Non serve il petrolio per produrre energia elettrica, basta la pipì. L'ultima novità sul fronte dell'energia "pulita" non nasce nei laboratori di Harvard, né al MIT ma è frutto del lavoro di quattro adolescenti africane.
L'urina viene inserita in una cella elettrolitica, che separa l'idrogeno. Quest'ultimo viene purificato mediante un filtro, e poi spinto nel cilindro del gas. Il cilindro a sua volta spinge quindi l'idrogeno in un altro cilindro pieno di borace liquido, che rimuove l'umidità dal gas. Il risultato, una sorta di idrogeno purificato e filtrato, è immesso infine nel generatore. Basta un litro di urina per far funzionare il sistema per sei ore di seguito.
fonte
L'urina viene inserita in una cella elettrolitica, che separa l'idrogeno. Quest'ultimo viene purificato mediante un filtro, e poi spinto nel cilindro del gas. Il cilindro a sua volta spinge quindi l'idrogeno in un altro cilindro pieno di borace liquido, che rimuove l'umidità dal gas. Il risultato, una sorta di idrogeno purificato e filtrato, è immesso infine nel generatore. Basta un litro di urina per far funzionare il sistema per sei ore di seguito.
fonte