La raccolta è influenzata dalla luna perché le piante, con la luna piena, che emette come sappiamo molta luce, hanno un'attività diversa da quella che hanno nelle notti buie.
Siccome le sostanze nutritive nella pianta, a quanto pare, sono influenzate dal periodo del giorno in cui si colgono (giorno, notte senza luna, notte di luna) pare - secondo osservazioni empiriche vecchie di secoli, ma credo confermate dalla scienza moderna - che il momento migliore per la raccolta siano le notti di luna piena, o l'alba delle notti di luna piena.
Il fatto di regolare la semina con la luna, invece, immagino non abbia alcun riscontro né logico né scientifico. Il seme sta sottoterra o comunque non ha strutture capaci di effettuare la fotosintesi e non è influenzato dalla luce, come lo è la pianta adulta.
E' possibile che già gli antichi, avendo osservato come sia meglio la luna piena per la raccolta delle erbe, abbiano dedotto "per analogia" che fosse meglio anche per la semina.
Tutto il settore che ruota attorno alla natura e ai metodi naturali è, ahimè, fortemente influenzato da pippe mentali da donnette ignoranti. Basta vedere l'atteggiamento verso la cottura a microonde (che può piacere o non piacere come risultato culinario, ma non è che se mangi cibo cotto a microonde diventi fosforescente
) e tante altre boiate su vibrazioni buone, vibrazioni cattive, yin e yang, fiori di Bach e menate varie.
D'altr'onde l'irrazionalità e la superstizione sono diffuse in tutte le attività umane, c'è gente che compra in borsa facendo l'oroscopo ai titoli (incredibile ma vero) è normale che l'agricoltura, vecchia di millenni e fondamentale per la sussistenza, sia ancora inquinata da residui di superstizioni che vengono ora scambiati per metodi "tradizionali" o "naturali".
Bisogna prendere il buono e buttare il marcio, come in tutte le cose.
E' come per la montagna: dalla gente di montagna possiamo prendere, che so, l'uso della lana merino come "maglietta della salute", saggezza antica confermata dalla pratica, e buttare invece l'idea che tenere delle castagne in tasca, o la chiave al collo, curi il raffreddore.