Cambio plantare o cambio scarpa?

Buongiorno,

cercavo uno scarponcino da montagna primavera-estate-autunno, alto per evitare problemi alle caviglie e impermeabile per attraversare con tranquillità piccoli corsi d'acqua.
Una scarpa tuttofare per sottobosco e all'occorrenza roccia/ghiaia.
Peso quasi 90 kg e sono alto 1.80, ho avuto per qualche anno uno scarponcino decathlon pagato circa 70 euro ma nonostante l'uso blando si è scollata la suola.

Mi sono documentato sul forum e sono andato in negozio cercando Goretex, Vibram e intersuola eva (per ridurre lo scollamento visto che userò poco le scarpe).

Il negoziante mi ha dato delle KAYLAND TAIGA GTX, ma non si sa che intersuola hanno.

Già dalla prima uscita mi sono accorto che il plantare removibile tende a scivolare dietro al tallone, diventando fastidioso. Ho provato a stringere di più ma non cambia nulla.

Il negoziante mi ha assicurato che a nessuno è mai successo, ma ha proposto 3 alternative:
- andare in un negozio di calzature e provare un'altro plantare (lui non li vende)
- dare indietro le kayland e prendere la sportiva: mi ha proposto un modello ramponabile (funzione che non userei), ma dovrei aggiungere 150 euro alle 150 che ho già speso
- spendere ulteriori 30 euro per una scarpa artigianale tutta in pelle (tranne la linguetta GTX) che però perde la suola in vibram. Dice che me la da a prezzo di costo.

Non vorrei spendere 300 euro per una cosa che non mi serve, inoltre il mio budget iniziale era di 150
l plantare delle kayland è spesso circa 3 mm e forse se ne prendo uno più spesso e rigido potrei risolvere.
Sulla scarpa di pelle non so: essendo sobria potrei sfruttarla in un contesto urbano quando c'è maltempo ma non so se nel trekking si comporta bene come una scarpa GTX. Inoltre perdo la suola in vibram.

Che mi consigliate? Che tipo di planatare dovrei vedere? La pelle com'è rispetto al GTX?

Grazie
 
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