Marxx, a volte, in rari casi, l'età è altamente insignificante, quante persone adulte sono marcie?...tante...quindi non credere che gli adulti siano meglio di te
Rileggendo i pareri sullo "scappare" e "coraggio" e cavolate varie non penso ci sia molto da starci su....qua si tratta di andare a vivere nella natura con un'altro stile di vita....basta con sta min**iata di scappare o fuggire dai problemi...in ogni stile di vita ci sono i problemi.
Il sistema, la società non è altro che un teatro messo su per illudere le persone e mandare avanti gli stupidi e negativi progetti di quelli che stanno in alto, basta vedere la storia per capirlo. Non ci immaginiamo nemmeno cosa c'è dietro, anche dietro a ciò che sembra positivo...
A parte la scelta pesronale, i gusti e i miei sogni, non voglio far parte di un sistema che ogni giorno distruggie la terra, la natura, uccide persone, violenze e guerre che continuano, bambini e famiglie intere che muoiono di sete e fame mentre questi idioti mandano avanti il mercato del calcio, la televisione, una politica che non ha MAI funzionato in 5000 anni e che MAI funzionerà, perchè la politica non serve, la società non serve....almeno non intesa come lo è oggi o come lo era.
Comunque vabbè, ogniuno la pensa come vuole E COME PUO', non siamo uguali, altrimenti berlusca sarebbe vegetariano (si spendono più soldi e più alimenti vegetali nel nutrire gli animali d'alllevamento che usare direttamente quei vegetali e quei soldi, che in proporzione fornirebbero MOLTO più cibo, più nutienti e si risparmierebbero soldi, meno disboscamenti per i pascoli,ecc.....)....cambiare si potrebbe, ma data la natura dell'uomo è impossibile che ciò accada.
Sono consapevole della diversità del mio pensiero e forse se sentiste tutto quello che ho da dire rimarreste un pò...."così e così"...ma non è questo il punto del topic, non voglio dire di smettere di dire la vostra sull'argomento "scappare" o robe simili, dico solo che ogniuno ha le sue idee e sono quasi sicuro che sarà difficile che le si cambino, quindi...il progetto è sempre attivo, ancora una settimana e finalmente avrò terminato gli esami, dopodiciò inizio ad organizzare meglio con l'aiuto di quelli che ancora vogliono farlo.
Alla prossima...
Caro Sophos,
ho letto il tuo thread iniziale e ho il massimo rispetto per queste scelte.
Ma poi ho letto anche molte risposte e un po' in tutte c'è un "pezzetto" di verità. Insomma, la verità non sta tutta da una parte.
E' vero ad esempio che scappare sull'isola deserta (e già bisogna stare attenti che non diventi tipo isola...dei famosi) è un po' "fuggire" dai problemi. E che quindi il vero coraggio sta nell'affrontare la propria vita.
Ma è anche vero - lo riconosco - che come ha detto qualcuno occorrerebbe vedere se "rimanendo nel sistema" lo facciamo per coraggio o per convenienza, ossia se lo "affrontiamo" nelle sue storture o, viceversa, ne siamo fagocitati e ne costituiamo noi stessi una rotellina dell'ingranaggio.
Io credo che forse la verità sta nel mezzo. Cioè: il sistema è mezzo marcio, come dici tu. Ti offre la bistecca e quella (innocua) bistecca ha prodotto nel suo ciclo di vita lo stesso inquinamento di dieci automobili. Ti offre l'acqua minerale con bucoliche pubblicità...e vale lo stesso discorso. Ti pubblicizza la soia, e negli ultimi anni le coltivazioni di soia hanno deforestato mezza Amazzonia. E così via.
Però: secondo te, per AFFRONTARE tutto questo, per ribellarsi, serve davvero andarsene sull'isola ? E' necessario andare lì per boicottare DALL'INTERNO del sistema stesso i suoi perversi ingranaggi ?
Non ti pare che occorra una ribellione al proprio ruolo (previsto dal sistema) piuttosto che fuggire dal sistema ?
Anche perchè ragionando sui grandi numeri, se soluzione, un giorno ci dovesse e potesse essere, non potrebbe che essere questa: o non penserai che masse di miliardi di persone contestatrici se ne possano andare su isole deserte ? Di quale pianeta...Marte ?
Insomma, andarsene sull'isola può andar bene appunto finchè si è il 5%, ma proprio perchè si è il 5% quella finisce per essere una soluzione sterile, una fuga. Occorre semmai che quel 5% resti dov'è, che sia l'avanguardia consapevole, attiva, che cerca di proporre, far proseliti, educare (in senso lato), far aprire gli occhi: perchè molte volte certi comportamenti non sono neppure frutto di mancanza di volontà, ma solo di ignoranza.
Guarda: te lo dico io che son 12 anni che mi occupo di cambiamenti del clima sotto il profilo delle possibili soluzioni ECONOMICHE per mitigarlo (spaziando dallo strumento fiscale a quello tecnologico: carbon tax, incentivi alle rinnovabili, ecc.).
Ricordo che ero da poco laureato, anch'io avevo una visione "bucolica" e romantica dell'ambiente e mi spedirono a Bruxelles proprio per dare un supporto tecnico alle bozze del protocollo di Kyoto che in quei mesi venivano elaborate per diventare poi il documento ufficiale che tutti conosciamo e che sarebbe passato alla ratifica dei Governi.
Ebbene, fu lì che mi resi conto di quanto la questione ambientale delle emissioni - negli ambiti tecnici e politici che l'opinione pubblica spesso ignora - fosse in realtà una cruda, brutale questione prima di tutto economica, coi singoli Paesi che tiravano ciascuno per eliminare una parola, ammorbidirla, procrastinare un termine, ecc. ecc.
Cinico ? Forse. Ma renditi conto che dietro l'eliminazione o il cambiamento di un solo termine ci fosse dietro, ad esempio, la chiusura o la salvezza di un intero settore industriale e la disoccupazione o meno per decine di migliaia di persone: cosa che magari a un Paese poteva non importare nulla perchè quel settore era marginale; mentre per un altro era vitale.
Quindi il compromesso era d'obbligo. E spesso il compromesso è a ribasso.
Ma questo significa pure che il sistema si può cambiare solo se cambia dal basso, se cambiano gli stili di vita dei singoli, perchè è da lì che parte la domanda di questo o quel prodotto, l'affermazione di questa o quella abitudine. Se cambia dal basso, poi non c'è neppure bisogno di un difficile compromesso "in alto": il problema si è ridimensionat alla radice. Se chiediamo meno auto, non ci sarà bisogno che ai negoziati sulclima il Governo debba "difendere" e tutelare il settore: sarà la domanda dei cittadini ad averne già decretato il ridimensionamento.
Però capisci che "cambiare dal basso" non può significare "fuggire dal sistema": quello può essere un lusso per pochi, un vezzo che non lascia impronte.
Scusa la lunghezza, ma ho scritto di getto quello che mi sentivo di dirti; e ho cercato al contempo anche di trovare "per me stesso" il punto di composizione di quei tanit ezzeti di vertià che ho trovato in tutte le risposte.
Un saluto