Bushcraft - cos'è? la mia idea maturata negli anni

ciao a tutti,

tema trito e ritrito, forse la mia è la solita "discussione di troppo" ma Comunque ci provo perché è la mia passione e ovviamente mi sta molto a cuore.

partiamo dalla definizione che troviamo online e sui libri:

Il bushcraft è un insieme di conoscenze e tecniche atte a vivere in un ambiente naturale, sfruttandone le risorse per soddisfare i bisogni primari quali cibo e rifugio.

bene, quindi? come si fa a definire se e come stiamo rientrando in questa disciplina?

già qui parte un po' un dibattito importante, se o meno mettere dei paletti per definire se o meno si rientra in questa disciplina, che a mio avviso è uno stile di vita quasi, una filosofia di come si vuole vivere il bosco.

per come la vedo io, una visione che ho maturato nel corso degli anni, (piccola premessa, sono sempre stato molto affascinato da questa disciplina da bimbo), il bushcraft è l'arte di vivere il bosco, cercando di volta in volta di apprendere più tecniche e conoscenze possibili per minimizzare il tuo bagaglio, portando con se il minimo indispensabile e poi creando in loco quello che effettivamente ti serve.

Detta così è molto simile al survivalismo, ma è molto distante, nel bushcraft, per come la vedo io, non è detto che bisogna per forza stare scomodi, patire il freddo, fare i sopravvissuti con il coltellone altrimenti non sei nessuno, difatti spesso si parla di sostentamento nel bosco, non sopravvivenza.

A seconda della permanenza che si decide di stare nel bosco, bisogna sapere come costruire un riparo confortevole, possibilmente caldo, comodo con tutti gli "agi" che ci permettono di poter stare nel tempo previsto in maniera "sana" e piacevole.

quindi è necessario sapere le basi della carpenteria boschiva, dell'intaglio, degli incastri, degli intrecci e così via.

Se durante un'uscita ci portiamo, la tenda, il pentolino, la griglia per la carne, il tagliere, le posate, accendiamo il fuoco ci scaldiamo ci cuciniamo passiamo la notte in tenda e ripartiamo, sarà sicuramente un'esperienza stupenda che consiglio a tutti di fare, ma banalmente abbiamo usato tutti oggetti portati da casa per stazionare nel bosco cucinarci e passare la notte, quindi di "craft" ce n'è ben poco, e no fare la legna per il fuoco non è fare bushcraft!

Qui non voglio dire che chi fa campeggio, campeggio wild, o chiamatelo come volete è da etichettare, sminuire o altro. ASSOLUTAMENTE!
E' un'attività in ogni caso stupenda che fa bene all'animo. Ma non possiamo molto parlare di bushcraft.

Proviamo a togliere pian piano la nostra attrezzatura, e vediamo cosa possiamo sostituire costruendolo nel bosco stesso, ci accorgeremo che molte cose sono davvero superflue, e ci tolgono del contatto con la natura circostante.

il concetto del minimalismo si fonde molto con il bushcraft, poche cose ma sapendole usare, facendole fruttare.

d'altronde il bushcraft può essere inteso anche come l'arte di arrangiarsi, è un arte povera, purtroppo circondata da un consumismo estremo, il consumismo e il bushcraft dovrebbero essere 2 rette parallele che non si incontrano mai, e invece si batte il chiodo sempre li, sull'attrezzatura.

il coltello migliore
la sega migliore
il pentolino migliore
l'accetta migliore

quando alla fine la cosa che conta veramente è la conoscenza e il manico che uno ha, vivere realemente il bosco e avere anni e anni alle spalle di sbagli, errori, che ti permettono poi di avere un'esperienza necessaria.

fa anche un po' ridere il fatto di aver bisogno di un coltello da 400€ con un acciaio della madonna.. mi sembra davvero un controsenso, non dico che per forza usare oggetti economici, magari banalmente non piacciono, ma a volte bisognerebbe meno cercare le performance del coltello e cercare magari più le nostre performance.

(sono il primo ad usare coltelli costosi, ma sono anche il primo a dire che usare un Malanika da 350€ o un mora da 8€ non cambia davvero un *****!)

Il mio pensiero è che oramai non si guarda molto cosa si fa, ma cosa si usa, si è avidi di attrezzatura cercando sempre il meglio, quando con 2 soldi bucati potremmo avere tutto il necessario che ci permetta di fare delle ottime esperienze.

Quindi? per fare bushcraft devo rinunciare a tutto e buttarmi nel bosco e poi costruirmi tutto?

No! come dicevo prima è una filosofia di vita, una passione, che va fatta per gradi e di esperienza, senza sentirsi superiori di altri, ognuno fa la sua esperienza.

Non è detto banalmente che sia la disciplina per tutti, a molti non interessa, vogliono fare stare in natura aperta e godersi la libertà senza preoccuparsi di cosa stanno facendo, e sinceramente come dagli torto?

Ma io ne sono totalmente innamorato, è un modo per entrare in sintonia con il bosco che mi circonda e sentirmi a casa anche se magari per poche ore o per pochi giorni.

ultimissima cosa: il discorso di dire, il vero bushcraft lo facevano i nostri nonni avi etc, non sono d'accordo, i nostri nonni VIVEVANO! avevano quelle possibilità economiche e tecnologiche e si facevano camminare la testa, la loro non era una scelta, la nostra Sì.

noi possiamo e dobbiamo prendere spunto da loro che per generazioni sapevano come vivere nei boschi davvero con nulla, altro che Goretex, Elmax, Titanio e patch.

Spero che sia gradita la discussione!

come sempre #staysharp
 
La cosa che dispiace di più è che nella community il termine bushcraft è costantemente associato al consumismo e soprattutto ad attività che non hanno molto da condividere con l essenza del bushcraft. Molti pensano che spaccare legnetti con il coltello e fare riccioli sia bushcraft quando invece stanno semplicemente facendo legna. Se mangi nel bosco e piazzi la tenda è bushcraft, no stai solo campeggiando. Quando invece inizi ad entrare in sintonia con la natura e l occhio non si ferma solo al panorama ma inizia ad analizzare tutto il materiale che la foresta ci mette a disposizione e come poterlo impiegare, beh a quel punto ci si inizia ad incamminare nella retta via del termine. La colpa è soprattutto della mala informazione che vive negli youtuber grandi bushcrafter che altro non sono che campeggiatori. Per non parlare delle indicazioni e informazioni sbagliate su coltelli e attrezzature. Ma li sconfiniamo nell ade
 
Argomenti interessanti e complessi che meritano attenzione e tempo per rispondere (che adesso non ho)
Dico solo una cosa: il problema principale per me è quello di dover cercare una definizione che reputo non necessaria perché come ho detto più volte quando si tira una linea la linea non è democratica
 
Argomenti interessanti e complessi che meritano attenzione e tempo per rispondere (che adesso non ho)
Dico solo una cosa: il problema principale per me è quello di dover cercare una definizione che reputo non necessaria perché come ho detto più volte quando si tira una linea la linea non è democratica
Assolutamente no. La discussione è incentrata sul fatto che la gente crede di fare una cosa che effettivamente non è ciò che credono. Poi sono d’accordo che ognuno può fare ciò che vuole
 
Assolutamente no. La discussione è incentrata sul fatto che la gente crede di fare una cosa che effettivamente non è ciò che credono. Poi sono d’accordo che ognuno può fare ciò che vuole
Eccolo qua il problema della linea e della definizione!

"la gente crede di fare una cosa che effettivamente non è ciò che credono"

La linea divide; noi di qua, voi di là....
 
Eccolo qua il problema della linea e della definizione!

"la gente crede di fare una cosa che effettivamente non è ciò che credono"

La linea divide; noi di qua, voi di là....

Etichettare è sbagliato, sono d’accordo, come sono d’accordo che chi fa campeggio non sia inferiore a chi fa bushcraft solo perché ha un nome meno figo!

L’unica cosa importante è rispettare la natura.

C’è pur di vero che se esiste una parola, una definizione di una disciplina, non sia storpiata!

Soprattutto se storpiata per usi commerciali, li è dove mi inalbero di più..

“Il miglior coltello da bushcraft”
“Il miglior fornello a gas da bushcraft”
“Il miglior leva caccole da bushcraft”

Nella filosofia, in cui credo io, del bushcraft, l’attrezzatura non è importante, l’attrezzatura è l’ultima cosa ,puoi usare un trc in magnacut, o un ferro di zappa affilato alla meno peggio, l’importante è che sai fare!
 
Nella filosofia, in cui credo io, del bushcraft, l’attrezzatura non è importante, l’attrezzatura è l’ultima cosa ,puoi usare un trc in magnacut, o un ferro di zappa affilato alla meno peggio, l’importante è che sai fare!
Giusto, ma li si entra in un altro registro che quello dell'estetica, della soggettività e del bello in se .
(Avevo scritto qualche post in merito, magari lo ritrovo...)
Per questo, se è vero che la questione si muove su tanti registri, non solo una definizione è impossibile ma pure nociva.

Faccio un esempio: "il vero bushcraft lo facevano i nostri nonni"
Hai già specificato che il discorso è discutibile ma aumento la profondità di visione: anche mio nonno aveva due nonni... e loro che facevano? Bushcraft? O altro? E i loro nonni a sua volta?
E allora da quando è iniziato il bushcraft?

Capisci che la linea di demarcazione tra le varie definizioni è del tutto arbitraria e ha l'unica funzione di dividere "questo da quello " producendo solo contrasti
 
Ma saper fare della legna e accendere un fuoco in determinate condizioni, non rientra esattamente nel bushcraft?
Parlo da "non buschcrafter"
 
Ma saper fare della legna e accendere un fuoco in determinate condizioni, non rientra esattamente nel bushcraft?
Parlo da "non buschcrafter"
Saper accendere un fuoco è solo uno degli aspetti di un bushcraft, ma non è l’unica cosa come spesso si crede.

Sicuramente non ne è il fine ultimo!
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Faccio un esempio: "il vero bushcraft lo facevano i nostri nonni"
Hai già specificato che il discorso è discutibile ma aumento la profondità di visione: anche mio nonno aveva due nonni... e loro che facevano? Bushcraft? O altro? E i loro nonni a sua volta?
E allora da quando è iniziato il bushcraft?

Capisci che la linea di demarcazione tra le varie definizioni è del tutto arbitraria e ha l'unica funzione di dividere "questo da quello " producendo solo contrasti

Precisazione: sono CONTRARIO alla frase il vero bushcraft lo facevano i nostri nonni!
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Giusto, ma li si entra in un altro registro che quello dell'estetica, della soggettività e del bello in se .
(Avevo scritto qualche post in merito, magari lo ritrovo...)
Per questo, se è vero che la questione si muove su tanti registri, non solo una definizione è impossibile ma pure nociva.

Discorso molto interessante, ma ovviamente si va nel soggettivo, è normale che ognuno di noi magari predilige avere determinati strumenti, ma è fine di un appagamento personale.

Ma essendo molto attivo sui social, spesso vengo criticato perché, non mi vesto in modo adeguato, uso magari coltelli con il manico in plastica o accette poco fotogeniche..

Si punta purtroppo molto all’estetica e poco al contenuto.
 
Ultima modifica:
Precisazione: sono CONTRARIO alla frase il vero bushcraft lo facevano i nostri nonni!
Nel mio messaggio l'ho sottolineato che lo avevi messo in chiaro, ma mi serviva come spunto
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Si punta purtroppo molto all’estetica e poco al contenuto.
Spesso si ma mi sento di dire che non è totalmente vero.
Ne conosco tanti che avrebbero qualcosa da ridire a riguardo
 
Per me "bushcraft" è andare nel bosco e starci bene.

Se poi accendo il fuoco con l'acciarino o la diavolina, poco mi importa.

Se per mangiare apro una scatoletta di sgombro sottolio invece di pescare una trota a mani nude nel torrente (che poi senza licenza di pesca è vietato :biggrin:), poco mi importa.

Se per ripararmi dalla pioggia uso un telo di nylon anzichè farmi una copertura con delle frasche, poco mi importa.

I miei 2 cent
 
Per me "bushcraft" è andare nel bosco e starci bene.

Se poi accendo il fuoco con l'acciarino o la diavolina, poco mi importa.

Se per mangiare apro una scatoletta di sgombro sottolio invece di pescare una trota a mani nude nel torrente (che poi senza licenza di pesca è vietato :biggrin:), poco mi importa.

Se per ripararmi dalla pioggia uso un telo di nylon anzichè farmi una copertura con delle frasche, poco mi importa.

I miei 2 cent

E allora perché chiamarlo bushcraft?
 
Per me "bushcraft" è andare nel bosco e starci bene.

Se poi accendo il fuoco con l'acciarino o la diavolina, poco mi importa.

Se per mangiare apro una scatoletta di sgombro sottolio invece di pescare una trota a mani nude nel torrente (che poi senza licenza di pesca è vietato :biggrin:), poco mi importa.

Se per ripararmi dalla pioggia uso un telo di nylon anzichè farmi una copertura con delle frasche, poco mi importa.

I miei 2 cent
Va be questa è una tua personalissima idea. Hai fatto bene a scrivere “per me” perché come concezione sei molto lontano dal bushcraft
 
Precisazione: sono CONTRARIO alla frase il vero bushcraft lo facevano i nostri nonni!
Ciao sono un sostenitore della filosofia che ognuno è libero di vivere la natura come meglio crede nel pieno rispetto dell ambiente.
Per quanto riguarda i nonni (e parlo della mia esperienza diretta ) il mio si alzava alle 5 di mattina e faceva 5 km. In salita per andare nel bosco con equipaggiamento "ULTRALIGHT" composto da una roncola, un' accetta, una sega un pezzo di pane o polenta e del formaggio, arrivava nel bosco e cominciava le attività boschive aveva costruito un capanno dove spesso si fermava la notte e piazzava sempre una trappola che spesso era un laccio che se per caso passava una lepre aveva anche la cena, e tutto questo per necessità.
Be...se questo non è Bushcraft o come vogliamo chiamarlo allora vuol dire che non mi è ancora chiaro il concetto.
 
Ciao sono un sostenitore della filosofia che ognuno è libero di vivere la natura come meglio crede nel pieno rispetto dell ambiente.
Per quanto riguarda i nonni (e parlo della mia esperienza diretta ) il mio si alzava alle 5 di mattina e faceva 5 km. In salita per andare nel bosco con equipaggiamento "ULTRALIGHT" composto da una roncola, un' accetta, una sega un pezzo di pane o polenta e del formaggio, arrivava nel bosco e cominciava le attività boschive aveva costruito un capanno dove spesso si fermava la notte e piazzava sempre una trappola che spesso era un laccio che se per caso passava una lepre aveva anche la cena, e tutto questo per necessità.
Be...se questo non è Bushcraft o come vogliamo chiamarlo allora vuol dire che non mi è ancora chiaro il concetto.
Difficile da spiegarne in concetto: cerco di dire due parole ma forse complico ancor di più.

Non dico che sia bushcraft perché loro non avevano molta scelta, o facevano cosi o morivano di fame.

Tutto quello che faceva tuo nonno per me può essere considerato bushcraft se lo si fa con quel tipo di filosofia, ma per loro era la vita reale.

Se avessero avuto più comodità le avrebbero senz’altro usate, erano quasi “costretti” a vivere in quel modo.

Noi ovviamente ci ispiriamo a quel modo di vivere per riallinarci con la natura, ma è una nostra scelta! Moltissime cose io le ho imparate da piccolo da mio nonno, che viveva in campagna ed era un mostro ad arrangiarsi (come la maggioranza dei paesani) si costruiva oggetti di ogni tipo da solo, e viveva con molta semplicità e umiltà.

Il fatto di limitare la nostra attrezzatura, ma di sostituirla con quello che troviamo in natura è un modo per avvicinarci più ad essa, di far diventare il bosco parte integrante del nostro bagaglio e non solo un posto dove poter prendere legna da ardere.
 
Condivido tutto ma la questione secondo me in questo caso non è tanto perché lo facevano ma il modo in cui veniva svolto e a mio avviso rientra nelle attività "bushcraft" o come lo vogliamo chiamare
 
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