Escursione Camminare in pace:Monte Bolza e Campo Imperatore

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data 12 agosto 2018
Partenza e arrivo fonte vetica.
Difficoltà incontrate :forse il gran caldo di agosto e l'affollamento al ristoro senza forse.
Grado di difficoltà :EE (forse F la dorsale di salita del Monte Bolza)
Periodo consigliato :credo tutto l'anno.
Km circa 13 su dislivello che non saprei dire ma non molto.
Descrizione:
Sul sito di Avventurosamente si viaggia spesso sulle foto e parole, di montanari e montagne. Ci si immedesima e si condividono escursioni lontane, vedute e approcci alla natura. Capita così, talvolta, che queste camminate immaginarie prendono vita nei sudori reali del solleone estivo, e le emozioni salgono su per gli scarponi a ondate di sorrisi felici. Così una domenica di agosto siamo riusciti a concretizzare un desiderio comune di una camminata divertente tra le roccette di Monte Bolza, tra i panorami ventati di fresco della Cima di Monte Bolza. E perché no?! Anche sui folti pascoli, che stentano ancora a diventare oro, di Campo Imperatore, per finire con la gola assetata di birra, nel paesaggio western più classico che si possa sognare, dello Scoppaturo. Senza sentiero.
Al pascolo.
Accarezzati dal vento, da soffici prati.
Da panorami morbidi, terre assetate,su antichi ghiacciai, miniere o fiumi estinti. Vaghiamo con i volti sereni, soddisfatti, catturando momenti, gustando i passi, anche se stanchi, doloranti. Io ho un problema con un certo Achille, ma talvolta una mente in pace e qualche precauzione, tipo altre le calzature di scorta, fanno illusioni, magie..... ed il problema si nasconde. Non poteva che essere così del resto, visto l'occasione.
Tanta passione per la montagna ticchettava sulle rocce, frusciava lesta e leggera sui prati roventi, e nel suono delle parole di ognuno usciva solo gratitudine per tanta bellezza attorno, e negli ancora monti e valli invisibili poco lontano. Se non sbaglio, a turno si canticchiava addirittura. Qualche strofa sul Messico, visto i paesaggi,e sulle nuvole, così vicine ai capelli. Se potessi ne metterei qualche minuto della versione del grande Jannacci.
Giornata di relax spirituale di cinque solitari, che in questa domenica hanno condiviso un viaggio, perché se fatto a piedi di viaggio si tratta, non solo e sempre sulle immagini o i suoni delle parole.
Arrivati stracolmi del silenzio montano, al ristoro giuliani la piazza gremita ha fracassato tutti i cristalli, ancora freschi nei ricordi, in milioni di pezzi. Pezzi di gola secca, che una divina birra ghiacciata ha saputo rincollare alla perfezione. Un sorso abbondante, un altro, e si affacciano le nuvole sul finire della pinta tra la trasparenza opaca della schiuma. Così mi giro, e ci siamo: sparisce sempre il chiassoso vociare, appena l'occhio si posa di nuovo sul Monte Bolza, che con un altro brindisi ringrazio ridente.
Grazie di cuore ai grandi Compagni di questo viaggio( @Montinvisibili, @alexmoscow73, @ipatton ,@Ciccio74 ),entrare in qualche modo a far parte dei vostri ricordi tra gli Appennini è un onore e un piacere.
Buona montagna a tutti.
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Grande Leo, le tue leggendarie narrazioni sono sempre il passo conclusivo di ogni escursione.
È stato un piacere immenso trascorrere la giornata con tutti voi, ritrovandosi a chiacchierare ora con uno ora con l’altro, quasi come se ci si desse un cambio quasi programmato.
Grazie a due mostri sacri dell’appennino come @Montinvisibili e @alexmoscow73 per averci accompagnato in quella che x loro è stata più o meno la passeggiata per andare a prendere il giornale :rofl::rofl::rofl:
Panorami e cielo indimenticabile, così come la birra del Giuliani, così fresca e rigenerante da guadagnarsi il titolo di birra più buona del mondo :woot:
Grazie di nuovo a tutti per la giornata passata insieme, assolutamente nel libro indelebile dei ricordi di montagna.
A presto
 
Grande Leo, le tue leggendarie narrazioni sono sempre il passo conclusivo di ogni escursione.
È stato un piacere immenso trascorrere la giornata con tutti voi, ritrovandosi a chiacchierare ora con uno ora con l’altro, quasi come se ci si desse un cambio quasi programmato.
Grazie a due mostri sacri dell’appennino come @Montinvisibili e @alexmoscow73 per averci accompagnato in quella che x loro è stata più o meno la passeggiata per andare a prendere il giornale :rofl::rofl::rofl:
Panorami e cielo indimenticabile, così come la birra del Giuliani, così fresca e rigenerante da guadagnarsi il titolo di birra più buona del mondo :woot:
Grazie di nuovo a tutti per la giornata passata insieme, assolutamente nel libro indelebile dei ricordi di montagna.
A presto
Il giornalaio di certe leggende sta proprio in posti belli comunque :biggrin:..... Grazie per i complimenti, e soprattutto della compagnia Marco.
 
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Una delle rare volte in vita mia nelle quali non mi sento la classica "particella di sodio". :D

Ma questa volta non soltanto per lo stile del racconto, che sta come un cuore pulsante a un elettroencefalogramma piatto (il solito stenografico "scendiamo per 200 metri nella forra Vattelappesca, di là per facili roccette risaliamo sul costone Frastaglione, quindi dirottiamo a sinistra ecc. ecc. "), bensì pure - o forse soprattutto - per quel "problema con un certo Achille" nonché le "calzature di scorta", che m'hanno fatto sobbalzare.
Il classico sobbalzo di uno a cui sembra di aver fronte il miraggio di un suo "simile" dopo aver perduto ogni speranza :lol::).
 
Una delle rare volte in vita mia nelle quali non mi sento la classica "particella di sodio". :D

Ma questa volta non soltanto per lo stile del racconto, che sta come un cuore pulsante a un elettroencefalogramma piatto (il solito stenografico "scendiamo per 200 metri nella forra Vattelappesca, di là per facili roccette risaliamo sul costone Frastaglione, quindi dirottiamo a sinistra ecc. ecc. "), bensì pure - o forse soprattutto - per quel "problema con un certo Achille" nonché le "calzature di scorta", che m'hanno fatto sobbalzare.
Il classico sobbalzo di uno a cui sembra di aver fronte il miraggio di un suo "simile" dopo aver perduto ogni speranza :lol::).
Tranquillo che ho scoperto che Achille è scontroso, o lo è stato, con parecchi "mangiasuole"...... @Montinvisibili mi ha rincuorato da un lato della medaglia..... Dopo averle provate tutte, cosa che sto facendo anche io e sicuramente anche tu, gli è passato senza saperne il motivo. Il lato della durata del problema non è stato approfondito dalla mia logica:biggrin::help:..... Quando posso, e il terreno quasi lo concede, metto delle scarpe da walking o running, che non hanno imbottiture o protezioni rigide sui talloni... Del tipo che posso anche abbassare il tacco e trasformare in una specie ci pantofole insomma. Ghiaccio,ketoprofene al 15% e cercare di indossare poco (con i suoi rischi) le scarpe antinfortunistiche quasi giornaliere. Se rifletto la mia tendinite è cominciata trascurando per tanto tempo una tallonite che a caldo era solo un fastidio trascurabile. Una delle due caviglie si gonfia pure ad ogni fine escursione. Cmq ho diminuito molto la frequenza delle escursioni e abolito altre passeggiate vicino casa, un po' di stretching molto, molto leggero....... pare vada meglio anche se la postura scorretta per dolori in discesa/scalini (io per lavoro cammino molto e salgo scale e pioli) , mi crea qualche crampo ai polpacci. Grazie per i complimenti, fa piacere emozionare anche solo un attimo.
 
Tranquillo che ho scoperto che Achille è scontroso, o lo è stato, con parecchi "mangiasuole"...... @Montinvisibili mi ha rincuorato da un lato della medaglia..... Dopo averle provate tutte, cosa che sto facendo anche io e sicuramente anche tu, gli è passato senza saperne il motivo. Il lato della durata del problema non è stato approfondito dalla mia logica:biggrin::help:..... Quando posso, e il terreno quasi lo concede, metto delle scarpe da walking o running, che non hanno imbottiture o protezioni rigide sui talloni... Del tipo che posso anche abbassare il tacco e trasformare in una specie ci pantofole insomma. Ghiaccio,ketoprofene al 15% e cercare di indossare poco (con i suoi rischi) le scarpe antinfortunistiche quasi giornaliere. Se rifletto la mia tendinite è cominciata trascurando per tanto tempo una tallonite che a caldo era solo un fastidio trascurabile. Una delle due caviglie si gonfia pure ad ogni fine escursione. Cmq ho diminuito molto la frequenza delle escursioni e abolito altre passeggiate vicino casa, un po' di stretching molto, molto leggero....... pare vada meglio anche se la postura scorretta per dolori in discesa/scalini (io per lavoro cammino molto e salgo scale e pioli) , mi crea qualche crampo ai polpacci. Grazie per i complimenti, fa piacere emozionare anche solo un attimo.

Mmmhh.... mi sa che non conosci la mia lunga storia "ortopedica" :D e soprattutto mi sa che pur essendo in comune gli effetti (la tendinite), la causa è diversa. Io ipotizzai fin da subito - scartabellando sul web - la diagnosi che poi dopo ben 7 anni un ortopedico mi avrebbe confermato, quasi fossi stato il perfetto medico di me stesso : e purtuttavia in quei 7 anni ho provato un bel po' di cose che nel mio caso son state solo acqua fresca, e non potevano essere altro quando si tratta di intervenire su un lettino operatorio con una vera e propria fresa...di quelle che tagliano il marmo.
Dolori lancinanti, prima e anche dopo l'operazione : 6 mesi in carcere, altri 6 agli arresti domiciliari, ed altri 6 in libertà condizionata : solo dopo un anno e mezzo la sensazione della guarigione.
Il problema è che in realtà sarei solo a metà dell'opera...perché ora toccherebbe all'altro piede. Che come in un perverso gioco dell'oca mi riporterebbe al punto di partenza : dolori assurdi, stampelle, immobilità, totale perdita di fiato... con l'unica differenza che stavolta sarei almeno consapevole dell'epilogo. Il che non è poco, ma trovare la forza di buttare letteralmente un (ennesimo) anno di vita quando se ne hanno già 50 non è certo facile ...:(
Ma d'altronde, il confronto tra i due piedi è eloquente più di tante parole : a destra ho tuttora un "parafango". Alle scarpe ormai da anni faccio levare la conchiglia posteriore in policarbonato (quella dura) ma agli scarponi non si può fare, sicchè unendo la loro rigidità all'effetto-salita puoi immaginare cosa significhi...Nessun altro lo ha mai compreso, e paradossalmente mi rendo conto di come non si possa comprendere (per chi ha entrambi i piedi "sani") soltanto adesso che avendone sano almeno uno posso confrontare la differenza abissale rispetto all'altro : in certi momenti cammino su una gamba sola.
 

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Mmmhh.... mi sa che non conosci la mia lunga storia "ortopedica" :D e soprattutto mi sa che pur essendo in comune gli effetti (la tendinite), la causa è diversa. Io ipotizzai fin da subito - scartabellando sul web - la diagnosi che poi dopo ben 7 anni un ortopedico mi avrebbe confermato, quasi fossi stato il perfetto medico di me stesso : e purtuttavia in quei 7 anni ho provato un bel po' di cose che nel mio caso son state solo acqua fresca, e non potevano essere altro quando si tratta di intervenire su un lettino operatorio con una vera e propria fresa...di quelle che tagliano il marmo.
Dolori lancinanti, prima e anche dopo l'operazione : 6 mesi in carcere, altri 6 agli arresti domiciliari, ed altri 6 in libertà condizionata : solo dopo un anno e mezzo la sensazione della guarigione.
Il problema è che in realtà sarei solo a metà dell'opera...perché ora toccherebbe all'altro piede. Che come in un perverso gioco dell'oca mi riporterebbe al punto di partenza : dolori assurdi, stampelle, immobilità, totale perdita di fiato... con l'unica differenza che stavolta sarei almeno consapevole dell'epilogo. Il che non è poco, ma trovare la forza di buttare letteralmente un (ennesimo) anno di vita quando se ne hanno già 50 non è certo facile ...:(
Ma d'altronde, il confronto tra i due piedi è eloquente più di tante parole : a destra ho tuttora un "parafango". Alle scarpe ormai da anni faccio levare la conchiglia posteriore in policarbonato (quella dura) ma agli scarponi non si può fare, sicchè unendo la loro rigidità all'effetto-salita puoi immaginare cosa significhi...Nessun altro lo ha mai compreso, e paradossalmente mi rendo conto di come non si possa comprendere (per chi ha entrambi i piedi "sani") soltanto adesso che avendone sano almeno uno posso confrontare la differenza abissale rispetto all'altro : in certi momenti cammino su una gamba sola.
Porca miseria! Immagino che quella gonfia sia da limare? Il mio medico mi ha consigliato di fare una lastra per vedere se c'è qualche ossicino fuori posto nel sx, mentre per il destro il problema è più recente, e anche dovuto a una partitella che era meglio risparmiarsi. Non so che dirti,se non augurarti il meglio, di certo non sarei per aspettare molto con il mio carattere, meglio un anno e mezzo che continuare per altri anni(ma sono scelte personali) . Senti ma il piede operato adesso come va?....... Buon ferragosto
 
Bellissima uscita, rilassante, in uno dei luoghi del Gran Sasso, e di tutto l'Appennino, che mi piacciono di più.
La compagnia è stata eccezionale, un insieme di amici solitari che si sono trovati o ritrovati per condividere insieme una simpatica avventura dove non è mancato nulla, dalle facili ma simpatiche roccette, alle aeree ed erbose creste, ai canyon assolati fino a terminare il tutto in piena armonia ed allegria fra arrosticini e birra al ristoro Giuliani.
Ringrazio uno ad uno i partecipanti @Ciccio74 @Leo da solo @ipatton e @Montinvisibili e terrò sempre dentro di me questa escursione speciale.
Ora un po' di foto fatte da me quella mattina, in ordine cronologico:

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Anche io ne terrò un ricordo speciale,dinuna compagnia d'eccezione. Veramente una giornata di Montagna piacevole...... magari un giorno il fato incastra qualche altro bel ricordo. Poi con il club Cialtroni della Montagna ci si prende gusto :rofl:. :lol:.  Grazie Alex! Foto con luci bellissime oltre tutto quel giorno, con nuvole molto scenografiche.
 
Messico e nuvole il tempo passa sull'America
il vento suona la sua armonica
che voglia di piangere ho.

Eccomi buon ultimo a ringraziare per avermi coinvolto in questa splendida giornata di montagna - di cinque solitari scopertisi squadra - su una delle creste meno percorse e più panoramiche del Gran Sasso.
Al di là dei passi, dell'aquila che volteggiava, delle canzoni e della birra (beh... la birra...), sopra tutto sicuramente il piacere di conoscervi dal vero.
 
Messico e nuvole il tempo passa sull'America
il vento suona la sua armonica
che voglia di piangere ho.

Eccomi buon ultimo a ringraziare per avermi coinvolto in questa splendida giornata di montagna - di cinque solitari scopertisi squadra - su una delle creste meno percorse e più panoramiche del Gran Sasso.
Al di là dei passi, dell'aquila che volteggiava, delle canzoni e della birra (beh... la birra...), sopra tutto sicuramente il piacere di conoscervi dal vero.

I cosiddetti "compagnoni" (termine onnicomprensivo per indicare quelli che vanno sistematicamente in branco, o in processione, o in drappelli, o arruolati in squadre, gruppi, comitive, associazioni issanti stendardi, ecc. ecc. ) non possono nemmeno lontanamente immaginare cosa significhi la reazione chimica dell'incontro tra "solitari" ;)… al massimo - specie se detto così - potranno pensare che si tratti di qualcosa attinente le agenzie matrimoniali :biggrin:
 
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