- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Regionale Sirente-Velino
Dati
Data: 14 Settembre 2016
Regione e provincia: L'Aquila
Località di partenza: Loc. Terra Nera, Forme (1133 m)
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: 4h 30' (ma forse io ho un pò esagerato con il ritmo)
Chilometri: 16.3
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Nessuna, a parte il dislivello importante. Se fatta in condizioni invernali, questo percorso riserva insidie aggiuntive specialmente in cresta.
Periodo consigliato: Fine Estate - Autunno, considerando che la Valle Majelama è chiusa al pubblico fino al 15/8.
Segnaletica: Buona, anche se il percorso è molto intuitivo.
Dislivello in salita: 1500 m
Dislivello in discesa: Idem
Quota massima: 2424 m (M. Cafornia)
Accesso stradale: Percorrendo l'A25 si esce a Magliano de' Marsi e si segue l'indicazione per Ovindoli. Arrivati a Forme, si raggiunge la piazza centrale del paese da cui parte verso sinistra la via Valle Lama che, dopo 3 km, conduce alla loc. Terra Nera, base di partenza posta proprio all'imbocco della Valle Majelama.
Descrizione
Erano 2 mesi che mio malgrado non ho potuto effettuare o solo pianificare escursioni: una serie di circostanze sfavorevoli mi hanno tenuto lontano dalle montagne e, ahimè, anche dal forum (dovrò rileggermi qualche post meno recente per mantenermi aggiornato!).
Una fortunata combinazione tra gli impegni di lavoro e una inaspettata finestra meteo decente, mi hanno indotto a provare questo giro che, in realtà, avevo in mente già da qualche mese ma che ero stato costretto a rinviare fin troppe volte.
Obiettivo era raggiungere la Cimata Fossa dei Cavalli mediante un percorso ad anello vario ed entusiasmante attraverso la celebre Valle Majelama e tornare alla base percorrendo la cresta della Selva del Coco, affascinante dorsale a semicerchio che delimita da un lato la Majelama stessa e dall'altro racchiude il vallone Rietiello come naturale prosecuzione della Cimata.
Alle 7,30 inizio la mia passeggiata seguendo il sentiero n.8, che si addentra nella stretta bocca della valle e che conduce al M. Bicchero, tappa intermedia di questo giro.
Le alte pareti della Sentina, schermando i raggi del sole non ancora alto, rendono buia e anche un pò tetra questa parte iniziale del percorso:
In questo tratto la salita è lieve e non richiede particolari sforzi: ne approfitto per accelerare il passo, dato che alle 15 le previsioni danno temporali più che probabili. Oltrepasso la deviazione per la valle della Genzana ed il panorama si allarga, consentendo di scoprire i bastioni rocciosi sia della Costa Stellata che della Cimata:
Uno sguardo indietro, verso la valle Majelama ancora immersa nell'oscurità:
Di fronte a me il sentiero sale la Valle del Bicchero (ora si chiama così) in maniera molto più sinuosa: le pendenze aumentano, si superano massi erratici e brecciai. Insomma, qui lo scenario è completamente diverso rispetto al primo tratto:
E' stato proprio qui che ho avuto il ''piacere'' di incrociare due branchi di cinghiali, prima uno di una quindicina di esemplari poi un'altro di sei, entrambi che scarufavano nel bel mezzo del sentiero.
Per mia fortuna, appena mi hanno visto sono fuggiti; non avrei saputo come comportarmi in caso contrario.
Comunque proseguo di buona lena la risalita dell'ultimo tratto di valle, raggiungendo i 2075 m della sella da cui osservo tutta la strada percorsa fin qui:
Da qui si intercetta il sentiero n.1 che risale da Capo di Pezza e che conduce al Velino:
Il sentiero piega in direzione S, passando per il Monte Bicchero e scoprendo fantastici scorci sull'anfiteatro morenico a Nord del Velino:
In breve raggiungo la Selletta Cafornia: anzichè prendere il sentiero vrso Est che per cresta mi porterebbe direttamente alla Cimata Fossa dei Cavalli, decido di fare una puntatina sul M. Cafornia, cima di cui nutro un profondo rispetto (in fondo non è lontana, la deviazione è doverosa!).
Sono le ore 10,30 quando raggiungo la croce di vetta. Da qui, posso ammirare da un palcoscenico d'eccezione il Velino:
e la Cimata Fossa dei Cavalli, con la sua naturale prosecuzione denominata Selva del Coco:
Saluto il Cafornia, pensando che per un pò non ci vedremo più (quest'anno è la terza volta che ci incontriamo, ma mai dire mai ...), e riprendo il sentiero che, per una cresta non troppo esposta mi conduce alla Cimata, obiettivo della passeggiata:
A questo punto il ritorno alla base viene fatto mediante una discesa a planare lungo la Selva del Coco, un facile fuori sentiero che consente di apprezzare da un lato il vallone Cafornia:
dall'altro apre stupendi scorci verso la valle Majelama risalita poche ore prima:
Immagini della lunga dorsale della Selva del Coco:
La costa della Sentina, vista durante la discesa:
La lunga discesa termina proprio in corrispondenza della sterrata che conduce al Casale del Monte. Da qui in 5' si raggiunge la loc. Terra Nera. Sono le ore 12,10 quando soddisfatto raggiungo la macchina, mentre osservo le nubi che, come previsto, hanno avvolto le alte quote e faranno imperversare gli attesi temporali.
Questa escursione è stata proprio un bel modo per fare il mio ritorno in montagna: i paesaggi mutevoli, i panorami eccezionali, i vari scenari che si sono presentati hanno reso questo giro molto interessante. Devo dire che ora questo angolo di Appennino lo sento abbastanza ''mio'', avendo raggiunto le varie sommità da diversi versanti e avendone conosciuto molti aspetti che la prima volta mi erano completamente sfuggiti.
Lungi da me dal pensare di conoscerlo a fondo, non si finisce mai di imparare. Per questo non vedo l'ora di tornarci!
Ad Maiora!
Data: 14 Settembre 2016
Regione e provincia: L'Aquila
Località di partenza: Loc. Terra Nera, Forme (1133 m)
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: 4h 30' (ma forse io ho un pò esagerato con il ritmo)
Chilometri: 16.3
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Nessuna, a parte il dislivello importante. Se fatta in condizioni invernali, questo percorso riserva insidie aggiuntive specialmente in cresta.
Periodo consigliato: Fine Estate - Autunno, considerando che la Valle Majelama è chiusa al pubblico fino al 15/8.
Segnaletica: Buona, anche se il percorso è molto intuitivo.
Dislivello in salita: 1500 m
Dislivello in discesa: Idem
Quota massima: 2424 m (M. Cafornia)
Accesso stradale: Percorrendo l'A25 si esce a Magliano de' Marsi e si segue l'indicazione per Ovindoli. Arrivati a Forme, si raggiunge la piazza centrale del paese da cui parte verso sinistra la via Valle Lama che, dopo 3 km, conduce alla loc. Terra Nera, base di partenza posta proprio all'imbocco della Valle Majelama.
Descrizione
Erano 2 mesi che mio malgrado non ho potuto effettuare o solo pianificare escursioni: una serie di circostanze sfavorevoli mi hanno tenuto lontano dalle montagne e, ahimè, anche dal forum (dovrò rileggermi qualche post meno recente per mantenermi aggiornato!).
Una fortunata combinazione tra gli impegni di lavoro e una inaspettata finestra meteo decente, mi hanno indotto a provare questo giro che, in realtà, avevo in mente già da qualche mese ma che ero stato costretto a rinviare fin troppe volte.
Obiettivo era raggiungere la Cimata Fossa dei Cavalli mediante un percorso ad anello vario ed entusiasmante attraverso la celebre Valle Majelama e tornare alla base percorrendo la cresta della Selva del Coco, affascinante dorsale a semicerchio che delimita da un lato la Majelama stessa e dall'altro racchiude il vallone Rietiello come naturale prosecuzione della Cimata.
Alle 7,30 inizio la mia passeggiata seguendo il sentiero n.8, che si addentra nella stretta bocca della valle e che conduce al M. Bicchero, tappa intermedia di questo giro.
Le alte pareti della Sentina, schermando i raggi del sole non ancora alto, rendono buia e anche un pò tetra questa parte iniziale del percorso:
In questo tratto la salita è lieve e non richiede particolari sforzi: ne approfitto per accelerare il passo, dato che alle 15 le previsioni danno temporali più che probabili. Oltrepasso la deviazione per la valle della Genzana ed il panorama si allarga, consentendo di scoprire i bastioni rocciosi sia della Costa Stellata che della Cimata:
Uno sguardo indietro, verso la valle Majelama ancora immersa nell'oscurità:
Di fronte a me il sentiero sale la Valle del Bicchero (ora si chiama così) in maniera molto più sinuosa: le pendenze aumentano, si superano massi erratici e brecciai. Insomma, qui lo scenario è completamente diverso rispetto al primo tratto:
E' stato proprio qui che ho avuto il ''piacere'' di incrociare due branchi di cinghiali, prima uno di una quindicina di esemplari poi un'altro di sei, entrambi che scarufavano nel bel mezzo del sentiero.
Per mia fortuna, appena mi hanno visto sono fuggiti; non avrei saputo come comportarmi in caso contrario.
Comunque proseguo di buona lena la risalita dell'ultimo tratto di valle, raggiungendo i 2075 m della sella da cui osservo tutta la strada percorsa fin qui:
Da qui si intercetta il sentiero n.1 che risale da Capo di Pezza e che conduce al Velino:
Il sentiero piega in direzione S, passando per il Monte Bicchero e scoprendo fantastici scorci sull'anfiteatro morenico a Nord del Velino:
In breve raggiungo la Selletta Cafornia: anzichè prendere il sentiero vrso Est che per cresta mi porterebbe direttamente alla Cimata Fossa dei Cavalli, decido di fare una puntatina sul M. Cafornia, cima di cui nutro un profondo rispetto (in fondo non è lontana, la deviazione è doverosa!).
Sono le ore 10,30 quando raggiungo la croce di vetta. Da qui, posso ammirare da un palcoscenico d'eccezione il Velino:
e la Cimata Fossa dei Cavalli, con la sua naturale prosecuzione denominata Selva del Coco:
Saluto il Cafornia, pensando che per un pò non ci vedremo più (quest'anno è la terza volta che ci incontriamo, ma mai dire mai ...), e riprendo il sentiero che, per una cresta non troppo esposta mi conduce alla Cimata, obiettivo della passeggiata:
A questo punto il ritorno alla base viene fatto mediante una discesa a planare lungo la Selva del Coco, un facile fuori sentiero che consente di apprezzare da un lato il vallone Cafornia:
dall'altro apre stupendi scorci verso la valle Majelama risalita poche ore prima:
Immagini della lunga dorsale della Selva del Coco:
La costa della Sentina, vista durante la discesa:
La lunga discesa termina proprio in corrispondenza della sterrata che conduce al Casale del Monte. Da qui in 5' si raggiunge la loc. Terra Nera. Sono le ore 12,10 quando soddisfatto raggiungo la macchina, mentre osservo le nubi che, come previsto, hanno avvolto le alte quote e faranno imperversare gli attesi temporali.
Questa escursione è stata proprio un bel modo per fare il mio ritorno in montagna: i paesaggi mutevoli, i panorami eccezionali, i vari scenari che si sono presentati hanno reso questo giro molto interessante. Devo dire che ora questo angolo di Appennino lo sento abbastanza ''mio'', avendo raggiunto le varie sommità da diversi versanti e avendone conosciuto molti aspetti che la prima volta mi erano completamente sfuggiti.
Lungi da me dal pensare di conoscerlo a fondo, non si finisce mai di imparare. Per questo non vedo l'ora di tornarci!
Ad Maiora!