Escursione "Camminata di rimedio" nelle maestose voragini del camicia: Fondo della Salsa

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data:giovedì 16 giugno 2016
Accesso Stradale: Paese Castelli (TE) si prosegue sopra verso Rigo Piano fino al primo cartello in foto, ossia tre/quattro km fuori paese.
Tempi di percorrenza: vedi foto n1.
Consigliato l'uso di un casco dentro il canalone.
Descrizione:
Dopo la solita notte di Lavoro, anche un tantino movimentata, ero comunque ancora deciso, visto le giornate più lunghe dell'anno , ad andare sul monte Bolza ,consigliatomi da Monti Invisibili. Il tempo purtroppo non era affatto come da previsioni e c'era una cappa di grigio d'afa tutto intorno alla catena del G.S.Mentre, alle 8 e trenta salivo con la macchina verso castelli, una spruzzata di acqua mista a sabbia e qualche folata di vento, mi hanno subito cambiato le prospettive di vedere il mare e altri monti su qualche altura,poi il vento da quelle parti può davvero rappresentare un'altro problema quando si incanala sul favoloso altopiano di fonte vetica. Cosi ho ripensato al cartello del CAI visto per strada , e ho pensato che il bosco sarebbe stato più accogliente anche per il caldo,inoltre, visto i tempi di percorrenza indicati ,un po di "ozio" non sarebbe stato male.
image.jpeg
. Posto nuovo e con subito una sorpresa dopo appena tre passi( foto 2)
image.jpeg
, che ha cambiato di un ora abbondante l'arrivo al secondo cartello. Tirando dritto sulla scia di funghi , che poi molto esile( solo Tre) , mi sono arrampicato di trecento metri ,in cerca di funghi, su per il ripido bosco lasciando il sentiero che saliva molto meno sulla destra. Arrivato su un affaccio del bosco ero salito un po troppo e in direzione opposta alla via maestra, per cui traversando boschi ripidi e immersi negli sfasciumi ho ripreso la direzione corretta uscendo al secondo cartello. Boschi distrutti dal continuo scarico di pietre che preavvisavano già la potenza di quella parte di Camicia che non conoscevo.
image.jpeg
image.jpeg
image.jpeg

Di questo posto me ne aveva parlato il buon Ciccio74 , inoltre l'ho visto un paio di volte da sopra le terrazze stesse della montagna, ma di sicuro non mi aspettavo un posto così maestoso, dove sentirsi piccoli è la sensazione predominante e dove esiste un anfiteatro roccioso degno di essere visto. La montagna mostra ogni fibra muscolare, mostrando tutti i suoi infiniti strati geologici , mostra la sua forza spaccando pietre con ghiacci e cascate ,scavando tunnel e tritando rocce. Entrando nel fondo della salsa si cammina su un tappeto di rocce e massi scaricati di continuo da questo grandioso "angolino" nel ventre della montagna. Ho provato a salire fin dove potevo ma senza sentiero e direzione , così solo per avvicinarmi ad una di quelle tante cascate, per cui , tenendo lontano la parete di sinistra( senza casco) ho preso per il ripido prato a destra fin sotto la prima cascata in quella direzione. Poi ... Sbraco totale, pranzo, the e perfino bagnetto gelato visto gli sprazzi di sole che usciva di tanto in tanto. Per niente pentito del cambio di programma insomma.
image.jpeg
image.jpeg
image.jpeg
.............
 

Allegati

  • image.jpeg
    image.jpeg
    320,8 KB · Visite: 267
Ultima modifica:
cioè no...ma ti rendi conto di che escursione hai fatto? la vera wilderness del Gran Sasso, al cospetto della Nord del Camicia, uno dei must in assoluto che mi sono proposto di fare quanto prima quest'anno.
La quart'ultima foto è davvero incredibile...ti sto invidiando in tutti i modi, leciti ed illeciti :biggrin:
Complimenti ancora!
PS: pure tu fai le notti?
 
Maddai, il toponimo non era nuovo ma non avevo la minima idea di cosa fosse il Fondo della Salsa. Un "postaccio" in tutti i sensi a quanto pare :help: deve essere stato a dir poco... freddino! (A Roma il 16 c'erano 32 gradi...)

Complimenti, e non per modo di dire!
 
cioè no...ma ti rendi conto di che escursione hai fatto? la vera wilderness del Gran Sasso, al cospetto della Nord del Camicia, uno dei must in assoluto che mi sono proposto di fare quanto prima quest'anno.
La quart'ultima foto è davvero incredibile...ti sto invidiando in tutti i modi, leciti ed illeciti :biggrin:
Complimenti ancora!
PS: pure tu fai le notti?
Si le notti anch'io ! La prossima post notte con Ciccio andiamo al rifugio della fiumata, altra voragine selvaggia e particolare ai piedi del Gorzano.
 
Stupendo, mi associo ai complimenti di tutti gli estimatori.
Conoscevo solo il nome di questo luogo e la sua collocazione, ma non pensavo fosse paragonabile ad un canyon amazzonico!
Veramente bello.
Grazie per aver postato queste notevoli immagini.
 
Maddai, il toponimo non era nuovo ma non avevo la minima idea di cosa fosse il Fondo della Salsa. Un "postaccio" in tutti i sensi a quanto pare :help: deve essere stato a dir poco... freddino! (A Roma il 16 c'erano 32 gradi...)

Complimenti, e non per modo di dire!
Così freddo che mi sono fatto il bagnetto completo in una delle tante pozze:rofl::lol: l'acqua lo era davvero, ma gli attimi di sole sereno con il bianco delle rocce scaldano tanto e in un attimo sei già asciutto, con l asciugamano nello zaino.:biggrin: Ho infilato la testa dentro alcuni tunnel di ghiaccio comunque che facevano la pelle d'oca istantaneamente. Da lì si può proseguire , riscendendo un attimo al bivio prec., fino al Prena su un percorso fantastico ma non ancora alla mia portata, esploro i dintorni intanto. Appena possibile la Lupa vuole vedere fossa Ceca "appena" a "destra" :biggrin:
 
Ultima modifica:
Grazie a tutti per gli apprezzamenti , ma fino a lì è abbastanza facile arrivare poi si complica parecchio o si fa interessante con una visione più alpinistica , credo che la A dei cartelli indichi quello , non so ma vi terrò aggiornati su una zona che ho intenzione di rivedere presto
 
image.jpeg
image.jpeg
image.jpeg
cioè no...ma ti rendi conto di che escursione hai fatto? la vera wilderness del Gran Sasso, al cospetto della Nord del Camicia, uno dei must in assoluto che mi sono proposto di fare quanto prima quest'anno.
La quart'ultima foto è davvero incredibile...ti sto invidiando in tutti i modi, leciti ed illeciti :biggrin:
Complimenti ancora!
PS: pure tu fai le notti?
A proposito di quella foto : 2 simili ,forse anche meglio ,tipo quella fatta da un colle sulla destra(foto più scura)
 
Grande @Leo da solo , ne abbiamo parlato ed è bello vedere le tue foto...
Stare al cospetto della nord del Monte Camicia, 1000 metri di parete verticale, è sempre un'esperienza forte...
Una passeggiata nel bosco, davvero non troppo impegnativa quella per il "Fondo della Salsa" che però introduce ad un ambiente al quale come dice Leo c'è da portare il massimo rispetto sia per la verticalità è relativo scarico di pietre (lì c'era anche un monumento artistico, a tributo non ricordo di chi perché di vittime in quelle zona ce n'è stata qualcuna anche per un incidente aereo, che è stato travolto da una frana e vi assicuro che non è vicinissimo alla parete) sia per il nevaio perenne che ovviamente se sottovalutato può essere insidioso.

Da lì come dicevano sia Leo che @alexmoscow73 si accede alla zona davvero forse più aspra e selvaggia del gran sasso, dove ogni avvicinamento è lungo e faticoso, i dislivelli per le vette non sono mai meno di 1000m (molto bella ma lunga e faticosa anche la via che dalla stesso sentiero fatto da Leo devia per il Brancastello, mi hanno detto)... E poi Santa Colomba o Fossaceca, il Peschio, Malanotte... Tanta natura primordiale da esplorare lì... E non mancherà...

Grande Leo, complimenti ancora!
 
Grande @Leo da solo , ne abbiamo parlato ed è bello vedere le tue foto...
Stare al cospetto della nord del Monte Camicia, 1000 metri di parete verticale, è sempre un'esperienza forte...
Una passeggiata nel bosco, davvero non troppo impegnativa quella per il "Fondo della Salsa" che però introduce ad un ambiente al quale come dice Leo c'è da portare il massimo rispetto sia per la verticalità è relativo scarico di pietre (lì c'era anche un monumento artistico, a tributo non ricordo di chi perché di vittime in quelle zona ce n'è stata qualcuna anche per un incidente aereo, che è stato travolto da una frana e vi assicuro che non è vicinissimo alla parete) sia per il nevaio perenne che ovviamente se sottovalutato può essere insidioso.

Da lì come dicevano sia Leo che @alexmoscow73 si accede alla zona davvero forse più aspra e selvaggia del gran sasso, dove ogni avvicinamento è lungo e faticoso, i dislivelli per le vette non sono mai meno di 1000m (molto bella ma lunga e faticosa anche la via che dalla stesso sentiero fatto da Leo devia per il Brancastello, mi hanno detto)... E poi Santa Colomba o Fossaceca, il Peschio, Malanotte... Tanta natura primordiale da esplorare lì... E non mancherà...

Grande Leo, complimenti ancora!
Si incrocia propio sul Fondo della Salsa un sentiero famoso che si chiama i 4 vadi che attraversa tutte le fosse citate. La via che va verso il siella o vado da sole però non sono propio riuscito ad individuarla, l'altra verso fossaceca era abbastanza evidente , anche la difficoltà dei ripidi boschi :biggrin:
 
Ultima modifica:
Non per nulla la nord del Camicia è chiamata l'Eiger dell'Appennino.
E bravo @Leo da solo, ti sei battuto uno dei luoghi più selvaggi del Gran Sasso, anche se effettivamente arrivarci se uno non ha velleità di risalita non è difficile. Come ricorda giustamente @Ciccio74 nel 1994 un AMX dell'Aeronautica impattò nei nembi contro la parete. I due gregari passarono, invece il capopattuglia impattò di così poco che il cockpit fu trovato dall'altra parte sui prati del Camicia. Lo ricordo bene che in quegli anni era in AM. Ho poi conosciuto uno dei soccorritori e mi disse che il casco (con quello che c'era dentro) non è stato mai trovato. Si possono trovare ancora diversi piccoli rottami alla base della parete.
Per quanto riguarda i diversi e continui scaricamenti, nel 2005 ho fatto il Sentiero dei 4 vadi e tutto quel tratto fu un calvario di contorcimenti fra massi e alberi caduti. Ci mettemmo oltre 15 ore per arrivare dal Gravone a Prati di Tivo.
 
E pensare che per qualcuno, pochi, pochissimi per la verità, il Fondo della Salsa è solo l'inizio dell'avventura. Da lì si parte per salire una parete terribile, lunga, infinita e infida. Dove corre una via di 2000m di sviluppo "Vacanze Romane" aperta da Innilli e Bartolomei nel 1999.
Una parete sulla quale meno di un mese fa hanno perso la vita Roberto Iannilli e Luca D'Andrea in apertura di una nuova via..
 
image.jpeg
Sono stato sabato sul camicia e mi sono affacciato da sopra questa volta: davvero una parete infida, scarichi di pietre, sorgenti che escono dalle pareti , esposta ai freddi venti del nord..... Davvero da brividi solo il pensare di scalarla. Davvero una brutta storia quella dei due ( espertissimi) alpinisti di qualche giorno fa.
 
Alto Basso