidenziato (di cui ignoro lo sviluppo e dislivelli complessivi). Mi manca però la lucidità per fare con calma le giuste valutazioni, e torno indietro sui miei passi rendendomi conto di quella scelta solo mezz'ora dopo. Spazzata via l'ipotesi di quel giro su mappa, non mi rimane che imboccare la Val di Teve, giusto per fare un percorso diverso dall'andata. Vicino alla Capanna Sevice, parte la deviazione sulla destra per scendere alla Val di Teve. Discesa antipatica, sentiero sdrucciolevole, ma me la cavo con circa 45 minuti e apprezzo non poco il verde e l'ombra che trovo poco piu in basso. Inbocco il sentiero che in circa due ore mi porta a Bocca di Teve.
Riepilogo i punti importanti questa seconda esperienza:
1. L'acqua è fondamentale, soprattutto in questa stagione. Dovrò tenerne fortemente conto in tutte le prossime uscite.
2. Devo dedicare più tempo alla scelta della "piazzola", che deve essere assolutamente orizzontale.
3. Attenzione ai sassi che colloco sui picchetti della tenda. Possono allentare i tiranti.
 
Ultima modifica:
Vedi l'allegato 270301 Vedi l'allegato 270302 Vedi l'allegato 270303 Vedi l'allegato 270304 Vedi l'allegato 270305 Vedi l'allegato 270306 Vedi l'allegato 270307 Vedi l'allegato 270308 Vedi l'allegato 270309 Vedi l'allegato 270310 Vedi l'allegato 270311 Vedi l'allegato 270312 Vedi l'allegato 270313 Vedi l'allegato 270314 Vedi l'allegato 270315 Vedi l'allegato 270316 Vedi l'allegato 270317 Vedi l'allegato 270318 Vedi l'allegato 270319 Vedi l'allegato 270320 Vedi l'allegato 270321 Vedi l'allegato 270322 Vedi l'allegato 270323 Vedi l'allegato 270324 Vedi l'allegato 270325 Vedi l'allegato 270326 Vedi l'allegato 270327 Vedi l'allegato 270328 Vedi l'allegato 270329 Vedi l'allegato 270330


Dati

Data: 14-15/06/2025
Regione e provincia: Abruzzo
Località di partenza: Cartore
Località di arrivo: Monte Velino
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Chilometri: 24,70
Grado di difficoltà: nessuna
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: primavera, estate, autunno
Segnaletica: saltuaria
Dislivello in salita: m. 1.741
Dislivello in discesa: m 1.741
Quota massima: m. 2.486
Accesso stradale: da Cartore
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]


Descrizione
Seconda esperienza di bivacco in quota, con partenza sempre da Cartore, e con obiettivo finale il Monte Velino. Parto con poca acqua (1 litro) per non appesantire lo zaino. Soffrirò la sete. Previsioni meteo buone per sabato (anche se con caldo assurdo, ma non si puù avere tutto), e possibili piogge per domenica dopo pranzo. Alle 8 di sabato sono in cammino, per intercettare il sentiero. Ci metto un'ora e mezza. Da li in poi inizia la salita in direzione Fonte di Sevice che raggiungo già stremato ed assetato. Sosta lunga, bevo e riempio tutte le bottiglie: +3.150 km. Lo zaino diventa un macigno. Mi trascino alla Capanna Sevice dove faccio altra sosta lunga, mangiando e bevendo. Riparto da li in direzione Velino ma raggiunta la quota 2.350 vedo un pò sotto di me un'area a verde e decido di montare li la tenda. Sono a quota 2.300, in posizione abbastanza riparata. Davanti a me il Monte Costognillo e dietro di lui il Monte Velino. Ci metto un po a decidere dove montare esattamente la tenda, facendo valutazioni errate. Alla fine monto la tenda non esattamente in piano e durante la notte tendo a scivolare contro il bordo della tenda. Non chiudo occhio. Un altro errore che contribuisce a non farmi dormire è 'allentamento di un tirante, causato probabilmente dal sasso che ho posizionato sul picchetto per non prenderlo a calci. un tirante completamente allentato, che produrrà un rumore infernale tutta la notte, anche con poco vento. Comunque, in qualche modo, supero la notte, mi alzo prestissimo, abolisco la colazione per non perdere tempo. Anche questa è una sconfitta. Ma penso al tempo che ci vuole a tirare fuori il kit, scaldare l' acqua ..,fare il te...e poi ci sta sempre questo discorso dell'acqua che è sempre poca e penso che sia meglio rinunciare al te caldo e tenersi l'acqua. Non mangio quindi neanche i tre pancake, che per mandarli giù ci vorrebbe mezzo litro di acqua, e risolvo la colazione con una banana. Alle 07:07 di domenica sono pronto.
Raggiungo in circa un'ora il Monte Velino e una volta in vetta mi prendo il tempo per decidere che giro fare per tornare a Cartore. Con me ho tre tracce diverse sul gps, ho la mappa del Velino Sirente ed ho una fotocopia A3 dell'area, con un percorso evidenziato (di cui ignoro lo sviluppo e dislivelli complessivi). Mi manca però la lucidità per fare con calma le giuste valutazioni, e torno indietro sui miei passi rendendomi conto di quella scelta solo mezz'ora dopo. Spazzata via l'ipotesi di quel giro su mappa, non mi rimane che imboccare la Val di Teve, giusto per fare un percorso diverso dall'andata. Vicino alla Capanna Sevice, parte la deviazione sulla destra per scendere alla Val di Teve. Discesa antipatica, sentiero sdrucciolevole, ma me la cavo con circa 45 minuti e apprezzo non poco il verde e l'ombra che trovo poco piu in basso. Inbocco il sentiero che in circa due ore mi porta a Bocca di Teve.
Riepilogo i punti importanti questa seconda esperienza:
1. L'acqua è fondamentale, soprattutto in questa stagione. Dovrò tenerne fortemente conto in tutte le prossime uscite.
2. Devo dedicare più tempo alla scelta della "piazzola", che deve essere assolutamente orizzontale.
3. Attenzione ai sassi che colloco sui picchetti della tenda. Possono allentare i tiranti.
Stai facendo una giusta scuola e hai già imparato tanto. L'acqua soprattutto. Su due giorni puoi mandare giù anche qualche barretta e qualche pomodoro, ma senza acqua ti si annebbia pure il cervello. E poi, io il fornelletto su una notte sola in estate lo eviterei, se non fosse che ci vuoi scogliere la neve per berla.
 
Stai facendo una giusta scuola e hai già imparato tanto. L'acqua soprattutto. Su due giorni puoi mandare giù anche qualche barretta e qualche pomodoro, ma senza acqua ti si annebbia pure il cervello. E poi, io il fornelletto su una notte sola in estate lo eviterei, se non fosse che ci vuoi scogliere la neve per berla.
Grazie per l'incoraggiamento. Il fornelletto non lo posso lasciare. I momenti del pasto e colazione dovrebbero essere una parte importante dell'esperienza, mentre il raggiungimento delle cime una parte molto meno significativa. Il fatto che io ancora non riesca a vivere il tutto in maniera più rilassata è colpa della poca esperienza. Spero che le cose miglioreranno in seguito al punto da ipotizzare anche il bivacco su neve. Ma questa è un'altra storia....
 
Grazie per l'incoraggiamento. Il fornelletto non lo posso lasciare. I momenti del pasto e colazione dovrebbero essere una parte importante dell'esperienza, mentre il raggiungimento delle cime una parte molto meno significativa. Il fatto che io ancora non riesca a vivere il tutto in maniera più rilassata è colpa della poca esperienza. Spero che le cose miglioreranno in seguito al punto da ipotizzare anche il bivacco su neve. Ma questa è un'altra storia....
Giusto, se l'ambiente è ostile - o quanto meno potenzialmente avvertito come tale - è bene portare quello che fa stare bene. Io, ad esempio, non uscirei senza sigaro o pipa, anche se poi magari non li uso.
Comunque con il bivacco su neve, risolvi quantomeno il problema dell'acqua.
 
Alto Basso