Buongiorno ragazzi, come da titolo volevo presentarvi brutos!
E' un coltello con una storia particolare: eravamo in giro per delle strade sterrate io e il mio socio, con il suo vecchio panda; poco prima di rientrare sentiamo un rumore sordo, metallico come un sasso che colpisce il fondo della macchina.
In realtà era un pezzo di balestra che si era spezzato, lo estraiamo e il mio socio mi dice:" Ecco! Il tuo coltello nuovo!"
Ridendo e scherzando facciamo una ricerca su internet per trovare qualche coltello che ci piacesse, ma abbastanza rude.
Il progetto si era fermato li per i numerosi impegni, fino a qualche giorno fa quando ho ripreso in mano il tutto e ho buttato giù uno schizzo!
La balestra era curva, così l'ho riscaldata e picchiata su un'incudine, ripetendo il processo più volte fino a renderla perfettamente piatta e in modo da uniformare lo spessore.
Ho poi ritagliato la sagoma, tutto a mano, e l'ho uniformata con lime e carta-vetro.
Ho fatto i tre fori per le guancette e quello per il laccetto (ho usato il trapano ovviamente, unico utensile elettrico!), poi i biselli.
Provando ad impugnarlo ho preferito realizzare una semplice godronatura sul dorso e per rendere il tutto un po' meno rude mi sono divertito con un filework sull'impugnatura.
Dopo averlo temprato e rinvenuto, il tutto in casa, ho realizzato le guancette e l'ho affilato.
Ecco qualche caratteristica:
Lunghezza: lama 12.5 cm
Lunghezza: totale 25.0 cm
Materiale lama: acciaio da balestra (C60-c70 se non erro)
Spessore lama: 5 mm
Affilatura: scandi modificata
Materiale impugnatura: radica di olmo
Peso: 350 grammi
Tutti i materiali sono praticamente scarti di precedenti lavorazioni a parte la viteria ovviamente.
Ho realizzato questo coltello per curiosità, per provare l'efficacia del coltello da cui ho preso spunto (habilis bushtool) con qualche variante.
Ho preferito tenere scoperta la parte finale del codolo visto che a volte la uso per rompere le noci o simili, ed una bisellatura scandi convessificata vicino al filo per irrobustire quest'ultimo.
Oltre a non mettere una sede specifica per il firesteel, ma lasciando i bordi del dorso e del codolo scabri, sia per l'acciarino che per lavorare il legno.
Inoltre mi piaceva con la lama nera da tempra e con i solchi dell'usura e della "forgia", per cui ho lasciato tutto
Sono soddisfatto di questo mio lavoro, perché è il mio primo vero coltello, nel senso che ho realizzato tutto da me e con vecchie tecniche, senza l'aiuto di utensili moderni (tranne il trapano).
Per ora posso dire che si riaffila facilmente a rasoio e che taglia molto bene sia materiali duri (legno) che morbidi anche se, data la sua mole, sarà destinato a compiti più pesanti. Lo testerò per bene a breve.
Vi lascio con qualche foto... e qualche cornetto raccolto stamattina ahah.
Spero vi piaccia e se avete domande o critiche fatevi avanti!!
Ciao Luca
E' un coltello con una storia particolare: eravamo in giro per delle strade sterrate io e il mio socio, con il suo vecchio panda; poco prima di rientrare sentiamo un rumore sordo, metallico come un sasso che colpisce il fondo della macchina.
In realtà era un pezzo di balestra che si era spezzato, lo estraiamo e il mio socio mi dice:" Ecco! Il tuo coltello nuovo!"
Ridendo e scherzando facciamo una ricerca su internet per trovare qualche coltello che ci piacesse, ma abbastanza rude.
Il progetto si era fermato li per i numerosi impegni, fino a qualche giorno fa quando ho ripreso in mano il tutto e ho buttato giù uno schizzo!
La balestra era curva, così l'ho riscaldata e picchiata su un'incudine, ripetendo il processo più volte fino a renderla perfettamente piatta e in modo da uniformare lo spessore.
Ho poi ritagliato la sagoma, tutto a mano, e l'ho uniformata con lime e carta-vetro.
Ho fatto i tre fori per le guancette e quello per il laccetto (ho usato il trapano ovviamente, unico utensile elettrico!), poi i biselli.
Provando ad impugnarlo ho preferito realizzare una semplice godronatura sul dorso e per rendere il tutto un po' meno rude mi sono divertito con un filework sull'impugnatura.
Dopo averlo temprato e rinvenuto, il tutto in casa, ho realizzato le guancette e l'ho affilato.
Ecco qualche caratteristica:
Lunghezza: lama 12.5 cm
Lunghezza: totale 25.0 cm
Materiale lama: acciaio da balestra (C60-c70 se non erro)
Spessore lama: 5 mm
Affilatura: scandi modificata
Materiale impugnatura: radica di olmo
Peso: 350 grammi
Tutti i materiali sono praticamente scarti di precedenti lavorazioni a parte la viteria ovviamente.
Ho realizzato questo coltello per curiosità, per provare l'efficacia del coltello da cui ho preso spunto (habilis bushtool) con qualche variante.
Ho preferito tenere scoperta la parte finale del codolo visto che a volte la uso per rompere le noci o simili, ed una bisellatura scandi convessificata vicino al filo per irrobustire quest'ultimo.
Oltre a non mettere una sede specifica per il firesteel, ma lasciando i bordi del dorso e del codolo scabri, sia per l'acciarino che per lavorare il legno.
Inoltre mi piaceva con la lama nera da tempra e con i solchi dell'usura e della "forgia", per cui ho lasciato tutto
Sono soddisfatto di questo mio lavoro, perché è il mio primo vero coltello, nel senso che ho realizzato tutto da me e con vecchie tecniche, senza l'aiuto di utensili moderni (tranne il trapano).
Per ora posso dire che si riaffila facilmente a rasoio e che taglia molto bene sia materiali duri (legno) che morbidi anche se, data la sua mole, sarà destinato a compiti più pesanti. Lo testerò per bene a breve.
Vi lascio con qualche foto... e qualche cornetto raccolto stamattina ahah.
Spero vi piaccia e se avete domande o critiche fatevi avanti!!
Ciao Luca