Bussola prismatica Francis Barker M-73, manutenzione

Bussola storica la Francis Barker M-73, usata da Livingstone ed altri esploratori. Robusto corpo in ottone, zaffiro di supporto dell'equipaggio mobile, in bagno d'olio (ma olio non è, vedi dopo), illuminata dal Trizio (nessuna batteria) è possibile utilizzarla di notte.
In dotazione presso molte forze armate, tra cui quelle italiane, in alcuni paesi (USA) ne è vietata l'esportazione.
Molto robusta e ragionevolmente leggera. Un corpo di alluminio protegge il robusto cristallo, la ghiera rotante, la camera di tenuta ad espansione (quella che contiene l'olio e l'equipaggio mobile) ed il prisma ottico.
Il prisma consente una lettura precisa (anche in notturna) evitando l'errore di parallasse e traguardare il punto di riferimento con precisione.
Fare il punto su carta era molto facile.

La struttura della camera a tenuta (ottone) è fatta in modo che eventuali bolle d'aria siano allontanate dell'equipaggio mobile permettendone l'uso anche in condizioni di manutenzione non ottimali. Basta lasciare la bussola in piano per qualche minuto e dare qualche colpetto col polpastrello ai lati della stessa se si vuole accelerare il processo.
Il goniometro inciso alla base puo' essere molto utile per le attività su carta (attenzione è al contrario per facilitare il punto su mappa).

Quelle che ho trovato al mercatino è la versione di produzione italiana su licenza (Laspre S.p.A. di Pomezia) e non ho saputo resistere all'occasione. Ne ho prese due per poterne fare una funzionante.
Erano in pessime condizioni di manutenzione ma cannibalizzando una delle due sono riuscito rimetterne a nuovo l'altra.
La parte più difficile è la sostituzione del liquido di galleggiamento e smorzamento (l'equipaggio mobile è così sensibile che oscillerrebbe in contunuo); qui descrivero' la procedura con foto a corredo.

Attrezzatura necessaria.
Vedi foto, dove al centro c'è il corpo bussola in alluminio (da sostituire nel mio caso).
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Il ferma-ghiera è a ore 10:30, ben visibile sul corpo in questa foto. Individuatelo perché servirà a breve.
È opportuno posizionare il tutto su un vassoio coperto da un panno e tenere un tovagliolo in carta vicino.

Per prima cosa bisogna rimuovere la camera a tenuta dal corpo bussola.

È da notare che la vite-tappo (vedi foto)
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è accessibile anche senza rimuovere la camera a tenuta dal corpo bussola ma parte del liquido andrebbe nell'interstizio tra bussola e corpo e dovrete aprire tutto per pulire comunque.

Rimozione della ghiera rotante.
Agire sul ferma-ghiera (quello a ore 10:30 nella foto precedente o quello a ore 01:30 nella foto qui sotto) e liberare la ghiera rotante, deve ruotare libera senza attrito sul ferma ghiera.
Inserire una lama sottile, un taglierino, Tra ghiera e collarino della bussola.
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Sentirete la ghiera fare un percepibile "click" ma non è ancora libera. Inserire un cacciavite a taglio piccolo nel lato opposto e la ghiera salterà via. Attenti a fare questa operazione in piano o la ghiera potrebbe rotolare via.
In foto la M-73 e la ghiera rimossa.
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Rimossa la ghiera rotante, occorre estrarre la camera a tenuta dal corpo-bussola.

Estrazione della camera a tenuta.
Rimuovere le viti laterali di ritegno poste ad est ed ovest (in foto quella ad est)
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Nella stessa foto sono visibili anche viti color alluminio, serviranno a breve.
Per estrarre la camera a tenuta dal corpo bussola è necessario un attrezzo apposito che io non ho; mi insegnarono però a farne a meno e qui spiego come.
Svitare due viti color alluminio (due opposte) quel tanto che basta per poterci infilare una unghia o un cavetto. Tenere con una mano il corpo bussola ed estrarre la camera a tenuta tirandolo via con l'altra.
La tentazione di aiutarsi spingendo da sotto (c'è un foro che lascia vedere la superficie di espansione in ottone ed il dado regolazione equipaggio mobile) sarà forte. Resistete alla tentazione perché quella superficie è molto sottile e facile da danneggiare; oppure agire con estrema delicatezza.
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In foto il fondo della camera a tenuta estratto dal corpo bussola, visibile la superficie di espansione. La superficie di espansione, si espande verso l'esterno o verso l'interno della camera a tenuta per assecondare le variazioni di volume del liquido di bagno dovute alla temperatura.

Rimozione della vite-tappo
Oramai sapete di cosa parlo e va rimossa con attenzione estrema non perché il liquido potrebbe fuoriuscire (non dovrebbe) ma per non danneggiare la guarnizione di tenuta: originariamente in sottilissimo cuoio o rame, ne ho viste anche in simil-oring.
In foto la vite tappo rimossa dalla camera a tenuta. Visibile lo svaso sede della tenuta.
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Se la guarnizione è danneggiata o assente (come nel mio caso) la bussola non perderà liquido e funzionerà bene ma tenderà ad assorbire aria all'interno e a fare bolle d'aria nel liquido dopo pochi sbalzi di temperatura.
Ho ricostruito la guarnizione usando la pelle di un vecchio paio di scarpe forata e tagliata a misura. Per ora regge.

Rimozione vecchio liquido
Col tempo, il liquido perde trasparenza e scurisce ostacolando dapprima la visione notturna e poi anche quella diurna. Va cambiato ogni anno.
Il liquido contenuto all'interno è petrolio rettificato (la minor viscosità permette all'equipaggio mobile di muoversi con rapidità) che potete trovare in qualunque ferramenta.
Non esce capovolgendo la camera occorre aspirarlo con una siringa finché possibile. Vedi foto.
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Poi rimuovere l'ago ed aspirare il liquido rimasto con la siringa tenendo il foro della camera in basso.

Ripristino liquido.
Lavare bene l'interno della camera con del petrolio rettificato nuovo, svuotare nuovamente.

È arrivato il momento di riempire di liquido la camera è rinchiudere tutto.

Aspirare senza ago e molto lentamente il petrolio per evitare la formazione di schiuma o bollicine nella siringa ed iniettare il liquido all'interno con altrettanta lentezza tenendo la camera in verticale ed il foro in alto.
Si formerà una grossa bolla che occuperà metà quadrante.
Poggiare poi la camera a quadrante in basso e sede della vite-tappo in alto a circa 45° e continuare ad inserire liquido assecondando lo svuotamento dell'aria con qualche gentile colpetto di polpastrello.
Quando la camera è piena chiudete e lasciate riposare 30-60 minuti muovendo ogni 5-10 minuti la bussola con dolce lentezza per finire il movimento ogni volta con il foro in alto.
Riaprire la vite ed iniettare le ultime gocce portando il liquido a traboccare e serrare con forza la vite-tappo, non eccessiva ma abbastanza da mettere la guarnizione in sede e al lavoro.

Rimontaggio.
Operazioni in ordine inverso ed il gioco è fatto.
In foto il risultato finale: la bussola M-73 in tutto il suo splendore.
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Il simbolo "pericolo radiazioni" non è li a caso. La bussola e' illuminata da materiale radioattivo: il trizio. Esausto in 10anni la Barker originale, 15 anni la versione italiana.
 
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Ciao @ilCriptarca, che dire di più oltre a quanto già scritto? Ecco quà, apprezzabile che la bambina sia in millesimi, diavolo tentatore mò mi torna la scimmia:)

Ti capisco, che sia la stessa scimmia?:ka::ka:
Camminavo avanti e dietro da quella bancarella come una tigre in gabbia... e poi... mi son deciso.:unsure:

Me le vendeva come elegante ferma-carte!:gover:
Speravo che una delle due fosse la Barker originale (Valore 475$).

L'ho prese per poche decine di euro: "...ci son le bolle...non funziona bene..Ne devo prender due per farne una..ma è radioattiva..." le solite negoziazioni da mercato dell'usato.:roll:
 
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Son bravi gli inglesi a farsi pagar caro quel che fanno bene. Non credo ce li spenderei nemmeno io, @Charlie .

Mi son divertito a vedere se ero ancora capace di metterne a punto una.
Mi son divertito a condividere la cosa con tutti voi, GRAZIE per l'attenzione ed i complimenti.
Ma finisce qui.

Domani approfitto di un giretto in montagna sul Gran Sasso e la testo:
- farò il punto un paio di volte e
- vedo se la guarnizione del tappo-vite cosi ricostruita tiene; lo sbalzo di temperatura e di pressione saranno un bel test.
Non credo che rinuncero' al GPS. Tornare indietro a bussola, carte, goniometro, matita e righello...non è una opzione.

Mi intristisce pensarlo, ma è così.
 
Bell' oggetto! Leggendo ho imparato anche qualcosa sulle bussole, grazie!

da escursionista istintivo (non faccio orientering e non sono sono appassionato di cartografia) ho sempre preferito una bussola semplice e leggera, "pronta" piuttosto che precisa. Bussole del tipo qui presentato non le avevo mai capite del tutto, l'idea di una postazione di artiglieria non mi era venuta in mente... il fatto che per usarle si debba star fermi con una carta in mano in un luogo con una ampia vista (mentre io tiro fuori la bussola solo quando... non si vede niente!) mi aveva fatto già decidere per lasciarle nel cassetto.
 
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