Dati
Data: 29/4/2022-02/05/2022
Regione e provincia: Umbria, Terni
Località di partenza: Tenaglie
Località di arrivo: Tenaglie
Chilometri: 89
Grado di difficoltà: T/E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: ideale in autunno e primavera per la bellezza, ma affrontabile in qualsiasi stagione
Segnaletica: segnavia gialli del Cammino
Dislivello in salita: 3800 m
Dislivello in discesa: 3800 m
Quota massima: 1017 m
Accesso stradale: Tenaglie
Traccia GPS:
tappa1: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8579
tappa2: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8580
tappa3: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8581
tappa4: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8582
Buon ultimo nella ormai lunga sequela di camminatori di questo forum che hanno percorso il Cammino dei Borghi Silenti (e immagino che altri seguiranno…), ho percorso anche io il Cammino nei giorni scorsi, da solo e in quattro giorni, per godere appieno del silenzio promesso. Di seguito le poche impressioni che ho voluto trattenere tappa per tappa.
1 tappa: Tenaglie-Melezzole, 26.3 km, +1277m, -988m
pernotto al Donativo Martina (super!!)
Il primo giorno inizia con un segno, che tornerà tutto il giorno: il cambio di prospettiva. La colazione di inizio viaggio in un bar sotto casa in cui tutti si avviano al lavoro regala una sensazione strana di libertà, quasi fossi un "portoghese" della vita.
L'arrivo a Tenaglie è veloce, la mattina fresca diverrà rapidamente calda anche se graziata da un venticello delizioso, le campagne sono ingentilite da una primavera in fiore. Vedo diverse persone sul cammino, circa una ventina, ma riesco a camminare da solo: ho proprio bisogno di questo.
Il cammino in questa tappa non è spettacolare, né originale o affascinante. Ma sì, è silenzioso, e in quel silenzio ti accompagna come un amico che ti conosce senza parlare. Proprio per questo, in modo solo apparentemente paradossale, il cuore di questa mia prima tappa sono tre luoghi e tre incontri.
Campagna fuori Tenaglie
1)La salita ai ruderi di Guardea Vecchia (non prevista nel cammino), e l'incontro col suo custode spirituale Alessandro: un uomo ferito e grandioso quanto il borgo, che - mentre racconta di "questa antica rocca con otto torri che dominava tutto questo tratto di Umbria" - mi affida una storia di vita personale pazzesca, travolgente.
Torre di Guardea Vecchia
Alessandro
2) Il passaggio per il borgo di Santa Restituta, davvero silente in ogni pietra, che mi regala l'incontro con una delle 8 abitanti del borgo, una badante proiettata dalla Romania in questo sperduto luogo di silenzio.
Santa Restituta
Santa Restituta
3) La sosta al bar Anspi di Toscolano, dove estraggo il mio Victorinox Outrider per l'uso più improbabile che possa immaginare: affettare i resti di una colomba al cioccolato offertami da una anziana signora del posto.
Toscolano
Melezzole
...non è forse nel silenzio che nascono gli incontri più veri?
2 tappa: Melezzole-Morre, 18.0 km, +889m, -936m
pernotto al BB Morre (non buono)
Il secondo giorno è dedicato alla montagna, ai prati e alle lontananze, ed è del tutto solitario. La salita al Monte Croce di Serra è più faticosa delle passeggiate del primo giorno, ma regala squarci di campagna lungo l'ascesa e prospettive di infinita vastità in vetta, che davvero suggestionano.
Salita nel bosco
San Vitale de Murellis
Salita nel bosco
Panorama in cresta
La lunga discesa che segue è noiosa, ma l'arrivo a Morruzze, Morre e Collelungo ripaga, con viste di campagna e borghi curati, dolci, avvolgenti. La cena dall'enoteca locale suggella il tutto.
Morruzze
Collelungo
Morre visto da Collelungo
3 tappa: Morre-Baschi, 27.0 km, +918m, -1292m
pernotto all’Affittacamere Meffi (non buono)
Il terzo giorno è un godimento per il corpo, che "divora" i 27 km in meno di 6 ore (sosta compresa). La discesa veloce dall'elegante borgo di Acqualoreto fino all'Eremo della Pasquarella è tutta immersa nel silenzio del bosco incupito da un cielo minaccioso.
Acqualoreto
Bosco
Eremo della Pasquarella
Dopo la salita a Scoppieto, ennesimo borgo piccolo ma gentile, inizia invece un lungo e velocissimo attraversamento di campagne, vigneti, uliveti e campi di grano, illuminato da un cielo finalmente aperto e fresco, impreziosito dallo sfondo del Lago di Corbara ed interrotto solo dalla bellezza di Civitella. Molte le case semplici e curatissime che testimoniano di una cultura profonda. L'arrivo a Baschi è cantante, attendendo la meritata birra.
Scoppieto
Civitella del Lago
Vigneti e campagne
Baschi
4 tappa: Baschi-Tenaglie, 18.0 km, +741m, -553m)
L’ultimo giorno il percorso è quasi privo di attrattive e poco più di una passeggiata celebrativa di fine cammino. La malinconia della fine si avvicina. Scelgo così di percorrere la tappa con un gruppo che più volte mi ha arrancato dietro di un paio d’ore nei giorni precedenti e lo facciamo con passo d’addio e di rilassamento. Facciamo sosta a Montecchio, dove visitiamo il laboratorio di cestini di un anziano signore.
I cestini di Montecchio
...ma il momento più bello, la visita alle due panchine di Tenaglie, una terrazza che da un paesino dell’Umbria sembra davvero guardare l’infinito
Le panchine sull'infinito
Data: 29/4/2022-02/05/2022
Regione e provincia: Umbria, Terni
Località di partenza: Tenaglie
Località di arrivo: Tenaglie
Chilometri: 89
Grado di difficoltà: T/E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: ideale in autunno e primavera per la bellezza, ma affrontabile in qualsiasi stagione
Segnaletica: segnavia gialli del Cammino
Dislivello in salita: 3800 m
Dislivello in discesa: 3800 m
Quota massima: 1017 m
Accesso stradale: Tenaglie
Traccia GPS:
tappa1: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8579
tappa2: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8580
tappa3: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8581
tappa4: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8582
Buon ultimo nella ormai lunga sequela di camminatori di questo forum che hanno percorso il Cammino dei Borghi Silenti (e immagino che altri seguiranno…), ho percorso anche io il Cammino nei giorni scorsi, da solo e in quattro giorni, per godere appieno del silenzio promesso. Di seguito le poche impressioni che ho voluto trattenere tappa per tappa.
1 tappa: Tenaglie-Melezzole, 26.3 km, +1277m, -988m
pernotto al Donativo Martina (super!!)
Il primo giorno inizia con un segno, che tornerà tutto il giorno: il cambio di prospettiva. La colazione di inizio viaggio in un bar sotto casa in cui tutti si avviano al lavoro regala una sensazione strana di libertà, quasi fossi un "portoghese" della vita.
L'arrivo a Tenaglie è veloce, la mattina fresca diverrà rapidamente calda anche se graziata da un venticello delizioso, le campagne sono ingentilite da una primavera in fiore. Vedo diverse persone sul cammino, circa una ventina, ma riesco a camminare da solo: ho proprio bisogno di questo.
Il cammino in questa tappa non è spettacolare, né originale o affascinante. Ma sì, è silenzioso, e in quel silenzio ti accompagna come un amico che ti conosce senza parlare. Proprio per questo, in modo solo apparentemente paradossale, il cuore di questa mia prima tappa sono tre luoghi e tre incontri.
Campagna fuori Tenaglie
1)La salita ai ruderi di Guardea Vecchia (non prevista nel cammino), e l'incontro col suo custode spirituale Alessandro: un uomo ferito e grandioso quanto il borgo, che - mentre racconta di "questa antica rocca con otto torri che dominava tutto questo tratto di Umbria" - mi affida una storia di vita personale pazzesca, travolgente.
Torre di Guardea Vecchia
Alessandro
2) Il passaggio per il borgo di Santa Restituta, davvero silente in ogni pietra, che mi regala l'incontro con una delle 8 abitanti del borgo, una badante proiettata dalla Romania in questo sperduto luogo di silenzio.
Santa Restituta
Santa Restituta
3) La sosta al bar Anspi di Toscolano, dove estraggo il mio Victorinox Outrider per l'uso più improbabile che possa immaginare: affettare i resti di una colomba al cioccolato offertami da una anziana signora del posto.
Toscolano
Melezzole
...non è forse nel silenzio che nascono gli incontri più veri?
2 tappa: Melezzole-Morre, 18.0 km, +889m, -936m
pernotto al BB Morre (non buono)
Il secondo giorno è dedicato alla montagna, ai prati e alle lontananze, ed è del tutto solitario. La salita al Monte Croce di Serra è più faticosa delle passeggiate del primo giorno, ma regala squarci di campagna lungo l'ascesa e prospettive di infinita vastità in vetta, che davvero suggestionano.
Salita nel bosco
San Vitale de Murellis
Salita nel bosco
Panorama in cresta
La lunga discesa che segue è noiosa, ma l'arrivo a Morruzze, Morre e Collelungo ripaga, con viste di campagna e borghi curati, dolci, avvolgenti. La cena dall'enoteca locale suggella il tutto.
Morruzze
Collelungo
Morre visto da Collelungo
3 tappa: Morre-Baschi, 27.0 km, +918m, -1292m
pernotto all’Affittacamere Meffi (non buono)
Il terzo giorno è un godimento per il corpo, che "divora" i 27 km in meno di 6 ore (sosta compresa). La discesa veloce dall'elegante borgo di Acqualoreto fino all'Eremo della Pasquarella è tutta immersa nel silenzio del bosco incupito da un cielo minaccioso.
Acqualoreto
Bosco
Eremo della Pasquarella
Dopo la salita a Scoppieto, ennesimo borgo piccolo ma gentile, inizia invece un lungo e velocissimo attraversamento di campagne, vigneti, uliveti e campi di grano, illuminato da un cielo finalmente aperto e fresco, impreziosito dallo sfondo del Lago di Corbara ed interrotto solo dalla bellezza di Civitella. Molte le case semplici e curatissime che testimoniano di una cultura profonda. L'arrivo a Baschi è cantante, attendendo la meritata birra.
Scoppieto
Civitella del Lago
Vigneti e campagne
Baschi
4 tappa: Baschi-Tenaglie, 18.0 km, +741m, -553m)
L’ultimo giorno il percorso è quasi privo di attrattive e poco più di una passeggiata celebrativa di fine cammino. La malinconia della fine si avvicina. Scelgo così di percorrere la tappa con un gruppo che più volte mi ha arrancato dietro di un paio d’ore nei giorni precedenti e lo facciamo con passo d’addio e di rilassamento. Facciamo sosta a Montecchio, dove visitiamo il laboratorio di cestini di un anziano signore.
I cestini di Montecchio
...ma il momento più bello, la visita alle due panchine di Tenaglie, una terrazza che da un paesino dell’Umbria sembra davvero guardare l’infinito
Le panchine sull'infinito