Brutta ipotesi per il parco del Pollino.

Unisco un articoletto in cui si denuncia un'altra ipotesi
di distruzione del territorio del


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La Basilicata per me è un mistero, con 500.000 abitanti è regione mentre Ostia con gli stessi abitanti non è nemmeno comune.

Hanno un consiglio regionale, un loro bilancio, eleggono i loro senatori... da lì arrivano lamentele di un sottosviluppo che di pende non si sa bene da chi, visto che già con la prima repubblica avevano i loro big democristiani (il potentino Emilio Colombo è stato presidente del consiglio e non si può dire che non fosse un lucano a governare l'Italia piuttosto che il contrario).

Ultimamente sembra diventata una specie di terra di conquista per le risorse energetiche e le lamentele che giungono da laggiù sono ovviamente aumentate (e per certe porcate fatto con il petrolio difficile dargli torto).

Ora tocca alla diga, tecnica da sempre avversata nonostante siano le centrali idroelettriche a salvare il Paese con una bella fetta di produzione di energia a fonti rinnovabili, e vale anche la pena di ricordare che gli invasi sono usati come accumulatori di energia, pompando acqua da valle a monte con l'energia in sovrappiù prodotta con altri sistemi, solare incluso, per restituirla nelle ore di picco.

Che dire, in bocca al lupo ai bravi lucani, qui le dighe del Salto e del Turano furono fatte quasi cento anni fa, all' epoca qualcuno si sarà pure lamentato, non so quanta gente oggi preferirebbe avere profonde forre al posto dei due laghi, compresi i nipoti degli abitanti dei comuni sommersi dai due laghi.
 
Ciao Sonia, il link non si apre ma presumo che l'argomento sia la costruzione della diga con annessa centrale idroelettrica sul fiume Frido. Il territorio e' delicato e non capisco perche' dopo la centrale del Mercure, insistano a farsi del male. A Vigianello hanno messo su' un imbottigliamento di acqua ma nessuno ha stranamente pensato all'inquinamento che i tir producono ogni giorno per trasportarla. Il lato calabro del Pollino sta' resistendo agli attacchi di chi vorrebbe,con la scusa di permetterne la fruizione a tutti, di cementificare e mettere su' funivie,cabinovie,rufugi,alberghi ecc. Non so' fino a quando.
 
e' un periodo in cui i parchi sono a rischio. prima euganei e lessini, ora questo, in tutta italia c'e' una voglia di speculazione e cemento che fa schifo.
 
e' un periodo in cui i parchi sono a rischio. prima euganei e lessini, ora questo, in tutta italia c'e' una voglia di speculazione e cemento che fa schifo.

Questo è il paese della speculazione edilizia, dei condoni edilizi (unico caso tra i paesi evoluti), del consumo di suolo da record in tutta l'euro-zona (i dati ISPRA sono spaventosi), del maggior numero di strade per kmq. Il paese in cui si è devastato il territorio impunemente a partire dal boom economico, quello con le coste antropizzate per il 70% del perimetro.
Facciamo vomitare, semplicemente. Ancora oggi sentiamo l'orrida e antiquata retorica del "apriamo i cantieri" non volendo capire che l'importante non è fare, ma fare bene.
Invito chiunque a farsi un giro nelle campagne francesi e sulle coste francesi, banalmente con google maps, e poi confrontarle alle nostre dal punto di vista del tessuto edilizio ed insediativo. Noi siamo la patria dello sprawl, loro quella della gestione oculata del territorio.
 
Questo è il paese della speculazione edilizia, dei condoni edilizi (unico caso tra i paesi evoluti), del consumo di suolo da record in tutta l'euro-zona (i dati ISPRA sono spaventosi), del maggior numero di strade per kmq. Il paese in cui si è devastato il territorio impunemente a partire dal boom economico, quello con le coste antropizzate per il 70% del perimetro.
Facciamo vomitare, semplicemente. Ancora oggi sentiamo l'orrida e antiquata retorica del "apriamo i cantieri" non volendo capire che l'importante non è fare, ma fare bene.
Invito chiunque a farsi un giro nelle campagne francesi e sulle coste francesi, banalmente con google maps, e poi confrontarle alle nostre dal punto di vista del tessuto edilizio ed insediativo. Noi siamo la patria dello sprawl, loro quella della gestione oculata del territorio.

ho un ricordo stupendo delle campagne francesi. ore di guida nelle loro statali e autostrade sperso nel nulla, e quei rettilinei da 80 km tra due citta' inframezzati solo da paesetti da 50 abitanti ogni 10 km. ti capisco benissimo.
 
ho un ricordo stupendo delle campagne francesi. ore di guida nelle loro statali e autostrade sperso nel nulla, e quei rettilinei da 80 km tra due citta' inframezzati solo da paesetti da 50 abitanti ogni 10 km. ti capisco benissimo.

Esatto, territori sconfinati e tutelati al massimo. L'anno scorso sono rimasto stupefatto dalla Provenza: territori immensi, vari, disabitati in cui dominano natura, beni architettonici e paesaggio agricolo.
Sono rimasto sconvolto nell'affacciarmi da Roussillon verso Il Mont Ventoux: foreste a perdita d'occhio a 360 gradi, in una regione iper-turistica oltretutto. Il Luberon è impressionante, come anche lo sono il Verdon e la Camargue (luogo strepitoso ed unico in Europa).
Ma ho provato le stesse sensazioni anni prima nella Savoia e quando ero ragazzino sulla costa atlantica. Paesaggi incontaminati a perdita d'occhio, una tutela del territorio decisamente pazzesca.
Onore a loro.

Come dico sempre io: menomale che la Corsica è andata ai francesi altrimenti oggi sarebbe più sputtanata della costiera amalfitana.
 
Ma senza andare lontano..ma vi pare che a Capri,ad Ischia ma anche, che ne so' l'argentario,nelle vicinanze del delta del Po,le Eolie ecc. e tante altre aree bellissime erano da cementificare? Nel mio piccolo poi ancora oggi nel vagare per sentieri impervi mi trovo davanti costruzioni anche in cemento armato nel bel mezzo del nulla,autorizzate dai politici dell'epoca agli amici naturalisti a modo loro.Il problema siamo noi italiani qualunquisti,strafottenti e perennemente allergici al rispetto delle leggi,regole,circolari,decreti e ordinanze.Quando le leggiamo ci viene l'orticaria. Siamo quasi tutti dei Cetto la qualunque quando si tratta dei cxx nostri. Meno male che qualcuno riesce a protestare..fino a quando?
 
Ma senza andare lontano..ma vi pare che a Capri,ad Ischia ma anche, che ne so' l'argentario,nelle vicinanze del delta del Po,le Eolie ecc. e tante altre aree bellissime erano da cementificare? Nel mio piccolo poi ancora oggi nel vagare per sentieri impervi mi trovo davanti costruzioni anche in cemento armato nel bel mezzo del nulla,autorizzate dai politici dell'epoca agli amici naturalisti a modo loro.Il problema siamo noi italiani qualunquisti,strafottenti e perennemente allergici al rispetto delle leggi,regole,circolari,decreti e ordinanze.Quando le leggiamo ci viene l'orticaria. Siamo quasi tutti dei Cetto la qualunque quando si tratta dei cxx nostri. Meno male che qualcuno riesce a protestare..fino a quando?

Parole sante e, purtroppo, assolutamente vere.
 
Ma senza andare lontano..ma vi pare che a Capri,ad Ischia ma anche, che ne so' l'argentario,nelle vicinanze del delta del Po,le Eolie ecc. e tante altre aree bellissime erano da cementificare? Nel mio piccolo poi ancora oggi nel vagare per sentieri impervi mi trovo davanti costruzioni anche in cemento armato nel bel mezzo del nulla,autorizzate dai politici dell'epoca agli amici naturalisti a modo loro.Il problema siamo noi italiani qualunquisti,strafottenti e perennemente allergici al rispetto delle leggi,regole,circolari,decreti e ordinanze.Quando le leggiamo ci viene l'orticaria. Siamo quasi tutti dei Cetto la qualunque quando si tratta dei cxx nostri. Meno male che qualcuno riesce a protestare..fino a quando?

uno dei motivi per cui ho maledetto l'ospedale unico di schiavonia: una colata di cemento in una zona paludosa. tra ospedale, annessi e modifiche alla viabilita', un coso mostruoso.
 
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