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Eh si, comincio anche io a programmare il Cammino e quindi comincio a pormi le stesse domande che si pongono in tanti. Provo a porle a voi, in particolare a chi ha l'esperienza. Io ne ho, sia di uscite giornaliere che di trekking di piu giorni...ma qs è una cosa diversa. Quindi sotto con le domande.
Premesse
Intendo fare il Cammino francese conoleto, tra maggio/giugno 2023 (eh si, mi muovo un pò in anticupo...). Conto di passare sia per donativi che per albergues.
Domande
1. Pernotti.
a) Conto di prenotare le soste notturne solo nelle prime tappe, dopo.credo diventi tutto troppo "eventuale". Ha senso?
b) Capisco bene che gli albergues danno sia coperte che saponi da bagno, per cui pago di più ma viaggio più leggero?
2. Sonno.
a)In quella stagione e su quelle tratte penso di portare sia il sacco sia il liner. Forse negli albergues non servirebbe, ma stante il pu to 1 non so dove dormirò e quindi porto entrambi. Ha senso?
b) Come sacco ho un STS spark 2. È adatto in quella stagione e per quella tratta o è troppo caldo?
3. Pioggia
a)Con un mese di viaggio dò x scontati diversi giorni di pioggia anche importante. In generale uo preferisco il guscio al poncho, ma appunto ho solo esperie ze di pochi giorni di uscita. Sul Cammino se la pioggia è torrenziale e dura più di tre giorni credo non ci sia guacio che tenga e anche lo zaino non si salva con la raincover, quindi può servire il poncho. Pertanto conterei di portarmi cmq il mio guscio in gtx (per giorni di pioggia breve) e un poncho tarp (per i giorni di pioggia torrenziale). Per altro il poncho tarp potrei usarlo anche come telo da riparo, per sedermi sul bagntao, per protegermj dal materasso nei donativi. Ha senso?
b) non essendo in boschi o montagna, può avere senso l'ombrellino? Se si, in aggiunta o al.posto di cosa?
c) dato a), ha senso avere anche l'antivento?
Nel frattempo che ti rispondano, puoi dare un'occhiata su YouTube ai video di thewalkingnose e di Omero, che han fatto il cammino un paio di volte mi pare.. e puoi prendere qualche spunto..
Ti consiglio anche di iscriverti o leggere il gruppo FB "Cammino di santiago - il Ritorno", dove si trovano moltissimi spunti, contatti e anche consigli di chi è già stato o sta per partire.
Ci sono gli aggiornamenti giorno per giorno degli Albergues aperti e degli hostal.
Sono stato tre volte a Santiago, due per il francese e uno per il Primitivo, e conto ai primi di luglio di andare per fare l'Inglese.
Provo a darti qualche risposta, anche se niente è più soggettivo di questa esperienza (per lunghezza ed intensità) e quindi ogni evento succeduto a terzi vale come un fico secco.
1. Pernotti.
a) Conto di prenotare le soste notturne solo nelle prime tappe, dopo.credo diventi tutto troppo "eventuale". Ha senso? Se intendi per capienza, no, sul Camino è esattamente il contrario: da SJPDP partono pochissime persone al giorno, per cui la capienza è assolutamente gestibile, mentre man mano che ti avvicini, diciamo già negli ultimi 300 km, conviene guardarsi bene avanti (ci sono anche tante app per cellulare e negli albergues c'è sempre il wifi). Se intendi invece come percorso giornaliero, è vero che non sai quanti km farai al giorno, quindi adesso, per tempo, ti conviene già preparare un day plan chilometrico (con segnati i piani B, ovvero soste circa 5/6 km prima e dopo l'arrivo previsto, nel caso ti salti il programma). Sul gruppo FB o online trovi decine di siti e di programmi, compreso un paio di siti online che ti permettono di preparare addirittura il tuo percorso, calcolando km e soste. Credo che se ti stai preparando seriamente, una certa media giornaliera devi saperla tenere. Il Camino (qualunque pellegrinaggio) può riservare molte sorprese, ho visto decine di persone prendere l'autobus per saltare ampi tratti del percorso e ancora di più rinunciare....capita poche volte nella vita di avere quel tempo di ferie, per cui conviene davvero partire molto preparati. Poi l'imprevisto capita sempre e quello lo gestirai come credi.
b) Capisco bene che gli albergues danno sia coperte che saponi da bagno, per cui pago di più ma viaggio più leggero? Assolutamente sì, in molti danno infatti anche le coperte e la federa di carta, usa e getta. Spesso c'è anche il detersivo per piatti nelle cucine. E non paghi di meno andando negli hostal. Il costo degli Albergues è ridicolo, tra l'altro l'esperienza internazionale la vivi proprio così, mischiandoti nelle camerate e facendo da mangiare con gli altri. Inoltre puoi comodamente ricaricare i tuoi apparati (portati una multipla nel caso le prese a muro siano occupate). Ti sconsiglio di valutare l'opzione tenda o addiaccio: sia per il meteo che per i divieti. in Spagna è vietato il campeggio libero, inoltre man mano ti avvicini a Santiago, troverai decine di km di percorso recintato con filo spinato (i proprietari e i contadini si sono "scocciati" della gente che va a fare i bisogni nei campi e nei boschi limitrofi al percorso). Anch'io ho viaggiato sempre con un Ferrino da 400 gr, praticamente un sacco a pelo da bivacco, ma alcune volte è servito ad integrare per il calore (le coperte date sono di carta, servono solo a scopo igienico).
2. Sonno.
a)In quella stagione e su quelle tratte penso di portare sia il sacco sia il liner. Forse negli albergues non servirebbe, ma stante il pu to 1 non so dove dormirò e quindi porto entrambi. Ha senso? Sì, leggi sopra ed il peso è risibile. Forse il liner è superfluo mentre può essere utile, man mano che il caldo sale (tipo nelle Mesetas) un sacco lenzuolo leggero.
b) Come sacco ho un STS spark 2. È adatto in quella stagione e per quella tratta o è troppo caldo? Prendi un sacco leggero, non è necessario portare qualcosa sotto lo zero. Al massimo dormi con qualche vestito in più.
3. Pioggia
a)Con un mese di viaggio dò x scontati diversi giorni di pioggia anche importante. In generale uo preferisco il guscio al poncho, ma appunto ho solo esperie ze di pochi giorni di uscita. Sul Cammino se la pioggia è torrenziale e dura più di tre giorni credo non ci sia guacio che tenga e anche lo zaino non si salva con la raincover, quindi può servire il poncho. Pertanto conterei di portarmi cmq il mio guscio in gtx (per giorni di pioggia breve) e un poncho tarp (per i giorni di pioggia torrenziale). Per altro il poncho tarp potrei usarlo anche come telo da riparo, per sedermi sul bagntao, per protegermj dal materasso nei donativi. Ha senso? Sì, il poncho è l'oggetto più acquistato sul Camino (dopo la concha ) però per la mia esperienza più di un giorno di pioggia non capita. La zona dei Pirenei è comunque molto ventosa, per cui le perturbazioni vanno e vengono, ti può capitare diverse ore al giorno di pioggerellina fitta, ma mai più di uno e mai veri e propri temporali pericolosi (che sono più frequenti fino ad aprile). Per mio conto ho fatto solo con guscio e rain cover, ed è andata più che bene. Io cammino sempre con pantaloni corti, quindi anche se bagno le gambe non importa, in albergue ci si asciuga in fretta.
b) non essendo in boschi o montagna, può avere senso l'ombrellino? Se si, in aggiunta o al.posto di cosa? In realtà il Camino è molto boscoso, e nei Pirenei sei in vera alta montagna. Buona parte del percorso inoltre, soprattutto il primo terzo e l'ultimo, hanno ampi tratti boschivi. Guarda, vedrai gente che cammina ed è attrezzata in modo spaventoso. A volte da rasentare il ridicolo o l'avventatezza più estrema. Un ombrellino pieghevole può sempre far comodo. Io non sono abituato e non l'ho mai preso con me più che altro perchè lo useresti poco e per il resto è scomodo da stivare.
c) dato a), ha senso avere anche l'antivento? No, è sufficiente un buon guscio.
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Concludo con un'osservazione papale papale, che emerge solo dal''esperienza di chi ci è stato.
Il Camino (qualunque cammino, nel senso di pellegrinaggio, anche qui da noi in Italia), spesso lo si affronta come se fosse un trekking duro o comunque un'attività escursionistica prolungata che richiede elevate competenze di vita outdoor.
Niente di più errato: certo, un minimo di materiale ci vuole e anche l'esperienza e la adeguata forma fisica a stare sulle gambe per ore e ore, ma niente di più diverso che percorrere un'Alta Via o un qualunque trail.
Il sentiero è tracciato con frecce gialle giganti al limite della stupidità umana (non si perderebbe neanche un lattante) e ovunque ti giri ci sono persone con gli zaini che vanno una sola ed unica direzione, ovest.
Considerate che è il percorso più gettonato per comitive religiose, anziani, pensionati in genere, suore e sacerdoti, di solito per migliaia e migliaia di persone assolutamente ignare di vita outdoor, che in un momento della loro esistenza fanno questa scelta, però sopravvivono e ce la fanno lo stesso.
L'enorme flusso di pellegrini ha ingenerato un'assistenza sul percorso degna di una maratona: ogni tot ci sono albergues, bar, ristori (ufficiali e non), ricoveri e cittadine, che ovviamente sfruttano l'enorme indotto. sul gruppo FB che ho citato, la gestrice aggiorna settimana per settimana il numero dei pellegrini arrivati a Santiago ogni anno, e nella messa che si tiene in Cattedrale ogni giorno alle 10.00 lo stesso sacerdote cita il numero esatto dei pellegrini registrati alla reception dell'Oficina del Pelegrino (dove si ritira la famosa compostelana).
Il rischio maggiore che si corre sono le vesciche, insomma...
Confermo quanto detto da GiulioSherpa, le prime tappe soffrono meno la ressa.
Con l’eccezione di Roncisvalle, perché chiunque partirà da SJPDP farà tappa lì.
Specialmente considerando che per ottenere la Compostela sia sufficiente percorrere gli ultimi 100km e personalmente mi sono imbattuto persino in scolaresche intente a percorrere quell’ultimo centinaio.
Io non ho mai prenotato e ho avuto problemi soltanto proseguendo oltre Santiago, verso Finisterre. E nella stessa Santiago quando sono tornato da Mucia.
Tendenzialmente, comunque, i donativi son quelli che esauriscono più rapidamente i posti disponibili.
Personalmente suggerirei di prenotare giorno per giorno (laddove volessi prenotare) e non avere una scaletta di tappe predefinita (il rischio naturale che si corre pianificando il cammino con largo anticipo).
b) Capisco bene che gli albergues danno sia coperte che saponi da bagno, per cui pago di più ma viaggio più leggero?
Paghi di più... Rispetto alla tenda, intendi?
Che io ricordi il costo andava dal minimo dei donativi ad un massimo di 12€, in media direi sui 7~8€, ma mi aspetto che nel frattempo qualcosa sia cambiato.
Confermo che i più attrezzati (fra i meno costosi) forniscono copricuscino e copriletto di carta a scopo igienico, ma non di più. A me non è mai stato fornito del sapone e ho continuato imperterrito con la mia saponetta di Marsiglia, e per il bucato e per me stesso.
A molti, più che altro, sono tornate utili lavatrici e asciugatrici, rigorosamente a gettone.
2. Sonno.
a)In quella stagione e su quelle tratte penso di portare sia il sacco sia il liner. Forse negli albergues non servirebbe, ma stante il pu to 1 non so dove dormirò e quindi porto entrambi. Ha senso?
Io avevo un +15°C e sporadicamente ci ho dormito anche all’aperto o in ambienti davvero, davvero umidi, e si è rivelato adeguato. Ma ero anche partito ad inizio Aprile. Onestamente, tra Maggio e Giugno, se miri agli albergue, non vedo rischi di soffrire il freddo. Un sacco temperato che alla peggio usi solo come strato fra te e il letto.
3. Pioggia
a)Con un mese di viaggio dò x scontati diversi giorni di pioggia anche importante. In generale uo preferisco il guscio al poncho, ma appunto ho solo esperie ze di pochi giorni di uscita. Sul Cammino se la pioggia è torrenziale e dura più di tre giorni credo non ci sia guacio che tenga e anche lo zaino non si salva con la raincover, quindi può servire il poncho. Pertanto conterei di portarmi cmq il mio guscio in gtx (per giorni di pioggia breve) e un poncho tarp (per i giorni di pioggia torrenziale). Per altro il poncho tarp potrei usarlo anche come telo da riparo, per sedermi sul bagntao, per protegermj dal materasso nei donativi. Ha senso?
Ecco, io invece (rispetto all’esperienza di GiulioSherpa) ho sperimentato pioggia per giorni consecutivi, in Galizia mi pare.
Lo zaino aveva la sua raincover e io avevo un poncho per entrambi. Ho detestato la condensa, che mi ha più volte fatto chiedere se non fosse meglio camminare direttamente a contatto con la pioggia. Ma in quei giorni, volendo continuare a camminare a prescindere dall’intensità scrosciante, penso il poncho sia stato una buona opzione che ha salvaguardato lo zaino meglio di quanto avrebbe fatto la sola raincover.
b) non essendo in boschi o montagna, può avere senso l'ombrellino? Se si, in aggiunta o al.posto di cosa?
È qualcosa di cui non ho mai pensato di equipaggiarmi e in questo senso mi suona persino insolito, ma un senso può sicuramente avercelo. Ti imbatterai certamente in giorni di solleone impietoso.
Ma se fosse possibile partire da casa con la pelle già “piena di Sole”, così da farsi bastare uno stick per il naso e un cappello per la testa, penso sarebbe più pratico.
Un guscio tuttofare sarà più che sufficiente.
Io ne usai uno della Tribord che aveva un minimo di autonomia idrorepellente per pioggia leggera, strato sottile interno di pile e la possibilità ovvia di stringere maniche, cappuccio e vita. L’ho usato prevalentemente per il vento e il freddo delle partenze antecedenti l’alba.
Grazie per le prime dritte, certamente frequenterò il sito FB che suggerite.
Quanto alle tappe, certamente farò unanpianificazione di massima, ma poi immagino che la prenotazione andrà gestita ogni giorno per il giorno dopo sulla base delle esigenze.
Ottime le indicazioni su sacchi e gusci, nel dimensionamento del litraggio e della tipologia di zaino mi risultano decisive. Per ora nelle mienstime ballo sui 7 kg, comprimibili in un 26 o 36 lt a seconda di poche variabili (tra cui appunto il sistema notte e il sistema pioggia).
Ah ecco, io più che quel gruppo ho apprezzato un forum interamente dedicato al Cammino di Santiago.
Purtroppo non ne ricordo più il nome, ma la struttura da forum lo rendeva decisamente meno caotico e più facilmente consultabile. Per cui ti suggerirei di provare a cercare qualche realtà virtuale simile.
Per quanto riguarda le prenotazioni, chiaro che debbano essere gestite in giornata in ogni caso, premevo più che altro sul fatto che la mole di anticipo a tua disposizione potrebbe involontariamente farti pianificare... Troppo. Nel senso, concediti un margine sacro di sorpresa. Tanto nel peggiore dei casi sai che non stai andando nella giungla. Parlando di preparazione suggerisco più quella che renda fisicamente tranquilli e fiduciosi rispetto alla possibilità di percorrere 35km. Non perché ti venga chiesto di coprirli quotidianamente ma perché, salvo fretta o sfide personali, ci saranno giusto due o tre tappe in tutto il percorso che ti costringeranno a camminare una trentina di chilometri per la prossima tappa. E se sai di poterlo fare allora puoi davvero partire serenamente senza strapianificare.
Per quanto concerne lo zaino, io ho usato un Deuter WalkAir 35. Circa 7kg, acqua esclusa.
Ciao,
anch'io ti rispondo in base alla mia esperienza:
1. Pernotti:
Più arrivi tardi nelle strutture e meno hai la possibilità di trovare libero. Gli albergues municipales e i donativi non si possono prenotare e vale la regola chi prima arriva alloggia. E non è detto che non avrai problemi nelle prime tappe, poiché è vero che ci sono meno pellegrini, ma anche meno strutture. Ho avuto problemi di ostelli proprio nella prima tappa, mi sono fermato 6 km dopo Roncesvalles e non c'erano posti per dormire, poi un belga si è offerto di farmi dormire nella sua stanza che aveva preso ad uso privato. Altri problemi a Los Arcos, nella prima parte del cammino, e poi dopo Sarria, dove ho dovuto camminare altri 10 km per trovare un posto.
Negli albergues mai trovato sapone ad uso personale, mentre le coperte sempre (con una saponetta di marsiglia c'ho lavato me e il bucato per tutto il cammino)
2. Sonno:
in quel periodo penso che avrai più problemi di caldo che di freddo per la notte. Io ho dormito con un sacco a pelo leggerissimo rettangolare pagato due lire in rete, apribile completamente e che usavo spesso come telo coprimaterasso (ho fatto tutto il francese due volte: una volta a maggio e un'altra a settembre).
3. Pioggia:
In quel periodo non dovesti incontrarne tanta. Io sono più per un guscio molto leggere che fa anche da antivento, piuttosto che il poncho che fa sudare e limita i movimenti. Mentre l'ombrello lo portava sempre con se un mio amico grande camminatore e lo prendevo sempre in giro.
Una volta in un cammino in Francia abbiamo presto tantissima acqua tutto il giorno: lui era completamente asciutto, io con il mio guscio in membrana avevo acqua dappertutto, anche sulle mutande.
4. Zaino:
Secondo me per quel periodo, un 30 litri va più che bene e come peso non più di 6 / 6,5 kg escluso acqua
Grazie @mezcal . Su peso e zaino ci siamo, anche sulle altre cose mi ci ritrovo. Per il sacco io oggi ho solo un STS spark2, che credo decisamente troppo caldo allo scopo. Dovrò cercare in rete qualcosa come dici tu, ma leggero e poco ingombrante perché credo di riuscirea stare in un 26lt e perché non voglio roba "onerosa" d porTre in generale. Vediamo. Intanto ancora grazie
Grazie per le prime dritte, certamente frequenterò il sito FB che suggerite.
Quanto alle tappe, certamente farò unanpianificazione di massima, ma poi immagino che la prenotazione andrà gestita ogni giorno per il giorno dopo sulla base delle esigenze.
Ottime le indicazioni su sacchi e gusci, nel dimensionamento del litraggio e della tipologia di zaino mi risultano decisive. Per ora nelle mienstime ballo sui 7 kg, comprimibili in un 26 o 36 lt a seconda di poche variabili (tra cui appunto il sistema notte e il sistema pioggia).
Questo è uno dei video che ti dicevo, interessante per capire cosa portare e no.. e grazie alle info sopra degli altri utenti, ne puoi trarre benefici e limare il più possibile
Ah ecco, io più che quel gruppo ho apprezzato un forum interamente dedicato al Cammino di Santiago.
Purtroppo non ne ricordo più il nome, ma la struttura da forum lo rendeva decisamente meno caotico e più facilmente consultabile.
Penso che Ouroboros si riferisse a questo https://www.caminodesantiago.me/community/
Io parto per il Primitivo a fine Giugno, quindi me lo aspetto meno caotico ma più fresco e sicuramente più piovoso.
Buon cammino
Penso che Ouroboros si riferisse a questo https://www.caminodesantiago.me/community/
Io parto per il Primitivo a fine Giugno, quindi me lo aspetto meno caotico ma più fresco e sicuramente più piovoso.
Buon cammino
In realtà no, sono andato a cercare e credo di averlo ritrovato, dovrebbe trattarsi di questo.
Per altro, il forum è dedicato a pellegrinaggi assortiti, quindi risulta utile per molti cammini diversi, primitivo compreso.
Ah, all’epoca io avevo sia una guida cartacea che una digitale, quest’ultima gratuitamente consultabile qui.
Domanda sul sacco. Nelle mie ricerche di sacchi estivi leggeri trovo il fantastico sts spark0 da 300 gr. 2.9lt e 190€ (!!) , dopodiche salto a cose dai 650grammi in su a vari prezzi (e il minimo sembra un foreclaz trek500 da 680grammj e 40€ ma da 4.t lt).
In mezzo come peso non c'è nulla tipo sui 450gr?
Io sto valutando di concluderlo (iniziato nel 2019 da SJPDP fino a Burgos )ma temo davvero di rovinarmi l'esperienza per la ressa. La combo di due anni di pandemia e anno sacro potrebbero portare davvero troppa gente sul cammino e...non so..sto continuando a informarmi su forum vari e su questo canale
Domanda sul sacco. Nelle mie ricerche di sacchi estivi leggeri trovo il fantastico sts spark0 da 300 gr. 2.9lt e 190€ (!!) , dopodiche salto a cose dai 650grammi in su a vari prezzi (e il minimo sembra un foreclaz trek500 da 680grammj e 40€ ma da 4.t lt).
In mezzo come peso non c'è nulla tipo sui 450gr?
Aegismax.. una volta si trovavano a buon rapporto.. ora ci sono costi leggermente maggiori per via della dogana.. ma su AliExpress magari con 100/120 euro, trovi il sacco giusto
Domanda sul sacco. Nelle mie ricerche di sacchi estivi leggeri trovo il fantastico sts spark0 da 300 gr. 2.9lt e 190€ (!!) , dopodiche salto a cose dai 650grammi in su a vari prezzi (e il minimo sembra un foreclaz trek500 da 680grammj e 40€ ma da 4.t lt).
In mezzo come peso non c'è nulla tipo sui 450gr?