Recensione Camillus Pilot Survival Knife

Non so se la tua risposta è un modo di fare polemica ma comunque ci sono:
se vuoi stare in fascia bassa il Mora 2000, il Col Steel GI TANTO e se vuoi spendere un po' di piu (il PILOT SURVIVAL nuovo, cosa uguale) il famosissimo BLACK FOX VESUVIUS di Alfredo Doricchi...............
 
Non so se la tua risposta è un modo di fare polemica ma comunque ci sono:
se vuoi stare in fascia bassa il Mora 2000, il Col Steel GI TANTO e se vuoi spendere un po' di piu (il PILOT SURVIVAL nuovo, cosa uguale) il famosissimo BLACK FOX VESUVIUS di Alfredo Doricchi...............
per prima cosa: grazie :)

no, non e' un modo di far polemica, dato che di coltelli so poco e' un parere che a me serve :) (per inciso avevo un gi tanto ma l'ho dato via... mi sa che ho fatto una cavolata :( )
 
Il punto di forza del GI TANTO è che lo trovi a poco (€ 35/50) ed è un unico pezzo di ferro a cui sono avvitate le guancette e questo lo rende molto piu resistente rispetto al PILOT SURVIVAL
Il difetto maggiore è la scomodissima guardia superiore ( ma se hai un seghetto si risolve...)
Esteticamente a me sembra uscito da star trek ma per quello che costa.....
 
memo: non insultare mai il tizio della cold steel :eek:

a me importa poco che sia inastabile, importa che vada bene per un po' tutta la vegetazione da quasi erbacea a legno di ulivo (che credo sia uno dei piu' duri)
 
Tornando al Camillus, io possiedo sia l'originale che la produzione Ontario e sono sostanzialmente identici soprattutto nell'uso pratico. La sega sul dorso non è utilizzabile sul legno, qualcosa fa ma con davvero troppa fatica e con un dispendio di tempo esagerato. Era pensata inizialmente per lavorare sulla lamiera della carlinga ma anche sul metallo non è propriamente il massimo. Sega a parte, io lo trovo un gran bel coltello che un appassionato non può non avere: è perfettamente utilizzabile sul campo a patto di rispettarne la natura e se si considera la destinazione d'uso e la collocazione temporale del progetto, anche molte critiche e difetti vengono capiti o smontati in partenza.
Se si cerca un coltello per choppare, splittare la legna e intagliare, il Pilot lo fa ma in nessuna di queste mansioni eccelle e il mercato offre sicuramente altre soluzioni più performanti ma ribadisco, come si può non avere il capostipite che ha generato e ispirato l'intera gamma dei coltelli da sopravvivenza dal 1960 al 1980 ad un prezzo, oggi, da pizza e cinema?
Poi, e questa parte è assolutamente soggettiva e romantica.........qualche utente del forum una decina di anni fa parlò di coltelli con un'anima. Io questa cosa non l'ho mai capita o fatta mia fino a qualche tempo fa quando mi sono reso conto di quanto mi piaccia portare e usare il Pilot in escursione: le sensazioni sono a mille, cosa che non succede per niente con moltissimi altri coltelli che possiedo super performanti e costosissimi, probabilmente barre di acciaio affilato senz'anima!
 
Ultima modifica:
Onestamente non sono d' accordo. Se consideri il coltello oggetivamente, i difettti restano anche se "è perfettamente utilizzabile sul campo a patto di rispettarne la natura e se si considera la destinazione d'uso e la collocazione temporale del progetto, anche molte critiche e difetti vengono capiti o smontati in partenza". Se lo compri per usarlo ti interessa ben poco che è pieno di difetti perche è stato progettato negli anni 50..........
Se lo usi perchè vuoi farti il viaggio di usare il coltello degli elicotteristi del Viet Nam (non ti offendere) allora è un altro discorso
 
memo: non insultare mai il tizio della cold steel :eek:

Bravo!
Mai fare incazzare Ciccio Thompson (che tra l'altro ora non è più il proprietario perchè ha venduto l'azienda :biggrin:, vedi qui https://www.avventurosamente.it/xf/threads/cold-steel-venduta.56728/ )

a me importa poco che sia inastabile, importa che vada bene per un po' tutta la vegetazione da quasi erbacea a legno di ulivo (che credo sia uno dei piu' duri)

Certo, non è che ci devi fare un arpione per catturare siluri da 100 kg, però all'occorrenza puoi allungare un po' il manico ed usarlo come machete per sfrondare le erbacce che di impediscono di arrivare alla sponda del fiume ;)
 
Ultima modifica:
come leggi nella mia firma "più ci si allontana dalla civiltà più grosso sarà il coltello". non è una pura sbruffonata. nei miei (ex) anni di onorata militanza più lungo e sperduto è stato il trek più a 360° ed intenso è stato l'uso del coltello. poi è anche un caso di cultura perchè i ferri che mi portavo dietro non erano solo uno. nell'escursione della foto allegata io e Ciccio rasciando il fondo degli zaini abbiamo tirato fuori in due qualcosa come 7 o 8 tra coltelli, coltellini, serramanico e compagnia bella. lo so alla fine diventa una malattia. a proposito del batoning è l'unico modo per accendere il fuoco con legna umida.
 
Bravo!
Mai fare incazzare Ciccio Thompson (che tra l'altro ora non è più il proprietario perchè ha venduto l'azienda :biggrin:, vedi qui https://www.avventurosamente.it/xf/threads/cold-steel-venduta.56728/ )



Certo, non è che ci devi fare un arpione per catturare siluri da 100 kg, però all'occorrenza puoi allungare un po' il manico ed usarlo come machete per sfrondare le erbacce che di impediscono di arrivare alla sponda del fiume ;)

chissa' perche' tutti i siluri sono da 100 kg :p in effetti per tagliare le erbacce sarebbe ottimo. meglio la versione normale o bowie?

tornando al camillus, ma il coso di acciaio alla base per usarlo come martello e' mai servito a qualcuno?
 
Ciao, il pomolo alla fine del manico è ribattuto sul codolo del coltello e tiene impugnatura e guardia assieme. Io l'ho usato per piantare picchetti, aprire noci e pestare preparati di cibo.. Funziona ma la massa battente è quella che è non aspettarti grandi performance su pietre o altri materiali duri ma un vetro te lo sfonda con minimo sforzo.
 
Eh, "unique suum", dicevano i latini, e non sbagliavano (come sempre).
Mi spiace che ci sia accanimento attorno ad un semplice coltello, ma molte cose giuste sono già state dette, chi pro e chi contro.
Ho un Pilot Camillus epoca VietNam anch'io (e come non potrei...) e l'ho usato con profitto (e tanta ignoranza) negli anni 80/90 e poi nell'Esercito, proprio perchè c'erano pochi altri coltelli del genere e in servizio l'uso, prima o poi, lo trovavi...oltre che fare bella figura attaccato a testa in giù allo spallaccio.
Tra l'altro per anni gli ho accoppiato un misero Opinel 8, ed erano più le volte che usavo quello che il Pilot.
Dalla metà del 2000 ho avuto la fortuna, anche tramite questo forum, di scoprire altri attrezzi e da allora è finito nel...museo, ma non per colpa sua, poverino.
Ogni tanto lo porto in giro a rivedere i suoi boschi, speriamo che non sene abbia a male se non tutte le domeniche...
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Nella foto è accanto ai suoi compagni "storici", ovvero i coltelli che erano disponibili da me quando sono entrato negli scout, nel 1975.
 
attenzione :) il mio intervento non era teso ad una sterile critica ad uno storico coltello che, quando si ruppe nelle mie mani fu come se mi si fosse fermato il cuore. SONO IO che dal mio ferro tagliente esigo tanto ma tanto al punto tale che sono riuscito a piegare (leggermente) il mio bassolegato (!!!). il reale survival IMHO? lo ha progettato un ex SAS di cui adesso mi sfugge il nome, ma il coltello costa un botto. un valido economico sostituto? Ontario Gen II SP3, preso in America 4 soldi. Un pezzaccio di ferro ignorantissimo con un unico difetto, un filo di merda! Ma se data la giusta forma alla cuspide diventa pari ad un piede di porco. Sono anni che letteralmente ci spacco la legna nella legnaia, e lui MAI fatto una piega!
nella foto mentre lo uso nel parco dell'Adirondaks (NY-USA) - scatta la foto il miticissimo Crafter

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Eh, "unique suum", dicevano i latini, e non sbagliavano (come sempre).
Mi spiace che ci sia accanimento attorno ad un semplice coltello, ma molte cose giuste sono già state dette, chi pro e chi contro.
Ho un Pilot Camillus epoca VietNam anch'io (e come non potrei...) e l'ho usato con profitto (e tanta ignoranza) negli anni 80/90 e poi nell'Esercito, proprio perchè c'erano pochi altri coltelli del genere e in servizio l'uso, prima o poi, lo trovavi...oltre che fare bella figura attaccato a testa in giù allo spallaccio.
Tra l'altro per anni gli ho accoppiato un misero Opinel 8, ed erano più le volte che usavo quello che il Pilot.
Dalla metà del 2000 ho avuto la fortuna, anche tramite questo forum, di scoprire altri attrezzi e da allora è finito nel...museo, ma non per colpa sua, poverino.
Ogni tanto lo porto in giro a rivedere i suoi boschi, speriamo che non sene abbia a male se non tutte le domeniche...
Vedi l'allegato 241268
Nella foto è accanto ai suoi compagni "storici", ovvero i coltelli che erano disponibili da me quando sono entrato negli scout, nel 1975.


E' quello che più o meno è successo a me :biggrin:, vedi qui #16
 
Camillus, il coltello della giovinezza, 40/45 anni fa, tanto bellino a vedersi ma un po' deludente al moento delle attività per cui lo si era comperato. Ma rimane insieme a tutti gli altri a tenermi compagnia. A me ha sempre deluso l'affilatura, devo tirarlo fuori e darci dentro per portarlo ad un livello decente. poi di nuovo a nanna.
 
Ullalla", Spyrozzo ha ricominciato a parlare di Coltelli!
benebenebene,
Ciao vecio!
Ad ogni modo il Pilot Survival: Storico e IMHO pessimo. E poi un coltello sub- ottimale non fa' fare bella figura nei boschi, che e' una cosa importantissima :biggrin:. Se andate con compagni ognuno deve svolgere il suo compito con massima efficienza, non per se' stesso, ma per il bene del gruppo. Se dovete fare legna per il gruppo con il Pilot rischiate di far gelare i piedi di tutti. E' stato il destino a rompere il Pilot di Spyrozzo e ad indirizzarlo ad arnesi piu' giusti, cosi' almeno non mi sono gelato i piedi io in quella notte buia e tempestosa...:):rofl:
 
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