- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati
Data: dal 29/06/23 al 02/07/23
Regione e provincia: Abruzzo - L'Aquila
Località di partenza: Fonte Cerreto (AQ)
Località di arrivo: Fonte Cerreto (AQ)
Tempo di percorrenza: circa 27 ore soste incluse, circa 18 di marcia.
Chilometri: 68 (5 in meno se si parte direttamente dal Piazzale di Campo Imperatore)
Grado di difficoltà: E/EE
Descrizione delle difficoltà: Alcuni passaggi con segnaletica scarsa e sentieristica non mantenuta. Traversata di Campo Imperatore
molto logorante a livello climatico e psicologico.
Periodo consigliato: Primavera e autunno tenendo d'occhio l'innevamento
Segnaletica: CAI, Cammino del Gran Sasso. Spesso poco chiara o con attraversamento di sezioni senza sentiero.
Dislivello in salita: 2340 m (1000 in meno se si parte direttamente dal Piazzale di Campo Imperatore)
Dislivello in discesa:
Quota massima:
Accesso stradale:
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Giorno 1: da Fonte Cerreto al Piazzale di Campo Imperatore (Tappa 0) - 4.90 Km / 1030 D+
Giorno 2: dal Piazzale di Campo Imperatore a Castel Del Monte (Tappa 1) - 23.95 Km / 215 D+
Giorno 3: da Castel Del Monte a Barisciano (Tappe 2-3-4) - 20.80 Km / 745 D+
Giorno 4: da Barisciano a Fonte Cerreto (Tappa 5) - 18.25 Km / 615 D+ (allungo di un km per errore di percorso)
Per una volta non me la sento di realizzare il report con sensazioni, emozioni, descrizioni di incontri e paesaggi ma preferisco concentrarmi su cosa significhi oggi "costruire" un Cammino.
Il Cammino del Gran Sasso si è affacciato prepotentemente sulla scena italiana: pubblicizzato in ogni dove, con un sito ben fatto, video promozionali, conferenze di presentazione, un logo attuale e graficamente accattivante. L'operazione ha funzionato bene, tanto che a pochissime settimane dal lancio abbiamo incontrato, durante il nostro percorso, diversi gruppi intenti a percorrerlo sia a piedi che in bici.
Può bastare quanto sopra esposto per dire di aver realizzato un Cammino?
Veniamo ai fatti e alle problematiche, impossibili da trascurare nonostante la bellezza dell'esperienza nel suo complesso.
Intanto la traccia GPS "ufficiale" (scaricabile dal sito) è molto imprecisa e addirittura fuorviante suggerendo passaggi improponibili (epico l'arrivo a Castel del Monte in cui ci si dovrebbe gettare di sotto da un guard rail), inoltre è spesso non coincidente con la segnaletica sul posto tanto da sembrare fatta con un software in quanto oggettivamente alcuni passaggi non possono essere stati realizzati in loco.
Se ci vuole poco a capire che la traccia è inaffidabile veniamo alla sentieristica e alla segnaletica.
Premesso che quest'ultima si limita a delle targhette sui preesistenti segni CAI e su qualche albero o sasso (mancano totalmente segnalazioni a cavallo degli incroci e in molti punti è talmente rarefatta da chiedersi se sia sulla strada giusta ma pazienza), ci sono alcuni passaggi semplicemente inaccettabili: in alcuni punti la presunta "via" consiste nel passare in mezzo a tratti di erba alta per centinaia e centinaia di metri (ripetutamente a Campo Imperatore e follemente prima del rifugio di Montecristo) sperando di essere nella direzione giusta oppure seguire degli omini di pietra in vertiginosa discesa (ultimo tratto dal rifugio di Montecristo a Fonte Cerreto) o magari passare letteralmente dentro un acquitrino (nella Piana del Filetto), oppure a pochi metri da una decina di arnie (prima di Rocca Calascio).
Strepitosa anche la partenza dove non si trova alcuna indicazione per almeno un km in cui si deve scendere in mezzo alle seggiovie senza capire dove andare e come farlo, praticamente a sentimento.
La mia impressione è che chi l'ha disegnato si sia limitato a collegare alcuni sentieri CAI, esistenti a volte solo su carta però perché ormai in disuso, senza porsi minimamente il problema delle condizioni del territorio (emblematico l'acquitrino che si attraversa per centinaia di metri quando si poteva tranquillamente prendere una sterrata adiacente oppure prima del rifugio di Montecristo dove secondo gli organizzatori si dovrebbe passare in mezzo a colline con erba alta un metro e mezzo e segnali inesistenti invece di usare la strada).
Chiudo poi con una critica di natura progettuale: la prima tappa che attraversa l'intera piana di Campo Imperatore è, a parere di chi scrive, totalmente inadatta per un Cammino per varie ragioni. Intanto è super monotona, con avanzamento difficile per il fondo erboso e spesso senza sentieristica (sotto Vado di Corno si attraversano per metri e metri ortiche fino al ginocchio), totalmente esposta con conseguenze facilmente intuibili in caso di temporale o di eccessivo assolamento. Inoltre il Canyon dello Scoppaturo quando è allagato non è attraversabile: noi ce la siamo cavata con un paio di passaggetti di primo grado sulle rocce laterali ma in altre situazioni si rischia di doverlo guadare per km (cosa accaduta ad alcuni gruppi nei giorni scorsi per come mi è stato riferito). Ho poi già detto nel topic dedicato cosa penso della partenza in funivia, nel nostro caso era chiusa e abbiamo fatto il sentiero dei Valloni cosa che alla fine ho preferito ma per molti può diventare un ostacolo non da poco.
Chiudo facendo presente che le lamentele sopra esposte sono state condivise da tutti i gruppi che abbiamo incontrato e che da escursionista di montagna sono abituato a ben altre difficoltà ma un cammino, se così lo si definisce, non può per nessun motivo presentare delle criticità del genere una volta che viene inaugurato.
Torno quindi alla domanda iniziale: basta mettere su un bel sito, fare pubblicità e piazzare delle rastrelliere griffate per e-bike per costruire un cammino?
Mi dispiace molto aver dovuto trascurare la meraviglia di alcuni paesaggi e i bei momenti passati con le persone con cui ho percorso questa via, così come mi duole trascurare l'intensità delle sensazioni provate a cui hanno anche contribuito le "disavventure" ma credo che sia più importante sottolineare gli aspetti sopra esposti anche per preparare futuri avventori di questo Cammino che, per merito dei territori che attraversa, è comunque splendido.
Lascio alla foto il compito di descriverne la bellezza.
Data: dal 29/06/23 al 02/07/23
Regione e provincia: Abruzzo - L'Aquila
Località di partenza: Fonte Cerreto (AQ)
Località di arrivo: Fonte Cerreto (AQ)
Tempo di percorrenza: circa 27 ore soste incluse, circa 18 di marcia.
Chilometri: 68 (5 in meno se si parte direttamente dal Piazzale di Campo Imperatore)
Grado di difficoltà: E/EE
Descrizione delle difficoltà: Alcuni passaggi con segnaletica scarsa e sentieristica non mantenuta. Traversata di Campo Imperatore
molto logorante a livello climatico e psicologico.
Periodo consigliato: Primavera e autunno tenendo d'occhio l'innevamento
Segnaletica: CAI, Cammino del Gran Sasso. Spesso poco chiara o con attraversamento di sezioni senza sentiero.
Dislivello in salita: 2340 m (1000 in meno se si parte direttamente dal Piazzale di Campo Imperatore)
Dislivello in discesa:
Quota massima:
Accesso stradale:
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Giorno 1: da Fonte Cerreto al Piazzale di Campo Imperatore (Tappa 0) - 4.90 Km / 1030 D+
Giorno 2: dal Piazzale di Campo Imperatore a Castel Del Monte (Tappa 1) - 23.95 Km / 215 D+
Giorno 3: da Castel Del Monte a Barisciano (Tappe 2-3-4) - 20.80 Km / 745 D+
Giorno 4: da Barisciano a Fonte Cerreto (Tappa 5) - 18.25 Km / 615 D+ (allungo di un km per errore di percorso)
Per una volta non me la sento di realizzare il report con sensazioni, emozioni, descrizioni di incontri e paesaggi ma preferisco concentrarmi su cosa significhi oggi "costruire" un Cammino.
Il Cammino del Gran Sasso si è affacciato prepotentemente sulla scena italiana: pubblicizzato in ogni dove, con un sito ben fatto, video promozionali, conferenze di presentazione, un logo attuale e graficamente accattivante. L'operazione ha funzionato bene, tanto che a pochissime settimane dal lancio abbiamo incontrato, durante il nostro percorso, diversi gruppi intenti a percorrerlo sia a piedi che in bici.
Può bastare quanto sopra esposto per dire di aver realizzato un Cammino?
Veniamo ai fatti e alle problematiche, impossibili da trascurare nonostante la bellezza dell'esperienza nel suo complesso.
Intanto la traccia GPS "ufficiale" (scaricabile dal sito) è molto imprecisa e addirittura fuorviante suggerendo passaggi improponibili (epico l'arrivo a Castel del Monte in cui ci si dovrebbe gettare di sotto da un guard rail), inoltre è spesso non coincidente con la segnaletica sul posto tanto da sembrare fatta con un software in quanto oggettivamente alcuni passaggi non possono essere stati realizzati in loco.
Se ci vuole poco a capire che la traccia è inaffidabile veniamo alla sentieristica e alla segnaletica.
Premesso che quest'ultima si limita a delle targhette sui preesistenti segni CAI e su qualche albero o sasso (mancano totalmente segnalazioni a cavallo degli incroci e in molti punti è talmente rarefatta da chiedersi se sia sulla strada giusta ma pazienza), ci sono alcuni passaggi semplicemente inaccettabili: in alcuni punti la presunta "via" consiste nel passare in mezzo a tratti di erba alta per centinaia e centinaia di metri (ripetutamente a Campo Imperatore e follemente prima del rifugio di Montecristo) sperando di essere nella direzione giusta oppure seguire degli omini di pietra in vertiginosa discesa (ultimo tratto dal rifugio di Montecristo a Fonte Cerreto) o magari passare letteralmente dentro un acquitrino (nella Piana del Filetto), oppure a pochi metri da una decina di arnie (prima di Rocca Calascio).
Strepitosa anche la partenza dove non si trova alcuna indicazione per almeno un km in cui si deve scendere in mezzo alle seggiovie senza capire dove andare e come farlo, praticamente a sentimento.
La mia impressione è che chi l'ha disegnato si sia limitato a collegare alcuni sentieri CAI, esistenti a volte solo su carta però perché ormai in disuso, senza porsi minimamente il problema delle condizioni del territorio (emblematico l'acquitrino che si attraversa per centinaia di metri quando si poteva tranquillamente prendere una sterrata adiacente oppure prima del rifugio di Montecristo dove secondo gli organizzatori si dovrebbe passare in mezzo a colline con erba alta un metro e mezzo e segnali inesistenti invece di usare la strada).
Chiudo poi con una critica di natura progettuale: la prima tappa che attraversa l'intera piana di Campo Imperatore è, a parere di chi scrive, totalmente inadatta per un Cammino per varie ragioni. Intanto è super monotona, con avanzamento difficile per il fondo erboso e spesso senza sentieristica (sotto Vado di Corno si attraversano per metri e metri ortiche fino al ginocchio), totalmente esposta con conseguenze facilmente intuibili in caso di temporale o di eccessivo assolamento. Inoltre il Canyon dello Scoppaturo quando è allagato non è attraversabile: noi ce la siamo cavata con un paio di passaggetti di primo grado sulle rocce laterali ma in altre situazioni si rischia di doverlo guadare per km (cosa accaduta ad alcuni gruppi nei giorni scorsi per come mi è stato riferito). Ho poi già detto nel topic dedicato cosa penso della partenza in funivia, nel nostro caso era chiusa e abbiamo fatto il sentiero dei Valloni cosa che alla fine ho preferito ma per molti può diventare un ostacolo non da poco.
Chiudo facendo presente che le lamentele sopra esposte sono state condivise da tutti i gruppi che abbiamo incontrato e che da escursionista di montagna sono abituato a ben altre difficoltà ma un cammino, se così lo si definisce, non può per nessun motivo presentare delle criticità del genere una volta che viene inaugurato.
Torno quindi alla domanda iniziale: basta mettere su un bel sito, fare pubblicità e piazzare delle rastrelliere griffate per e-bike per costruire un cammino?
Mi dispiace molto aver dovuto trascurare la meraviglia di alcuni paesaggi e i bei momenti passati con le persone con cui ho percorso questa via, così come mi duole trascurare l'intensità delle sensazioni provate a cui hanno anche contribuito le "disavventure" ma credo che sia più importante sottolineare gli aspetti sopra esposti anche per preparare futuri avventori di questo Cammino che, per merito dei territori che attraversa, è comunque splendido.
Lascio alla foto il compito di descriverne la bellezza.
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