Innanzitutto grazie @GiulioSherpa per la risposta articolata.
Quello che mi chiedevo io è, all'atto tecnico e pratico, che differenza c'è tra l'utilizzo di una piastrina GiGi e un secchiello per scendere in doppia (otre al fatto che con il secchiello si utilizza un moschettone in meno)
Al di là delle "scuole di pensiero" o "filosofie" varie, a me piace capire il funzionamento delle cose per avere chiara la situazione, soprattutto se si parla di attrezzatura da scalata.
Io ho sempre una piastrina GiGi attaccata all'imbrago, sia su roccia, sia su ghiaccio, perchè come detto è un attrezzo polivalente che permette anche manovre più "complesse" (vedi paranco). Però vorrei capire appunto che differenza c'è nell'utilizzo come discensore rispetto ad un secchiello.
Comunque nei manuali CAI n° 14 "Alpinismo su ghiaccio e misto" e n°16 "Alpinismo su roccia" viene mostrato come utilizzare un secchiello (Tuber) per la calata in corda doppia (rispettivamente pag. 91 e pag. 97)
Quello che mi chiedevo io è, all'atto tecnico e pratico, che differenza c'è tra l'utilizzo di una piastrina GiGi e un secchiello per scendere in doppia (otre al fatto che con il secchiello si utilizza un moschettone in meno)
Al di là delle "scuole di pensiero" o "filosofie" varie, a me piace capire il funzionamento delle cose per avere chiara la situazione, soprattutto se si parla di attrezzatura da scalata.
Io ho sempre una piastrina GiGi attaccata all'imbrago, sia su roccia, sia su ghiaccio, perchè come detto è un attrezzo polivalente che permette anche manovre più "complesse" (vedi paranco). Però vorrei capire appunto che differenza c'è nell'utilizzo come discensore rispetto ad un secchiello.
Comunque nei manuali CAI n° 14 "Alpinismo su ghiaccio e misto" e n°16 "Alpinismo su roccia" viene mostrato come utilizzare un secchiello (Tuber) per la calata in corda doppia (rispettivamente pag. 91 e pag. 97)