Il comfort credo che sia importante durante i momenti di bivacco, o almeno per me lo è. Le soste sono il momento in cui mi riposo, in cui mi dedico esclusivamente a me e al mio benessere, con la preparazione del ricovero notturno, della cena, sono i momenti in cui mi concedo il lusso di perdere tempo, di starmene sdraiato a guardare le stelle, di leggere un libro, di osservare la fiamma del fuoco che danza, di ascoltare la mia musica guardando le ombre che lentamente si spostano, di fare le foto più suggestive cercando le luci e le ombre del sole che cala o che sorge. Le soste sono i momenti in cui non devo guardare dove metto i piedi, ma posso indirizzare l'attenzione a quello che c'è attorno, sono i momenti in cui più mi godo la pace della montagna, e più la sosta è lunga più mi piace assorbire questa pace. Per farlo in pieno però ho bisogno di comfort.
Garantirsi questa comodità non è poi così difficile come potrebbee sembrare. Alcune attrezzature e alcuni accorgimenti fanno la differenza fra un campeggio spartano, scomodo, e un'esperienza di lusso outdoor.
Intanto credo che sia importante la qualità del riparo, che sia la tenda o l'amaca. Qualità vuol dire protezione dalla pioggia, dal vento, dalla neve, ma anche spazio sufficiente a garantirci di riuscire a fare tutto senza costrizioni. Sotto la pioggia o con il freddo la tenda diventa la nostra casa, e abbiamo bisogno che sia spaziosa, per tenere al riparo e a portata di mano l'attrezzatura, prepararci la cena, cambiarci gli abiti, prepararci il sacco a pelo... Con la pioggia è sotto il tarp che viviamo, se siamo in amaca, e questo deve essere abbastanza ampio e robusto da garantirci protezione assoluta. Quindi un riparo di qualità, ben fatto, spazioso ma senza pesare tonnellate, assolutamente impermeabile è fondamentale.
Anche il sonno è fondamentale, e una notte di sonno ci viene garantita dal calore e dal comfort. Calore fornito da un sacco a pelo adeguato all'ambiente, e questo è scontato, ma anche da materassini di qualità, adeguatamente isolanti e soffici, e questo purtroppo è molto meno scontato, da quello che vedo in giro, anche nelle uscite organizzate con il forum. Un semplice ccf da 1/2 pollice è leggero e abbastanza caldo, ma certo non è come dormire su un comodo autogonfiante da 3,5 centimetri. L'abbinamento di autogonfiante e ccf a mio avviso è il massimo, perchè garantisce calore e morbidezza allo stesso tempo. E starsene al caldo, solo con la punta del naso scoperta, mentre a pochi passi si sente il ghiaccio che scricchiola è bellissimo (non lo è poi al mattino quando si deve uscire, ma non ci si può fare molto ).
Spesso fa sorridere, ma uno sgabellino tipo pescatore è per me uno degli articoli di lusso migliori. Potersi sedere comodamente su qualsiasi terreno, anche coperto di fango o neve, poter cucinare e mangiare stando in posizione comoda e corretta, potersi vestire o mettersi le scarpe stando correttamente seduti sono un bel lusso. Il problema del peso l'ho risolto eliminando il cavalletto della macchina fotografica: uno sgabellino funziona molto bene come base d'appoggio, e pesa meno di un treppiede base (quello che sto usando è 640 grammi). E costa un ventesimo rispetto a un Manfrotto base.
La luce è un altro accessorio qualificante. Una frontale è sufficiente per fare tutto, ma una torcia con diffusore sufficientemente potente appesa all'ingresso della tenda, o sotto il telo, o al ramo di un albero, o appoggiata su una roccia a mo' di candela crea un'atmosfera diversa, più familiare. Una luce soffusa che illumina tutto attorno rende l'idea di un ambiente quasi domestico, una bolla che contiene e delimita la mia casa outdoor, cosa che un fascio che lampeggia da tutte le parti non può dare.
Un paio di scarpe leggere aggiuntive in inverno, o di sandali in estate è un altro lusso molto piacevole (i sandali dedicati all'outdoor, tipo i Teva, non le infradito, e solo per spostarsi attorno alla tenda, non per farci escursioni, è scontato ma conviene sempre dirlo). Dopo ore passate con gli scarponi, toglierli e mettere qualcosa di fresco e asciutto è veramente piacevole. Una bella asciugata ai piedi, una veloce massaggiata con il talco (comodamente seduti sullo sgabello), poi calze nuove e scarpe leggere fanno rinascere i piedi, e di conseguenza tutto il resto del corpo. Inoltre gli scarponi avranno modo nel frattempo di asciugarsi e rinfrescarsi. Altro uso dei sandali è quello di usarli per guadare, anche con temperature bassissime, tenendo gli scarponi in una sacca stagna al riparo. Un paio di sandali asciuga velocemente, un paio di scarponi, con il freddo, non asciuga proprio.
Un bel libro e un MP3 sono un altro articolo per me fondamentale, specialmente in inverno quando alle 17 c'è buio. Al caldo del sacco a pelo, con il profumo dell'inverno o dei pini che entra, starsene al calduccio del sacco a pelo, sorseggiando un brulè e leggendo un libro è un'esperienza estremamente rilassante. Ogni tanto mi sono portato via anche un libretto sulle stelle scaricato dalla rete e stampato, ed è stato molto piacevole starmene sdraiato di notte ad imparare a riconoscerle (serve una frontale con led rosso, e anche così gli occhi devono continuamente adattarsi al cambio di luce, ma si può fare).
Altro elemento qualificante: il cibo. Naturalmente non sempre è possibile fare un vero e proprio pasto, se non quelli disidratati (che non sono comunque proprio vomitevoli). Ma quando il clima lo permette, il profumo delle salsicce che rosolano nella pentola, o il risotto che sobbolle, o una pasta ai formaggi, tutte preparate con prodotti freschi, e poi un bel caffè che esce dalla moka da una tazza borbottando sono un vero e proprio piacere. Nutrirsi dev'essere un piacere, non un semplice fare benzina.
Un tappetino. Un semplice, banale tappetino magari in ccf da pochi millimetri, tagliato circa 60 x 40 cm, piegato in due e messo dietro lo zaino non ingombra e pesa una 20ina di grammi. Ma poter avere qualcosa da mettere in terra per cambiarci le scarpe, vestirci, o sederci al volo se c'è neve o bagnato è estremamente utile. E va bene anche come tavola, da appoggiare sull'erba o sulla neve per preparare il mangiare. O per tirare fuori le cose dallo zaino o dalle sacche stagne senza doverle appoggiare per terra.
Non mi viene in mente altro. Poche cose, che se osservate aiutano a fare di un bivacco in mezzo al niente un'esperienza non solo meravigliosa, ma anche lussuosa!
Garantirsi questa comodità non è poi così difficile come potrebbee sembrare. Alcune attrezzature e alcuni accorgimenti fanno la differenza fra un campeggio spartano, scomodo, e un'esperienza di lusso outdoor.
Intanto credo che sia importante la qualità del riparo, che sia la tenda o l'amaca. Qualità vuol dire protezione dalla pioggia, dal vento, dalla neve, ma anche spazio sufficiente a garantirci di riuscire a fare tutto senza costrizioni. Sotto la pioggia o con il freddo la tenda diventa la nostra casa, e abbiamo bisogno che sia spaziosa, per tenere al riparo e a portata di mano l'attrezzatura, prepararci la cena, cambiarci gli abiti, prepararci il sacco a pelo... Con la pioggia è sotto il tarp che viviamo, se siamo in amaca, e questo deve essere abbastanza ampio e robusto da garantirci protezione assoluta. Quindi un riparo di qualità, ben fatto, spazioso ma senza pesare tonnellate, assolutamente impermeabile è fondamentale.
Anche il sonno è fondamentale, e una notte di sonno ci viene garantita dal calore e dal comfort. Calore fornito da un sacco a pelo adeguato all'ambiente, e questo è scontato, ma anche da materassini di qualità, adeguatamente isolanti e soffici, e questo purtroppo è molto meno scontato, da quello che vedo in giro, anche nelle uscite organizzate con il forum. Un semplice ccf da 1/2 pollice è leggero e abbastanza caldo, ma certo non è come dormire su un comodo autogonfiante da 3,5 centimetri. L'abbinamento di autogonfiante e ccf a mio avviso è il massimo, perchè garantisce calore e morbidezza allo stesso tempo. E starsene al caldo, solo con la punta del naso scoperta, mentre a pochi passi si sente il ghiaccio che scricchiola è bellissimo (non lo è poi al mattino quando si deve uscire, ma non ci si può fare molto ).
Spesso fa sorridere, ma uno sgabellino tipo pescatore è per me uno degli articoli di lusso migliori. Potersi sedere comodamente su qualsiasi terreno, anche coperto di fango o neve, poter cucinare e mangiare stando in posizione comoda e corretta, potersi vestire o mettersi le scarpe stando correttamente seduti sono un bel lusso. Il problema del peso l'ho risolto eliminando il cavalletto della macchina fotografica: uno sgabellino funziona molto bene come base d'appoggio, e pesa meno di un treppiede base (quello che sto usando è 640 grammi). E costa un ventesimo rispetto a un Manfrotto base.
La luce è un altro accessorio qualificante. Una frontale è sufficiente per fare tutto, ma una torcia con diffusore sufficientemente potente appesa all'ingresso della tenda, o sotto il telo, o al ramo di un albero, o appoggiata su una roccia a mo' di candela crea un'atmosfera diversa, più familiare. Una luce soffusa che illumina tutto attorno rende l'idea di un ambiente quasi domestico, una bolla che contiene e delimita la mia casa outdoor, cosa che un fascio che lampeggia da tutte le parti non può dare.
Un paio di scarpe leggere aggiuntive in inverno, o di sandali in estate è un altro lusso molto piacevole (i sandali dedicati all'outdoor, tipo i Teva, non le infradito, e solo per spostarsi attorno alla tenda, non per farci escursioni, è scontato ma conviene sempre dirlo). Dopo ore passate con gli scarponi, toglierli e mettere qualcosa di fresco e asciutto è veramente piacevole. Una bella asciugata ai piedi, una veloce massaggiata con il talco (comodamente seduti sullo sgabello), poi calze nuove e scarpe leggere fanno rinascere i piedi, e di conseguenza tutto il resto del corpo. Inoltre gli scarponi avranno modo nel frattempo di asciugarsi e rinfrescarsi. Altro uso dei sandali è quello di usarli per guadare, anche con temperature bassissime, tenendo gli scarponi in una sacca stagna al riparo. Un paio di sandali asciuga velocemente, un paio di scarponi, con il freddo, non asciuga proprio.
Un bel libro e un MP3 sono un altro articolo per me fondamentale, specialmente in inverno quando alle 17 c'è buio. Al caldo del sacco a pelo, con il profumo dell'inverno o dei pini che entra, starsene al calduccio del sacco a pelo, sorseggiando un brulè e leggendo un libro è un'esperienza estremamente rilassante. Ogni tanto mi sono portato via anche un libretto sulle stelle scaricato dalla rete e stampato, ed è stato molto piacevole starmene sdraiato di notte ad imparare a riconoscerle (serve una frontale con led rosso, e anche così gli occhi devono continuamente adattarsi al cambio di luce, ma si può fare).
Altro elemento qualificante: il cibo. Naturalmente non sempre è possibile fare un vero e proprio pasto, se non quelli disidratati (che non sono comunque proprio vomitevoli). Ma quando il clima lo permette, il profumo delle salsicce che rosolano nella pentola, o il risotto che sobbolle, o una pasta ai formaggi, tutte preparate con prodotti freschi, e poi un bel caffè che esce dalla moka da una tazza borbottando sono un vero e proprio piacere. Nutrirsi dev'essere un piacere, non un semplice fare benzina.
Un tappetino. Un semplice, banale tappetino magari in ccf da pochi millimetri, tagliato circa 60 x 40 cm, piegato in due e messo dietro lo zaino non ingombra e pesa una 20ina di grammi. Ma poter avere qualcosa da mettere in terra per cambiarci le scarpe, vestirci, o sederci al volo se c'è neve o bagnato è estremamente utile. E va bene anche come tavola, da appoggiare sull'erba o sulla neve per preparare il mangiare. O per tirare fuori le cose dallo zaino o dalle sacche stagne senza doverle appoggiare per terra.
Non mi viene in mente altro. Poche cose, che se osservate aiutano a fare di un bivacco in mezzo al niente un'esperienza non solo meravigliosa, ma anche lussuosa!
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