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Ciao gentaglia!
Ecco il report di un bel weekend passato nei boschi assieme ad amici vecchi e nuovi.
Eravamo io, @Tibo1980 , @Ory , ed i nuovi amici @Flaviofly e @tonymilano77 , davvero due ragazzi in gamba e simpatici con la quale spero di ritrovarmi ancora; in più con noi c'erano i tre Hobbit, Greg, Filo e Kikka, rispattivamente di 12, 11, e 10 anni.
In particolare sono stato davvero felice di vedere come si sono comportati i tre ragazzi (regola 1: vietato chiamarli bambini), che si sono dati tanto da fare, mai un problema, ubbidienti e molto responsabili.
Mi dispiace per Giacomo, Alison e @PhilipBayoak che hanno dovuto rinunciare all'ultimo per impegni lavorativi e problemi fisici.
Ecco il materiale che ho preparato:
Sta tutto comodamente nella Helikon bushcraft satchel. (manca il cibo)
Tutto pronto per partire!
Appena ci troviamo tutti si parte alla volta del bosco.
Durante il tragitto ci fermiamo qualche volta quando scorgiamo alcune piante commestibili o utili ad altri scopi.
Abbiamo raccolto ed assaggiato un pò di piantaggine, tarassaco, pimpinella, farfaraccio, coda cavallina e forse qualcos'altro che ora mi sfugge.
Piantaggine lanceolata.
La giornata è splendida, siamo quasi in anticipo, per cui si procede con calma fra chiacchiere e pause varie.
In prima linea, kikka, col suo inseparabile cappello da esploratrice.

Raggiungiamo un area in cui sono già stato altre volte, un bel posto obreggiato, vicino al fiume, con buona disponibilità di materiali.
Ci mettiamo subito al lavoro, Flavio si organizza con tarp e giaciglio di fronde.
Il risultato è un bel bivacco riparato da vento e sole, comodo e ben organizzato.
Da notare il ramo fissato per tenere aperto il rifugio di giorno, poi tolto la sera per offrire maggior riparo.
Il ragazzone qui sotto è Tony, che ha deciso di riadattare un vecchio rifugio naturale fatto in inverno da @Giovanni81 (grazie!
Tony ha ripulito l'A-frame di Giovanni dalle fronde ormai secche, per poi riadattare leggermente la stuttura del rifugio, in particolare la branda rialzata, infine ha ricoperto la tettoia col poncho e un pò di fronde fresche.

io mi sono allontanato di un centianio di metri dal campo base e mi sono sistemato come faccio di solito quando non ho troppo tempo, poncho a tettoia e giaciglio di fronde, in questo caso composto da tre strati: rami, fronde di abete, fronde di nocciolo.
Al campo procedono i lavori per i rifugi, qui stiamo piazzando la corda che sosterrà il rifugio dei tre hobbit.
Ho deciso di farli dormire in un lavvu dell'esercito polacco.
Si tratta di due poncho triangolari che, una volta uniti, possono essere montati per formare una piccola tenda, un lavvu appunto, utilizzato in origine dai sami, un popolo originario della fennoscandia.
Questa versione militare del lavvu prevede anche della paleria da montare al centro per sorreggere la tenda, ma visto che dentro dovranno starci in tre, ho deciso di non usare questo supporto ma fissare invece il lavvu dall'altro.
Io e tibo abbiamo solamente legato la testa del lavvu alla corda, i ragazzi hanno fatto tutto il resto, questa è stata già la prima prova di squadra, sembrerà banale, ma i ragazzi hanno dovuto collaborare per fissare i poncho assieme, trovare la posizione giusta, procurarsi tutti i picchetti, procurarsi un randello per piantarli a terra, impostare il lavvu correttamente tensionato, infine sistemare il materasso di fronde all'interno; una bella prova e bel gioco di squadra!


(regola numero 2: obbligatorio indossare sempre il fischietto)
Si procede con l'organizzare l'area centrale del campo base che ospiterà il fuoco.
Dato che non ci sono bambini ma solo ragazzi, tutti si danno da fare, nessuno escluso.

Una pausa per rinfrescarsi al fiume e bere un pò d'acqua fresca.
Bere dal bicchiere è per signorine, kikka si butta direttamente nel fiume!



Dopo un veloce pranzo facciamo una pausa per un pò di chiacchiere, l'umore generale splende quanto il sole, è davvero una bella giornata.
Ci sediamo sulle panche ed iniziamo a parlare di equipaggiamento, materiali vari, e coltelli. Proprio su quest'ultimo tema decidiamo di testare le nostre lame facendo un pò di intagli, qualche try stick.
Flavio utilizza il suo Gerber LMF, la lama seghettata non aiuta ma Flavio riesce ugualmente e si fa un bel bastoncino pieno di intagli.

Io utilizzo Verro, un coltello artigianale forgiato da @henri su mio disegno che mi sta dando tante soddisfazioni, è grosso ma le varie prese possibili lo rendono comodo anche per i lavori di precisione.
Tony utilizza il suo Mora companion, è la prima volta che intaglia, ed il risultato è davvero eccellente, complimenti!

Si parla di coltelli, poteva forse mancare una foto di gruppo?
Da SX:
Opinel di kikka, 2 mora companion di Tony e tibo, kabar BK16 usato da kikka, Tops BOB usato da Filo, Tops wilderness guide 4.0 usato da Greg, un coltello che non conosco ed il Gerber LMF entrambi di Flavio, il cold steel SRK di Luca, il mio Verro, un custom di Tibo, e il tomahawk rinaldi modificato di Luca.
Proseguono le varie attività, i ragazzi sembrano divertirsi parecchio
(regola numero 3: obbligatorio l'uso di guanti antitaglio quando si maneggia il coltello)
Greg insegna come imitare il verso del cuculo.
Cartellino giallo per kikka che non sta indossando i guanti!

Abbiamo fatto un pò di trappole a caduta per mostrarle ai ragazzi, sono solo a scopo dimostrativo in quanto in Italia è vietato l'uso di qualsiasi tipo di trappola.
Sfruttiamo la mano d'opera dei ragazzi per preparare gli spiedi per stasera.
Preparo un infuso di equiseto (coda cavallina)
Non capisco perchè i ragazzi non abbiano gradito, era così buona!...

Si parte col tema fuoco.
Abbiamo provato diversi inneschi ed esche, qui sotto del fat wood, un fungo esca, corteccia di betulla, firesteel, e selce e acciarino con char cloth.
Facciamo prove varie ed in molti si cimentano con le varie tecniche o esche.
Flavio in accensione con fire steel e legno resinoso. (Flavio devi darmi la "ricetta" per quell'ottima esca che ci hai mostrato, era paraffina mista a cosa??

Greg avrà acceso dieci fuocherelli utilizzando cotone imbevuto in olio di vaselina.
Anche fra i più giovani sono inevitabili i dibattiti su quale sia l'esca migliore, la miglior tecnica per sfregare il fire steel, ed altri tipici argomenti da fuochisti.
Luca lavora al set per il bow drill.
Si vede poco il fumo, ma c'era una bella brace li sotto.
L'apericena dei ragazzi, salsicce....

Che bello il momento in cui cala la notte, ci si ritrova tutti attorno al fuoco a ridere e mangiare, e non esistono grandi e piccoli...
Ripeto, non esistono grandi e piccoli!
Comodo, caldo, accogliente. Sembra proprio che i ragazzi abbiano fatto un buon lavoro col lavvu.
La mattina i ragazzi sono svegli alla buon ora, forze rigenerate al 100%
Meglio allora sfruttarli adesso che sono carichi.
(Greg ci teneva a provare il mio coltello, quindi ho detto ok, ma sotto supervisione)
Luca prepara un pò di pane alla piastra
Davvero buono quando appena sfornato!



Laviamo pentolini e gavette col sapone di cenere bollita di tibo, davvero eccezzionale e naturale al 100%
Una piccola salamandra o tritone.
Abbiamo fatto un pò di altre attività, in particolare abbiamo passato un oretta a riaffilare tutti i ferri, concentrandoci sui vari metodi, strumenti, e prove pratiche.
I ragazzi si sono fatti un bel giro da soli, esplorando l'area circostante al campo base, e questa è stata la cosa che gli è piaciuta di piu.
Quando decidiamo di ritornare verso le auto sono sempre i tre giovani hobbit a fare da apripista.
A metà pomeriggio raggiungiamo un ristorante per un meritato pranzo.
Dopo il pranzo, purtroppo, è giunta l'ora di salutarsi.
Come sempre questi due giorni sono volati, finiti troppo presto.
Mi sono divertito tanto, sempre, e sono stato molto felice di aver conosciuto Flavio e Tony.
Sono stato molto orgoglioso del comportamento del tre Hobbit e spero di portarli ancora con me nei boschi.
A presto, per nuove avventure e per qualsiasi cosa ci porti lontano dalla città e vicino alla natura.