Bussola: Silva Expedition 4 vs. Brunton TruArc 10

quoto paro paro znnglc ... per me il miglior modo di puntare è questo:
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... quello c.d. "a pistola" che non è un insulto milanese ... :rofl: poi magari provandola mi convinco del contrario ...
 
Tra parentesi ..... sia la 54 che la meridian sono 0.5° ...... ma voi riuscite realmente ad apprezare il mezzo grado ?..... cioè se fate dieci letture, leggermente distanziate fra di loro nel tempo, sono tutte e dieci +/- 0.5° ?

Ciao :si:, Gianluca
 
Ho visto ora il sistema di puntamento della Expedition54 e devo dire che è spettacolare... non conoscevo quel tipo di sistema su una cartografica.

Fatto questo appunto, tuttavia, mi viene da chiedere una cosa: dato che devi tenere l'occhio attaccato al prisma, come fai a traguardare un monte che, ad esempio, ti sovrasta? Non puoi angolare troppo la bussola perché poi l'ago non dovrebbe funzionare più bene.

Nelle Cammenga, hai un filo molto lungo che ti consente di mirare anche oggetti più in alto o in basso mantenendo la bussola piana mentre nelle bussole a specchio devi tenere la bussola con il braccio disteso e quindi alzare il braccio come vuoi pur mantenendo il palmo in piano... ma con la E.54 come si fa?
 
Beh non si fa, ma concordo che è più unico che raro!
Gianluca, tutte hanno i loro pregi. Se ad esempio facessero una cammenga con capsula trasparente e linee guida per l'allineamento con il reticolo della carta non sarebbe male. Mancherebbe però un coordinatometro integrato...
 
ma concordo che è più unico che raro!
Capito... anche se nel mio caso sarebbe parecchio limitante dato che, non muovendomi su quote alte, finisco sempre col traguardare puntando verso l'alto :) ma capisco che, se sei in cresta, finisci col collimare punti fiduciali che comunque non richiedono troppa inclinazione per fare la lettura
 
beh a meno di non considerare scenari estremi, se devi puntare una cima (che poi è la cosa che io faccio il 90% delle volte) basta che resti in piano posizionandoti sulla proiezione verticale della vetta, non credo sbaglieresti di molto rispetto ad un puntamento "diretto"
 
Dunque, correggetemi se sbaglio, ma l'algebra non è il mio forte.
La questione è: vale la pena ridurre la scelta alle bussole con anche i millesimi? (siano cartografiche o da traguardo)
Perchè se usiamo la formula da applicare per trovare la lontananza di un punto osservandone l'azimut millesimale da due punti noti e vicini fra loro, ad esempio 5m (che è il cordino che mi porto sempre dietro), cioè

d[km] = AB[m] / alfa°° - beta°°

... e se consideriamo che le cartografiche hanno una risoluzione della scala graduata che non va al di sotto dei 50 millesimi e che le simil-cammenga hanno una risoluzione di 20 millesimi, ne deduco che se sarò precisissimo non potrò comunque apprezzare una differenza di azimut inferiore a quei limiti.
Il che significa che spostandomi di 5 metri, non sarò in grado di leggere correttamente l'azimut millesimale per punti distanti oltre i 100 METRI con la cartografica e 250 METRI con la cammenga
(5/50 = 0,1km; 5/20 = 0,250km)
...anche ipotizzando che mi sposti di 10 metri il limite di uso sarebbe rispettivamente 200M e 500M.

Il che rende piuttosto inutile questa funzionalità, visto che in montagna si parla di kilometri. Sbaglio qualcosa?
 
io parlo della mia esperienza con la bussola ... essendo in toscana non è che sei circondano dai monti ... e il punto lo fai coi poderi/colline/paesi che vedi ... quindi grosso modo individui dove sei dalla carta e poi parti con la triangolazione usando un paio di punti riconosciuti più vicini ... se sei preciso al grado/grado e mezzo (e ce la fai con la cammenga .. visto che le tacche sono ogni 2 gradi) poi ho verificato che sbagli davvero di poco (circa 10 metri) rispetto a quello che segna il gps (gps L1 con errore 5 m), quindi una buona precisione e velocità di puntamento (che ad esempio con la rectad10 è snervante coi numerini micrognosi ...) portano ad ottimi rapporti precisione/velocità di fare il punto, con la possibilità di usare il cursore della bussola (comodissimo nella cammenga) per sapere dove andare quando sei in mezzo al bosco e non vedi una cippa. Spero di essere stato chiaro ... si fa prima a farlo vedere che a spiegarle queste cose ...
 
Mi riservo di guardare nella mia che è una replica innominata della cammenga ma dalle foto online ho visto che le tacche sono ogni 20 millesimi e non ogni 2, per cui se non ho sbagliato i conti quel tipo di utilizzo che dicevo non ha molto senso in montagna.
Resta invece valida per calcolare la propria posizione (parlo asempre di millesimi) perché in questo caso usi due punti come vette o paesi ben più distanti fra loro, in cui il margine di 20°° non lo avvicini neanche, però non è questo l'uso che più eventualmente mi servirebbe dei millesimi; quel tipo di lavoro lo faccio più agevolmente con i gradi sessagesimali e una cartina di cui conosco la scala che porto sempre con me...
Sono perplesso...
 
Secondo me con una bussola 360 con tacche ogni mezzo grado, una tabellina con i calcoli già fatti, un cordino da 10 mt con una tacca a 5, fai la stessa cosa che con una millesimale senza per forza obbligarti ad acquistarne una.

Considera che mezzo grado sono circa 8°° direi un discreto grado di precisione.

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
domanda (un po' OT forse). questo cordino di cui parlate a cosa serve? se capisco bene rappresenta una distanza fissa dai cui estremi si traguarda un punto lontano e usando le proprietà dei triangoli e un po' di trigonometria si ricava la lunghezza dei lati e quindi la distanza del punto. è cosi? quindi a parità di lunghezza del cordino, più il punto traguardato e' lontano meno il metodo si puo' applicare poichè starei avvicinandomi a una situazione in cui traguardo un punto dalla stessa postazione. o sbaglio?
 
diventa un po' "brigoso" con pure il foglietto dei conti, ma a parte quello a trovarne di cartografiche col mezzo grado! forse c'è giusto la Expedition 54 che ti permette di leggerlo. E comunque, anche con una precisione-limite di 8°° secondo la formuletta non potrei stimare distanze oltre i 1,25 km, spostandomi di 10 metri... insomma...

Forse però il metodo del cordino non è il top come soluzione, è impossibile avere una bussola così precisa e leggibile.
Più intelligente potrebbe essere quella di partire da un punto X mirando a Y, trovarne l'azimut sessagesimale ed aumentarlo/diminuirlo di 90° per individuare una linea perpendicolare a quella della distanza su cui muoversi prima a destra poi a sinistra, anche di 50 o 100 metri, punti da cui fare le letture in millesimi di cui si parlava. Il problema è che in terreni dove (ipoteticamente) ci può essere bisogno di questi calcoli, raramente l'orografia ti consente di vedere lontano da due punti così distanti.
 
sì l'avevo vista, bellissimo lavoro ma il mio obbiettivo inizialmente dichiarato è addirittura quello di accorpare il coordinatometro nella bussola, quindi prendere uno strumento che poi mi richiede della documentazione di supporto non va proprio nella mia direzione.

grazie cmq per la conferma sui 100metri, probabilmente la storia della cordella è un'utopia.
 
La K&R meridian ha il mezzo grado ma è una topografica :) e con il cordino a 10 mt non vai oltre i 1145.5 mt, con 20 mt. di cordino raddoppi ect ect.

Secondo me con distanze elevate, avendone la possibilità, credo che sia più logico fare il punto su una cartina e poi, da essa, ricavare eventuali ulteriori informazioni.

Non avendo la cartina c'è sempre il problema della distanza fra i due punti di rilevazione che devono essere proporzionali alla distanza dell'obbiettivo.

Ciao :si:, Gianluca
 
@mdsjack Si, si, l'avevo capito... era comunque per postarlo che può sempre servire, al massimo potresti anche buttarla sullo smartphone e tenerla lì nell'ottica del "non si sa mai". Anche perché è da testare bene nel senso di calcolare la distanza e poi verificare sulla tabella :) Una volta verificata bene allora si potrebbe usare direttamente la tabella.
 
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