Sì, il giudizio è positivo. Dopo poco più di un anno dalle richieste di informazioni da parte di skyrunner posso però aggiungere alcuni particolari.
Il carico: le mie uscite più gravose sono quelle con tenda, in cui mi porto tutto l'occorrente per dormire, mangiare almeno due giorni più un paio di litri d'acqua. In genere il dislivello positivo di una giornata è attorno a 1000/1500. In queste condizioni riesco a trasportare agevolmente un peso entro i 14/15kg (ma se riesco a stare entro i 12 è ovviamente meglio
). Oltre avverto una certa fatica, per una minore tenuta della fascia ventrale, per la maggiore difficoltà nell'equilibrare il carico e, soprattutto, per il peso in sè.
Accortezze nel caricare: oltre la normale disposizione del carico in base al peso, bisogna prestare attenzione a non disporre qualcosa lungo lo schienale che ne alteri la forma. Il bastino è un telaietto di alluminio grossomodo a forma di U (c'è una foto qualche post più su) che piega lo schienale ed evita che pressi la schiena, oltre ovviamente dirigere gran parte del peso sulla fascia ventrale. Il centro dello schienale, però, non è protetto per dare spazio all'apertura "backdoor" e contribuire alla generale riduzione del peso dello zaino. In sostanza è necessario evitare di avere spigoli o simili che premano centralmente lo schienale, in mezzo allo spazio lasciato dal telaio, perché non consentirebbero un appoggio ottimale dello schienale sulla schiena o, peggio, sentiremmo le punte.
Porta materiale:è molto semplice utilizzare i supporti esterni per agganciare ulteriore materiale. Questo inverno mi è capitato di trasportare due paia di ciaspole (una per lato più una per fettuccia di chiusura della patella). Ogni volta che lo porto con me, lego il materassino all'esterno (l'ultima versione è con l'uso di una fettuccia esterna e dei passanti dello zaino, circa come in una foto poco sopra).
Per uscite non alpinistiche e nel caso non si abbia la sacca idrica, potrebbe essere utile avere un porta borraccia esterno. In questo caso bisognerebbe ricorrere a sistemi esterni da agganciare a spallacci o cinghie di compressione.
Equilibrio: nulla di particolare da segnalare. Pure con i carichi appena descritti, tutto dentro tranne il materassino all'esterno, non ho mai avuto difficoltà ad affrontare tratti esposti, ripidi o scivolosi.
Nota negativa: dopo due anni pieni di utilizzo proprio e improprio (questi giorni sto trasportando libri per un trasloco
) c'è una cucitura di una delle fettucce che collegano la patella superiore al dorso, circa in corrispondenza degli spallacci, che ha perso un punto. E' strano perché non è sicuramente la zona più sollecitata, per cui, forse, era fragile sin dall'acquisto.