bivy bag for dummies

questo sara' il primo di una serie di mie domande che... no, non spoilero ma c'e' un fine :)

come da titolo, chi era costui? in che casi serve, in quali non serve? pregi, difetti, prezzi, ingombri?

grassssie :)
 
Sacco di emergenza fatto in sostanze tipo mylar (tipo metallina).
Serve in casi di emergenza per gestire ipotermia come e meglio di una metallina.
In casi ordinari serve per dormire all'addiaccio o, se accolpiato ad un sacco, per aumentare la temperatura di comfort di 2 gradi e proteggere il sacco dall'umidità. In entrambi i casi è usabile così solo se traspirante, tipo il light bivvy della SOL.
 
Esistono anche dei bivy bag più specializzati che praticamente sono delle piccole tende monoposto, tipo questo

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che si differenziano da un bivy della Sol

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per il fondo impermeabile, a volte con uno stuoino sottile incorporato, e per la copertura completa che può essere con una zanzariera.

I primi costano e pesano decisamente di più che i secondi, giusto per darti una idea, il primo siamo almeno sui 500gr. con un prezzo molto variabile, si parte almeno dai 150/200€ in sù, per il secondo siamo sui 250gr. per 50/60€

Una comparazione fra bivy bag
https://www.outdoorgearlab.com/topics/camping-and-hiking/best-bivy-sack

I pregi maggiori, a mio avviso, a prescindere dal modello, sono quelli di fornirti un riparo anche in assenza di un tarp/telo o di una tenda, disperdere meno calore in situazioni climatiche avverse, lo usi ovunque, non devi picchettare nulla, zero tiranti, in pochissimo tempo sei al riparo, è molto meno visibile/individuabile di una tenda e pesa relativamente poco rispetto ad una tenda o un telo, i difetti maggiori sono la condensa, l'effetto "loculo" soprattutto quando chiusi completamente (se piove/nevica), se il materiale è tipo il mylar è come dormire in un incarto per caramelle, se ti muovi "scrocchi", infine ritengo che se vuoi dormire "decentemente" un saccoapelo, e uno stuoino/materassino, ti serve comunque anche se c'è chi utilizza, ad esempio quello della Sol, così senza il saccoapelo. Ovviamente parliamo di situazioni in cui si è previsto di usare il bivy bag e non di una emergenza.

Ciao :si:, Gianluca

PS: ..... se dovessi trovarmi in riva ad un fiume, o un lago, a pescare di notte preferirei una tendina ad un bivy bag, magari una 2 seconds.
 
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Farei una precisazione e dividerei in 3 categorie, aggiungendo qualche info in più sulla prima, sulle altre è già stato correttamente detto:

- Bivy tipo metallina ma fatta a sacco invece che a coperta, utilizzo d'emergenza, costo nell'ordine di pochi euro, peso 100/150g, non traspirante e, teoricamente, usa e getta
- Bivy tipo SOL
- Bivy tipo piccola tenda monoposto
 
Aggiungiamo che:
- i primi, cioè i sacchi tipo "metallina", sono adatti ad un uso limitato a poche ore ed emergenziale, altrimenti esci fradicio.
- i secondi possono andare bene in condizioni asciutte o comunque abbastanza riparate ed il peso parte dai 200g e arriva ad oltre 600g (vedi MSR, Salewa, Millet, Ortovox e simili). Ci sono poi dei rarissimi sacchi in goretex, ma pesano ancora di più (ad esempio Carrinthia ne fa uno eccezionale, ma costa un rene e pesa comunque 600 grammi abbondanti).
- nel terzo genere rientrano dei sacchi che, come detto giustamente, sono delle microtende 1posto, ma che secondo me hanno davvero poco senso: il risparmio di peso e volume di trasporto rispetto ad una tenda monoposto è trascurabile, ma hai zero spazio e non costano meno di una tenda.
 
bellissimi, ma costano 6 o 7 zeri piu' di quanto io possa permettermi :(
Non ho idea di che utilizzo tu ne voglia fare ma se le temperature sono decenti si può tranquillamente fare una notte all'addiaccio con un materassino, saccoapelo e tarp a copertura; se poi piove ed hai messo il tarp in modo idoneo ti bagni poco, diversamente hai qualcosa da raccontare ;). In quel caso il costo è molto più abbordabile, probabilmente con 100€ ti rimane qualcosa anche per il caffè :)

Però, salvo tu non abbia esigenze particolari del tipo, ridurre al minimo la visibilità del tuo giaciglio, mi fermo e cinque minuti dopo sono al riparo o non vuoi stare a cercare il terreno migliore, rimango dell'idea della tendina autoportante da poche pretese.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Sì, e aggiungo a ciò che ha scritto @znnglc che in realtà negli anni 70, quando ancora il bivvy per uso civile non era stato commercializzato (ne ho uno dell'USMC in canvas degli anni 40/50, regalo di un collezionista americano) il bivvy agli scout per dormire all'addiaccio durante le pattuglie si faceva nel setup "sandwich" (oggi lo chiamerei burrito..), avvolgendosi cioè - dopo essere entrati nel sacco a pelo - semplicemente nel telo mimetico chiazzato militare dell'EI.
A parte i materiali, lo stesso concetto. Si fa anche oggi quando il telo (tarp) che hai non è chiuso a tunnel.
Ad Aosta, negli anni 90, qualche genio aveva chiesto chiesto di realizzare per le Truppe Alpine un sacco a pelo con già un sacco verde da bivacco attorno, quindi ci veniva fornito dal casermaggio già "montato". Il sacco a pelo era molto simile agli altri ma la cover era di misura, efficace ma probabilmente in semplice nylon.
Siccome lo usavamo in pattuglia d'inverno, ed entravamo vestiti, l'effetto "umido", anche assorbito in parte dal sacco a pelo, nella neve a -20/25°C era molto limitato.
 
La versione a sacco in metallina di mylar è di fatto un presidio di emergenza che costa pochi euro e non dovrebbe mai mancare fra l'attrezzatura di emergenza, sperando di non doverlo usare mai.
E' una valida alternativa (forse più versatile) della normale coperta di emergenza: certo è che devi essere cosciente per poterla utilizzare, mentre la "metallina" può essere usata dai soccorittori sempre comunque se il malcapitato è incosciente.
 
Invece tornando ai bivy
Esistono anche dei bivy bag più specializzati che praticamente sono delle piccole tende monoposto, tipo questo

Vedi l'allegato 263037
...questo genere mi attira incredibilmente.
Forse per l'essenzialitá.

I pregi maggiori, a mio avviso, a prescindere dal modello, sono quelli di fornirti un riparo anche in assenza di un tarp/telo o di una tenda, disperdere meno calore in situazioni climatiche avverse, lo usi ovunque, non devi picchettare nulla, zero tiranti, in pochissimo tempo sei al riparo...
...ma come ha sottolineato bene Gianluca, mi preme comprendere meglio il problema della condensa: motivo per cui immagino che un'attrezzatura con così poco volume d'aria all'interno sia sconsigliata per viaggi piuttosto lunghi e attraverso condizioni climatiche non stabili, in previsioni di piogge continuative.
Mentre immagino che viaggiare con questo lungo un crinale innevato sia meno problematico per il tasso inferiore di umidità dell'aria.

Tuttavia, mi chiedo se ci siano accorgimenti particolari per potersi adattare anche in condizioni di umidità persistente (come precauzione "esterna", direi, portarsi dietro un tarp... sebbene a questo punto il peso possa superare quello di una tenda).

In particolare, mi riferisco ad accorgimenti "dall'interno", se ve ne vengono in mente..

...perché, ripeto, il bivy bag con l'archetto mi piace!
 
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