Recensione Cacciatore raccoglitore genitore

Saro’ stato sfortunato io,non lo metto in dubbio, e lungi da me generalizzare, ma dopo tre anni di scuola media in cui ricordo professori molto motivati e concentrati sull’insegnamento, mi tocca dover ricordare cinque anni da incubo presso un liceo scientifico con indirizzo matematico dove l’80% dei docenti presentava un letale mix di faziosità politica e costante polemica sull’importo del loro salario, che ovviamente erano costretti ad arrotondare con millemila lezioni private rigorosamente al nero …

Ricordo bene quando il professore di lettere e latino chiese di portare “un giornale” in classe, ed io passai dall’avere 8 e 7 ad avere un 5 e mezzo fisso ad entrambe le sue materie…
Ricordo bene la delusione provata quando scambiando la “brutta” di due compiti con una ragazza a cui piacevo e che prendeva sempre 9 e 10, vidi che i voti erano sulla persona e non su ciò che veniva scritto sul foglio…
Ricordo bene quando iniziai ad andare a lezione privata da un professore consigliato dal mio docente,come cambiarono le sue interrogazioni…

All’università fortunatamente i professori non si ricordavano nemmeno chi eri, e devo dire che solo una volta e’ successo che un professore guardasse i miei voti sul libretto prima di comunicarmi il suo.

Questo per dire che serve fortuna anche nel percorso scolastico, e che se e’ vero che tanti ragazzi sono “rovinati” dalle famiglie, e’ anche vero che la scuola stessa per tanti ragazzi ha rappresentato “il bullo”…


Sull’educazione dei ragazzi “migliore altrove” mi vengono in mente i bambini peruviani messi a far mattoni, ed i kibbutz dove lo stato e’ libero di indottrinare i suoi futuri piccoli schiavi.

Che poi anche qui dal dopoguerra fino agli anni 70 chi nasceva in certe famiglie non e’ che facesse una grande infanzia…
 
Per carità..:ka: non fatemi ricordare i tempi del liceo (classico, A. Manzoni, Milano 1965-1970)... quella gentildonna della prof di italiano e latino, quando la mamma dell' allora " fidanzata" ( poi dal 1977 moglie )si presentò al colloquio con gli insegnanti, si sentì in dovere di raccomandarle di "impedire a quel disgraziato {io) di rovinare sua figlia"..
:)... come si dice.. "se non hai niente di carino da dire... taci"
 
non pensate mai alla scuola che abbiamo fatto noi! C'è in mezzo tutto il giorno e tutta la notte con quella che c'è adesso.

Questo è un altro problema delle famiglie di oggi: col fatto che tutti sono andati a scuola sono tutti "saputi" su quel che è la scuola senza rendersi conto che è passato come minimo un ventennio, venti anni che l'hanno stravolta.

P.S. grazie per chi si è felicitato per l'obiettivo che raggiungerò a settembre ;)
 
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