Dati
Data: agosto 2017
Regione e provincia: Alpes Maritimes-Francia
Località di partenza: Le Boreon
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 9 ore soste incluse
Chilometri: 15
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Immense pietraie nella parte alta e qualche roccia da arrampicare
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: paline
Dislivello in salita: 1350
Quota massima: 2921
Accesso stradale: Uscita di Nizza-St. Isidore, risalire la valle du Vars, dopo Plan du Vars, a sinistra per St. Martin Vesubie.
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Lentamente smaltisco la sbornia del Monviso, e si sa, la vita continua ..... ora dovrò accontentarmi di collinette attorno ai 3000 mt.
"È sempre dura scegliere una cima dopo un colosso, ma il bello di realizzare un sogno è continuare a viaggiare pensando di realizzare il prossimo" come dice l'amica Alessandra.
L' oronimo deriva dal provenzale e significa "zucca", spicca sullo spartiacque principale tra i valloni Boreon (Vesubie) e Gesso della Barra. L'appuntita e angusta vetta più alta dei 4 Cayres è quella di confine, e da qui si gode un'eccellente vista panoramica sull'aspro ambiente circostante e sopratutto sul versante nordoccidentale del monte Gelas.
E' così che decido finalmente di visitare il fantastico vallone di Boreon, sede della parte francese del "trekking del lupo"
La prima parte dell'itinerario si svolge su sentieri battuti e segnalatissimi, quasi pianeggianti, immersi nei lariceti fino ai bellissimi pianori del Rifugio di Cougourda.
Giunti nei pressi del rifugio si segue per brevissimo tratto l'indicazione "Pas des Ladres" (balise 426) e attraversato un ponticello in legno, si lascia il sentiero principale svoltando a sx su traccia non sempre ben visibile. Da questo punto in poi, come è uso in Francia, non esistono più ne segni ne paline. Mentre sono segnalati benissimo i passi principali, le vette sono lasciate (forse giustamente) all'inventiva, senso dell'orientamento e avventura dei salitori.
La traccia diviene via via più marcata, si risalgono le roccette della testata morenica del Lagarot del Sages (ormai ridotto a poco più di una pozzanghera), si raggiunge abbastanza in alto il vasto pianoro del laghetto e si segue la traccia di destra in salita lasciando quella (non segnalata) che si inoltra nel fondo del vallone che conduce al Cayre dell'Agnel.
L'itinerario diventa subito complicato dovendosi arrampicare su rocce (EE) per una quindicina di metri, poi seguendo gli ometti ci si inolta nel vallone morenico destreggiandosi alla meglio nella pietraia che ci accompagnerà sempre fino alla soprastante e ben visibile ampia Basse de Cougourda. Quasi sotto al passo, sempre seguendo gli ometti, in faticosa salita su sassi, si sale a sinistra puntando le rocce delle vette per evitare l'infido ghiaione della parte terminale.
Si prosegue ora in leggera salita puntando lo sperone roccioso a sx del passo di Cougourda dove si nota una grande fessura, ci si arrampica (EE) alla meglio sulle rocce a sx della medesima ed in breve si raggiunge lo spartiacque di confine. La traccia su erba e pietrisco, dapprima pianeggiante, si inoltra nella valle Gesso e poco dopo inizia a salire ripida verso sx su erba, pietre e ghiaia raggiungendo le ultime roccette (EE) che sostengono l'angusta vetta.
La salita, mai ripida, nel bellissimo Vallon du Boreon verso il rifugio de Cougourda
Vicino al rifugio, andando a dx si risale la morena pietrosa verso il Lac des Sagnes
E si continua in salita verso il primo Cayre (ometti e tracce di passaggio)
Superata la prima rampa di rocce (EE). In fondo il Lagarot des Sagnes
Le 4 vette, tutta la Comba e in fondo la Basse de Cougourda
Il passaggio migliore (il più facile, EE/F-) si trova immediatamente a dx dello spuntone a sinistra
a dx dellla Bassa, la cima dei Gaisses
Tutto il vallone morenico faticosamente risalito visto dalla Basse de Cougourda
Il Gelas vicinissimo con il famoso ghiacciao ridotto a chiazze. Che tristezza!
Clapier alla sua sinistra, Grand Capelet alla sua destra
Gaisses e Lombard
e a sx due delle 4 vette del Cougourda, la prima è la più alta
dalla vetta verso nord: Cima Cairas, Malariva, Agnel, Roc di Fenestrelle e Ciamberline
Le ultime roccette lato Piemonte
Chi è che viene a rompere le balle, diceva quello stambecco.
In cima!!!!!
Vista est: Valle Gesso della Barra e Barra della Siula
a nord: Nasta, Argentera, Caire dell'Agnel, Cima dell'Agnel e Roc delle Fenestrelle
Gelas a sud-est
Nord-est, Valle Gesso
a ovest, due delle 4 cime e Testa della Rovina
ogni vetta ha il suo strapiombo....
Relax assoluto
e purtroppo si ricomincia a scendere
Ultimo sguardo ai Caires
E non può mancare il "rigeneramento" dando il nostro piccolo contributo all'economia montana anche se dei cugini francesi
La via di salita come si vede dopo la prima rampa di rocce, quando si arriva sull'orlo della morena
Via di salita (in viola) dal Rif. de Cogourde alla vetta.
Dapprima la labile traccia verso il Caire dell'Agnel (non segnalato) poi deviazione nella Comba di Cougourde
Prosit!!
Data: agosto 2017
Regione e provincia: Alpes Maritimes-Francia
Località di partenza: Le Boreon
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 9 ore soste incluse
Chilometri: 15
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Immense pietraie nella parte alta e qualche roccia da arrampicare
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: paline
Dislivello in salita: 1350
Quota massima: 2921
Accesso stradale: Uscita di Nizza-St. Isidore, risalire la valle du Vars, dopo Plan du Vars, a sinistra per St. Martin Vesubie.
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Lentamente smaltisco la sbornia del Monviso, e si sa, la vita continua ..... ora dovrò accontentarmi di collinette attorno ai 3000 mt.
"È sempre dura scegliere una cima dopo un colosso, ma il bello di realizzare un sogno è continuare a viaggiare pensando di realizzare il prossimo" come dice l'amica Alessandra.
L' oronimo deriva dal provenzale e significa "zucca", spicca sullo spartiacque principale tra i valloni Boreon (Vesubie) e Gesso della Barra. L'appuntita e angusta vetta più alta dei 4 Cayres è quella di confine, e da qui si gode un'eccellente vista panoramica sull'aspro ambiente circostante e sopratutto sul versante nordoccidentale del monte Gelas.
E' così che decido finalmente di visitare il fantastico vallone di Boreon, sede della parte francese del "trekking del lupo"
La prima parte dell'itinerario si svolge su sentieri battuti e segnalatissimi, quasi pianeggianti, immersi nei lariceti fino ai bellissimi pianori del Rifugio di Cougourda.
Giunti nei pressi del rifugio si segue per brevissimo tratto l'indicazione "Pas des Ladres" (balise 426) e attraversato un ponticello in legno, si lascia il sentiero principale svoltando a sx su traccia non sempre ben visibile. Da questo punto in poi, come è uso in Francia, non esistono più ne segni ne paline. Mentre sono segnalati benissimo i passi principali, le vette sono lasciate (forse giustamente) all'inventiva, senso dell'orientamento e avventura dei salitori.
La traccia diviene via via più marcata, si risalgono le roccette della testata morenica del Lagarot del Sages (ormai ridotto a poco più di una pozzanghera), si raggiunge abbastanza in alto il vasto pianoro del laghetto e si segue la traccia di destra in salita lasciando quella (non segnalata) che si inoltra nel fondo del vallone che conduce al Cayre dell'Agnel.
L'itinerario diventa subito complicato dovendosi arrampicare su rocce (EE) per una quindicina di metri, poi seguendo gli ometti ci si inolta nel vallone morenico destreggiandosi alla meglio nella pietraia che ci accompagnerà sempre fino alla soprastante e ben visibile ampia Basse de Cougourda. Quasi sotto al passo, sempre seguendo gli ometti, in faticosa salita su sassi, si sale a sinistra puntando le rocce delle vette per evitare l'infido ghiaione della parte terminale.
Si prosegue ora in leggera salita puntando lo sperone roccioso a sx del passo di Cougourda dove si nota una grande fessura, ci si arrampica (EE) alla meglio sulle rocce a sx della medesima ed in breve si raggiunge lo spartiacque di confine. La traccia su erba e pietrisco, dapprima pianeggiante, si inoltra nella valle Gesso e poco dopo inizia a salire ripida verso sx su erba, pietre e ghiaia raggiungendo le ultime roccette (EE) che sostengono l'angusta vetta.
La salita, mai ripida, nel bellissimo Vallon du Boreon verso il rifugio de Cougourda
Vicino al rifugio, andando a dx si risale la morena pietrosa verso il Lac des Sagnes
E si continua in salita verso il primo Cayre (ometti e tracce di passaggio)
Superata la prima rampa di rocce (EE). In fondo il Lagarot des Sagnes
Le 4 vette, tutta la Comba e in fondo la Basse de Cougourda
Il passaggio migliore (il più facile, EE/F-) si trova immediatamente a dx dello spuntone a sinistra
a dx dellla Bassa, la cima dei Gaisses
Tutto il vallone morenico faticosamente risalito visto dalla Basse de Cougourda
Il Gelas vicinissimo con il famoso ghiacciao ridotto a chiazze. Che tristezza!
Clapier alla sua sinistra, Grand Capelet alla sua destra
Gaisses e Lombard
e a sx due delle 4 vette del Cougourda, la prima è la più alta
dalla vetta verso nord: Cima Cairas, Malariva, Agnel, Roc di Fenestrelle e Ciamberline
Le ultime roccette lato Piemonte
Chi è che viene a rompere le balle, diceva quello stambecco.
In cima!!!!!
Vista est: Valle Gesso della Barra e Barra della Siula
a nord: Nasta, Argentera, Caire dell'Agnel, Cima dell'Agnel e Roc delle Fenestrelle
Gelas a sud-est
Nord-est, Valle Gesso
a ovest, due delle 4 cime e Testa della Rovina
ogni vetta ha il suo strapiombo....
Relax assoluto
e purtroppo si ricomincia a scendere
Ultimo sguardo ai Caires
E non può mancare il "rigeneramento" dando il nostro piccolo contributo all'economia montana anche se dei cugini francesi
La via di salita come si vede dopo la prima rampa di rocce, quando si arriva sull'orlo della morena
Via di salita (in viola) dal Rif. de Cogourde alla vetta.
Dapprima la labile traccia verso il Caire dell'Agnel (non segnalato) poi deviazione nella Comba di Cougourde
Prosit!!