Recensione "Camminare nei Boschi", di Lorenza Russo

Camminare nei Boschi
Il bosco italiano: folclore, natura, tradizione e itinerari

di Lorenza Russo,
Hoepli 2012, 19,90€

Leggendo questo libro mi è venuto in mente questo paragone: “Camminare nei boschi” è come un documentario. Quello che ha da offrire è una visione d'insieme dell'argomento, con diversi spunti interessanti che invitano ad approfondire ciò che si legge. Non si tratta né di un manuale né di un saggio specialistico, bensì di una piacevole lettura che affronta a 360° l'argomento “bosco in Italia”.
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Ho scelto di leggerlo anche per questo motivo, per avere un punto di partenza da cui approfondire i vari argomenti trattati nel libro, che sono tanti.


  • Il primo capitolo parla de “i boschi nella storia, nelle leggende e nelle fiabe”. Mi basta citare le righe con cui si apre per dare l'impressione generale del contenuto di questo capitolo: “La storia dell'uomo si intreccia a quella del bosco, tempio vegetale in cui gli antichi scrutavano e veneravano il mistero dell'esistenza. […] Un luogo sacro per Romani, Greci, Celti e popoli germanici, brulicante di ninfe, satiri, fauni e altre divinità della natura.”

  • La parte centrale del libro affronta gli aspetti più naturalistici (flora, fauna, e i vari tipi di bosco); come dicevo, non si tratta di un manuale che possa ad esempio insegnare a riconoscere le piante, o tantomento i funghi. L'approccio dell'autrice è diverso: vengono presentati brevemente alcune delle piante, dei funghi e degli animali presenti nei boschi italiani, con diversi riferimenti interessanti ad altri aspetti culturali. Prendiamo ad esempio le righe dedicate alla martora: dopo averne descritto brevemente dimensioni, aspetto e abitudini, l'autrice cita un passo di un racconto di Mauro Corona, “Il volo della martora”, con protagonista proprio il simpatico mustelide. Poche pagine dopo, parlando del cervo, si riportano alcune righe del Vademecum per perdersi in montagna di Paolo Morelli, dedicate a questo animale.

  • Il capitolo numero 6 parla de “l'uomo nel bosco”, presentando diversi mestieri tradizionalmente svolti nei boschi italiani: boscaioli, carbonai e altre figure popolano queste pagine, presentando un mondo vario e ancora non del tutto scomparso.

  • Un capitolo, che definirei quasi “impressionista”, è dedicato al bosco nelle quattro stagioni. Si parla dei colori, rumori e odori che predominano in primavera, estate, autunno e inverno. Ecco un bel passaggio: “Ma la più soave sinfonia di aromi il bosco la crea dopo una pioggia: sfiatando vapori esalta i muschi, l'odore della corteccia e l'aroma della terra. Chi ha il naso fino percepirà anche “l'odore della pioggia”, che in realtà è quello delle sostenze organiche e dei sali minerali presenti nel terreno che l'acqua piovana discioglie”

  • L'ultimo capitolo è quello forse peggio riuscito, in quanto vengono descritti abbastanza approfonditamente sei itinerari boschivi in diversi luoghi d'Italia. Sarebbe stato meglio rimanere su un piano più generale per descrivere le sei foreste scelte: chi vuole visitarle ha comunque altre fonti d'informazione per conoscere i dettagli del percorso.

  • Chiude il libro un'appendice che presenta in poche righe libri e film ambientati nei boschi, spunto per nuove letture e visioni.

In definitiva, direi che questo “Camminare nei boschi” è un buon libro per chi voglia cominciare a interessarsi agli aspetti più “culturali” connessi alle nostre escursioni in montagna. Si tratta di un aspetto spesso ignorato, ma molto vasto.
Pur comprendendo le intenzioni dell'autrice (dare un'idea generale dei vari argomenti, e spunti di approfondimento) non sarebbe stato male credo dare un pizzico di informazioni in più, e rendere il libro un po' più consistente.

Ecco l'indice:
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E un esempio delle pagine:

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