Informazione Cammino Via dei Lupi

Salve a tutti...

Ho provato a cercare informazioni sulla Via dei Lupi sul forum, ma non mi sembra di aver visto nulla.

Volevo sapere se qualcuno ha esperienza diretta quanto meno sulla parte finale quella che và da Villavallelonga a Pescasseroli con il giro antiorario.

Hanno anche un bel sito ricco di informazioni e mi sembra di aver letto che è stato creato nel 2015...

Mi fà strano che, in generale, se nè parli poco...

Grazie.
 
Ne ho percorso casualmente qualche tratto sul Catillo e a Zompo lo Schioppo. Se ne parla molto poco, credo sia un percorso molto solitario e che attraversa aree molto selvagge.
 
... da Villavallelonga a Pescasseroli con il giro antiorario. ...

Il tratto da Villavallelonga a Pescasseroli non mi sembra problematico (*), è in buona parte su strada (dal paese fino a Prati d' Angro e dal valico fino a valle perché appena svalicato c'é la strada di servizio degli impianti di Pescasseroli) la parte intermedia è un classico sentiero del parco, ci può essere qualche incertezza all' imbocco del sentiero ma una volta preso non mi sembra problematico (almeno per uno in grado di fare un tale trekking).

(a proposito: che intendi per "antiorario"? Forse muoversi nella direzione da Pescasseroli a Villavallelonga?).

Sicuramente più problematico qualche tratto fuori parco, su sentieri poco battuti dagli escursionisti come quello Licenza-Riofreddo. Una relazione recente abbastanza lunga (con una chiosa finale che preannuncia la revisione di una tappa) è su wikiloc con tanto di traccia GPS:


https://it.wikiloc.com/percorsi-esc...ra-tra-lazio-e-abruzzo-11-18-06-2017-18418965

(*) ne ho fatta ripetutamente la parte da prati d'Angro fino al valico per poi deviare per il rifugio di Iorio quindi senza scendere a valle (a Pescasseroli)
 
Grazie ragazzi delle info.

Mi sono letto l'interessante resoconto.
Per antiorario mi riferisco alle indicazioni sul sito ufficiale del percorso, che poi sarebbe la parte nuova, sulle ultime tappe che ora arriva a Civitella Alfedena, ma appunto si può anche tornare a Pescasseroli chiudendo un anello in senso antiorario.
 
Ho visto le tappe dell' anello dentro al parco, ne ho percorsa buona parte "per tratti" in escursioni giornaliere, alcuni tratti possono essere poco battuti (come nella tappa 14a la salita dalla valle di Canneto a forca Risuni, nella tappa 13b da Villetta Barrea salita direzione Rocca Chiarano e poi il raccordo con la carrareccia verso Passo Godi o la parte centrale della 12b che aggira il massiccio del monte Marsicano passando a nord) la mia impressione è comunque che azzeccati i bivi giusti (ed a questo aiuta il gps) le segnature in genere ci sono e sono sufficienti, alcuni tratti sono più problematici ma senz' altro alla portata dell' escursionista esperto.
 
https://www.guidemarcopolo.it/artic...gio-lungo-un-sentiero-del-turismo-consapevole

Articolo appena uscito su Marco Polo.
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L' autore della traccia wikiloc che ho linkato in precedenza (post #3) risponde ad una delle domande che gli sono state poste (in calce alla pagina wikiloc) specificando che non ha dormito in tenda ma non dice più precisamente dove. degli indirizzi sono sul sito del "sentiero":

https://www.viadeilupi.eu/mangiare-dormire-2/

Sembra un cammino studiato con intelligenza, che arriva sempre in aree dove è possibile dormire.
 
Ultima modifica:
Una cosa veramente utile credo che sarebbero varianti per consentire di raggiungere la prima tappa e tornare dall' ultima con il treno.

Il questo caso a Tivoli il treno c'é, manca una variante per arrivare (per fare un esempio) a Pescosolido dove si attesta, almeno in teoria, il vecchio sentiero Q4 che poi si raccorda con quelli che vanno nel cuore del parco. Pescosolido a sua volta è a 13Km dalla stazione di Sora (tre ore da lì per Roma).
 
Una cosa veramente utile credo che sarebbero varianti per consentire di raggiungere la prima tappa e tornare dall' ultima con il treno.

Il questo caso a Tivoli il treno c'é, manca una variante per arrivare (per fare un esempio) a Pescosolido dove si attesta, almeno in teoria, il vecchio sentiero Q4 che poi si raccorda con quelli che vanno nel cuore del parco. Pescosolido a sua volta è a 13Km dalla stazione di Sora (tre ore da lì per Roma).

Sì, verissimo e non è una cosa da poco. Inoltre, rispetto ad un Cammino dei Briganti, è anche meno appetibile per la lunghissima distanza che impone un periodo libero veramente molto lungo. Mi sembra un trekking più vicino ai lunghi GR francesi che ai cammini italiani più pop.
Mi affascina molto proprio per questa scarsa popolarità, anche se non so poi quanto sia realmente selvaggio...Il tratto che ho fatto io sopra Zompo lo Schioppo è uno spettacolo ed è super-solitario mentre la sezione sul Catillo è totalmente differente. Forse il suo valore sta proprio in questi contrasti.
 
Beh bisognerebbe provarlo...

La lunghezza, alcune parti in teoria più selvagge, la scarsa circolazione mediatica (pensate al cammino degli dei superaffollato), creano, almeno a me, fascino e curiosità...

Poi logisticamente bisognerebbe attrezzarsi e certo non bastano i 4 giorni con cui si fanno i Briganti...

A me poi piacerebbe anche capire, realmente però, quanto sarebbe fattibile in tenda, che ritengo sempre di maggior fascino...
 
Il cammino dei Briganti propone un territorio compreso tra il Velino e Tagliacozzo in genere ignorato dagli escursionisti proprio perché non è un parco.
La Via dei Lupi attraversa parchi e riserve regionali tutte raggiungibili da Roma con gita giornaliere.

In conclusione per l'escusionista locale che abbia già una buona conoscenza di quei parchi potrebbe essere più intrigante il cammino dei Briganti mentre all' escursionista che viene da fuori regione raccomanderei la Via dei Lupi come una sorta di pellegrinaggio da Roma fino al parco più importante dell' Italia centrale per poi girarlo praticamente tutto.

Venendo da Milano ignorare il PNALM e mettersi a girare tra Tagliacozzo e Borgorose mi sembra assurdo, come un giapponese che viene a Roma ed invece di visitare la cappella Sistina si mette a girare per i ruderi sparsi per le periferie: o ha interessi molto specialistici oppure è stato mal consigliato.
 
Ultima modifica:
Il cammino dei Briganti propone un territorio compreso tra il Velino e Tagliacozzo in genere ignorato dagli escursionisti proprio perché non è un parco.
La Via dei Lupi attraversa parchi e riserve regionali tutte raggiungibili da Roma con gita giornaliere.

In conclusione per l'escusionista locale che abbia già una buona conoscenza di quei parchi potrebbe essere più intrigante il cammino dei Briganti mentre all' escursionista che viene da fuori regione raccomanderei la Via dei Lupi come una sorta di pellegrinaggio da Roma fino al parco più importante dell' Italia centrale per poi girarlo praticamente tutto.

Venendo da Milano ignorare il PNALM e mettersi a girare tra Tagliacozzo e Borgorose mi sembra assurdo, come un giapponese che viene a Roma ed invece di visitare la cappella Sistina si mette a girare per i ruderi sparsi per le periferie: o ha interessi molto specialistici oppure è stato mal consigliato.

Non sono molto d'accordo. Secondo me quello che conta sono le sensazioni e l'esperienza e molto spesso vengono fornite di più da posti autentici e poco battuti. Per me sia la via dei Lupi che il Cdb meritano di essere percorse da chiunque.
 

Segnalo questo video, per chi avesse 50 minuti da dedicarci, che con simpatia ed ironia mostra tutta la maestosità di questo percorso che, a dispetto della scarsa fama, per me si candida ad essere uno dei trekking più belli d'Europa.
 
Lo "youtuber" è bravo in ciò che fa (meglio di Geo & Geo!) ho deciso però di frazionare il video in "pillole" da 10' perché 50 tutti insieme sono veramente tanti!

Non so se l'itinerario sia veramente tra i più belli d' Europa, sicuramente il fenomeno dell' inurbamento grazie proprio alla forte attrazione esercitata da Roma ha reso le zone montane e le più aspre tra quelle collinari decisamente spopolate dando l' impressione di un contatto con la natura in zone che in realtà sono fortemente antropizzate in quanto da millenni vi si pratica il pascolo e la silvicultura (cura dei boschi, taglio programmato, introduzione - in epoca storica - di nuove essenze, come le sughere che aprono il video...)

...confesso che l' aggettivo che mi viene in mente, conoscendo buona parte di quei luoghi, più che "maestoso" è... cazzuto ecco direi che è un "itinerario cazzuto"... insomma per chi cerca una piccola "impresa" con cui cimentarsi per conoscere meglio sé stesso (in fondo è questo il senso dei "cammini") qui trova senz' altro ciò che cerca...
 
Lo "youtuber" è bravo in ciò che fa (meglio di Geo & Geo!) ho deciso però di frazionare il video in "pillole" da 10' perché 50 tutti insieme sono veramente tanti!

Non so se l'itinerario sia veramente tra i più belli d' Europa, sicuramente il fenomeno dell' inurbamento grazie proprio alla forte attrazione esercitata da Roma ha reso le zone montane e le più aspre tra quelle collinari decisamente spopolate dando l' impressione di un contatto con la natura in zone che in realtà sono fortemente antropizzate in quanto da millenni vi si pratica il pascolo e la silvicultura (cura dei boschi, taglio programmato, introduzione - in epoca storica - di nuove essenze, come le sughere che aprono il video...)

...confesso che l' aggettivo che mi viene in mente, conoscendo buona parte di quei luoghi, più che "maestoso" è... cazzuto ecco direi che è un "itinerario cazzuto"... insomma per chi cerca una piccola "impresa" con cui cimentarsi per conoscere meglio sé stesso (in fondo è questo il senso dei "cammini") qui trova senz' altro ciò che cerca...

La bellezza dei trekking italiani, ancora di più se appeninici, sta proprio in questa continua alternanza tra natura selvaggia, cultura, storia e pratiche ancestrali di utilizzo delle risorse. La Via dei Lupi è "cazzuta" o "ignorante" ma soprattutto autentica perché si attraversano aree onestamente selvatiche oppure onestamente antropizzate. Si riscopre la dimensione dell'antico equilibrio medievale tra la selva e le mura passando in borghi che vivono ancora di piena autenticità senza essere attrazioni per turisti o escursionisti.
 
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